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Mosca: «Aiutiamo l'esercito di Assad contro ribelli in tre province»

«L'esercito arabo siriano, con l'assistenza delle Forze aerospaziali russe, sta continuando la sua operazione per respingere l'aggressione terroristica nelle province di Idlib, Hama e Aleppo», ha affermato l'esercito russo in un comunicato sul suo sito web – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Mosca: «Aiutiamo l'esercito di Assad contro ribelli in tre province»
Red. Online
01.12.2024 07:45
22:54
22:54
Blinken chiama Ankara: «Urge de-escalation in Siria»

Il segretario di Stato americano ha chiamato il ministro degli Esteri turco per discutere «della necessità di allentare l'escalation» in Siria, dove i gruppi ribelli filo-turchi hanno inferto un duro colpo al regime di Bashar al-Assad, prendendo il controllo di diversi territori nei giorni scorsi. Durante il colloquio, Anthony Blinken ha sottolineato al suo omologo turco, Hakan Fidan, «la necessità di allentare la tensione e di proteggere le vite e le infrastrutture dei civili», secondo un comunicato stampa del Dipartimento di Stato americano.

21:53
21:53
Mosca: «Uccisi 320 miliziani e distrutti 60 veicoli in Siria oggi»

L'esercito governativo siriano e le forze aerospaziali russe continuano a respingere i ribelli a Idlib, Hama e Aleppo e hanno ucciso almeno 320 miliziani e distrutto oltre 60 veicoli da combattimento nell'ultima giornata. Lo ha affermato Oleg Ignasyuk, vice capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti opposte in Siria - divisione del ministero della Difesa russo - citato dalla Tass.

«Durante la giornata, sono stati lanciati missili e bombe su aree di dispiegamento di miliziani e sui loro depositi di armi e munizioni, postazioni di artiglieria e difesa aerea e centri di controllo. Almeno 320 militanti sono stati uccisi e 63 veicoli corazzati e altri veicoli da combattimento sono stati distrutti», ha affermato.

21:43
21:43
Mosca: «Aiutiamo esercito Assad contro ribelli in 3 province»

L'esercito russo ha affermato che sta aiutando l'esercito siriano a «respingere» le forze ribelli in tre province del nord della Siria, sostenendo così il governo guidato dall'alleato di Mosca Bashar al-Assad.

«L'esercito arabo siriano, con l'assistenza delle Forze aerospaziali russe, sta continuando la sua operazione per respingere l'aggressione terroristica nelle province di Idlib, Hama e Aleppo», ha affermato l'esercito russo in un comunicato sul suo sito web.

21:02
21:02
Damasco: «Uccisi decine di terroristi e di loro leader»

«Aerei da guerra congiunti siriano-russi hanno preso di mira questa sera con un attacco aereo un raduno di leader terroristi e un folto gruppo di loro membri nei pressi dello stadio Al-Hamdaniya, nel governatorato di Aleppo, provocando l'uccisione di decine di terroristi e di loro leader». Lo scrive l'agenzia ufficiale siriana Sana nel suo account X, citando fonti militari.

21:01
21:01
«Mosca ha silurato il generale a capo delle forze in Siria»

I blogger di guerra russi riportano che Mosca ha licenziato Sergei Kisel, il generale a capo delle sue forze in Siria, dopo che gli insorti hanno invaso la città di Aleppo, sfidando il presidente Bashar al-Assad in quella che è stata la più grande sfida degli ultimi anni. Lo riporta il Guardian.

Secondo voci non confermate, Kisel sarebbe stato sostituito dal colonnello generale Alexander Chaiko.

La Russia è un alleato chiave di Assad. La rimozione di Kisel, 53 anni, è stata segnalata dal canale Telegram Rybar, vicino al ministero della Difesa russo, e dal blog Voenny Osvedomitel (Informatore militare).

19:44
19:44
Filo-turchi strappano a curdi città chiave nord Siria

I combattenti filo-turchi hanno strappato alle forze curde una città strategica del nord della Siria, in combattimenti paralleli alla grande offensiva ribelle nella provincia di Aleppo.

