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È quanto ha affermato l'assistente presidenziale russo Yury Ushakov – Scambio di droni nella notte fra Russia e Ucraina – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:20
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Zelensky: «Solo la Russia ha bisogno della guerra»
«Dopo i negoziati a Gedda e l'emergere della proposta americana per un cessate il fuoco, la Russia ha approfittato di quasi un'altra settimana, una settimana di guerra di cui solo Mosca ha bisogno. Faremo di tutto per intensificare ulteriormente la diplomazia e renderla efficace». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale come riportato da Ukrinform.
20:47
20:47
Progressi sulla pace, presto la telefonata Trump-Putin
«Distanze ridotte» tra Russia e Ucraina, una telefonata nei prossimi giorni tra Donald Trump e Vladimir Putin e un accordo forse «nel giro di qualche settimana».
Passi avanti verso la tregua e la pace secondo Steve Witkoff, l'inviato del presidente americano in prima fila nei dossier ucraino e mediorientale, che sabato ha riferito al tycoon a Mar-a-Lago l'esito del lungo incontro con lo zar a Mosca. Un faccia a faccia «positivo», ha dichiarato poi alla Cnn, dicendosi fiducioso in qualche progresso reale a breve.
«Penso che i due presidenti avranno una discussione davvero buona e positiva questa settimana», ha anticipato, aggiungendo che Trump «si aspetta davvero che ci sia una sorta di accordo nelle prossime settimane, e credo che sarà così». Si tratterebbe della seconda telefonata nota quest'anno tra i due leader, dopo quella «lunga e altamente produttiva» seguita al rilascio del docente americano Marc Fogel, negoziato sempre da Witkoff.
Quest'ultimo ha però dribblato quando gli è stato chiesto se Trump e Putin decideranno nella telefonata se attuare la tregua di 30 giorni già accettata da Kiev. «Il presidente Trump è il decisore ultimo, come lo è il presidente Putin per la Russia», ha risposto, aggiungendo che il solo fatto che si parleranno «dimostra che c'è uno slancio positivo». Witkoff ha quindi assicurato che «le distanze tra Kiev e Mosca si sono ridotte» e che il team di negoziatori Usa incontrerà questa settimana quello ucraino e anche quello russo.
L'inviato di Trump ha però ammesso che la situazione è «molto complicata, più di quella a Gaza», elencando alla Cbs una serie di nodi: lo stop ai combattimenti lungo un confine lungo ben 2000 km, le incursioni di Kiev nella regione russa del Kursk, il fatto del reattore nucleare ucraino di Zaporizhzhia, l'accesso al Mar Nero. Ma si è detto ottimista perché «le parti interessate, compresi gli europei, sono impegnate a fare tutto il necessario per arrivare a una soluzione positiva».
Note incoraggianti anche dal segretario di Stato Marco Rubio, che sabato si è sentito col ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov, definendo il colloquio «promettente» (nonostante la richiesta di Mosca di fermare i raid sugli Houthi) e aggiungendo di sperare «di poter annunciare qualcosa abbastanza presto».
Il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz ha ventilato nuovamente che Kiev dovrà probabilmente rinunciare alla membership Nato e anche cedere territori, un sacrificio in contrasto con l'integrità territoriale ribadita dai ministri degli Esteri del G7 in Canada. «Quello che abbiamo sentito da Putin è che prenderà assolutamente in considerazione il cessate il fuoco, ma ci sono altre cose che vorrebbe vedere e la squadra di Trump per la sicurezza nazionale le valuterà nei prossimi giorni», ha spiegato ad Abc.
In effetti lo zar ha aperto alla tregua ma ad una serie di condizioni. Mosca, ha spiegato il consigliere diplomatico del Cremlino Yury Ushakov, ha ribadito a Washington le sue preoccupazioni sul piano per il cessate il fuoco, ovvero che da parte russa lo si considera «un tentativo di concedere un momento di respiro alle forze ucraine, che sono al momento in difficoltà poiché l'esercito russo è in fase offensiva in tutti i settori». Ma ha confermato che si lavora anche per un incontro Putin-Trump a tempo debito.
Nel frattempo il presidente americano ha dimezzato il ruolo di Keith Kellogg, ora inviato speciale solo per l'Ucraina e non più anche per la Russia, dopo che Mosca aveva fatto trapelare il suo scarso gradimento per il generale, considerato più simpatizzante verso la causa ucraina. Al momento non si intravede però quali concessioni potrebbe o dovrebbe fare Mosca al tavolo della pace, mentre continua a bombardare senza tregua l'Ucraina.
