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Nasrallah parla in TV, Israele attacca nel sud del Libano

Il leader degli Hezbollah libanesi: «Israele ha superato tutte le linee rosse, è un atto di guerra» – Colpiti campi profughi nelle zone di Rafah e al-Mawasi – Emergono nuovi dettagli sull'esplosione di cercapersone e walkie-talkie in Libano – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Nasrallah parla in TV, Israele attacca nel sud del Libano
Red. Online
19.09.2024 07:20
23:08
23:08
«Dispositivi manomessi prima di entrare in Libano»

I dispositivi esplosi in Libano nei giorni scorsi sono stati manomessi con l'esplosivo «in modo professionale prima di entrare nel Paese e sono stati fatti esplodere inviando loro un'email». Lo riferisce la missione libanese all'Onu, secondo un'indagine preliminare condotta dalle autorità di Beirut, in una lettera al Consiglio di sicurezza alla vigilia di una riunione sull'accaduto.

21:50
21:50
Secondo Biden una «soluzione diplomatica» fra Israele e Hezbollah è «raggiungibile»

«Siamo preoccupati delle tensioni e della potenziale escalation in Medio Oriente che non vogliamo vedere». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, secondo la quale il presidente Joe Biden ritiene che una «soluzione diplomatica» fra Israele e Hezbollah è «raggiungibile».

20:30
20:30
Il capo del Pentagono posticipa il suo viaggio in Israele

Lloyd Austin posticipa il suo viaggio in Israele in programma agli inizi della prossima settimana in seguito all'escalation delle tensioni al confine fra Israele e Libano.

Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali il ministro della difesa americana sarebbe dovuto arrivare domenica prossima e incontrare il premier Israeliano Benjamin Netanyahu e il suo omologo Yoav Gallant, prima di visitare altri paesi nell'area.

20:30
20:30
Gli Stati Uniti esortano Hezbollah a cessare gli «attacchi terroristici» contro Israele

Gli Stati Uniti esortano Hezbollah a cessare gli «attacchi terroristici» contro Israele. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.

19:44
19:44
«Uccisi quattro terroristi palestinesi in Cisgiordania»

Quattro miliziani palestinesi sono stati eliminati oggi in uno scontro a fuoco con le forze speciali dell'esercito israeliano nella cittadina di Kabatiya, a sud di Jenin, in Cisgiordania. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf.

Inoltre nella stessa area un drone ha attaccato un veicolo con a bordo uomini armati: non è ancora noto il numero preciso di militanti colpiti.

19:27
19:27
Londra condanna l'escalation e le vittime civili in Libano

Il governo britannico è «profondamente preoccupato per l'escalation delle tensioni e per le vittime civili in Libano».

Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, David Lammy, sul suo profilo X dando notizia di aver sentito il collega libanese Najib Mikati dopo i recenti attacchi attribuiti a Israele e di aver discusso con lui della «necessità di una soluzione negoziata per ripristinare la stabilità e la sicurezza lungo la Linea Blu», al confine israelo-libanese.

Lammy ha poi sollecitato i cittadini britannici a lasciare il Libano finché vi sono voli disponibili paventando «un rapido peggioramento della situazione».

17:45
17:45
Due soldati israeliani uccisi questa mnel nord di Israele

Due soldati israeliani sono stati uccisi questa mattina nel nord di Israele durante due diversi attacchi lanciati da Hezbollah contro la Galilea settentrionale. Lo ha annunciato il portavoce di Idf Daniel Hagari.

17:11
17:11
Nasrallah: «Puniremo Israele ma non diciamo quando e dove»

«Ciò che è accaduto martedì e mercoledì incontrerà la giusta punizione e una resa dei conti difficile, e non parlerò di tempo o luogo»: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, ribadendo di fatto che il Partito di Dio non intende per il momento annunciare un'escalation militare con Israele.

16:57
16:57
Nasrallah: «Il fronte libanese rimarrà aperto finché non finirà l'aggressione di Israele contro Gaza»

Il fronte libanese rimarrà aperto finché non finirà l'aggressione di Israele contro Gaza: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah.

