Morti, disertori e carri armati persi: il fallimento della brigata «Anna di Kiev»
C’erano grandi aspettative per l’arrivo in Ucraina della brigata «Anna di Kiev» (o 155° Brigata meccanizzata autonoma), un’unità composta da 4.500 uomini, molti dei quali addestrati in Francia. Invece, l’avventura dei combattenti specializzati sembra esser finita nel giro di un mese.
Lo scorso 6 giugno, in occasione dell’80° anniversario dello sbarco in Normandia, il presidente Emmanuel Macron aveva annunciato che la Francia avrebbe addestrato ed equipaggiato una brigata ucraina. La 155° Brigata meccanizzata autonoma (chiamata anche «Anna di Kiev» in onore di una principessa ucraina divenuta regina di Francia dopo aver sposato il re Enrico I nel 1051) era stata sponsorizzata dal capo dell’Eliseo come un «fattore importante» nella guerra in Ucraina, in quanto equipaggiata con alcuni delle migliori armi europee, tra cui circa 30 carri armati tedeschi Leopard 2 e 18 obici Caesar di fabbricazione francese. Nello specifico, circa 1.500 istruttori e traduttori francesi hanno addestrato 2.300 ucraini, mentre diverse centinaia di carristi sono stati addestrati in Polonia per l'utilizzo dei Leopard 2. Il resto dei 4.500 membri della brigata, il cui quartier generale si trova nella regione di Rivne, è stato formato in Ucraina.
Dopo mesi di addestramento, però, il progetto di Macron sembra essersi trasformato in un completo fallimento. La brigata, scrive Forbes, si sarebbe infatti disgregata nel mese di dicembre, ancor prima di poter difendere la città fortezza di Pokrovsk, nella provincia di Donetsk, ormai assediata da decine di migliaia di soldati russi. Il Berliner Zeitung, senza mezzi termini, parla di un «fiasco». Ma cosa è successo?
Alcuni esperti militari indipendenti ucraini accusano la leadership politica e militare di aver commesso errori nella formazione delle nuove truppe. Sul portale censor.net il giornalista Yuri Butusov cita il caso specifico della brigata «Anna di Kiev» addestrata ed equipaggiata in Francia. Ancor prima che la brigata arrivasse al fronte caldo del Donbass, si legge, 1.700 soldati hanno abbandonato l’unità senza permesso, mentre circa 50 hanno disertato già durante l'addestramento nel Paese di Macron.
Nella fase di formazione dal marzo 2024, inoltre, 2.500 soldati che erano stati inizialmente assegnati alla brigata, sono stati distaccati verso altre truppe schierate al fronte, mentre il loro comandante sarebbe stato licenziato. Quando l’unità che inizialmente doveva avere circa 4.500 uomini è stata dispiegata vicino alla città di Pokrovsk, assediata dai russi, si è trovata senza un numero adeguato di combattenti, senza droni e privata degli strumenti di difesa contro i velivoli nemici. Questo ha portato a perdite elevate, ha denunciato Butusov, accusando il presidente Volodymyr Zelensky, il ministro della Difesa Rustem Umyerov e il comandante Alexander Syrsky di mancanza di organizzazione. E non sarebbero solo morti numerosi soldati specializzati, la brigata avrebbe pure perso diversi carri armati e altri veicoli corazzati.
Il noto blogger militare Serhi Sternenko ha definito la gestione della brigata una «follia che deve essere fermata prima che mini definitivamente la capacità dell’esercito di organizzare la resistenza». Sternenko ha criticato il fatto che alla direzione della brigata non sia stata data la possibilità di organizzare adeguatamente le unità dopo il ritorno dalla Francia.
Stando al quotidiano francese La Voix du Nord, la 155° Brigata meccanizzata autonoma sarebbe ormai «quasi sciolta». In risposta a una domanda del quotidiano, il Ministero della Difesa francese ha affermato che sono state «le forze armate ucraine a organizzare la selezione dei soldati della brigata e il controllo dei flussi», suggerendo che la responsabilità della disfatta sia esclusivamente dovuta alla cattiva gestione della leadership di Kiev.
La deputata ucraina Mariana Bezuhla, membro della Commissione parlamentare per la difesa, la sicurezza e l’intelligence, all'inizio di dicembre aveva già criticato il fatto che la brigata «Anna di Kiev» fosse stata inviata al fronte in modo scoordinato, descrivendo l’unità come una «brigata zombie» creata per «motivi di pubbliche relazioni».
In seguito alle denunce sulla cattiva gestione e la fuga di soldati, l'Ufficio Investigativo Statale ucraino ha avviato un procedimento legale per far luce sulla presunta disfatta della brigata che avrebbe dovuto difendere Pokrovsk.
Poco prima di Natale, Macron e Zelensky hanno annunciato la formazione di una seconda brigata che sarà addestrata in Francia. Secondo il Berliner Zeitung, anche in questo caso alcuni soldati probabilmente scapperanno durante l’addestramento per sottrarsi alla guerra. Stando agli ultimi dati ufficiali forniti dalla procura di Kiev, oltre 100 mila soldati hanno abbandonato le proprie unità dall’inizio della guerra, di cui la metà solamente nell’ultimo anno. Ciò equivale alla perdita, ogni mese, di una intera unità simile alla brigata «Anna di Kiev».