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Mosca attacca Sergio Mattarella, hacker in azione contro i siti degli aeroporti

«Il paragone fatto fra la Russia e il Terzo Reich avrà conseguenze» – Il gruppo NoName057(16) ha espresso disappunto sulla vicenda, avviando una nuova serie di attacchi DDoS anche contro Linate e Malpensa
© Ministero degli Esteri russo
Red. Online
17.02.2025 15:30

«Invenzioni blasfeme». Lo scorso venerdì, con dieci giorni di ritardo, è arrivata una durissima presa di posizione della Russia contro il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. La portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, ha parlato di «paralleli storici oltraggiosi e palesemente falsi» e di «analogie criminali». Ma che cosa è successo?

Sergio Mattarella, il 5 febbraio, ha pronunciato un discorso sui nuovi equilibri mondiali all'Università di Marsiglia, dove ha ricevuto una laurea honoris causa. La lectio magistralis ha toccato diversi punti. Ma un passaggio, in particolare, non è piaciuto a Mosca. «(…) Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l'accentuarsi di un clima di conflitto - anziché di cooperazione - pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura», sono state le parole del capo dello Stato italiano, inquadrate in un ampio ragionamento sul fallimento della «politica di appeasement» (nel senso di pacificazione) che precedette la Seconda guerra mondiale.

La portavoce della diplomazia russa ha attaccato Mattarella per avere omesso di ricordare «da quale parte stesse l’Italia durante la Seconda guerra mondiale». Lo staff del presidente della Repubblica italiana ha chiarito che durante la lectio magistralis mai emerge un accostamento tra Hitler e Putin e al limite è chiaro il riferimento alle «guerre di conquista» di oggi con quelle che portarono al secondo conflitto mondiale.

«Ci saranno conseguenze»

Ma, parlando su Rossija 1, ieri, Maria Zakharova ha rincarato la dose: «Il paragone fatto da Sergio Mattarella, fra la Russia e il Terzo Reich, avrà delle conseguenze» ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca. «Durante una lezione in un'istituzione educativa, il capo dello Stato italiano ha dichiarato di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Questo non può e non potrà mai rimanere senza conseguenze». Dalla presidenza della Repubblica italiana «nessun commento» dopo questo secondo attacco, fanno sapere fonti del Quirinale.

Hacker filorussi contro Milano Malpensa e Linate

Intanto, il gruppo di hacker filorussi denominato «Noname057 (16)» ha espresso disappunto sulla vicenda avviando una nuova serie di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) contro siti web italiani. In particolare, sono stati colpiti il settore dei trasporti (aeroporti di Linate e Malpensa, Autorità trasporti, porti di Taranto e Trieste, tra gli altri) e quello finanziario (Intesa San Paolo).

«Purtroppo, l'Italia è stato il Paese dove è nato il fascismo», riporta Ria Novosti citando le parole di Zakharova. La quale ha pure aggiunto che Mattarella è il «presidente di un Paese che storicamente è stato tra quelli che hanno attaccato il nostro Paese». «(...) Questo ci viene detto da una persona che non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda guerra mondiale sotto bandiere e slogan nazisti. Su quali basi si dice questo nell'anno dell'80. anniversario della nostra vittoria? Questa è stata intessuta da milioni di vite di cittadini sovietici che non solo hanno liberato la loro Madrepatria e il nostro Paese, ma hanno anche liberato loro dal nazismo», ha proseguito la portavoce del ministero degli Esteri russo.

L’attacco hacker contro l'Italia è scattato in mattinata. Gli attacchi DDoS consistono nel sovraccaricare siti web e applicazioni con richieste mirate, in modo che non siano più accessibili. Nella rivendicazione i NoName tacciano il presidente come «russofobo». Secondo quanto riferito dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, al momento non risultano impatti effettivi sui servizi erogati.

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