Morto Piero Angela, «Perdiamo un grande italiano»

(Aggiornato alle 18.30) Cominciano a susseguirsi le reazioni di uomini politici e personalità italiane dopo l'annuncio della morte di Piero Angela.
Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, gli rende omaggio definendolo «un grande divulgatore, un uomo di scienza e di cultura che, sfruttando le possibilità del servizio pubblico televisivo, ha permesso a intere generazioni di italiani di avvicinarsi alla scienza e comprenderne i segreti».
«Un grande italiano - prosegue Franceschini - , un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. Mi stringo al dolore del figlio Alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata».
Dal canto suo, su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri scrive: «ci lascia #PieroAngela un vero fuoriclasse della divulgazione scientifica. Abbiamo imparato ad amare la #scienza grazie ai suoi programmi tv che sapevano parlare davvero a tutti. Ci mancheranno tantissimo la sua intelligenza, la sua cultura, la sua gentilezza».
«Grazie Piero Angela. Va via il paladino della scienza, lasciandoci una grande eredità: la fiducia in una umanità capace di affrontare le sfide del futuro, perché in grado di garantire il benessere a tutti gli uomini, senza distinzione alcuna». Così ha reagito il presidente della Federazione nazionale italiana degli Ordini dei Medici, la Fnomceo, Filippo Anelli.
«Ci ha insegnato a fidarci della scienza, del suo metodo fatto di analisi, verifica e riproducibilità. Ci ha insegnato - afferma Anelli - a diffidare delle fake news così come delle ricette miracolose. Ci ha insegnato a tenere i piedi per terra, a essere pragmatici, ad avere fiducia nel futuro e nel progresso».
Dal canto suo, su Twitter, il ministro della Salute italiano Roberto scrive che «il giornalismo italiano, la divulgazione della scienza e della medicina, il tenace impegno contro la disinformazione perdono un grande maestro. Addio a Piero Angela».
«L'Italia è profondamente grata a Piero Angela. È stato maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia. Le sue trasmissioni e i suoi saggi hanno reso la scienza e il metodo scientifico chiari e fruibili da tutti», dichiara il premier italiano Mario Draghi, reagendo al decesso del celebre giornalista scientifico all'età di 93 anni.
«Il suo impegno civile contro le pseudoscienze è stato un presidio fondamentale per il bene comune, ha reso l'Italia un Paese migliore. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Ai suoi cari, le condoglianze del Governo e mie personali», aggiunge Draghi.
«Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente», dichiara il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.
«Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente», aggiunge Mattarella.
La camera ardente sarà allestita martedì 16 agosto, dalle 11.30, in Campidoglio. A seguire è previsto il funerale laico.