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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di «170 mila chilometri quadrati di territorio» a rischio mine: «Non esiste un sistema di difesa che possa distruggere la minaccia» — Continuano gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:51
20:51
Zelensky ringrazia Biden per il nuovo pacchetto di aiuti
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il suo omologo degli Stati Uniti, Joe Biden, per il nuovo pacchetto di aiuti Usa per l'Ucraina da 275 milioni di dollari per rafforzare la difesa aerea di Kiev.
«Grato al presidente degli Stati Uniti per un altro pacchetto di aiuti alla sicurezza. E per l'incrollabile principale sostegno all'Ucraina nella nostra lotta contro l'aggressione russa. Nessun terrore missilistico fermerà la nostra lotta per la libertà! È importante che il popolo degli Stati Uniti sia fianco a fianco con il popolo dell'Ucraina in questa lotta», ha scritto Zelensky su Twitter.
19:03
19:03
«La maggior parte dei missili russi ha colpito obiettivi civili»
Del numero totale di missili lanciati dall'esercito russo contro l'Ucraina dal 24 febbraio, il 62% ha colpito obiettivi civili. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla conferenza internazionale «Human Rights in Dark Hours», secondo quanto riportato da Ukrinform.
Il capo di stato ha affermato che i crimini russi in Ucraina e contro gli ucraini non hanno precedenti dalla seconda guerra mondiale.
«Terrore aereo, terrore missilistico, attacchi della Federazione Russa che ricordano così tanto del bombardamento nazista della Gran Bretagna. Di tutti i missili lanciati dall'esercito russo dal 24 febbraio, il 62% ha preso di mira obiettivi civili. Hanno preso di mira le persone. Hanno preso di mira l'umanità», ha detto Zelensky.
Il presidente ha menzionato la scoperta di campi di tortura, fosse comuni e la deportazione forzata degli ucraini da parte dei russi. «Più di due milioni di persone sono state deportate. Ci sono adozioni illegali nelle famiglie russe dei nostri bambini ucraini che sono stati rapiti», ha affermato.
16:47
16:47
Putin: «Chi attacca la Russia con armi nucleari sarà cancellato dalla terra»
Qualsiasi Paese che attaccherà la Russia con armi nucleari sarà «cancellato dalla faccia della terra». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, citato da Sky News.
Il capo di Stato ha affermato che il Cremlino non intende lanciare un primo attacco nucleare preventivo, ma le armi ipersoniche avanzate di Mosca assicurano che la Russia potrà rispondere con forza qualora venisse attaccata.
Putin ha inoltre riconosciuto che «persistono problemi logistici» nell'operazione militare in Ucraina che sono «lontani dall'essere risolti». Lo riporta Inferfax.
Putin ha aggiunto che in ogni caso «i problemi più acuti» sono stati risolti. Secondo quanto riferito dal Guardian, nella conferenza stampa di oggi il leader russo ha fatto riferimento in particolare alla fornitura di attrezzature e vestiti ai 300'000 uomini arruolati per combattere in Ucraina negli ultimi mesi, ammettendo le difficoltà e aggiungendo che alcuni di questi problemi si stanno ora attenuando.
Putin ha assicurato che i problemi più acuti con la fornitura all'esercito di tutto ciò di cui ha bisogno durante l'operazione militare speciale del paese sono stati risolti, riferisce la Tass. «Lavoriamo regolarmente con il ministero della Difesa, discutiamo di questi problemi con loro quasi ogni giorno», ha detto il presidente russo, che ha riconosciuto che «ci sono stati effettivamente problemi» e non ha escluso che alcuni ci siano ancora. «Anche se sono certo che stanno diventando sempre meno frequenti, che non sono più così acuti come lo erano all'inizio di questo processo legato alla mobilitazione», ha detto Putin.
«I problemi sono lungi dall'essere risolti del tutto, ma è una questione di tempo, quelli più acuti, credo, sono già stati risolti», ha detto Putin, aggiungendo che «il ministero dell'Industria è ora attivamente impegnato in questo».
