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Lo ha affermato il vice premier russo con delega all'energia, Alexander Novak — «La Russia ha già perso quasi 99.000 soldati», lo ha affermato il presidente ucraino Zelensky, aggiungendo che Mosca «fa la guerra e spreca la vita delle persone solo perché qualche gruppo al Cremlino non sa ammettere gli errori e ha una terribile paura della realtà» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Minacce sui Patriot? Non è Mosca che decide i nostri aiuti»
«Non sarà la Russia a dettare il tipo di supporto che forniamo all'Ucraina». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa rispondendo ad una domanda sulle minacce della Russia nel caso di invio di Patriot da parte di Washington.
«Continueremo a dare a Kiev i sistemi di difesa anti-aerea e l'assistenza alla sicurezza di cui ha bisogno», ha sottolineato.
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Gli USA invieranno kit per «bombe intelligenti»
Gli Stati Uniti stanno pianificando di inviare all'Ucraina apparecchiature elettroniche in grado di convertire munizioni aeree non guidate in «bombe intelligenti». Lo riferiscono funzionari USA alla CNN.
I kit dovrebbero far parte del nuovo pacchetto di armi ma non è chiaro quanti ne saranno inviati. Le bombe di precisione potrebbero aiutare l'Ucraina ad attaccare le linee difensive russe o altri obiettivi di grandi dimensioni.
Il loro raggio d'azione è di circa 15 miglia, 24 km, il che significa che comunque le forze di Kiev non potrebbero colpire nel territorio della Russia.
21:24
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Kiev revoca l'accredito a una giornalista danese
La corrispondente in Ucraina di Danmarks Radio, l'emittente di servizio pubblico danese, è stata accusata di «simpatizzare con la Russia» dalle autorità ucraine. Si tratta di Matilde Kimer, una giornalista con molti anni d'esperienza e vincitrice di premi per il suo lavoro. In un'intervista all'emittente danese TV2, Kimer dice di sentirsi «frustrata, delusa ed irritata» per la decisione presa e aggiunge che tuttora non sa quali siano i motivi per la revoca del suo accredito.
Matilde Kimer ha riferito inoltre che, dopo la revoca dell'accredito, i servizi ucraini le avrebbero offerto di ri-ottenerlo a condizione che facesse un servizio con materiale filmato dalle autorità ucraine. Ma la giornalista danese si è rifiutata «non faccio lavoro di propaganda per nessuno» ha detto Kimer.
La relatrice del notiziario di Danmarks Radio, Sandy French, offre il suo pieno supporto per la giornalista: «Nessuno ha fatto una copertura più giusta e sobria della guerra in Ucraina di lei» ha detto French, riportata da Danmarks Radio. Matilde Kimer ha precedentemente lavorato come corrispondente a Mosca per Danmarks Radio ma ad agosto le autorità russe le revocarono il permesso di soggiorno.
21:21
21:21
«La Russia è divisa su un'offensiva invernale»
I leader russi sono divisi sull'avvio di una grande offensiva invernale in Ucraina, ha detto oggi un alto funzionario statunitense. «Penso che siamo in presenza di punti di vista divergenti», ha detto l'alto funzionario, sotto anonimato, parlando delle discussioni in corso all'interno del governo russo.
«Chiaramente, ci sono alcuni che credo stiano sostenendo la continuazione dell'offensiva in Ucraina. Altri che hanno seri dubbi sulla capacità della Russia di farlo», ha detto la fonte. Lo stesso funzionario ha inoltre affermato che gli Stati Uniti «adeguerebbero e adatterebbero rapidamente» i propri obiettivi se venisse decisa un'offensiva così importante, nel nono mese dell'invasione russa dell'Ucraina. «Quello che stiamo facendo, quello che continuiamo a fare, è garantire che gli ucraini abbiano i mezzi per difendersi efficacemente dall'aggressione russa», ha proseguito.
Frattanto, sempre secondo lo stesso alto funzionario, gli ucraini non accennano a voler «rallentare e penso che i russi debbano tenerne conto nei loro calcoli».
