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«Mosca non ha cambiato idea: Kiev era e rimane l'obiettivo»

Lo ha confessato in un'intervista il sindaco della città, Vitalii Klitschko, aggiungendo che la capitale ucraina è pronta a difendersi molto meglio rispetto a un anno fa – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Mosca non ha cambiato idea: Kiev era e rimane l'obiettivo»
Red. Online
20.04.2023 06:24
22:00
22:00
«L'Ucraina voleva attaccare le forze russe in Siria»

L'Ucraina stava pianificando un attacco contro le forze russe in Siria, con l'aiuto dei curdi. Lo rivelano i file classificati del Pentagono trapelati in questi giorni e dei quali il Washington Post ha preso visione.

L'attacco contro la Russia in Siria, rivelano i documenti del Pentagono, aveva l'obiettivo principale di indebolire non solo le forze del Cremlino ma soprattutto il gruppo paramilitare Wagner, attivo nel Paese.

L'operazione militare è stata fermata dal presidente Volodymyr Zelensky a dicembre. Nei piani dell'intelligence militare di Kiev, l'attacco sarebbe stato sferrato iniziando da "obiettivi piccoli", appunto la milizia mercenaria, e con velivoli senza equipaggio.

Ma c'era anche l'ipotesi di addestrare gli uomini delle Forze democratiche siriane (Sdf), la forza militare del nord-est controllato dai curdi, per colpire obiettivi russi.

20:08
20:08
L'Ucraina aderisce al Meccanismo di protezione civile dell'UE

L'Ucraina ha aderito al Meccanismo di protezione civile dell'Ue, il quadro di solidarietà europeo che aiuta i paesi colpiti da una catastrofe, con la firma oggi a Kiev del relativo accordo alla presenza del commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič.

Dall'inizio della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina nel febbraio 2022, il meccanismo di protezione civile dell'Ue ha fornito assistenza di emergenza all'Ucraina da tutta Europa.

Più di recente, oltre 1'000 generatori di energia interamente finanziati dall'Ue sono stati mobilitati in Ucraina dalle riserve energetiche strategiche di RescEU. Ora, essendo un membro a pieno titolo, l'Ucraina sarà anche in grado di inviare aiuti tramite il meccanismo in un momento in cui un altro paese si trova in crisi.

Oggi l'Ue ha stanziato anche altri 55 milioni di euro in finanziamenti umanitari all'Ucraina in aggiunta ai 145 milioni di euro già forniti all'inizio di quest'anno. Questa tranche di aiuti servirà a prepararsi al prossimo inverno.

14:52
14:52
USA e alleati valutano il divieto quasi totale dell'export a Mosca

Gli Stati Uniti e alcuni degli alleati chiave dell'Ucraina stanno valutando un divieto quasi totale delle esportazioni alla Russia. L'idea è discussa, secondo le indiscrezioni riportate dall'agenzia Bloomberg, in vista del G7 dei capi di stato in Giappone in maggio.

L'approccio allo studio è quello di trasformare il regime di sanzioni in vigore in un divieto di tutte le esportazioni escluse alcune esenzioni.

In base ai criteri attualmente usati tutte le esportazioni sono consentite eccetto quelle su cui sono state imposte sanzioni.

14:25
14:25
Zelensky: «È tempo che l'Ucraina entri nella Nato»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato la Nato ad invitare il suo Paese all'interno dell'Alleanza, durante la visita di Stoltenberg a Kiev.

«Sono grato per l'invito a partecipare al vertice» di Vilnius a luglio, «ma è importante che anche l'Ucraina riceva un invito corrispondente. Non esiste alcuna barriera oggettiva che impedisca l'adozione di decisioni politiche sull'invito dell'Ucraina all'Alleanza», ha affermato.

«È tempo di decisioni appropriate. Non è più possibile immaginare la sicurezza dell'area euro-atlantica senza l'Ucraina, e la gente lo capisce», ha osservato, citato in una nota.

13:54
13:54
«La visita di Stoltenberg è un nuovo capitolo con la Nato»

«Do il benvenuto al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Kiev. Questa visita di Jens Stoltenberg è la prima dalla guerra su vasta scala: la interpretiamo come un segno che l'Alleanza è pronta a iniziare un nuovo capitolo nelle relazioni con l'Ucraina, un capitolo di decisioni ambiziose».

Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky pubblicando un video del suo incontro col segretario della Nato.

«Il posto dell'Ucraina è nella famiglia euro-atlantica. Il posto dell'Ucraina è nella Nato. E nel tempo, il nostro sostegno contribuirà a renderlo possibile», ha dal canto suo affermato Stoltenberg nel corso della sua visita a sorpresa a Kiev.

Il segretario della Nato ha sottolineato che l'iniziativa di sostegno pluriennale aiuterà l'Ucraina a passare dagli equipaggiamenti e dalle dottrine dell'era sovietica agli standard della Nato e a garantire la piena interoperabilità con l'Alleanza, definendola «una testimonianza dell'impegno a lungo termine della Nato nei confronti dell'Ucraina».

«Non sappiamo quando questa guerra finirà, ma sappiamo che l'aggressione russa è un modello tossico che deve essere fermato. Dobbiamo quindi continuare a rafforzare le forze armate ucraine. E dobbiamo garantire che siano in vigore accordi solidi e potenti per la sicurezza dell'Ucraina», ha aggiunto.

Il segretario generale ha anche visitato Bucha e ha reso omaggio alle vittime delle atrocità russe; ha inoltre deposto una corona di fiori presso il Muro del Ricordo dei Caduti per l'Ucraina, rendendo omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita o hanno subito ferite per difendere la propria patria. Stoltenberg ha concluso la sua visita intervenendo al Vertice internazionale delle comunità e delle regioni insieme al presidente Zelensky.

Nelle sue osservazioni, il segretario generale ha elogiato il lavoro dell'Ucraina per la ricostruzione post-bellica, affermando: «La vostra determinazione a combattere l'aggressore, a liberare la vostra terra e a lavorare per un futuro più luminoso mi dice molto chiaramente che l'Ucraina prevarrà».

11:45
11:45
«L'ingresso di Kiev nella Nato è una minaccia seria»

Impedire all'Ucraina di entrare nella Nato resta uno degli obiettivi dell'operazione militare speciale russa: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come riporta Interfax.

«Altrimenti ci sarà una minaccia seria e sostanziale per il nostro Paese e la sua sicurezza», ha detto Peskov, scrive Interfax.

Oggi il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, è in visita a Kiev per la prima volta dall'inizio della guerra.

10:18
10:18
Un collaboratore di Navalny: «Lo stanno uccidendo lentamente»

Alexei Navalny «in due settimane ha perso otto chili. Soffre di attacchi improvvisi. Una malattia sconosciuta per la quale nessuno lo sta curando». Lo dice a Repubblica Ruslan Shaveddinov, stretto collaboratore del dissidente russo.

«I suoi avvocati sospettano che lo stiano avvelenando a piccole dosi, con un veleno ad azione lenta, in modo da provocare un deterioramento della sua salute non repentino».

«Se si trattasse di un'altra persona, sembrerebbe una paranoia - aggiunge - ma parliamo di Navalny. La notte tra il 7 e l'8 aprile è stata chiamata un'ambulanza perché Aleksei aveva forti dolori allo stomaco. Gli vietano di comprare generi alimentari e quindi lo obbligano a mangiare quel che prepara la mensa carceraria». Dopo l'intervento dell'ambulanza «non c'è stata alcuna diagnosi».

Inoltre il 10 aprile lo hanno mandato «in uno shizo, una cella di punizione, per la tredicesima volta da agosto. Una cella piccolissima: due metri per tre. Sveglia anticipata, ore di sonno limitate. Di giorno il letto viene ribaltato e serrato alla parete. Aleksej non può né sedersi, né sdraiarsi, può stare soltanto in piedi. Le comunicazioni sono limitate. C'è meno tempo per scrivere, leggere la corrispondenza o libri. Le autorità carcerarie stanno isolando Navalny sempre più. Durante le udienze, non lo portano in tribunale, ma lo fanno apparire in videocollegamento».

09:58
09:58
Jens Stoltenberg è arrivato a sorpresa a Kiev

Jens Stoltenberg è arrivato a sorpresa a Kiev. Lo ha scritto per primo il Kyiv Independent pubblicando due fotografie del segretario generale della Nato in città.

Stoltenberg «è stato visto da un giornalista indipendente di Kiev la mattina del 20 aprile mentre rendeva omaggio ai soldati ucraini caduti in piazza San Michele», nel centro della capitale ucraina, scrive il portale su Twitter.

