Morto Karim Aga Khan IV, imam e principe della Costa Smeralda
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È morto questo martedì a Lisbona Karim Aga Khan IV, fondatore e presidente dell'Aga Khan Development Network (Akdn) e leader spirituale dei musulmani sciiti ismailiti. A renderlo noto è stata la sua stessa fondazione, spiegando che «è mancato serenamente, circondato dalla sua famiglia» e assicurando che nei prossimi giorni sarà annunciato il suo successore «dopo la lettura delle sue volontà».
Imprenditore e filantropo, tra gli uomini più ricchi del mondo, Shah Karim al Hussaini aveva 88 anni e la sua figura resterà per sempre legata allo sviluppo della Costa Smeralda. Era il 49/esimo imam ereditario dei musulmani ismailiti, una comunità religiosa di circa 15 milioni di fedeli sciiti, «e discendente diretto del profeta Maometto» e aveva a sua volta ereditato il titolo dal nonno. L'Akdn ha espresso le sue condoglianze alla famiglia in un comunicato sui social, assicurando che, «onorando l'eredità del nostro fondatore, continueremo a lavorare con i nostri partner per migliorare la qualità della vita di individui e comunità in tutto il mondo, come lui desiderava, indipendentemente dalle loro affiliazioni religiose o origini».
I suoi progetti, ricorda il New York Times, includevano lo sviluppo della lussuosa area turistica della Costa Smeralda in Sardegna, l'allevamento di cavalli da corsa purosangue e diverse iniziative sanitarie per i poveri nei Paesi in via di sviluppo. Sebbene vivesse nel lusso, tra jet e yacht, possedesse un'isola caraibica e il suo patrimonio fosse stimato tra 1 e 13 miliardi di dollari, si opponeva all'idea che la sua ricchezza fosse in conflitto con la fede e la beneficenza. Un imam o un leader religioso «non deve ritirarsi dalla vita di tutti i giorni», disse quando diventò Aga Khan. «Al contrario, ci si aspetta che protegga la sua comunità e contribuisca alla sua qualità della vita. Pertanto, la nozione di divisione tra fede e mondo è estranea all'Islam».