20:48
20:48
Putin alle agenzia di sicurezza: «Scovate traditori e spie»
Le agenzia di sicurezza e di controspionaggio russe, comprese quelle militari, devono mostrare «massima prontezza e concentrazione» perché «è necessario porre un fermo freno alle attività dei servizi stranieri e identificare tempestivamente traditori e spie».
Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un videomessaggio diffuso oggi, in occasione della Giornata dei lavoratori dei lavoratori delle agenzie di sicurezza. Lo riporta l'agenzia Tass.
17:41
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Le parole dei soldati russi: «Nessuno ci dà da mangiare, mamma»
«Nessuno ci dà da mangiare, mamma. I nostri mezzi fanno schifo, sinceramente. Prendiamo l'acqua dalle pozzanghere, poi la filtriamo e la beviamo». Sono le parole di un soldato russo di nome Andrey che, contravvenendo agli ordini, l'8 novembre scorso chiamava la madre dalla città di Lyman nell'est dell'Ucraina.
Chiamate non autorizzate, intercettate dalle forze ucraine, cui il Guardian ha avuto accesso e oggi diffonde in parte tracciando così uno scenario che emerge come disperato per molti soldati russi al fronte, in Donetsk in particolare.
Andrey aveva chiamato la madre anche due giorni prima, le diceva che le armi promesse non erano mai arrivate. «Dove sono i missili di cui Putin tanto parla? C'è un palazzo davanti a noi e non possiamo colpirlo. Ci sarebbe solo bisogno di un missile Caliber». Poi le rassicurazioni alla madre che lo aspetta a Kostroma: «Prego sempre, mamma. Tutte le mattine».
In un'altra chiamata tra quelle intercettate e citate dal Guardian un soldato confidava alla moglie che stava contemplando la possibilità di arrendersi. La conversazione è del 26 ottobre: «Sono in un sacco a pelo, tutto bagnato, con la tosse, messo male in generale. Siamo tutti qui, mandati consapevolmente al massacro».
17:37
17:37
«Le truppe bielorusse non sono coinvolte direttamente»
«La Bielorussia ha aiutato sin dall'inizio la Russia nella sua guerra contro l'Ucraina anche se al momento non ci sono truppe di Minsk direttamente coinvolte nel conflitto». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale USA, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa ribadendo che «non ci sono segnali di un coinvolgimento diretto» di soldati bielorussi.
16:21
16:21
«L'inverno aumenterà il rischio di malattie e i bisogni sanitari in Ucraina»
L'inverno aumenterà il rischio di malattie e i bisogni sanitari in Ucraina, dove le persone affrontano temperature gelide e il sistema sanitario è vittima di attacchi, ha affermato oggi il dott. Jarno Habicht, rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in Ucraina, in un collegamento video dal Paese.
Dal 24 febbraio l'OMS ha verificato oltre 700 attacchi contro l'assistenza sanitaria, con strutture, forniture, trasporti e altri mezzi colpiti e operatori sanitari e pazienti feriti o uccisi, ha ricordato Habicht. Si tratta di «una chiara violazione del diritto internazionale», ha aggiunto.
Per il rappresentante dell'OMS, il sistema sanitario ucraino è resiliente ma deve affrontare molte sfide, anche a causa dell'aumento degli attacchi alle infrastrutture energetiche e di riscaldamento che ne colpiscono il funzionamento.
«Con l'inverno aumenteranno il rischio di malattie e bisogni sanitari poiché le persone lottano per riscaldare le proprie case e combattono con temperature gelide», ha ammonito ancora Habicht. Le malattie respiratorie, infettive e cardiovascolari cresceranno a causa del freddo e della guerra in corso.
Inoltre, con il ricorso «a fonti alternative di riscaldamento, come la combustione di carbone o legna, o l'utilizzo di generatori diesel o stufe elettriche, cresce il rischio di avvelenamento da monossido di carbonio. In rialzo anche gli incidenti che derivano dalle strade buie e scivolose, senza dimenticare l'impatto sulla salute mentale della guerra, ha aggiunto.
L'OMS è mobilitata per continuare a fornire aiuti in tutto il Paese. Dall'attacco dell'Ucraina, l'Oms ha procurato più di 2.000 tonnellate di forniture mediche e fino a 9 milioni di persone sono state raggiunte in 770 insediamenti in Ucraina.
