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Mosca ha conquistato «New York»

Le forze russe hanno conquistato un'altra località nella regione ucraina di Donetsk, chiamata New York dagli ucraini e Novgorodskoe dai russi – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Mosca ha conquistato «New York»
Red. Online
20.08.2024 06:20
19:55
19:55
Mosca accusa: «Mercenari americani nel Kursk»

Mosca punta il dito ufficialmente contro Washington per l'attacco ucraino sul suolo russo di Kursk, affermando di avere le prove che mercenari americani partecipano all'offensiva e avvertendo che potrebbe bombardarli.

E intanto ristruttura i comandi militari per potenziare le difese ai confini, con il ministro della Difesa Andrei Belousov che annuncia di assumersi le responsabilità per le decisioni più importanti.

Belousov ha detto di aver nominato come suo vice nel Consiglio per la sicurezza delle regioni di confine il generale e vice ministro della Difesa Yunus-Bek Yevkurov. Quest'ultimo ha già dato prova della sua efficienza come coordinatore delle forze russe in Africa, specie in Mali, Niger e Burkina Faso, territori abbandonati dalle forze francesi dopo i colpi di Stato che negli ultimi due anni hanno portato al potere governi più vicini a Mosca.

La Russia raggiungerà i suoi obiettivi contro gli ucraini che "commettono crimini nella regione di Kursk" così come ha raggiunto i suoi obiettivi nella lotta al terrorismo, e "su questo non ci possono essere dubbi", ha affermato il presidente Vladimir Putin incontrando a Beslan le madri dei bambini uccisi nell'attacco terroristico e la presa di ostaggi in una scuola di questa città del Caucaso Settentrionale nel 2004.

Secondo fonti militari di Kiev citate dalla testata Rbc, il capo del Cremlino avrebbe dato ai suoi militari l'ordine tassativo di espellere le truppe ucraine entro il primo ottobre, ma non di ritirare a questo fine le forze dalle aree chiave del Donbass, nell'Ucraina orientale, dove i russi sono all'offensiva da mesi.

Proprio l'alleggerimento della pressione su questo fronte sarebbe stata tra gli obiettivi che Kiev intendeva raggiungere con l'attacco a Kursk, secondo osservatori ucraini. Ma questo non sembra essere avvenuto, dato il ritmo impresso dai comandi di Mosca all'avanzata, in particolare nella regione di Donetsk, dove la situazione per le forze ucraine è "difficile", ha ammesso il presidente Volodymyr Zelensky.

La pressione russa si fa sentire in particolare sulle cittadine di Pokrovsk e Toretsk, ha precisato Zelensky. E il ministero della Difesa di Mosca ha detto che nelle ultime ore i suoi soldati hanno conquistato la località di New York (chiamata dai russi Novgorodsksoe), che ha definito "uno dei più grandi insediamenti nell'agglomerato di Toretsk e importante polo logistico".

Per quanto riguarda le posizioni occidentali riguardo all'offensiva ucraina nel Kursk, l'Unione Europea ha ribadito, attraverso il portavoce della Commissione Peter Stano, che Kiev ha "il diritto di difendersi", e che l'offensiva "è solo il risultato e la conseguenza delle azioni illegali di Putin contro l'Ucraina".

Quindi ha il diritto di attaccare il territorio russo. Più prudente la posizione degli Usa. Soltanto otto giorni dopo l'inizio dell'offensiva, scattata il 6 agosto, il presidente Joe Biden l'ha commentata per dire che essa "sta creando un vero dilemma" per Putin. Ma ora Mosca chiama in causa Washington denunciando "il coinvolgimento degli Stati Uniti come partecipanti diretti nel conflitto".

L'incaricata d'affari dell'ambasciata statunitense a Mosca, Stéphanie Holmes, è stata convocata al ministero degli Esteri per ricevere una nota di protesta riguardante non solo la presenza di reporter americani nella regione di Kursk, che hanno attraversato il confine dall'Ucraina senza autorizzazione, ma anche per quella che viene denunciata come la partecipazione all'offensiva di "corpi privati militari" statunitensi.

La diplomazia russa ha quindi avvertito gli Usa che "tutti gli 'specialisti' e i mercenari stranieri che attraversano illegalmente il confine" russo "diventano automaticamente un legittimo bersaglio militare per le forze della Federazione Russa".

Sul fronte diplomatico, c'è da segnalare infine l'arrivo a Mosca del primo ministro cinese Li Qiang, che ha tra l'altro in programma un incontro con il presidente Putin.

16:48
16:48
«Situazione difficile al fronte nel Donetsk»

«C'è stato un rapporto del comandante Syrsky: fronte e difesa nelle direzioni di Pokrovsk e Toretsk. È una situazione difficile, ma i ragazzi stanno facendo di tutto per distruggere l'occupante». Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso quotidiano.

