Morto il fratello di Ratzinger

Erano cresciuti insieme, diventati sacerdoti lo stesso giorno e di fatto non si erano mai troppo allontanati anche se uno ha vissuto sempre nella sua Germania e l’altro invece è da decenni a Roma ed è diventato Papa.
E’ morto oggi a Ratisbona il fratello di Benedetto XVI, Georg Ratzinger. Aveva 96 anni ed era molto malato. Il Papa emerito, nonostante l’età (93 anni) e i rischi del contagio, ha voluto affrontare , lo scorso 18 giugno, un viaggio fino in Germania per dare al fratello l’ultimo saluto. Per Benedetto era l’unico membro della famiglia rimasto ancora in vita.
Nato a Pleiskirchen, in Baviera, il 15 gennaio 1924, Georg Ratzinger aveva iniziato a suonare l’organo nella chiesa parrocchiale fin da quando aveva 11 anni. Nel 1935 entra nel seminario minore di Traunstein, ma nel 1942 viene arruolato nelle Reichsarbeitsdienst, e in seguito nella Wehrmacht, con la quale combatte anche in Italia.
Catturato dagli Alleati nel marzo 1945, resta prigioniero a Napoli per alcuni mesi prima di essere rilasciato e di poter far ritorno in famiglia. Nel 1947 assieme al fratello Joseph, entra nel seminario Herzogliches Georgianum di Monaco di Baviera. Il 29 giugno 1951 entrambi i fratelli vengono ordinati sacerdoti nel Duomo di Frisinga.
Dopo essere diventato maestro di cappella a Traunstein, per trent’anni, dal 1964 al 1994, Georg Ratzinger è il direttore del coro della Cattedrale di Ratisbona, il coro dei «Regensburger Domspatzen». E’ in questo ruolo che il suo nome viene fatto nell’inchiesta in Germania sui presunti abusi all’interno della storica istituzione ecclesiastica di Ratisbona.
Georg Ratzinger respingerà ogni accusa di mancato controllo ma resterà il dolore per quelle accuse, anche per Benedetto, che aveva ingaggiato una dura battaglia contro la pedofilia nella Chiesa, oggi portata avanti da Papa Francesco.
Le visite di Georg Ratzinger a Roma sono sempre state frequenti anche in questi ultimi anni. Il 22 agosto 2008, il sindaco di Castel Gandolfo gli aveva concesso la cittadinanza onoraria.
Georg amava ricordare la comune passione per la musica: «Nella nostra casa tutti amavano la musica. Ho sempre pensato che la musica sia una delle cose più belle che Dio abbia creato. Anche mio fratello ha sempre amato la musica: forse l’ho contagiato io».