16:32
16:32
L'IDF conferma: in corso un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che è in corso un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, con l'obiettivo di indebolire il gruppo terroristico che oggi ha lanciato continui raid sulla Galilea.

«L'organizzazione terroristica Hezbollah ha trasformato il Libano meridionale in una zona di guerra e per decenni ha armato le case dei cittadini, scavato tunnel sotto di esse e li ha usati come scudi umani», afferma l'Idf. I media libanesi intanto riferiscono di massicci attacchi aerei israeliani nei pressi di Deir Qanoun al-Nahr, nel distretto di Tiro.

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha tenuto una valutazione e approvato i piani di battaglia per il fronte settentrionale. L'annuncio dell'esercito arriva in un momento di crescente tensione con il gruppo terroristico Hezbollah in Libano.

16:31
16:31
Caccia israeliani volano a bassa quota sopra Beirut

Jet militari israeliani volano a bassa quota sopra Beirut durante la trasmissione del discorso di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. Lo riferiscono all'ANSA testimoni oculari nella capitale libanese.

16:26
16:26
Nasrallah in TV: «Israele ha superato tutte le linee rosse, è un atto di guerra»

«Il nemico israeliano ha preso di mira migliaia di cercapersone e ha così violato tutte le leggi... ha superato tutte le linee rosse». Lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah, nel suo discorso televisivo.

«Quello che ha fatto Israele (...) è una dichiarazione di guerra contro la sovranità del Libano, è un atto di guerra», ha aggiunto, sottolineando che «Israele ha colpito in aree affollate di civili come ospedali, supermercati, luoghi pubblici».

Nello stesso momento, un'intensa serie di attacchi aerei israeliani si è registrata nel sud del Libano, proprio in corrispondenza dell'inizio dell'atteso discorso televisivo. Lo riferiscono media libanesi.

16:24
16:24
Swiss prolunga la sospensione dei voli verso Tel Aviv

Swiss ha prolungato la sospensione dei voli da e per Tel Aviv fino a martedì 24 settembre compreso. La compagnia aerea di bandiera non vola neppure, per lo meno fino al 15 ottobre, su Beirut: in questo caso l'annuncio era già stato fatto qualche giorno fa.

La decisione riguardo alla destinazione israeliana è stata presa oggi a seguito di un nuovo esame della situazione in Medio Oriente, si legge in una nota. La filiale Lufthansa continua a monitorare la situazione da vicino: gli specialisti analizzano continuamente tutte le informazioni disponibili e sono in costante contatto con le autorità svizzere e locali.

I passeggeri possono riprogrammare i loro voli in una data successiva gratuitamente o ricevere il rimborso completo del prezzo del biglietto.

I voli da e per l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ripresi lo scorso 5 settembre dopo diverse settimane di interruzione, sono stati nuovamente sospesi martedì, inizialmente solo per due giorni. Oggi l'annuncio del prolungamento della sosta precauzionale.

Anche Lufthansa prolunga la sospensione dei voli verso il Medio Oriente. «I voli per Tel Aviv e Teheran saranno cancellati fino al 24 settembre», ha comunicato la compagnia tedesca. «I voli per Beirut saranno sospesi fino al 26 ottobre», ha aggiunto.

Air France, dal canto suo, ha prorogato la sospensione dei voli per Tel Aviv e Beirut fino a venerdì.

16:18
16:18
Netanyahu non incontrerà Biden durante l'Assemblea ONU

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non incontrerà Joe Biden durante la sua visita a New York per l'assemblea dell'Onu. Lo riporta Cnn citando alcune fonti.

16:17
16:17
Nasrallah parla in TV, Israele attacca nel sud del Libano

Un'intensa serie di attacchi aerei israeliani si è registrata nel sud del Libano in corrispondenza dell'inizio dell'atteso discorso televisivo del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo riferiscono media libanesi.

15:28
15:28
L'aviazione civile libanese vieta dispositivi wireless sugli aerei

Le autorità dell'aviazione civile libanese hanno vietato l'imbarco di walkie-talkie e cercapersone sui voli in partenza dall'aeroporto di Beirut, dopo che migliaia di dispositivi sono esplosi tra martedì e mercoledì.

