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Lo ha affermato Zelensky in una conferenza stampa con il presidente della Finlandia in visita in Ucraina – Stoltenberg: «A Kiev servono più risorse e aiuti stabili» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:04
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«Falsa l'accusa di Zelensky sulla nuova mobilitazione»
Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha negato le accuse del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui le autorità russe si stanno preparando a mobilitare 300.000 persone entro il primo giugno. «Non è vero», ha detto Peskov a Interfax.
21:36
21:36
«Le elezioni in Russia sono libere»
In occasione dell'80.esimo compleanno dell'ex cancelliere, il primo canale pubblico tedesco ha realizzato un documentario in cui Gerhard Schröder difende la propria amicizia con il presidente russo Vladimir Putin e sostenendo che le elezioni in Russia sono libere.
«In Russia ci sono elezioni libere, non si può negare», ha detto il socialdemocratico Schröder nel documentario realizzato dall'Ard seguendo per mesi l'ex-cancelliere e la moglie Soyeon anche mentre giocano a golf o fanno viaggi di lavoro in Cina. La «democrazia» di Putin è «a volte migliore, a volte peggiore», ha sostenuto.
Putin «si fida di me», ha detto inoltre Schröder come riporta il quotidiano Bild oggi in edicola. «Gas-Gerd», come è soprannominato l'esponente Spd per i suoi incarichi in società del gasdotto Nord Stream, ha riferito di essere stato «sorpreso» dal desiderio di mediazione degli ucraini all'epoca del suo viaggio a Mosca all'inizio del conflitto con la Russia. L'ex-cancelliere ha rivelato di non aver concordato la visita con il governo tedesco dato che la Cancelleria non è «mai stata a tenuta stagna» e quindi «non volevo mettere a repentaglio la missione».
Schröder ha poi ammesso di non aver criticato il suo amico Putin in quell'incontro ma, ha notato che «si trattava di risolvere un conflitto. Non serviva affatto fare del moralismo».
E comunque le continue critiche alla sua «relazione speciale» con Putin gli rimbalzano addosso e non si «lascia provocare» per prendere le distanze dal presidente russo, sintetizza Bild: l'amicizia «deve rimanere», ha affermato l'ex-cancelliere che compie gli anni domenica prossima.
21:25
21:25
Telefonata tra i ministri della Difesa francese e russo
Il ministro francese della Difesa, Sébastien Lecornu, e quello russo Serghei Shoigu hanno avuto un colloquio telefonico, il primo da ottobre del 2022. Parigi ha assicurato a Mosca la «disponibilità della Francia a scambi più intensi con l'obiettivo di lottare il più efficacemente contro il terrorismo», riferisce un comunicato del ministero francese.
Sull'attentato del 22 marzo a Mosca, rivendicato dall'Isis, Lecornu ha confermato che «la Francia non dispone di alcuna informazione che consenta di stabilire un collegamento fra questo attentato e l'Ucraina» e ha lanciato un appello alla Russia a «cessare ogni strumentalizzazione».
19:39
19:39
Patrushev: «Tracce dei servizi di Kiev dietro all'attacco al Crocus»
La Russia è tornata a puntare il dito contro l'Ucraina per la strage del Crocus City Hall, più volte rivendicata dai terroristi dell'Isis. Il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, senza fornire nessuna prova, ha tirato in ballo i servizi di sicurezza ucraini e gli Stati Uniti.
«Stanno cercando di imporci che l'atto terroristico non è stato commesso dal regime di Kiev ma da sostenitori dell'ideologia islamista radicale, forse da membri del ramo afghano dell'Isis», ha detto Patrushev secondo la Tass in un incontro dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.
«Tuttavia - ha proseguito l'alleato di Putin - è molto più importante stabilire tempestivamente chi è la mente e lo sponsor di questo crimine orribile. Le sue tracce portano ai servizi segreti ucraini. Ma tutti sanno bene che il regime di Kiev non è indipendente nelle sue decisioni ed è completamente controllato dagli Stati Uniti».