16:58
16:58
Zelensky cambia il capo di stato maggiore
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky cambia il capo di stato maggiore delle forze armate ucraine, affidando la carica al maggiore generale Andriy Gnatov, in precedenza vice capo di stato maggiore. Lo riporta Rbc-Ucraina. Gnatov sostituisce Anatoly Barhylevych.
L'avvicendamento è legato tra le altre cose alla necessità di «aumentare l'efficienza della gestione verticale delle forze armate, in particolare nel processo di riorganizzazione e implementazione della struttura, il processo decisionale con il Comandante in capo, l'implementazione dell'esperienza di combattimento nella pianificazione e gestione delle truppe».
15:30
15:30
Witkoff, Trump e Putin parleranno in settimana
L'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, ha detto alla Cnn che si aspetta che il presidente USA parli con Vladimir Putin questa settimana. Witkoff, parlando dopo quelli che ha definito colloqui positivi con Putin a Mosca, ha detto di sperare in un vero progresso per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
Alla domanda sui tempi per un accordo, Witkoff ha detto che «il presidente ha parlato di settimane e non dissento da lui, sono fiducioso che ci sia qualche progresso vero». «Nessuno - ha proseguito - si aspettava progressi cosi' veloci. È una situazione molto complicata e noi stiamo cercando di colmare il gap tra due parti. Molto resta da discutere ma penso che i due presidenti avranno una conversazione davvero molto positiva questa settimana».
L'inviato di Trump ha anche aggiunto che il team di negoziatori americani incontrerà nuovamente questa settimana quello ucraino.
11:48
11:48
Mosca: «Si lavora a incontro Putin-Trump, sarà a tempo debito»
Non c'è ancora nulla di definitivo sui possibili contatti tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo americano Donald Trump: saranno organizzati quando necessario e, nel frattempo, Mosca e Washington interagiscono ad altri livelli, ha affermato l'assistente presidenziale russo Yury Ushakov.
«Ci stiamo preparando per l'incontro e sarà organizzato quando necessario. I contatti ad altri livelli sono in corso al momento», ha indicato Ushakov in un'intervista citata da Interfax. «Questo incontro e una telefonata possono essere organizzati abbastanza rapidamente, ma non posso ancora dire nulla di specifico», ha aggiunto.
Nella stessa intervista ha inoltre sottolineato che Mosca ha ribadito agli Stati Uniti le sue preoccupazioni circa il piano per il cessate il fuoco, ovvero che da parte russa lo si considera «un tentativo di concedere un momento di respiro alle forze ucraine, che sono al momento in difficoltà poiché l'esercito russo è in offensiva in tutti i settori, e in questa situazione lo vediamo come un tentativo di dare alle truppe ucraine il tempo di riarmarsi e riorganizzarsi».
09:14
09:14
47 i droni russi abbattuti dall'Ucraina
L'aeronautica militare ucraina riferisce su Telegram - secondo quanto scrive Ukrinform - che nelle prime ore del mattino oggi le forze di difesa ucraine hanno abbattuto 47 droni russi, La Russia - si specifica - ha attaccato l'Ucraina utilizzando 90 UAV di attacco unidirezionale tipo Shahed e droni esca di vario tipo, lanciati da Millerovo, Bryansk, Shatalovo e Primorsko-Akhtarsk (Russia) e Capo Chauda (Crimea).
07:21
07:21
Telefonata Rubio-Lavrov
Il segretario di Stato americano Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov hanno avuto, ieri, una conversazione telefonica e «hanno discusso i prossimi passi» nei colloqui per porre fine alla guerra in Ucraina: lo ha annunciato il Dipartimento di Stato.
I due ministri «hanno concordato di continuare a lavorare per ripristinare le comunicazioni tra Stati Uniti e Russia», ha affermato la portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce.
07:19
07:19
Il punto alle 7
Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 31 droni ucraini in quattro regioni del Paese: lo ha annunciato su Telegram il ministero della Difesa di Mosca.
Sedici droni sono stati distrutti sul territorio della regione di Voronezh, nove sul Belgorod, cinque sulla regione di Rostov e uno sul Kursk.
Intanto, tutti i dipendenti del servizio ucraino di Voice of America (VOA) sono stati sospesi, con conseguente sospensione delle trasmissioni: lo ha annunciato su Facebook Ruslan Petrichka, responsabile del servizio ucraino di Voice of America, come riporta Ukrinform. La notizia segue l'annuncio da parte dell'amministrazione Trump della messa in congedo dei giornalisti di VOA e di altre emittenti finanziate dagli Stati Uniti.
«Al momento, Voice of America Ucraina ha sospeso le trasmissioni... Tutti i dipendenti sono stati sospesi dal lavoro.... Non si sa ancora cosa accadrà dopo», ha scritto Petrichka, ringraziando i colleghi per il «fantastico lavoro svolto in tutti questi anni».