La direzione dell'aviazione civile libanese ha chiesto alle compagnie aeree che operano da Beirut di informare i passeggeri che walkie-talkie e cercapersone sono vietati fino a nuovo avviso. Tali dispositivi sono stati inoltre vietati per la spedizione aerea, riferisce la stampa libanese.

15:25
15:25
Allarmi continui in Galilea per il lancio di razzi dal Libano

Le sirene d'allarme vengono attivate di continuo oggi, praticamente ogni venti minuti, in Galilea per il lancio di razzi e droni dal Libano, come mostra la bacheca dell'esercito israeliano (Idf).

In mattinata l'Idf ha reso noto che diversi droni carichi di esplosivo hanno colpito la comunità settentrionale di Ya'ara, nella Galilea occidentale, ferendo otto civili. Altri ordigni hanno colpito la comunità settentrionale di Beit Hillel, nei pressi di Kiryat Shmona causando incendi.

15:13
15:13
Lufthansa prolunga la sospensione dei voli in Medio Oriente

Lufthansa prolunga la sospensione dei voli verso il Medio Oriente. «I voli per Tel Aviv e Teheran saranno cancellati fino al 24 settembre», ha comunicato la compagnia tedesca. «I voli per Beirut saranno sospesi fino al 26 ottobre», ha aggiunto.

14:45
14:45
«I veti incrociati all'ONU bloccano la pace»

«L'abuso del potere di veto attuato dai 5 Paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, in particolare da parte di Stati Uniti e Russia, sta di fatto impedendo ogni reale progresso verso la Pace in Ucraina, nei Territori Occupati Palestinesi e in Israele, oltre che in Siria». È quanto denuncia un nuovo report pubblicato oggi da Oxfam, alla vigilia dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il dossier - si legge in una nota - ha preso in esame 23 dei conflitti più violenti e lunghi dell'ultimo decennio - tra cui quelli in Afghanistan, Burkina Faso, Etiopia, Libia, Niger, Territori Occupati Palestinesi, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Siria, Ucraina, Venezuela e Yemen - rivelando come 27 dei 30 veti posti dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite abbiano riguardato risoluzioni essenziali per la risoluzione pacifica delle crisi in Palestina, Siria e Ucraina.

Nello stesso periodo nei Paesi analizzati la guerra ha causato oltre 1 milione di vittime e costretto 233,5 milioni di persone a dipendere dagli aiuti umanitari per sopravvivere, più del doppio rispetto al 2015.

«I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza stanno sfruttando il loro potere esclusivo di veto e negoziazione, solo per perseguire i propri particolari interessi geopolitici, minando così la capacità di mantenere la pace e la sicurezza mondiale. Un fallimento che oggi più che mai è sotto gli occhi di tutti - sottolinea Paolo Pezzati, policy advisor di Oxfam Italia per le crisi umanitarie -. Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti si sono assunti la responsabilità della sicurezza globale in un'epoca che rispondeva ancora a logiche coloniali, del tutto incompatibili con un mondo che oggi cerca disperatamente pace e giustizia per tutti».

14:09
14:09
«I cercapersone hanno colpito quadri e leader di Hezbollah»

Fonti vicine a Hezbollah hanno riferito alla tv saudita al Hadath che mesi fa il gruppo fondamentalista ha ricevuto un carico che includeva IC-V82 e cercapersone da due fonti diverse: «Gli apparecchi esplosi mercoledì erano in possesso di membri incaricati di organizzare eventi religiosi (Ashura), cerimonie commemorative e funebri, a differenza dei cercapersone che erano nella disponibilità di quadri, leader di partito e altri membri dell'organizzazione».

Le vittime sono state colpite dagli scoppi soprattutto agli occhi, alle mani e ai genitali.

Intanto la tv saudita al Hadath riferisce che Hezbollah ha arrestato diverse persone per interrogarle in seguito alle esplosioni di cercapersone e altri dispositivi wireless, tra cui il fratello di un membro anziano del gruppo sciita filo-iraniano.

Anche il responsabile per gli ordigni del partito di Dio sarebbe finito in manette per essere sottoposto a interrogatorio. Intanto l'esercito libanese sta facendo detonare device dei miliziani e ha chiesto ai cittadini di denunciare qualsiasi ordigno e di non avvicinarsi.