Diversi osservatori temono che il Cremlino voglia tentare di incolpare in qualche modo l'Ucraina per tentare di giustificare un'eventuale escalation nella guerra.
18:48
18:48
Zelensky: «Da gennaio ricevuti 400 milioni di aiuti da Helsinki»
«Dall'inizio dell'anno, l'Ucraina ha ricevuto 400 milioni di euro in aiuti militari dalla Finlandia, ed entro la fine dell'anno tale importo aumenterà in modo significativo grazie ad almeno due pacchetti di aiuti». Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un briefing congiunto con il presidente della Finlandia Alexander Stubb a Kiev. Lo riferisce Ukrinform.
Zelensky ha poi ringraziato Helsinki per il nuovo pacchetto di difesa: «Sono grato per le garanzie di continuo sostegno militare e finanziario da parte della Finlandia al nostro Paese». Il leader ucraino ha precisato che si è discusso anche della fornitura di sistemi di difesa aerea «per proteggere l'Ucraina e il nostro popolo dai missili, dai droni e dai terroristi russi».
Stubb è arrivato oggi a Kiev dove ha firmato, insieme a Zelensky un accordo bilaterale di sicurezza della durata di 10 anni. Inoltre, Stubb ha annunciato che la Finlandia stanzierà il 23esimo pacchetto di aiuti all'Ucraina per 188 milioni di euro, che comprende sistemi di difesa aerea e munizioni di grosso calibro.
18:20
18:20
L'Odessa Classics Festival si terrà a Zurigo e Lucerna
La città ucraina di Odessa, sul Mar Nero, ospita l'Odessa Classics Festival, un rinomato festival di musica classica. Tuttavia a causa della guerra di aggressione russa l'evento non può aver luogo in Ucraina e si terrà, da domani, a Zurigo e a giugno a Lucerna.
L'edizione 2024 dell'Odessa Classics Festival a Zurigo si terrà alla Tonhalle (domani), nella sala congressi del Kunsthaus (domenica) e nella Chiesa di San Pietro (9 aprile) .
Alla Tonhalle si potrà ascoltare la Lithuanian National Symphony Orchestra di Vilnius, una delle più note orchestre dell'Europa dell'est. A dirigerla, il maestro Modestas Pitrenas, che guida anche l'Orchestra sinfonica di San Gallo.
In programma, fra gli altri, il «Concerto no.1 in re minore per pianoforte e orchestra op.15» di Brahms. La parte da solista verrà suonata dal pianista ucraino Alexey Botvinov, fondatore nonché presidente di Odessa Classics. Dall'inizio dell'aggressione russa in Ucraina, Botvinov vive con la sua famiglia a Küsnacht (ZH).
Al Kunsthaus si esibiranno quattro giovani pianisti proveniente dall'Ucraina e dalla Svizzera. Nella Chiesa di San Pietro Botvinov suonerà con il violinista Janusz Wawrowski.
Il momento clou dell'edizione di quest'anno dell'Odessa Classics è previsto il 25 giugno al KKL di Lucerna. Il pianista di fama internazionale Evgenij Kissin suonerà Beethoven, Chopin, Brahms e Prokofiev.
Quest'anno l'edizione del decimo anniversario del festival comprende, oltre che i concerti in Svizzera, alcune date a Brema e Bonn, in Germania. La capitale lituana Vilnius ha dato il via ai festeggiamenti a fine marzo.
L'Odessa Classics Festival, fondato nel 2015, si è svolto ogni anno fino al 2021 a Odessa, anche conosciuta come la perla del Mar Nero. Dal 2022 l'evento si è diffuso nella diaspora, da allora oltre trenta concerti si sono tenuti in Svizzera, Estonia, Grecia, Germania, Polonia e Lituania.
