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«Mosca ha schierato di nuovo soldati nordcoreani nel Kursk»

Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Mosca ha schierato di nuovo soldati nordcoreani nel Kursk»
Red. Online
07.02.2025 06:14
22:08
22:08
La Svezia entra ufficialmente nella brigata multinazionale NATO di stanza in Lettonia

Un contingente svedese di 500 militari è ufficialmente entrato oggi a far parte della brigata multinazionale della NATO di stanza in Lettonia.

In occasione della cerimonia di insediamento, tenutasi presso la base di Adazi, in Lettonia, i ministri della Difesa lettone, Andris Spruds, e svedese, Pal Jonson, hanno sottoscritto un memorandum di intenti in cui Riga e Stoccolma hanno espresso il comune intento di rafforzare ulteriormente la cooperazione bilaterale in tema di difesa e, in particolare, nel campo della protezione delle infrastrutture sottomarine del Baltico.

Ad oggi la brigata multinazionale della NATO  in Lettonia è formata da forze armate provenienti da Svezia, Albania, Repubblica Ceca, Canada, Danimarca, Islanda, Italia, Lettonia, Macedonia del Nord, Montenegro, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Spagna.

20:15
20:15
«Mosca ha schierato di nuovo soldati nordcoreani nel Kursk»

«Nelle zone dell'operazione a Kursk si sono verificati nuovi attacchi: l'esercito russo ha fatto nuovamente intervenire i soldati nordcoreani. Un numero significativo di occupanti è stato annientato, tra cui centinaia di soldati russi e nordcoreani». Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.

19:13
19:13
L'annuncio di Mosca: «Conquistata la città di Toretsk»

Mosca ha detto di avere conquistato la città mineraria-industriale di Toretsk, nell'est dell'Ucraina, in quello che, se confermato, sarebbe uno dei più grandi successi sul campo di battaglia negli ultimi mesi. Mentre sul piano diplomatico l'inviato di Donald Trump, Keith Kellogg, fa sapere che il presidente americano è deciso anche a raddoppiare le sanzioni a Mosca, specie nel settore petrolifero, per indurla a sedersi al tavolo delle trattative con entrambe le parti che dovranno fare delle concessioni per mettere fine al conflitto.

Il ministero della Difesa russo ha detto che in seguito ad "attive azioni offensive" delle sue forze, Toretsk è caduta dopo cinque mesi di feroci combattimenti in cui gli ucraini avevano impiegato 40'000 soldati, perdendone 26'000. Kiev non ha ancora detto di avere perduto completamente il controllo della città, che prima dell'inizio del conflitto contava 35'000 abitanti e ora è in gran parte distrutta.

Ma se l'annuncio di Mosca fosse confermato, si tratterebbe della più importante vittoria russa dopo la conquista di Kurakhove nel dicembre scorso e Vuhledar nell'ottobre precedente. La caduta di Toretsk aprirebbe infatti ai russi la strada verso nord, in direzione della città di Kramatorsk, la preda più ambita nella regione di Donetsk.

In un'intervista con il New York Post, intanto, Kellogg ha fatto sapere che Trump è pronto a "double down", cioè raddoppiare o insistere, con le sanzioni alla Russia, osservando che finora l'applicazione delle misure restrittive a Mosca è stata "solo circa un tre" su una scala da uno a 10 di pressione economica. In particolare, secondo l'ex generale inviato di Trump, si potrebbero prendere di mira "la produzione e le esportazioni di petrolio". Un'iniziativa che tuttavia sembra in contrasto con l'intenzione annunciata in precedenza dal presidente Usa di voler far pressione sulla Russia provocando una discesa dei prezzi del greggio sui mercati mondiali.

Secondo Kellogg, comunque, l'obiettivo sarebbe quello di porre fine ai combattimenti prima di negoziare i complessi accordi di pace, perché "non si può uscire da questa guerra uccidendo". Ma il Cremlino ha lamentato che dagli Stati Uniti non sono ancora arrivate proposte concrete. "Ci sono molte dichiarazioni e resoconti che vengono confutati, modificati o dichiarati bufale il giorno dopo - ha detto il portavoce Dmitry Peskov - Non abbiamo alcuna possibilità o desiderio di rispondere a ogni resoconto del genere. Finché non ci sarà qualcosa di sostanziale su questa questione, dobbiamo solo essere pazienti".