I combattenti «hanno preso il controllo della città di Tal Rifaat» e di diversi villaggi nelle vicinanze, ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, avvertendo che circa 200.000 curdi siriani nella provincia settentrionale di Aleppo sono stati «assediati da fazioni pro-Turchia».

18:52
18:52
Assad ha incontrato il ministro degli Esteri dell'Iran

Secondo l'agenzia di stampa iraniana Tasnim, il ministro degli Esteri della Repubblica islamica dell'Iran Seyyed Abbas Araghchi, in visita a Damasco, ha incontrato il presidente siriano Bashar al-Assad.

18:49
18:49
Londra accusa Assad: «Ha creato le condizioni per l'escalation»

La Gran Bretagna ha incolpato il presidente Bashar al-Assad per l'«escalation» della guerra civile siriana che ha visto la città di Aleppo cadere nelle mani delle forze ribelli. Lo riporta il Guardian.

«Il regime di Assad ha creato le condizioni per l'attuale escalation attraverso il suo continuo rifiuto di impegnarsi in un processo politico e la sua dipendenza da Russia e Iran», ha affermato il ministero degli Esteri britannico in una dichiarazione che chiede negoziati e che entrambe le parti «proteggano vite civili e infrastrutture».

17:51
17:51
Assad tornato a Damasco, ieri a Mosca ha visto Putin

I media governativi siriani hanno annunciato poco fa che oggi Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino col presidente russo Vladimir Putin.

Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci.

Il sito dell'agenzia di notizie governativa Sana non è funzionante. E i media non diffondono alcuna immagine di Assad assieme al ministro iraniano o col presidente Putin.

17:08
17:08
Gantz: «30 ostaggi sarebbero vivi se il governo avesse voluto un'intesa»

Il presidente del partito israeliano Unità nazionale, Benny Gantz, all'opposizione, ha stimato che circa 30 ostaggi uccisi a Gaza da quando sono stati rapiti il 7 ottobre dell'anno scorso sarebbero ancora vivi se il governo guidato da Netanyahu non avesse scelto di rinunciare all'accordo sugli ostaggi per «ragioni politiche».

Gantz ha sostenuto che se Israele è riuscito a raggiungere un accordo con Hezbollah in Libano, avrebbe dovuto essere in grado di raggiungere un accordo anche con Hamas, che secondo lui è «il più smantellato» tra i nemici di Israele.

16:37
16:37
In Israele i ministri approvano la controversa legge Feldstein

Il gabinetto dei ministri ha approvato oggi la cosiddetta «Legge Feldstein» (dal nome del portavoce del premier Netanyahu indagato per fuga di notizie top secret) che consente il trasferimento di informazioni riservate ad alti funzionari governativi e garantisce l'immunità giudiziaria a coloro che consegnano documenti riservati al primo ministro Benyamin Netanyahu.

La consigliere legale del governo, Gali Beharev Miara, ha attaccato la legge: «C'è seria preoccupazione che si tratti di una provvedimento ad personam, mirato a un'ingiusta interferenza politica in un procedimento penale riguardante l'ambiente del primo ministro», riferisce Kan. Mercoledì il documento verrà sottoposto alla lettura preliminare alla Knesset.

15:43
15:43
Netanyahu: «Monitoriamo la Siria, difendiamo gli interessi di Israele»

«Monitoriamo costantemente ciò che accade in Siria, siamo determinati a difendere gli interessi vitali dello Stato di Israele e a preservare i successi della guerra. Facciamo rispettare in modo molto rigoroso l'accordo di cessate il fuoco in Libano. Ogni violazione avrà una risposta immediata e forte dall'Idf».

Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in visita oggi insieme con il Ministro della Difesa Israel Katz alla base di reclutamento di Tel Hashomer. «Siamo qui con i nuovi arruolati nella brigata corazzata. C'è un grande aumento nel reclutamento. C'è un'enorme energia, e questa energia appartiene alla generazione della vittoria, noi vinceremo», ha dichiarato.

15:04
15:04
Siria, «Almeno 370 morti dall'inizio dell'offensiva»

Almeno 372 persone sono state uccise, tra cui almeno 20 civili, da quando i ribelli siriani hanno lanciato l'offensiva a sorpresa contro Bashar al-Assad mercoledì scorso, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, la ong basata nel Regno Unito che monitora da anni il conflitto siriano. Lo riferisce il Guardian.

