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«Morti almeno 50 bambini negli attacchi nel nord di Gaza»

L'UNICEF denuncia: «Attacchi a Jabalia, alla clinica di vaccinazione e a un membro dello staff» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Morti almeno 50 bambini negli attacchi nel nord di Gaza»
Red. Online
03.11.2024 08:06
23:38
23:38
«Per attaccare Israele l'Iran userà armi più aggressive che mai»

Dopo gli avvertimenti degli Stati Uniti contro un contrattacco contro Israele, l'Iran ha inviato un messaggio provocatorio: l'operazione utilizzerà testate più potenti del solito e altre armi non utilizzate in passato. Lo riferiscono al Wall Street Journal funzionari iraniani e arabi informati sui piani. Resta da vedere se le minacce iraniane siano reali o solo parole dure.

Secondo le fonti, nell'attacco sarà coinvolto l'esercito iraniano mentre le operazioni del 13-14 aprile e del 1 ottobre furono effettuate dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica. I funzionari affermano inoltre che il raid prenderà di mira i siti militari israeliani «in modo molto più aggressivo dell'ultima volta» e che il territorio iracheno potrebbe essere utilizzato per lanciare proiettili.

22:20
22:20
Hezbollah: «Lanciati missili contro base militare di Haifa»

Gli Hezbollah hanno dichiarato di aver lanciato missili contro una base militare di Haifa, la principale città del nord di Israele. In un comunicato, la formazione filo-iraniana ha precisato che i suoi combattenti avevano preso di mira «per la prima volta la base tecnica di Haifa, affiliata all'aeronautica israeliana con una salva di missili». Il gruppo, che lancia quotidianamente proiettili verso Israele, ha anche rivendicato un attacco di droni contro un'altra base militare situata a una ventina di chilometri a sudest di Haifa. 

20:23
20:23
Fuga di notizie, arrestato il portavoce dell'ufficio di Netanyahu

Terremoto nell'ufficio di Benyamin Netanyahu: Eliezer Feldstein, portavoce del premier israeliano, è stato arrestato e interrogato diversi giorni fa dallo Shin Bet per le fughe di notizie riservate provenienti dall'ufficio del primo ministro e distribuite a due media europei, Bild e Jewish Chronicle, con l'obiettivo di difendere Bibi dalle critiche mentre i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza erano in stallo.

Inizialmente erano state arrestate quattro persone, tra cui Feldstein, e una di loro è già stata rilasciata. Il nome del principale sospettato è stato reso pubblico dopo che un ordine restrittivo sulle informazioni è stato revocato dal tribunale di Rishon LeZion.

«Ci potrebbe essere stato un danno alla capacità delle agenzie di sicurezza di raggiungere l'obiettivo di liberare gli ostaggi», secondo il giudice. L'indagine era iniziata in seguito a «un sospetto significativo nello Shin Bet e nell'Idf» e avvalorato «dopo che la stampa ha riferito che informazioni riservate e sensibili erano state prelevate dai sistemi dell'esercito e diffuse illegalmente. C'era il timore di un grave danno alla sicurezza nazionale e di un pericolo per le fonti di intelligence», hanno dichiarato i giudici in una dichiarazione riportata da Axios.

Secondo quanto spiegato dai media israeliani e dall'Ap online, i documenti trapelati hanno costituito la base di un articolo sul Jewish Chronicle di Londra - ampiamente screditato e successivamente ritirato - che suggeriva che Hamas avesse pianificato di far uscire gli ostaggi da Gaza attraverso l'Egitto, e un articolo sul quotidiano tedesco Bild che affermava che Hamas stava prolungando i colloqui come una forma di guerra psicologica contro Israele.

I media israeliani e altri osservatori hanno espresso scetticismo sugli articoli, che sembravano supportare le richieste di Netanyahu nei colloqui e assolverlo dalle responsabilità del loro fallimento. Gli articoli sono usciti infatti mentre il premier chiedeva un controllo israeliano duraturo sul corridoio di Filadelfia lungo il confine tra Gaza e l'Egitto, richiesta che è stata resa pubblica per la prima volta durante l'estate.

Gli articoli sembravano anche fornire una sorta di «copertura politica» mentre Netanyahu affrontava forti critiche da parte delle famiglie degli ostaggi e gran parte dell'opinione pubblica israeliana, acuite dopo l'uccisione di sei rapiti nella Striscia.

Un documento del tribunale ha confermato l'indagine in corso e che diversi sospettati sono stati arrestati per essere interrogati, sottolineando che la vicenda «danneggia il raggiungimento degli obiettivi della guerra nella Striscia di Gaza». La corte ha deciso di revocare in parte l'ordine restrittivo sui dettagli del caso, ma ha anche ritenuto che vi sia il timore che l'indagine possa essere compromessa se l'ordinanza di bavaglio venisse revocata del tutto in questo momento, ha riferito il Times of Israel.

Prima della pubblicazione del nome di Feldstein, Netanyahu aveva negato qualsiasi illecito e affermato che nessuno del suo ufficio era stato arrestato o era sotto inchiesta, minimizzando la vicenda e chiedendo pubblicamente che l'ordine di bavaglio venisse revocato. La fuga di notizie ha portato a uno scandalo al Jewish Chronicle, dove importanti editorialisti si sono dimessi per protestare contro gli articoli screditati. Bild ha difeso il suo articolo in una dichiarazione rilasciata nel fine settimana, affermando che ha «esposto i metodi di Hamas per esercitare pressioni psicologiche».

18:28
18:28
Iran: «La tregua può influire sulla risposta a Israele»

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian afferma che un cessate il fuoco «potrebbe influire» sulla risposta di Teheran all'attacco israeliano del 26 ottobre contro l'Iran.