16:05
16:05
«La metà delle infrastrutture critiche danneggiate, alcune distrutte»
Circa il 50% delle infrastrutture critiche dell'Ucraina per l'elettricità sono state «danneggiate» e alcune sono state «totalmente distrutte». Lo ha detto alla CNN Oleksandr Kubrakov, ministro delle infrastrutture del Paese.
In un aggiornamento quotidiano sulla situazione energetica in tutto il Paese, il fornitore di energia statale Ukrenergo ha affermato che la situazione «rimane difficile ma sotto controllo».
Tuttavia, ha ammesso che «tutte le centrali termiche e idroelettriche sono parzialmente danneggiate» e che la centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi, non fornisce elettricità alla rete.
La società ha osservato che ci saranno pochi «grandi miglioramenti» nel ripristino dell'alimentazione in tutto il Paese durante il fine settimana.
16:03
16:03
«L'Ucraina è una emergenza per i diritti umani»
L'Ucraina è una «emergenza per i diritti umani», ha detto venerdì il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Turk. «Ci sono 17,7 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria; 9,3 milioni che richiedono assistenza alimentare e di sostentamento», ha detto Turk in una conferenza stampa a Ginevra. «Ci sono circa 7,4 milioni di rifugiati, 6,5 milioni di sfollati interni».
Turk ha affermato che il Paese «soffre» non solo per i continui attacchi missilistici, ma anche per le infrastrutture civili distrutte.
«Il settore energetico è pesantemente colpito, il sistema di riscaldamento, la rete elettrica, ci sono persone che vivono a temperature sotto lo zero senza riscaldamento e senza elettricità», ha affermato.
«Ci sono questi blackout, quindi potete immaginare che siano milioni le persone che ne soffrono ogni giorno».
15:59
15:59
Putin non commenta la sentenza contro l'oppositore Yashin
Il presidente russo Vladimir Putin non ha voluto commentare la sentenza di condanna al carcere contro l'oppositore russo Ilya Yashin, dicendo di non ritenere opportuno interferire o mettere in discussione la decisione della corte. Lo riporta la Tass.
I recenti colloqui tra il direttore dei servizi segreti esteri russi Sergey Naryshkin e il direttore della CIA William Burns sono stati organizzati su iniziativa del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e non della Russia, ha affermato Putin.
«Parlando dei contatti tra il servizio di intelligence estero russo e la CIA, non è stata una nostra iniziativa. Questi negoziati sono stati avviati dalla parte statunitense. Il presidente Joe Biden ha proposto di organizzare questo incontro», ha detto Putin.
15:31
15:31
«Un accordo sull'Ucraina è inevitabile»
Raggiungere un accordo sull'Ucraina è inevitabile. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, riporta la Tass.
La Russia avrebbe dovuto avviare prima l'operazione in Ucraina, ma sperava di fare un accordo come parte del Protocollo di Minsk 2, ha aggiunto Putin.
Intanto, la regione ucraina orientale di Donetsk rimane al centro degli attacchi russi, in particolare Avdiivka e Bakhmut. Lo ha dichiarato un portavoce delle forze armate ucraine, citato dalla Cnn.
A Bakhmut, la situazione è «difficile ma controllata», ha detto l'addetto stampa Serhii Cherevatyi della divisione orientale dell'esercito ucraino.
Il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha dichiarato che mercoledì cinque persone sono state uccise nella regione. Funzionari militari ucraini hanno affermato nel loro aggiornamento quotidiano che 25 «località» vicino ad Avdiivka e Bakhmut erano state prese di mira da bombardamenti, mortai e razzi di artiglieria
15:02
15:02
«Un nuovo scambio di prigionieri con gli Stati Uniti è possibile»
Un nuovo scambio di prigionieri tra Stati Uniti e Russia «è possibile». Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass, sottolineando che si tratta di una «questione di colloqui e di ricerca di un compromesso».
