Incidente

Muore in montagna Robert Fliri, l'inventore della scarpa a 5 dita

Durante un'escursione di scialpinismo è precipitato per 300 metri mentre, con due compagni di escursione, scendeva dalla parete della Punta d'Oberettes, a oltre 3.400 metri, in Val di Mazia, laterale della Val Venosta
© Cactus26
Ats
05.03.2025 21:30

Il designer altoatesino Robert Fliri, inventore della scarpa-guanto a cinque dita «Five Fingers», è morto in un incidente in montagna. Durante un'escursione di scialpinismo è precipitato per 300 metri mentre, con due compagni di escursione, scendeva dalla parete della Punta d'Oberettes, a oltre 3.400 metri, in Val di Mazia, laterale della Val Venosta.

Proprio i due compagni, non vedendolo più, poco prima di mezzogiorno, hanno dato l'allarme. L'equipaggio del Pelikan 3 dell'elisoccorso e le squadre del soccorso alpino di Malles non hanno potuto far altro che individuare il corpo del 48enne e recuperarlo. La salma è stata trasportata a Malles.

La scarpa «diversa», con le cinque dita del piede separate, nata dalla fantasia dell'altoatesino, arrivò negli Usa e nel 2009 approdò alla maratona di New York. L'idea di Fliri nacque dal piacere di camminare a piedi nudi, anche in montagna. Il progetto fu concepito alla facoltà di design della Libera università di Bolzano.

All'inizio, Fliri registrò qualche problema a proporre il prodotto innovativo per la produzione industriale, ma poi arrivò il successo. A produrle il noto marchio italiano Vibram, quello delle suole «a carro armato», che nel 2006 decise di lanciare il prodotto sul mercato. L'idea di Fliri fu insignita di vari riconoscimenti, tra cui il Premio italiano della creatività nel 2008, e l'inserimento tra le migliori invenzioni del 2007 da parte della rivista americana «Time».

«Quando ancora andavo a scuola - raccontò Fliri all'epoca all'ANSA - spesso facevo delle passeggiate. Sono un figlio della montagna, ho fatto il boscaiolo, e ho passato lunghi periodi nel maso dei miei nonni, sopra Naturno, in Alto Adige. Ho sempre cercato un maggiore contatto con la natura, e così, un poco alla volta, ho iniziato a camminare scalzo, anche in montagna».

La loro particolarità, come rivela il nome, è quella di avere le cinque dita, una sorta di guanti per i piedi. «La sensazione - disse Fliri - è molto simile a quella che si prova camminando scalzi. In più c'è soltanto la protezione contro le asperità del terreno». Fliri aveva iniziato a lavorare a quest'idea nel 1999, quando frequentava l'Accademia di design a Bolzano. «Un docente - spiegò Fliri - aveva lanciato il progetto Sport is fun, e io ho proposto l'idea della calzatura con le dita».

«Eri designer geniale e scalatore entusiasta. Ora continui a camminare nei celesti pascoli senza fine», scrive stasera su Facebook il designer e artista bolzanino Benno Simma.