Kellogg ha fatto sapere che parlerà delle sue proposte con gli alleati alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, in programma dal 14 al 16 febbraio, alla quale prevede di partecipare anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Ma in quella sede il piano Usa non sarà ancora reso pubblico, ha avvertito l'inviato della Casa Bianca, che dopo Monaco dovrebbe recarsi a Kiev, il 20 febbraio.

Intanto in materia di sanzioni c'è da segnalare la messa a punto da parte di una commissione governativa russa dei meccanismi legali che renderanno possibile la confisca di beni appartenenti ai Paesi "non amici" come rappresaglia ad eventuali decisioni di questo tipo adottate sui capitali russi attualmente congelati in banche americane, e soprattutto europee.

Nell'aprile del 2024 il Congresso americano ha approvato una disegno di legge, finora non applicato, che permetteva di espropriare gli asset russi a beneficio dell'Ucraina. Ma negli Usa sono depositati solo 5 miliardi di dollari di questi fondi, mentre ben 210 miliardi giacciono in Europa. Finora i Paesi del G7 hanno dato il via libera solo alla confisca di una parte degli interessi futuri sui capitali bloccati per finanziare un prestito da 50 miliardi di dollari a Kiev.

15:58
15:58
Tre morti negli attacchi russi della notte a Sumy

Gli attacchi russi nella regione di confine ucraina di Sumy durante la notte hanno ucciso tre persone, i cui corpi sono stati estratti dalle macerie di un edificio residenziale di due piani.

Lo ha riferito la procura ucraina, ricordando le forze di Mosca hanno colpito il villaggio di Miropillia poco prima di mezzanotte a Sumy, che si trova appena oltre il confine con la Russia ed è stato sottoposto a bombardamenti mortali sempre più frequenti.

«Come risultato dell'attacco nemico, tre persone sono state uccise: i loro corpi sono stati recuperati dalle macerie», ha scritto l'ufficio del procuratore generale sui social.

L'attacco ha creato un buco che divide due sezioni di un edificio dell'era sovietica, mostrano alcune immagini ufficiali. I procuratori hanno riferito di aver aperto un'indagine per crimini di guerra sull'attacco che dicono essere stato sferrato con tre bombe guidate.

15:26
15:26
Berset: «La Russia non resti impunita per l'aggressione all'Ucraina»

Il Consiglio d'Europa vuole come noto istituire un tribunale speciale per giudicare l'aggressione della Russia contro l'Ucraina e creare un meccanismo di compensazione per i danni inflitti. «Si tratta di garantire che le violazioni dei diritti non rimangano impunite», ha affermato il segretario generale dell'organo Alain Berset, in un'intervista concessa all'agenzia francese Afp.

Qualche giorno fa, gli esperti legali di una quarantina di Paesi, della Commissione europea e del Consiglio d'Europa hanno gettato le basi di un futuro tribunale speciale. Questa istituzione avrà il compito di giudicare i crimini dell'aggressione russa, ma non quelli di guerra, che restano di competenza della Corte internazionale di giustizia.

«I tribunali esistenti non sono autorizzati ad occuparsi del crimine di aggressione: è quindi necessaria una giurisdizione specifica», spiega Berset. Con un «testo quasi pronto», l'ex consigliere federale spera di ottenere un accordo fra gli Stati per la creazione di tale tribunale entro la fine dell'anno, un obiettivo «ambizioso».

Un registro dei danni è già stato aperto. Serve a raccogliere le richieste di risarcimento degli ucraini legate all'invasione di Mosca iniziata nel febbraio 2022. Le domande riguardano distruzioni di proprietà privata o la morte di un parente, ma «stiamo per includere altre categorie», precisa il friburghese.

Stando a Berset, attualmente i danni registrati sono 13.000. In soldoni, si parla di oltre 150 miliardi di dollari. Un totale che ovviamente non può far altro che crescere, aggiunge il politico svizzero.

«Nella logica della riparazione, spetta a chi ha causato il danno pagare», prosegue Berset soffermandosi sulla questione del finanziamento del meccanismo. I negoziati sono però molto complicati: da due anni gli Stati stanno discutendo sulla possibilità di usare i beni russi congelati, senza che un'intesa sia ancora stata raggiunta.