La Russia minaccia invece di tagliare la produzione di petrolio in caso di imposizione del price cap e di non venderlo a quei Paesi che lo adotteranno, ha precisato Putin, secondo il quale il decreto di risposta al price cap sul petrolio russo sarà pubblicato nei prossimi giorni.
15:01
15:01
«Attese oggi nuove sanzioni statunitense contro Russia e Cina»
Gli USA sono pronti ad annunciare oggi nuove sanzioni contro Mosca e Pechino, per l'uso dei russi di droni iraniani in Ucraina, l'abuso dei diritti umani in entrambi i Paesi e per il sostegno cinese alla pesca illegale nel Pacifico.
Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti a conoscenza del dossier. Gran parte delle sanzioni saranno imposte in base alla legge Magnitsky.
L'amministrazione Biden intende colpire diverse entità dell'industria della difesa russa legate al trasferimento di droni iraniani a Mosca usati per attaccare le infrastrutture ucraine. Nel mirino inoltre dirigenti russi responsabili dei campi di filtrazione per gli ucraini catturati dietro il fronte, che secondo ong come Human Rights Watch sono stati torturati o uccisi dai militari di Mosca.
Gli USA preparano sanzioni anche contro la commissione elettorale centrale russa, che sovrintende ad un sistema elettorale che l'Occidente ha largamente condannato come fraudolento e che ha assicurato al presidente Vladimir Putin il controllo del Paese per quasi un quarto di secolo.
Nella blacklist pure circa 170 entità cinesi accusate di essere coinvolte nella pesca illegale nel Pacifico, che secondo i dirigenti occidentali viene usata non solo per sfamare la popolazione più grande del mondo ma anche per espandere il potere marittimo di Pechino attraverso la creazione di un network di porti fuori dalla Cina. Infine vi sarebbero anche misure contro entità cinesi coinvolte nell'abuso dei diritti umani in Tibet.
13:35
13:35
Yashin condannato a 8 anni e mezzo
L'oppositore russo Ilya Yashin è stato condannato a otto anni e mezzo di reclusione da un tribunale di Mosca per aver denunciato l'offensiva in Ucraina. I pm avevano chiesto nove anni di reclusione. Lo riporta l'agenzia Interfax.
L'imputazione si riferisce ad affermazioni sul massacro di civili a Bucha, in Ucraina, fatte da Yashin durante una diretta sul suo canale Youtube. Yashin, 39 anni, si è dichiarato innocente in tribunale e ha più volte manifestato contro la guerra durante il processo. Yashin è stato ritenuto colpevole di aver commesso il "reato" di diffusione di false informazioni sull'esercito russo, ha detto il presidente del tribunale.
12:48
12:48
Condannato l'oppositore russo Iashin, denunciò la guerra
L'oppositore russo Ilya Iashin è stato condannato da un tribunale di Mosca per aver denunciato l'offensiva in Ucraina.
Iashin è stato ritenuto colpevole del «reato» di diffusione di false informazioni sull'esercito russo, ha detto il presidente del tribunale. Il PM ha chiesto 9 anni di carcere, ma per la sentenza occorre attendere alcune ore. L'oppositore, 39 anni, arrestato a giugno, era sotto processo per aver denunciato durante un intervento in diretta su YouTube «l'assassinio di civili» nella cittadina ucraina di Bucha.
10:32
10:32
«Mosca tenta di rallentare deliberatamente le esportazioni di grano»
«La Russia deliberatamente tenta di rallentare le esportazioni» di grano dai porti dell'Ucraina «usando delle scuse, come ad esempio delle inchieste, e ci sono più di 80 navi che attendono di partire dai nostri porti». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video messaggio trasmesso durante un evento della tv di Stato turca Trt a Istanbul.
Zelensky ha fatto sapere che oltre 13 milioni di tonnellate di prodotti alimentari sono state esportate da agosto, dopo che Kiev, Mosca, Ankara e l'ONU hanno trovato un accordo che ha sbloccato le esportazioni dai porti ucraini. Zelensky ha ringraziato la Turchia per gli sforzi di mediazione che hanno portato all'intesa.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto sapere che domenica parlerà con l'omologo russo Vladimir Putin e con il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky «con l'obiettivo di risolvere la crisi», secondo l'agenzia Anadolu.
