Il caso

«Musk mente»: litigi spaziali fra il patron di SpaceX e un astronauta danese

Il miliardario e Andreas Mogensen, già comandante della Stazione spaziale internazionale, hanno discusso sul caso riguardante l'equipaggio bloccato sulla ISS
©Jose Luis Magana
Giacomo Butti
21.02.2025 11:30

Fra Elon Musk e l'astronauta danese Andreas Mogensen, già comandante della Stazione spaziale internazionale (ISS), è guerra aperta. Nelle scorse ore i due sono entrati in conflitto dopo un post su X nel quale Mogensen critica Musk per le dichiarazioni rilasciate nell'intervista concessa, in tandem con Donald Trump, a Sean Hannity di Fox News. Nel corso del colloquio, infatti, il patron di SpaceX è tornato a parlare di Suni Williams e Butch Wilmore, i due astronauti statunitensi che, arrivati lo scorso giugno sulla ISS per quella che doveva essere una missione di 10 giorni, sono da allora bloccati sulla stazione a causa di problemi tecnici con il loro mezzo, il "taxi" spaziale Starliner della Boeing. Di fronte a Hannity e Trump, Musk ha affermato di stare accelerando il rientro dei due astronauti, «lasciati sulla ISS da Biden per ragioni politiche».

L'accusa all'amministrazione precedente, non troppo sottintesa, è di aver a lungo evitato di utilizzare le capsule di SpaceX per non dare a Elon Musk (e all'alleato Donald Trump) una vittoria politica in piena campagna elettorale.

Il discorso, ha tuttavia attaccato Mogensen, non regge: «Che menzogna», ha scritto l'astronauta danese, linkando un estratto dell'intervista, su X. «E da chi si lamenta della mancanza di onestà dei media tradizionali». Mogensen non ha elaborato oltre, ma tanto è bastato per mandare Musk su tutte le furie, che in risposta ha pesantemente insultato l'astronauta, definendolo un «completo ritardato». «SpaceX avrebbe potuto riportarli indietro diversi mesi fa. Ho OFFERTO QUESTO DIRETTAMENTE all'amministrazione Biden e si sono rifiutati. Il ritorno è stato rimandato per motivi politici. Idiota».

Nessuna traccia esiste della prova di un'offerta diretta a Biden, né tantomeno di un rifiuto da parte della precedente amministrazione. Certo è, come fatto notare da Mogensen in un post di risposta a Musk, la decisione di utilizzare mezzi di SpaceX per salvare i due astronauti risale almeno al mese di settembre 2024, quando Biden era ancora al potere insomma.

«Elon, da tempo ammiro te e ciò che hai realizzato, soprattutto in SpaceX e Tesla», ha risposto Mogensen. «Sai bene quanto me che Butch e Suni torneranno con il Crew-9 (capsula di SpaceX, ndr), come previsto dallo scorso settembre. Anche ora, non invierete una nave di soccorso per riportarli a casa. Torneranno a bordo della capsula Dragon che si trova sulla ISS dallo scorso settembre».

Il riferimento è, appunto, alla navicella spaziale della missione SpaceX Crew-9, lanciata a settembre con un equipaggio di due persone anziché quattro per poter ospitare i due al momento del ritorno della missione. Il viaggio di ritorno era inizialmente previsto per febbraio, ma poi è stato spostato a marzo a causa dei ritardi di SpaceX nella preparazione della navicella per Crew-10, il cui equipaggio sostituirà Crew-9.

Elon Musk non è intervenuto oltre per difendere la sua versione messa in dubbio dalla cronologia esposta da Mogensen.

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