14:34
14:34
I russi conquistano la città di Toretsk nel Donetsk

Le forze russe hanno conquistato la città di Toretsk, nella regione ucraina di Donetsk, secondo quanto riferisce il ministero della difesa di Mosca, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti.

«In seguito alle attive azioni offensive condotte dalle unità della prima, nona e 132esima Brigata di fucilieri motorizzati della guardia della 51esima armata e dalla formazione di volontari Veterani del gruppo di forze Centro, la città di Dzerzhinsk è stata liberata», afferma il ministero di Mosca in un comunicato, usando il nome russo di Toretsk.

Toretsk, una città mineraria che prima dell'inizio del conflitto contava oltre 30'000 abitanti, è situata una quarantina di chilometri a nord del capoluogo Donetsk, in direzione delle città di Kramatorsk e Slovyansk.

In precedenza il ministero aveva già annunciato la presa del villaggio di Druzhba, sempre nella regione del Donetsk.

Il ministero della difesa britannico, sulla base di informazioni dei servizi segreti, oggi scrive però che sta rallentando il ritmo delle conquiste territoriali russe in Ucraina all'inizio del nuovo anno, mentre i soldati nordcoreani si ritirano temporaneamente dalla regione di Kursk a causa delle pesanti perdite subite finora.

Nel mese di gennaio, si legge in un comunicato pubblicato sulla rete sociale X, le forze russe hanno occupato circa 320 chilometri quadrati di territorio ucraino, il 20% in meno rispetto ai circa 400 chilometri quadrati del dicembre 2024.

Il mese scorso i soldati di Mosca hanno conquistato la roccaforte di Velyka Novoselka, ma la loro avanzata lungo la maggior parte della linea del fronte è stata relativamente limitata.

Nel corso del 2024, invece, la Russia ha accelerato la sua avanzata, con oltre 700 chilometri quadrati di territorio occupati nel solo mese di novembre, uno dei ritmi più rapidi dell'offensiva dall'inizio della guerra.

Stesso scenario nella regione russa di Kursk, dove a gennaio le forze di Mosca hanno fatto solo lievi progressi, aggiunge il ministero di Londra. Allo stesso tempo, le forze nordcoreane - come era già emerso questa settimana dalle valutazioni dei servizi segreti di Seul - si sono ritirate temporaneamente dalla linea del fronte, presumibilmente per riposarsi e riequipaggiarsi prima di un nuovo schieramento. «Ciò è dovuto quasi certamente alle pesanti perdite subite durante gli attacchi alle posizioni controllate dagli ucraini», afferma il ministero.

14:12
14:12
I Paesi Baltici pronti a staccarsi alla rete elettrica russa

Meno dipendenza da Russia e Bielorussia e più legami energetici con l'Ue: iI tre stati del Baltico - Estonia, Lituania e Lettonia - sono pronti a sganciarsi dalla rete elettrica della Russia e attaccarsi alla rete continentale europea.

La disconnessione avverrà nel fine settimana, con mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia iniziale che aveva inizialmente fissato la scadenza alla fine dell'anno. Un processo avviato oltre un decennio fa e che è stato accelerato dall'inizio della guerra di Russia in Ucraina a febbraio 2022, spingendo i tre paesi ad accelerare la rottura della dipendenza energetica dal Cremlino, a vent'anni dall'adesione all'Unione europea. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sarà domenica a Vilnius, in Lituania, a suggellare la connessione alla rete europea in una cerimonia simbolica.

L'accordo tra Bruxelles e i gestori delle reti di trasmissione elettrica di Estonia, Lettonia e Lituania - Elering, Ast e Litgrid - è stato siglato ad agosto 2023, fissando come data di scadenza l'inizio del 2025. I tre paesi sono collegati alla rete elettrica europea tramite linee elettriche tra Polonia-Lituania, Lituania-Svezia ed Estonia-Finlandia. Dal 2014, attraverso il suo programma di finanziamento per le infrastrutture energetiche, l'Ue ha investito oltre 1,2 miliardi di euro per sostenere i lavori di sincronizzazione e poche settimane fa ha nominato Catharina Sikow-Magny, membro della DG Energy, come nuova coordinatrice europea per i progetti di sincronizzazione con la rete continentale europea per i tre paesi. Come per i Baltici, la guerra ha accelerato la sincronizzazione di entrambe le reti elettriche di Ucraina e Moldova alla rete dell'Europa continentale, pienamente agganciati da marzo 2022 per mantenere stabile il proprio sistema elettrico durante il conflitto.