18:14
18:14
Kuleba: «Dateci subito ogni missile Patriot disponibile»
«L'Ucraina è attualmente l'unico Paese al mondo che si difende dagli attacchi di missili balistici quasi ogni giorno. Ciò significa che tutte le batterie Patriot disponibili nel mondo che possono essere fornite all'Ucraina devono essere consegnate al più presto. Non c'è posto più importante per loro». Lo scrive su X il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che si trova a Bruxelles per partecipare alla ministeriale Nato.
Kuleba sta avendo una serie di incontri bilaterali con le sue controparti, tra cui Polonia, Spagna e Danimarca.
14:28
14:28
«La Russia si prepara a mobilitare 300 mila soldati»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia si sta preparando a mobilitare 300 mila soldati in più dal 1. giugno. Lo riferisce Ukrainska Pravda riportando le affermazioni del presidente ucraino in una conferenza stampa con il presidente della Finlandia a Kiev.
13:19
13:19
«Sottratti documenti segreti di Mosca»
I paramilitari filo-ucraini di Atesh hanno riferito al Kyiv Post che un loro combattente si è infiltrato nella Pusk, azienda russa specializzata nello sviluppo di prodotti per la sorveglianza e la navigazione, riuscendo ad ottenere la documentazione tecnica completa per il dispositivo di avvistamento navale russo. Il mirino navale russo aggiornato, l'UV-450-01, è progettato per l'osservazione e le capacità di rilevamento degli obiettivi.
«Questo è importante perché gli esperti del Ministero della Difesa ucraino potranno studiare a fondo il sistema di sorveglianza e acquisizione degli obiettivi nelle nuove navi russe. Verranno a conoscenza dei vantaggi e degli svantaggi (nelle operazioni)», ha spiegato un rappresentante di Atesh aggiungendo che questi materiali consentiranno all'Ucraina di «copiarlo, se necessario».
12:01
12:01
Arrestato il dissidente Aleksandr Skobov
Il dissidente russo Alexander Skobov è stato arrestato a San Pietroburgo con un'accusa di «giustificazione del terrorismo»: lo denuncia l'attivista per i diritti umani Yulyi Rybakov, ripreso dal giornale Fontanka.
Rybakov racconta che Skobov è stato arrestato mentre era ospite da lui e sottolinea che l'oppositore non ha mai scritto nulla sull'attacco terroristico al Crocus City Hall ma «ha commentato molto le relazioni tra Russia e Ucraina».
Skobov, 66 anni, è stato un dissidente sovietico ed è adesso una voce critica nei confronti del governo di Putin. Secondo Meduza, si è schierato contro la guerra in Ucraina e il mese scorso il regime lo ha inserito nella sua lista nera bollandolo come «agente straniero».
12:00
12:00
«Dopo la strage al Crocus City Hall, più russi vogliono arruolarsi»
Il ministero della Difesa russo sostiene che dopo la strage del Crocus City Hall il numero delle persone che vogliono arruolarsi nell'esercito russo sia "aumentato in modo significativo" e che negli ultimi dieci giorni circa 16'000 persone abbiano firmato contratti di arruolamento per combattere nell'invasione dell'Ucraina.
In una nota pubblicata sul suo sito web, il dicastero sostiene inoltre che "la maggior parte" degli aspiranti militari abbia "indicato come motivo principale per la conclusione del contratto il desiderio di vendicare le vittime della tragedia avvenuta il 22 marzo 2024 nella regione di Mosca".
Secondo il ministero, oltre 100'000 persone avrebbero firmato contratti di arruolamento nell'esercito russo dall'inizio dell'anno.
Le dichiarazioni del ministero della Difesa russo non sono verificabili in maniera indipendente né per quanto riguarda i numeri né per quanto riguarda il motivo degli arruolamenti. Le parole del dicastero sono però legate alla narrazione ufficiale del governo di Mosca, che sulla strage rivendicata dall'Isis sostiene, senza finora fornire prova alcuna, che ci sia una presunta "pista ucraina".
Diversi osservatori temono che il Cremlino voglia tentare di incolpare in qualche modo l'Ucraina per tentare di giustificare un'eventuale escalation nella guerra.