Syrsky ha dato aggiornamenti anche sul Kursk dove «raggiungiamo gli obiettivi definiti. E la priorità è la ricostituzione del 'fondo di scambio' (prigionieri di guerra) per l'Ucraina». Il leader ucraino ha riferito inoltre che «oggi abbiamo discusso del lavoro con i partner riguardo alla difesa aerea: nuovi sistemi per l'Ucraina. Stiamo preparando i rinforzi».

16:47
16:47
«Vinceremo a Kursk come abbiamo vinto il terrorismo»

La Russia raggiungerà i suoi obiettivi contro gli ucraini che «commettono crimini nella regione di Kursk» così come ha raggiunto i suoi obiettivi nella lotta al terrorismo, e «su questo non ci possono essere dubbi». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin incontrando a Beslan le madri dei bambini uccisi nell'attacco terroristico del 2004. Lo riferiscono le agenzie russe.

14:51
14:51
Mosca protesta: «No ai reporter americani nella regione di Kursk»

Mosca ha protestato ufficialmente con gli USA per la presenza di reporter americani nella regione russa di Kursk al seguito delle truppe d'invasione ucraine e per quella che viene denunciata come la partecipazione all'offensiva di «corpi privati militari» statunitensi.

Lo afferma il ministero degli Esteri, annunciando di avere convocato l'incaricato d'affari presso l'ambasciata americana in Russia.

14:49
14:49
Il Patriarca Kirill: «Il divieto della Chiesa ortodossa in Ucraina è persecuzione»

«Il divieto mira ad espandere la persecuzione del regime di Kiev contro la Chiesa ortodossa ucraina e l'evidente violazione dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale nel campo della libertà religiosa».

Così l'arciprete Nikolai Balashov, consigliere del Patriarca di Mosca Kirill, ha commentato a Ria Novosti l'approvazione da parte del Parlamento ucraino di un disegno di legge che potrebbe portare a vietare l'attività della Chiesa ortodossa ucraina che era legata ufficialmente al Patriarcato di Mosca fino all'inizio della guerra russo-ucraina.

14:33
14:33
Putin ha ordinato di «cacciare gli ucraini da Kursk» entro il 1. ottobre

Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato ai suoi militari di espellere le truppe ucraine dalla regione di Kursk entro il 1° ottobre, ma non di ritirare le forze dalle aree chiave del Donbass, nell'Ucraina orientale: lo riporta RBC-Ucraina, che cita una fonte della leadership politico-militare russa.

In particolare, il presidente russo ha ordinato alle sue forze di restare nelle città di Pokrovsk e Toretsk, nella regione di Donetsk.

14:10
14:10
«Respinti attacchi ucraini in quattro aree della regione di Kursk»

Il ministero della difesa di Mosca ha affermato che nelle ultime 24 ore le forze russe hanno respinto i tentativi di avanzata di quelle ucraine in quattro aree della regione di Kursk: quelle intorno agli insediamenti di Borki, Korenevo, Kremyanoye e Russkaya Kanapelka.

Il ministero, in un messaggio postato sul suo canale Telegram, aggiunge che nello stesso lasso di tempo sono stati eliminati 350 militari ucraini, il che porta il totale a 4'130 dall'inizio dell'offensiva, il 6 agosto.

13:20
13:20
Mosca, conquistata «New York»

Le forze russe hanno conquistato un'altra località nella regione ucraina di Donetsk, chiamata New York dagli ucraini e Novgorodskoe dai russi. Lo comunica il ministero della difesa di Mosca.

New York, uno snodo e centro logistico importante, contava non più di 1.500 abitanti la scorsa primavera, ma nel 2016 la popolazione era di oltre 10.000 persone.

13:01
13:01
«Da Kiev atto distruttivo con il bando alla Chiesa»

La Russia ha condannato come un atto «distruttivo» l'approvazione da parte del parlamento ucraino della messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina legata al Patriarcato di Mosca.

«L'obiettivo qui era quello di distruggere alla radice la vera Ortodossia canonica, e invece di essa introdurre una falsa Chiesa sostitutiva», ha detto la portavoce del ministero degli esteri Maria Zakharova, citata dalla Tass.

12:02
12:02
Il parlamento di Kiev vieta la Chiesa ortodossa legata a Mosca

Il Parlamento di Kiev ha approvato oggi un disegno di legge che prevede la messa al bando in Ucraina della Chiesa ortodossa, legata al Patriarcato di Mosca e spesso vista come un intermediario dell'influenza del Cremlino. Lo hanno annunciato diversi parlamentari.

«Decisione storica! Il Parlamento ha approvato una legge che vieta una filiale del paese aggressore in Ucraina», ha scritto la deputata Iryna Guerachtchenko su Telegram. Secondo un altro deputato, Yaroslav Jelezniak, 265 deputati hanno votato a favore rispetto ad un minimo richiesto di 226.

06:20
06:20
Il punto alle 6.00

Gli elicotteri russi hanno distrutto mezzi corazzati delle Forze Armate dell'Ucraina regione di confine del Kursk. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, specificando che gli obiettivi sono stati colpiti con missili.