13:27
13:27
Sale a 37 il numero dei morti nelle esplosioni in Libano

Il bilancio delle esplosioni, tra quelle dei cercapersone di martedì e quelle dei walkie talkie di ieri, è salito a 37 morti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese.

12:57
12:57
Attaccati sei siti di Hezbollah e un deposito di armi nel sud Libano

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito nella notte sei «siti di infrastrutture terroristiche» di Hezbollah e un deposito di armi nel sud del Libano, mentre cresce il timore di una guerra totale.

L'aviazione ha «colpito siti di infrastrutture terroristiche di Hezbollah nelle aree di Chihine, Tayibe, Blida, Meiss El Jabal, Aitaroun e Kfarkela nel sud del Libano, così come un deposito di armi di Hezbollah nell'area di Khiam nel sud del Libano», ha dichiarato l'esercito.

Israele ha anche fatto sapere che due droni provenienti dal Libano hanno attraversato il territorio israeliano e sono caduti in aree vicine a Beit Hillel e Yaara, senza causare feriti.

Intanto da parte sua Hezbollah afferma che continuerà la resistenza armata contro Israele nonostante il duro colpo inflitto al partito dalle serie di esplosioni che hanno scosso il Libano nelle ultime 48 ore.

«Sapevamo che questa è una strada costellata di sacrifici... Diciamo al nemico che non sarà in grado di scuotere la resistenza e il suo sostegno a Gaza», ha detto stamani il deputato di Hezbollah Hussein Hajj Hassan durante una cerimonia funebre a Baalbeck, nell'est del Paese.

12:49
12:49
«Diversi palestinesi armati uccisi negli scontri in Cisgiordania»

Diversi uomini armati palestinesi sono stati uccisi o feriti durante scontri con le truppe israeliane nella città di Qabatiya, in Cisgiordania, vicino a Jenin.

Un filmato pubblicato online dai media palestinesi mostra un uomo armato che corre su un tetto, mentre un'altra clip fa vedere una violenta sparatoria nella zona. Lo riferiscono i media israeliani.

12:04
12:04
Continuano senza sosta i bombardamenti israeliani sulla Striscia: colpiti i campi profughi

Continuano, senza sosta, i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, in particolare nella zona di al-Mawasi e a Rafah. Colpi di artiglieria pesante, riferisce al Jazeera, sono stati segnalati nella parte occidentale del campo di Nuseirat e nella città di Rafah. Nel campo profughi di Bureij, tre membri di una famiglia sono stati uccisi mentre veniva presa di mira una casa.

Intanto, sempre nel campo profughi di Bureij, continuano per il terzo giorno consecutivo le operazioni di soccorso per le persone travolte dai detriti delle strutture crollate nei bombardamenti. Finora sono state estratte dalle macerie dodici persone, ma il tempo sta per scadere per coloro che sono rimasti intrappolati.

11:47
11:47
Netanyahu contro Starmer dopo il parziale bando all'esportazione di armi

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un duro attacco al governo laburista britannico di Keir Starmer accusandolo di «minare» la capacità di autodifesa dello Stato ebraico dopo il bando parziale alle esportazioni di armi da parte di Londra e l'«assurda» decisione di rinunciare a porre obiezioni procedurali dinanzi alla Corte Penale Internazionale (Cpi) contro i mandati d'arresto spiccati nei confronti dei vertici dell'esecutivo d'Israele. È quanto si legge in un'intervista concessa da Netanyahu al tabloid Daily Mail.

10:19
10:19
Berlino mette in guardia dall'escalation in Medioriente

La Germania mette in guardia da una escalation in Medio Oriente. "Metto in guardia tutte le parti da una escalation in Medioriente", ha scritto su X la ministra degli esteri Annalena Baerbock.

"Da mesi noi e i nostri partner teniamo colloqui, le nostre linee telefoniche sono bollenti, lottiamo per il più piccolo passo in avanti verso la stabilità", continua il post della ministra tedesca. "Reagire colpo su colpo non avvicina la regione di un millimetro alla pace", conclude.