11:59
11:59
«A Kiev servono più risorse e aiuti stabili»
L'Ucraina ha bisogno di «denaro fresco» per poter vincere la guerra e serve un nuovo quadro per fornire gli aiuti militari a Kiev in modo che siano «prevedibili» e «costanti». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aprendo la ministeriale esteri e confermando che i ministri oggi inizieranno a discutere il fondo da 100 miliardi e una struttura di coordinamento Nato.
«Dobbiamo affidarci meno ai contributi volontari e più agli impegni dell'alleanza, meno alle offerte a breve termine e più agli impegni pluriennali», ha aggiunto. «Mosca deve capire che non può raggiungere i suoi obiettivi sul campo di battaglia».
«Sono lieto che gli alleati continuino a fornire armi, munizioni ed equipaggiamento. Ma l'Ucraina ha esigenze urgenti. Qualsiasi ritardo nel fornire supporto ha conseguenze sul campo di battaglia, quindi dobbiamo modificare le dinamiche del nostro sostegno», ha precisato Stoltenberg.
«Pertanto i ministri discuteranno su come la Nato possa assumersi una maggiore responsabilità nel coordinare l'equipaggiamento militare e l'addestramento per l'Ucraina, ancorando il tutto all'interno di un solido quadro istituzionale alleato. Discuteremo anche di un impegno finanziario pluriennale per reggere il nostro sostegno. Questa riunione ministeriale getterà le basi per raggiungere un consenso su questi temi mentre ci prepariamo al vertice di Washington. Gli alleati della Nato forniscono il 99% di tutto il supporto militare all'Ucraina: quindi fare di più nell'ambito della Nato renderebbe i nostri sforzi più efficienti ed efficaci».
11:58
11:58
Il Cremlino pronto a «elevare l'allerta contro i raid ucraini»
La Russia deve elevare il livello di allerta dei suoi servizi di sicurezza di fronte agli attacchi sul suo territorio da parte dell'Ucraina, che «continua la sua aggressiva politica terrorista». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in relazione all'attacco compiuto ieri con droni contro impianti industriali nella repubblica del Tatarstan, oltre mille chilometri dalla frontiera ucraina.
«È necessario intensificare la mobilitazione e l'allerta di tutti i nostri servizi competenti e l'adozione di misure aggiuntive per garantire la sicurezza, ciò che viene fatto», ha detto il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti.
10:56
10:56
«3 mila bombe russe sull'Ucraina solo a marzo»
«Solo nel mese di marzo, i terroristi russi hanno lanciato contro l'Ucraina più di 400 missili di diverso tipo, oltre 600 droni e più di 3000 bombe aeree guidate. Diverse città e villaggi dell'Ucraina stanno soffrendo... la Russia sta colpendo con particolare durezza i territori di frontiera e le comunità di confine», ha scritto su Telegram Volodymyr Zelensky.
«La nostra Kahrkiv, una città di oltre un milione di persone, è stata colpita da missili e droni fin dal primo giorno di questa guerra. Ora i terroristi russi usano anche bombe aeree contro Kahrkiv.. Questo è un abuso e un dolore quotidiano, una perdita quotidiana per la città. Le infrastrutture e i normali edifici residenziali vengono distrutti ogni giorno», ha aggiunto il presidente ucraino, «tutto questo non accadrà più quando l'Ucraina riceverà sistemi di difesa aerea affidabili, in grado di salvare le vite dei nostri cittadini e di restituire sicurezza alle nostre città. I Patriot nelle mani degli ucraini hanno dimostrato che tutte le forme di terrore russo possono perdere. E questo è necessario, necessario per la nostra Kharkiv e per tutte le altre città e comunità le cui vite sono ora sotto attacco russo».
10:54
10:54
«Entro giugno faremo saltare in aria il ponte di Crimea»
Una fonte dell'intelligence militare ucraina ha riferito al Guardian che «nella prima metà del 2024 sarà messo in atto il terzo tentativo per far saltare in aria il ponte di Kerch», che collega la Crimea annessa unilateralmente da Mosca dieci anni fa alla Russia. «La sua distruzione è inevitabile», ha riferito la fonte.