Il bilancio delle vittime include anche il personale militare. La tv di Stato siriana ha affermato che le forze governative hanno ucciso quasi 1.000 insorti negli ultimi tre giorni, senza fornire prove o dettagli.

L'Osservatorio riferisce inoltre che i raid russi sulla città siriana di Idlib per contrastare l'avanzata dei ribelli jihadisti hanno ucciso otto civili.

Ulteriori rinforzi delle forze armate siriane sono intanto arrivati nella provincia di Hama, al confine con Aleppo e Idlib, per sostenere l'offensiva dell'esercito nella zona: lo ha dichiarato il comando generale siriano in un comunicato, ripreso dalla Tass.

«Ulteriori rinforzi militari delle nostre forze armate, tra cui uomini, armi pesanti e lanciarazzi, sono arrivati nel nord di Hama per sostenere l'offensiva delle nostre forze armate in questa zona», ha detto il comando generale in una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Facebook.

14:53
14:53
Gli Houthi: «Abbiamo lanciato un missile balistico contro Israele»

Gli Houthi yemeniti sostengono di aver lanciato un missile balistico contro Israele.

14:10
14:10
Assad promette: «Elimineremo con la forza il terrorismo»

Il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo" in Siria.

Citato dall'agenzia Sana, il presidente siriano, che non si sa dove si trovi al momento, lo ha detto in una conversazione telefonica con un dirigente della repubblica separatista filo-russa dell'Abkhazia, in Georgia.

Secondo il leader di Damasco, "il terrorismo capisce solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con il quale lo schiacceremo e lo elimineremo, con chiunque lo appoggi e lo sponsorizzi".

12:32
12:32
«Maggiore flessibilità di Hamas sul cessate il fuoco»

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha parlato della possibilità di un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, affermando alla conferenza sulla sicurezza "Israel Today" che "ci sono indicazioni riguardo a una tregua con Hamas".

"Potremmo vedere un maggiore grado di flessibilità da parte loro, secondo me lo sapremo nei prossimi giorni", ha detto il ministro. "C'è il desiderio di arrivare ad un accordo dal punto di vista del governo israeliano, e spero che ciò abbia successo. La dichiarazione di principio è che Hamas non può controllare Gaza, ma siamo obbligati a cercare di farlo".

12:31
12:31
UNRWA: sospesi gli aiuti a Gaza per i saccheggi di bande armate

L'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi (Unrwa) ha dichiarato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom tra Israele e Gaza, a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia.

«Stiamo sospendendo la consegna degli aiuti attraverso Kerem Shalom», e «la strada per uscire da questo valico non è sicura da mesi», afferma il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini su X.

Il 16 novembre, un grande convoglio di camion di aiuti umanitari è stato rubato da bande armate. Ieri, abbiamo provato a far entrare alcuni camion di cibo sullo stesso percorso. Sono stati tutti presi«, racconta Lazzarini.

»Questa difficile decisione giunge in un momento in cui la fame sta rapidamente aumentando. La consegna degli aiuti umanitari non deve mai essere pericolosa o trasformarsi in un calvario«, ha scritto Lazzarini. Il funzionario dell'Onu non ha specificato chi stia compiendo i saccheggi.

L'esercito israeliano ha affermato che attacchi ai convogli e furti degli aiuti sono un problema continuo a Gaza. Il Cogat, l'organismo militare responsabile degli aiuti umanitari nella Striscia, ha affermato che i convogli vengono attaccati da terroristi di Hamas e note famiglie criminali.

12:30
12:30
Due detenuti palestinesi morti in carcere in Israele

Secondo i gruppi di difesa dei prigionieri, due detenuti palestinesi di Gaza sono morti mentre erano in custodia israeliana, portando così a 47 il numero dei detenuti deceduti in carcere dall'inizio della guerra.

Mohammad Idris e Muath Rayyan, i detenuti morti, erano entrambi trentenni. L'Israel prison service afferma che i casi non rientrano nella sua giurisdizione e non ci sono al momento commenti da parte dell'esercito, che gestisce i centri di detenzione.