16:16
16:16
Zelensky in visita a Bakhmut, zona calda del fronte
Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky è in visita a Bakhmut, nell'est, zona calda del fronte ucraino. Lo riferisce la presidenza di Kiev.
Bakhmut è la città del Donetsk che le forze russe stanno cercando di conquistare da mesi e che attualmente è il punto più caldo del fronte nell'Ucraina orientale.
«Zelensky ha incontrato i militari, ha parlato con loro e ha consegnato decorazioni ai nostri soldati» che hanno respinto la feroce campagna militare russa nella città, durata mesi, ha aggiunto il servizio stampa presidenziale senza fornire ulteriori dettagli sulla visita.
16:15
16:15
Esplosione nel gasdotto: ci sono tre morti
Un'esplosione ha squarciato il gasdotto Urengoi-Pomary-Uzhhorod, che dalla Russia attraversa l'Ucraina. Il primo bilancio dello scoppio è di tre morti.
L'agenzia Tass, citando i servizi di emergenza, riferisce che le vittime erano dipendenti dell'azienda del gas e stavano facendo lavori al gasdotto.
Secondo l'agenzia di stampa Ria Novosti, che cita il ministero regionale delle Emergenze, l'esplosione - e un successivo incendio - sono stati provocati da una fuga di gas.
L'incidente è avvenuto nel distretto russo di Vurnarsky, nella Repubblica di Chuvash, a circa 680 km a est di Mosca.
16:04
16:04
Putin fisserà domani gli obiettivi militari russi del 2023
Il presidente russo Vladimir Putin fisserà gli obiettivi dell'esercito russo per il 2023 domani nel corso di una riunione del consiglio della difesa. Lo ha comunicato il Cremlino.
«Putin terrà una riunione allargata del ministero della Difesa russo. I risultati delle attività delle forze armate russe nel 2022 saranno riassunti, i compiti per il prossimo anno saranno definiti», ha riferito il Cremlino in una nota. Aggiungendo che nella riunione di domani «il ministro della Difesa Serghiei Shoigu presenterà il rapporto principale. Parlerà dello stato di avanzamento dell'operazione militare speciale, della quantità di armamenti e attrezzature militari che sono stati utilizzati durante l'anno in corso, della costruzione di infrastrutture militari, dei risultati delle attività internazionali del ministero della Difesa e della protezione sociale dei militari», si legge ancora, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
16:01
16:01
«Con il price cap l'UE rimarrà senza gas»
L'introduzione del price cap al gas in UE è «una decisione politica, non economica», che può portare l'Europa ad «una mancanza» di gas. Lo afferma il vice premier russo con delega all'energia Alexander Novak, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass.
15:59
15:59
Gas: l'UE lavora ad acquisti congiunti con 32 aziende
La prima tavola rotonda UE con l'industria per gli acquisti congiunti del gas ha visto partecipare «trentadue aziende» e «segna l'inizio formale del nostro lavoro». Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione UE, Maros Sefcovic.
«Oggi inizia la nostra preparazione per il prossimo inverno, sappiamo che il prossimo anno porterà nuove sfide», ha evidenziato Sefcovic, indicando che la «priorità» UE è «prendere tutte le misure necessarie per l'aggregazione della domanda e gli appalti congiunti ben prima che inizi la stagione di riempimento degli stock». La piattaforma comune dovrà essere «più inclusiva possibile», ha aggiunto.
Finora, l'UE ha fatto «tanto per ridurre» la dipendenza dal «gas russo, e siamo sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di riduzione dei consumi del 15%», ha spiegato Sefcovic, ricordando tuttavia che secondo i dati dell'Agenzia internazionale per l'Energia (IEA) l'Unione potrebbe trovarsi a dover affrontare «un potenziale deficit di circa 30 miliardi di metri cubi di gas naturale l'anno prossimo».
Sugli acquisti congiunti di gas, ha esortato ancora il vicepresidente UE, «non c'è tempo da perdere poiché eventuali ritardi comporterebbero un prezzo da pagare».