Se Israele «accettasse un cessate il fuoco e smettesse di massacrare le popolazioni oppresse e innocenti della regione, ciò potrebbe influenzare l'intensità e la natura della nostra risposta», ha detto, citato dall'agenzia di stampa ufficiale Irna.

15:05
15:05
Raid sulla città di Baalbek nel nordest del Libano

I jet israeliani hanno lanciato nuovi raid sulla città di Baalbek nel nordest del Libano, dopo che l'Idf aveva intimato ai civili di lasciare quattro edifici della zona. Lo riferisce il giornale libanese L'Orient Le Jour, ricordando che Baalbek e la regione sono stati pesantemente colpiti dall'aviazione israeliana da lunedì scorso con decine di morti.

13:05
13:05
I morti a Gaza sono 43.341

Il bilancio dei morti a Gaza dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas è salito a quota 43.341, di cui 27 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 102.105, secondo la stessa fonte citata da Al Jazeera.

11:48
11:48
Avviso di evacuazione per città libanese Baalbek

L'Idf ha invitato i civili nei pressi di quattro edifici a Baalbek, nel Libano nord-orientale, a evacuare in previsione degli attacchi aerei contro Hezbollah. Lo scrive il Times of Israel. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf, pubblica delle mappe insieme all'annuncio, in cui invita i civili a tenersi ad una distanza di almeno 500 metri dai siti entro le prossime quattro ore.

«Vi trovate vicino alle strutture e alle risorse di Hezbollah, contro le quali le Idf opereranno a breve», afferma Adraee.

08:07
08:07
Il punto alle 07.30

Almeno tre persone sono rimaste uccise e molte altre sono state ferite dopo che i caccia israeliani hanno bombardato una casa nella zona di Jabaliya, nella parte settentrionale di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera.

L'aviazione israeliana ha «eliminato» un comandante di Hezbollah dell'area di Khiam in Libano, Farouk Amin Alasi, e un comandante di una compagnia della Forza Radwan (l'unità d'élite del movimento filo-iraniano), Yousef Ahmad Nun, sempre nell'area di Khiam: lo ha reso noto l'esercito (Idf) su Telegram. «Alasi era responsabile dell'esecuzione di molti attacchi con missili anticarro e razzi contro le comunità israeliane nell'area della Galilea, in particolare a Metula», si legge in un comunicato. «Il terrorista Yousef Ahmad Nun... (era) responsabile di attacchi con razzi e missili anticarro contro le comunità israeliane nell'area della Galilea e contro le truppe dell'Idf che operano nella zona», prosegue la nota.

I bombardieri americani B-52 sono arrivati in Medio Oriente. Lo ha reso noto l'esercito americano, il giorno dopo che Washington aveva annunciato un nuovo dispiegamento di forze per affrontare la minaccia dell'Iran. «I bombardieri B-52 Stratofortress del 5° Stormo della base aerea di Minot sono arrivati nell'area di responsabilità del Comando Centrale degli Stati Uniti», ha dichiarato in un post sui social media il comando militare per il Medio Oriente. Gli Stati Uniti hanno annunciato venerdì sera l'invio nell'area di bombardieri, caccia, aerei cisterna e cacciatorpedinieri per la difesa missilistica balistica. «Se l'Iran, i suoi partner o i suoi alleati sfruttassero questo momento per prendere di mira il personale o gli interessi americani nella regione, gli Stati Uniti prenderanno ogni misura necessaria per difendere il nostro popolo», ha detto il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder annunciando i nuovi dispiegamenti.

La direttrice esecutiva dell'Unicef, Catherine Russell, ha condannato ieri gli attacchi di venerdì nel nord di Gaza che - secondo quando annunciato dall'ufficio stampa governativo della Striscia gestito da Hamas e riportato dai media - hanno provocato la morte di oltre 50 bambini. «Questo è già stato un fine settimana mortale di attacchi nel nord di Gaza. Solo nelle ultime 48 ore, oltre 50 bambini sarebbero stati uccisi a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone», ha affermato Russell in un comunicato. «L'intera popolazione palestinese nel nord di Gaza, in particolare i bambini, corre il rischio imminente di morire a causa di malattie, carestia e dei bombardamenti in corso», ha aggiunto.

L'auto di una dipendente dell'Unicef è stata attaccata ieri mattina da un drone a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza: lo ha reso noto in un comunicato la direttrice esecutiva dell'organizzazione, Catherine Russell. «Questa mattina (ieri, ndr), il veicolo personale di un membro dello staff dell'Unicef che lavorava alla campagna di vaccinazione antipolio è stato preso di mira da quello che crediamo fosse un drone quadrirotore mentre attraversava Jabalia-Elnazla - si legge nella nota -. L'auto è stata danneggiata. Fortunatamente il membro dello staff non è rimasto ferito. Ma è rimasta profondamente scossa». Russell ha poi citato l'attacco di ieri contro il centro di vaccinazione antipolio a Sheikh Radwan, nel nord di Gaza, in cui sono rimasti feriti anche «almeno tre bambini», oltre all'attacco di venerdì a Jabalia costato la vita a oltre 50 bambini. «Gli attacchi a Jabalia, alla clinica di vaccinazione e al membro dello staff dell'Unicef sono un ulteriore esempio delle gravi conseguenze degli attacchi indiscriminati contro i civili nella Striscia di Gaza», prosegue la nota: «Gli attacchi ai civili, compresi gli operatori umanitari, e a ciò che resta delle strutture e delle infrastrutture civili di Gaza devono finire».