Israele ha negato le accuse delle organizzazioni palestinesi e internazionali per i diritti umani secondo cui i detenuti sarebbero stati maltrattati e torturati nelle sue carceri e strutture di detenzione.

10:41
10:41
«Gli Stati islamici intervengano per porre fine alla crisi in Siria»

«Gli Stati islamici dovrebbero intervenire per prevenire il protrarsi della crisi in Siria e impedire agli Stati Uniti e a Israele di sfruttare i conflitti interni di altri Paesi»: lo ha detto oggi il presidente iraniano Masoud Pezeshkian.

«I Paesi che si dichiarano sostenitori dei diritti umani e della pace, in realtà hanno un ruolo nell'uccisione di persone innocenti, a causa del loro sostegno alla guerra e agli omicidi nella regione», ha aggiunto, come riporta l'Isna.

09:41
09:41
«Colpiti terroristi in Cisgiordania»

Un aereo dell'Aeronautica militare israeliana ha lanciato oggi un attacco su "terroristi nella zona di Jenin", in Cisgiordania: lo ha reso noto su Telegram l'Esercito (Idf) senza fornire ulteriori informazioni.

09:41
09:41
«Intercettato un razzo lanciato dallo Yemen»

L'Aeronautica militare israeliana ha intercettato questa mattina un razzo lanciato dallo Yemen prima che entrasse nello spazio aereo del Paese: lo ha reso noto l'Esercito (Idf) su Telegram aggiungendo che il razzo è stato distrutto dopo che le sirene d'allarme erano risuonate nelle zone di Shfela, Lakhish e Yarkon.

08:38
08:38
L'Iran accusa: «Gli Stati Uniti dietro gli attacchi in Siria»

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato oggi che gli Stati Uniti hanno organizzato gli attacchi dei ribelli siriani ad Aleppo e Idlib.

«La regione si trova ad affrontare nuovi complotti, compresi i recenti attacchi dei gruppi Takfiri contro il governo siriano», ha detto Araghchi, aggiungendo: «I recenti sviluppi hanno rivelato che questi gruppi terroristici operano sotto il comando degli Stati Uniti».

Da parte sua, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghaei ha condannato l'attacco di ieri al consolato di Teheran ad Aleppo: «Secondo la Convenzione di Vienna, qualsiasi violazione delle sedi diplomatiche da parte di qualsiasi individuo, gruppo o governo è inaccettabile», ha detto.

Araghchi arriverà oggi a Damasco, per la prima tappa di un tour regionale, per discutere dei recenti sviluppi nella regione. Lunedì sarà in Turchia.

08:27
08:27
Attacco israeliano nel sud di Gaza: morti 4 palestinesi

Almeno quattro palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano sul campo profughi di Shaboura, nel centro della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza: lo riporta l'emittente tv Al Jazeera.

07:45
07:45
Il punto alle 7.30

Gli USA incolpano la dipendenza di Assad da Russia e Iran per la perdita del controllo di Aleppo.

«La dipendenza da Russia e Iran della Siria, insieme al suo rifiuto di andare avanti con il processo di pace delineato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite - ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Sean Savett - ha creato le condizioni che si stanno verificando ora. Gli Usa - ha precisato poi - non hanno nulla a che fare con l'offensiva, guidata dall'organizzazione terroristica HTS».

HTS che avrebbe perso il proprio leader. Secondo l'account X del governo libanese, un attacco aereo russo ha ucciso a Idlib Abu Muhammad al Jolani, capo di Hayat Tahrir al Sham (HTS, Commissione per la liberazione della Siria) sigla che riunisce i ribelli sunniti che hanno attaccato in Siria.

Continuano, intanto, i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Oltre 40 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un edificio residenziale che ospitava sfollati nella zona di Tel al-Zaatar, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa citando fonti locali e parlando di un «nuovo massacro» nella Striscia.

«I caccia israeliani hanno colpito l'edificio, che apparteneva alla famiglia al-Araj e veniva utilizzato per ospitare famiglie sfollate», scrive l'agenzia secondo cui «fonti mediche hanno riferito che oltre 100 palestinesi sono stati uccisi nei raid israeliani in tutta Gaza dalle prime ore di oggi».