Il nuovo sistema di acquisto del gas prevede «maggior coordinamento tra gli Stati e i partner energetici dell'UE», ha osservato, sottolineando che quando l'UE «agisce insieme e parla con un'unica voce può realmente far pesare il suo potere d'acquisto» sul mercato energetico.
15:14
15:14
Due giornalisti italiani «colpiti dai russi a Kherson»
Due giornalisti italiani hanno denunciato di essere stati oggetto di un «attacco intenzionale» da parte dei russi a Kherson, ma sono riusciti a mettersi in salvo.
Un colpo «ha danneggiato l'auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve - spiega in un video il reporter Claudio Locatelli nella vettura col collega Niccolò Celesti. - Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio. La macchina è ben segnalata l'attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale».
«Il tiro proveniva dalla sponda oltre il Nipro, lì dove si trova l'esercito russo. Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna», aggiunge Locatelli nel video in cui si vede il momento dell'attacco e i vetri dell'auto in frantumi.
15:04
15:04
Bombardato un quartiere residenziale a Kherson
Bombardamento russo oggi su un quartiere residenziale di Kherson dove un civile è rimasto ucciso e altri due feriti. Danneggiati un gasdotto e le linee elettriche. L'allerta aerea non è scattata, riferiscono le tv ucraine.
Il tenente dell'esercito di Kiev Dmytro Pletenchuk ha descritto la situazione in tv spiegando che Kherson è sotto il fuoco costante dei russi, «le truppe nemiche stanno bombardando con mortai e carri armati dalla riva sinistra del fiume Dnipro».
14:58
14:58
Esplosione di un gasdotto verso l'Ucraina
Un'esplosione ha squarciato il gasdotto Urengoi-Pomary-Uzhhorod, che dalla Russia attraversa l'Ucraina: lo riportano i media russi. Secondo l'agenzia di stampa Ria Novosti, che cita il ministero regionale delle Emergenze, l'esplosione - e un successivo incendio - sono stati provocati da una fuga di gas. L'incidente è avvenuto nel distretto russo di Vurnarsky, nella Repubblica di Chuvash, a circa 680 km a est di Mosca.
12:26
12:26
Bombardata la città russa di Shebekino
Bombardamenti questa mattina sulla città russa di Shebekino, nella regione di Belgorod, colonne di fumo nero si vedono nei video postati dai residenti: l'attacco ha provocato l'interruzione delle forniture idriche ed elettriche. «L'alimentazione elettrica è stata interrotta a causa dei bombardamenti. Un terzo dei residenti della città è rimasto senza elettricità. Granate hanno colpito la zona industriale. C'è almeno una vittima», ha scritto su Telegram il governatore della regione Vyacheslav Gladkov rilanciato dai media ucraini che commentano: «come di consueto Gladkov incolpa le Forze armate dell'Ucraina».
11:33
11:33
Kiev firma un accordo con SpaceX di Musk
L'Ucraina ha firmato un accordo con la Space Exploration Technologies Corp di Elon Musk per più di 10.000 antenne Starlink che saranno inviate nei prossimi mesi: rende noto il vice primo ministro Mykhailo Fedorov in un'intervista rilanciata da Espreso tv.
«SpaceX ed Elon Musk rispondono rapidamente ai problemi e ci aiutano», ha detto Fedorov, aggiungendo di aver parlato direttamente con Musk, «ci ha assicurato che continuerà a sostenere l'Ucraina. Quando abbiamo avuto interruzioni di corrente, gli ho scritto un messaggio e lui ha risposto all'istante, ha già preso alcune misure. Capisce la situazione», ha detto il ministro.
«Starlink ha svolto un ruolo importante all'inizio della guerra in Ucraina, quando l'esercito russo si è concentrato sulla distruzione delle comunicazioni, le antenne Starlink hanno permesso alle forze ucraine di operare mentre respingevano l'assalto russo iniziale», ha ricordato Fedorov.
11:20
11:20
Colpiti condotti del gas e linee elettriche a Nikopol
Linee elettriche, condotte del gas e case private sono state danneggiate nell'attacco russo di ieri sera contro Nikopol, città orientale che si trova di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Dipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, come riferisce Ukrinform.