13:22
13:22
«Mosca è pronta a confiscare gli asset stranieri congelati»

Mosca è pronta ad ampliare il potere di ritorsione per i sequestri di beni da parte dell'Occidente con una nuova legge che le consenta di confiscare i fondi congelati di società e investitori stranieri: lo riporta l'agenzia di stampa britannica Reuters sul suo sito.

La commissione per l'attività legislativa del governo ha approvato una proposta di legge che delinea la procedura che la Russia dovrà seguire per confiscare proprietà straniere.

Il disegno fa seguito a un decreto firmato dal presidente Vladimir Putin nel maggio 2024 riguardante beni e i titoli statunitensi che il Cremlino potrebbe identificare come risarcimento per il sequestro dei beni russi congelati negli Usa.

09:49
09:49
Kellogg: «Trump pronto a raddoppiare le sanzioni contro Mosca»

Il presidente degli USA Donald Trump è pronto a raddoppiare le sanzioni degli Stati Uniti verso la Russia per porre fine alla sua guerra contro l'Ucraina: lo ha detto in un'intervista al quotidiano New York Post Keith Kellogg, inviato speciale degli USA per il conflitto in Ucraina, aggiungendo che sia Kiev che Mosca dovranno fare concessioni per porre fine alle uccisioni «di portata industriale» causate dal conflitto.

Per Kellogg, l'applicazione delle sanzioni alla Russia è «solo circa un tre» su una scala da uno a dieci su quanto possa essere dolorosa la pressione economica. Si potrebbero specialmente aumentare «le sanzioni che prendono di mira la produzione e le esportazioni di petrolio».

«Se c'è qualcuno che capisce cos'è la leva finanziaria, è il presidente Trump, e lo si può vedere da ciò che ha fatto di recente», ha affermato l'inviato USA.

Giovedì scorso Trump ha riunito il suo «team completo» di consiglieri e membri del gabinetto concentrati sulla sicurezza nazionale, dal vicepresidente James David Vance (conosciuto come J.D. Vance) al segretario al Tesoro Scott Bessent. Kellogg ha detto che hanno discusso su come usare tutti gli elementi del potere nazionale per porre fine alla guerra. L'obiettivo è arrestare la violenza prima di negoziare i complessi accordi di pace, perché «non si può uscire da questa guerra uccidendo», data la mancanza di interesse della Russia nell'impedire ingenti perdite delle proprie truppe.

«Per la Russia, questo è in un certo senso nel loro Dna nelle operazioni militari: fondamentalmente, sei in una lotta di logoramento», ha detto. «Se guardi alla storia, non vorresti mai entrare in una lotta di logoramento con i russi, perché è così che combattono. Ci sono abituati. Voglio dire, questo è un paese che era disposto a perdere, e lo ha fatto, 700.000 uomini nella battaglia di Stalingrado in sei mesi, e non ha battuto ciglio», osserva l'ex generale statunitense. «E quindi - spiega - la pressione non può essere solo militare. Bisogna fare pressione economica, bisogna fare pressione diplomatica, qualche tipo di pressione militare».

06:15
06:15
Il punto alle 6

Il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa, l'FSB, ha arrestato quattro agenti donne dei servizi speciali ucraini a Sebastopoli, Voronezh e Rostov sul Don, reclutate per commettere attacchi terroristici contro alti ranghi dell'esercito russo e sabotaggi presso impianti di produzione di carburante ed energia. Lo ha riferito, riporta la Tass, il Centro per le Relazioni Pubbliche dell'FSB russo. Secondo il Servizio, l'obiettivo delle azioni erano alti ufficiali del Ministero della Difesa russo e impianti di rifornimento di carburante ed energia. Le agenti, prosegue la nota, hanno confessato di essere state addestrate in Ucraina all'uso di armi leggere, mine ed esplosivi, oltre che al controllo di droni e a metodi di individuazione di soggetti sorvegliati.