È la prima visita del segretario generale della Nato in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa più di un anno fa. La Nato ha successivamente confermato le notizie di stampa della visita a sorpresa. Domani si svolgerà il prossimo incontro del gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina presso la base aerea di Ramstein.

09:41
09:41
La Danimarca e i Paesi Bassi doneranno 14 Leopard a Kiev

Il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen ha dichiarato alla tv pubblica che insieme ai Paesi Bassi doneranno 14 carri armati Leopard 2 a Kiev e che potrebbero arrivare in Ucraina all'inizio del 2024. Lo riporta il Guardian.

Il ministro della Difesa danese Poulsen ha dichiarato che non si tratta di carri armati danesi, ma di carri armati «acquistati in collaborazione con i Paesi Bassi».

Rasmussen lo ha definito «un contributo molto significativo».

06:26
06:26
Il punto alle 06.00

Oggi è il 421. giorno di guerra in Ucraina.

Nessun satellite della Nasa è caduto sulla capitale ucraina Kiev: lo ha detto all'agenzia di stampa Afp un portavoce dell'agenzia spaziale statunitense. Il capo dell'amministrazione militare di Kiev, Serhiy Popko, aveva riferito che l'allarme aereo risuonato nella capitale ieri sera era dovuto alla «caduta di un satellite spaziale della Nasa». «Il rientro non è ancora avvenuto: Rhessi è ancora in orbita - ha dichiarato il portavoce riferendosi al satellite in questione -. La Nasa e il dipartimento della Difesa continuano a monitorare Rhessi. Nessun altro satellite della Nasa è rientrato nell'atmosfera oggi». Nelle ore precedenti la segnalazione della caduta di un satellite a Kiev, la Nasa aveva messo in guardia sulla possibilità che il suo satellite defunto Rhessi, che ha viaggiato nello spazio per oltre 20 anni registrando oltre 100.000 eventi solari, precipitasse sulla Terra la notte tra mercoledì e giovedì, senza tuttavia poter fornire una localizzazione geografica. L'agenzia spaziale americana aveva sottolineato che la maggior parte del satellite sarebbe andata in fumo nel suo viaggio di ritorno nell'atmosfera, avvertendo però che «alcuni componenti» avrebbero potuto resistere all'impatto.

Ieri sera, inoltre, le forze ucraine hanno distrutto10 droni russi su un totale di 11 lanciati dalle truppe di Mosca: lo ha reso noto l'Aeronautica militare delle Forze armate di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. Oltre ai droni, i russi hanno lanciato bombe aeree guidate sul territorio ucraino. Non si segnalano feriti o vittime.

«Mosca punta ancora alla capitale»

I russi non hanno cambiato idea sulla cattura di Kiev, e la capitale ucraina è pronta a difendersi molto meglio rispetto a un anno fa: lo ha detto il sindaco della città, Vitalii Klitschko, in un'intervista a Voice of America. «Kiev era e rimane l'obiettivo dell'aggressore. Kiev è il cuore. Kiev è la capitale. Ed è per questo che stiamo facendo di tutto per prevedere vari scenari, anche il peggiore», ha affermato Klitschko. «Kyiv ora è protetta molto meglio di un mese fa, di sei mesi fa, anche di più di un anno fa. Adesso c'è un sistema di controllo, un sistema di posti di blocco, armi moderne e già le nostre Forze Armate sono molto più forti di un anno fa. Sono preparati, armati ed è stato sviluppato anche un programma più dettagliato per proteggere Kiev dall'aggressione», ha sottolineato.

Inoltre, almeno 162 persone sono morte a Kiev a causa dei missili russi, secondo quanto confermato dal sindaco della capitale ucraina, Vitalii Klitschko. «Da un lato, questa non è la mia area di responsabilità, è esclusivamente una questione di competenza militare, ma tuttavia la sicurezza era e rimane una questione chiave per ciascuno dei cittadini di Kiev, per ciascuno degli ucraini. Ed è per questo che la nostra enfasi nei negoziati con i nostri partner è garantire la difesa aerea, proteggerci dai missili lanciati dai russi, proteggerci dai droni, droni kamikaze, che hanno distrutto circa 800 edifici nella nostra città, 417 dei quali sono edifici residenziali. Sfortunatamente, 162 persone sono state uccise dai bombardamenti, cinque delle quali erano bambini», ha affermato il sindaco.