«Due comunità, Myrove e Pokrovske, sono state sottoposte per tre volte al fuoco dell'artiglieria pesante. Almeno 20 proiettili sono stati sparati contro villaggi pacifici», ha detto Reznichenko, aggiungendo che i civili sono rimasti illesi. Bombardamenti russi hanno colpito anche altri distretti della regione.
10:01
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«Ieri più di 80 attacchi russi nella regione di Sumy»
Le truppe russe hanno lanciato ieri 83 attacchi contro le comunità della regione di Sumy, nell'Ucraina nordorientale, al confine con la Russia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytskyi - riporta Ukrinform.
Negli attacchi sono stati colpiti i villaggi di Velyka Pysarivka, Krasnopillia, Myropillia, Yunakivka, Khotin e Shalyhyne. Per il momento non si hanno notizie di feriti o vittime.
10:00
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«Respinti attacchi russi in 10 villaggi in 24 ore»
Le forze ucraine hanno respinto ieri gli attacchi russi vicino a 10 insediamenti nelle regioni di Lugansk e Donetsk, nell'est del Paese: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev, come riporta Unian.
«Nelle ultime 24 ore, le unità delle Forze di Difesa dell'Ucraina hanno respinto gli attacchi degli occupanti vicino a Stelmakhivka, Chervonopopivka, Serebrianske nella regione di Lugansk e Verkhniokamyanske, Pidhorodne, Bakhmut, Opytne, Kurdiumivka, Krasnohorivka, Marinka nella regione di Donetsk», si legge nel rapporto.
09:33
09:33
Putin: «Situazione estremamente difficile nelle zone annesse»
«La situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile»: lo ha detto ieri sera il presidente russo Vladimir Putin in occasione della Giornata dei Servizi di Sicurezza.
Lo riporta il Guardian ricordando che Mosca ha annesso illegalmente a settembre queste quattro regioni ucraine.
Putin ha inoltre ordinato ai Servizi federali di sicurezza (FSB) di intensificare la sorveglianza della società russa e delle frontiere del Paese per contrastare quello che considera «l'emergere di nuove minacce» dall'estero.
06:22
06:22
Il punto alle 06.00
«La Russia ha già perso quasi 99.000 dei suoi soldati in Ucraina. Un altro giorno saranno 100.000 perdite di occupanti. Perché? Nessuno a Mosca ha una risposta. Fanno la guerra e sprecano la vita delle persone - la vita di altre persone, non i loro cari, non la propria vita, ma gli altri - e solo perché qualche gruppo al Cremlino non sa ammettere gli errori e ha una terribile paura della realtà. Ma la realtà parla da sé». È quanto affermato ieri dal presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale.
Zelensky ha poi aggiunto: «Bakhmut rimane il punto più caldo dell'intera linea del fronte: oltre 1.300 km di ostilità attive. Da maggio gli occupanti hanno cercato di spezzare il nostro Bakhmut, ma il tempo passa e Bakhmut sta già spezzando non solo l'esercito russo ma anche i mercenari russi che sono venuti a sostituire l'esercito perduto degli occupanti. Ringrazio tutti i nostri combattenti che mantengono eroicamente la direzione di Bakhmut, Soledar, Avdiyivka, Maryinka, la direzione di Kremensky e l'intera regione del Donbass, che prima dell'arrivo della Russia era una delle più forti in Ucraina e che la Russia sta distruggendo. Anche tale crudeltà non darà nulla al nemico».
Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha invitato le agenzie di controspionaggio del paese a contrastare le attività dei servizi speciali stranieri e a identificare prontamente traditori e spie. Secondo la trascrizione del suo discorso video per la Giornata dei lavoratori delle agenzie di sicurezza, pubblicata dal Cremlino e ripresa da Tass, «le agenzie di controspionaggio, comprese quelle militari - ha affermato Putin - devono dimostrare la massima prontezza e concentrazione. È necessario porre un freno deciso alle attività dei servizi speciali stranieri e identificare prontamente i traditori e le spie».