07:04
07:04
«Mosca fa terrorismo con le mine, ne risponderà»
«Il terrore delle mine sarà una delle accuse che verranno rivolte alla Russia per aggressione»: lo ha detto ieri notte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo consueto videomessaggio alla nazione, come riportano i media ucraini.
Questa pratica «è ancora più crudele e meschina del terrore missilistico, perché non esiste un sistema di difesa dalle mine che possa distruggere almeno in parte la minaccia, come fa il sistema di difesa aerea ucraino», ha aggiunto Zelensky sottolineando che «i terroristi cercano deliberatamente di lasciare dietro di sé il maggior numero possibile di trappole mortali». E ha concluso: «Mine interrate, mine a filo, edifici, automobili e infrastrutture minate. Si tratta di oltre 170.000 chilometri quadrati di territorio pericoloso».
07:02
07:02
La Francia invia 100 generatori all'Ucraina
La Francia ha inviato 100 generatori per aiutare l'Ucraina a superare l'inverno: lo hanno reso noto il vice ministro dell'Energia ucraino, Farid Safarov, e il vice capo missione dell'ambasciata francese a Kiev, Benjamin Roehrig, come riportano i media ucraini.
06:51
06:51
Bombe russe sulla regione di Kharkiv: «Almeno 4 i feriti»
Quattro persone sono rimaste ferite ieri sera in seguito a un attacco delle forze russe nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Synegubov, come riporta Ukrainska Pravda.
«Gli occupanti russi hanno colpito una casa privata nella regione di Kharkiv, è scoppiato un incendio in una casa privata. Purtroppo c'è un uomo ferito», ha scritto Synegubov, aggiungendo successivamente che altre tre persone erano rimaste ferite: un uomo e due donne.
06:49
06:49
Il punto alle 6.00
Non si fermano i bombardamenti russi in Ucraina, mentre il presidente Vladimir Putin ha affermato ieri di voler continuare a prendere di mira i sistemi energetici di Kiev, nonostante le forti critiche a livello mondiale per gli attacchi che hanno lasciato milioni di persone senza elettricità e acqua all'inizio dell'inverno. Il leader russo ha giustificato queste operazioni definendole una risposta all'esplosione del ponte verso la Crimea e ad altri attacchi ucraini, accusando Kiev di aver fatto saltare le linee elettriche della centrale nucleare di Kursk e di non fornire acqua a Donetsk, nell'Ucraina orientale. Ieri, Putin ha fatto sapere di essere ancora intenzionato a conquistare parti dell'Ucraina orientale e meridionale, rivendicate come proprie.
Intanto, il presidente dell'azienda energetica ucraina Ukrenergo, Volodymyr Kudrytsky, ha definito quella di Mosca una «vendetta feroce, il più grande colpo alla rete elettrica che l'umanità abbia mai visto», facendo sapere che sono «più di 1.000 i proiettili e missili lanciati finora contro le linee elettriche».
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha nel frattempo dichiarato che il suo governo sta lavorando con l'agenzia di controllo nucleare delle Nazioni Unite per creare una zona di sicurezza intorno all'impianto nucleare di Zaporizhzhia, controllato dai russi. Kiev è rimasta «in stretto contatto» con Rafael Grossi, il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), ha dichiarato in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo slovacco, Rastislav Káčer, a Kiev. Ma nella centrale continua l'occupazione russa: l'operatore nucleare ucraino Energoatom ha denunciato che le forze di Mosca hanno collocato lanciarazzi Grad sul sito, accanto alle unità di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito vicino al sesto reattore. Secondo Energoatom, i Grad saranno probabilmente usati per colpire le città di Nikopol e Marhanets sul lato opposto del fiume Dnipro, utilizzando il reattore e l'edificio di stoccaggio come «rifugio» dal fuoco di ritorno.