Per Kiev, il ponte è un simbolo odiato dell'annessione del Cremlino. La sua distruzione rafforzerebbe la campagna dell'Ucraina per liberare la Crimea e solleverebbe il morale dentro e fuori dal campo di battaglia, dove le forze di Kiev si trovano in forte difficoltà.
Non è chiaro come si svilupperebbe l'attacco ucraino e ci sono seri dubbi sulla capacità del Gur di portare a termine un'operazione speciale contro un obiettivo così ben difeso e ovvio. Ma il Gur (Direzione dell'intelligence militare ucraina) ritiene di potercela fare: «Lo faremo nella prima metà del 2024», ha detto un funzionario, aggiungendo che Kyrylo Budanov, capo della principale direzione dell'intelligence, ha già «la maggior parte dei mezzi per raggiungere questo obiettivo». Il piano sarebbe stato approvato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
10:36
10:36
«Un bambino di 11 anni ucciso dalle bombe russe a Kharkiv»
Un bambino di 11 anni è morto in seguito alle gravi ferite riportate durante un bombardamento russo nel distretto di Kupyansky, nella regione orientale di Kharkiv. Anche il padre, di 58 anni, è stato ucciso nell'attacco dell'esercito del Cremlino. Lo rende noto su Telegram il governatore Oleg Sinegubov, citato da Ukrainska Pravda.
08:10
08:10
Il punto alle 8.00
Alla conferenza Restoring Justice for Ukraine, tenutasi ieri nei Paesi Bassi, oltre 40 Paesi hanno chiesto l'istituzione di un tribunale speciale che ritenga la Russia responsabile dei crimini di guerra commessi in Ucraina. La conferenza ha affrontato il settimo punto (su 10) della formula di pace ideata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «ripristinare la giustizia». I Paesi Bassi, in quanto Paese ospitante la Corte penale internazionale (CPI), hanno accettato di assumere la guida per l'applicazione del punto, riporta il Kyiv Independent.
«Siamo pronti a prendere tutte le misure necessarie per assicurare i responsabili alla giustizia. Se necessario a livello internazionale», ha dichiarato il ministro degli Esteri olandese Hanke Bruins Slot in una dichiarazione alla stampa. «E tutti i passi necessari per garantire che il crimine di aggressione sia affrontato da un tribunale speciale e che la Russia paghi per i danni che ha inflitto».
La conferenza ha pubblicato una dichiarazione politica, firmata da 44 Paesi, che condanna l'aggressione russa in Ucraina e chiede l'istituzione di un tribunale speciale per indagare e perseguire i crimini russi.
La dichiarazione invita inoltre la Russia a pagare i danni compensativi per i crimini inflitti agli ucraini e sostiene l'esplorazione dell'uso dei beni congelati russi per pagare i danni.
I Paesi Bassi hanno offerto in modo condizionato di ospitare sia il tribunale che un meccanismo di compensazione, secondo quanto riportato nel documento; Bruins Slot ha annunciato che il meccanismo di compensazione, ufficialmente chiamato Registro dei danni per l'Ucraina, consente agli ucraini di presentare richieste di risarcimento per i danni alle loro proprietà causati dall'invasione russa. Ha detto che il registro è ora operativo e ha già elaborato oltre 100 richieste di risarcimento.
La conferenza è stata presieduta da Bruins Slot insieme al Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, al Ministro della Giustizia olandese Dilan Yesilgoz e al Commissario europeo per la Giustizia Didier Reynders.
I funzionari ucraini hanno documentato migliaia di crimini di guerra commessi dalle forze russe, tra cui attacchi deliberati contro civili, attacchi a siti culturali o istituzioni mediche, torture e deportazioni. Il 18 marzo l'Ufficio del Procuratore generale ha riferito che l'Ucraina ha raccolto informazioni preliminari su oltre 128.000 vittime di crimini di guerra.