10:19
10:19
Otto feriti nel nord di Israele per l'attacco dal Libano

Secondo fonti ospedaliere, almeno otto persone sono rimaste ferite in un attacco missilistico anticarro lanciato questa mattina dal Libano sul nord di Israele. Lo riferiscono i media israeliani.

Il Rambam Hospital di Haifa e lo Ziv Hospital di Safed affermano che i centri medici hanno ricoverato otto persone, tra cui due in condizioni da moderate a gravi. Gli altri sono feriti in modo lieve, secondo gli ospedali. L'attacco ha colpito l'area di Ramim Ridge.

09:51
09:51
I cercapersone forniti a Hezbollah da una società di facciata israeliana

Secondo fonti del New York Times, la Bac Consulting, che avrebbe fornito migliaia di cercapersone esplosi martedì durante un attacco contro i membri di Hezbollah, è una società di facciata israeliana.

Tre funzionari dei servizi segreti informati sull'operazione hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere il fatto che i produttori dei cercapersone erano ufficiali dell'intelligence di Gerusalemme.

Secondo il report, i cercapersone hanno iniziato a essere spediti in Libano nel 2022, ma la fornitura è aumentata quando il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha deciso che l'uso dei telefoni cellulari era pericoloso dal punto di vista operativo. Migliaia di unità sono state distribuite agli ufficiali del gruppo terroristico e ai loro alleati.

09:27
09:27
«Era stato reclutato dall'Iran»: fermato un 70.enne israeliano

Un cittadino israeliano di circa settanta anni è accusato di aver collaborato con agenti dell'intelligence iraniana. L' uomo è stato introdotto clandestinamente in Iran e ha ricevuto soldi per svolgere le missioni assegnate. Lo riferiscono i media israeliani.

L'obiettivo era l'eliminazione di alti funzionari israeliani, tra cui il primo ministro, il ministro della Difesa, il capo dello Shin Bet e anche Naftali Bennett.

Gli agenti iraniani stavano considerando l'idea di assassinare questi funzionari come ritorsione per l'uccisione di Ismail Haniyeh, eliminato a Teheran nel luglio scorso, e l'uomo avrebbe richiesto un anticipo di un milione di dollari per portare a termine il piano.

09:20
09:20
«Pesanti attacchi aerei e di artiglieria nel sud del Libano»

Questa notte aerei dell'aeronautica militare israeliana hanno colpito strutture militari di Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha dichiarato il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf). Inoltre, l'esercito israeliano ha effettuato intensi attacchi di artiglieria in diverse aree del sud del Libano.

07:28
07:28
Almeno 20 morti per lo scoppio dei walkie talkie

Il ministero della Salute libanese ha annunciato che il numero dei morti per le esplosioni dei walkie talkie di ieri è salito 20. I feriti sono oltre 450. Lo riporta il Guardian.

07:20
07:20
Il punto alle 7.00

I funzionari americani coinvolti nei colloqui per il cessate il fuoco a Gaza stanno lavorando con gli altri negoziatori per elaborare nuove strategie che convincano Israele e Hamas ad accettare un accordo sul cessate il fuoco. Lo riporta Politico citando fonti secondo le quali fra le ipotesi in discussione c'è quella di garantire al leader di Hamas, Yahua Sinwar, un passaggio sicuro fuori da Gaza, ma anche la riduzione delle truppe israeliane lungo il confine egiziano. I funzionari americani non sono però convinti che queste ipotesi possano comunque sbloccare l'impasse.

Intanto, la società giapponese Icom ha detto che sta indagando se i propri dispositivi di trasmissione siano coinvolti nell'ondata di esplosioni di mercoledì in Libano.

«I media di tutto il mondo hanno affermato che i dispositivi di trasmissione esplosi in Libano riportavano il logo Icom», ha affermato la società in una nota. «Stiamo attualmente indagando sui fatti riguardanti questa questione. Pubblicheremo informazioni aggiornate, non appena saranno disponibili, sul nostro sito web», ha aggiunto. L'azienda giapponese Icom ha dichiarato giovedì di aver smesso di produrre «circa dieci anni fa» i walkie-talkie con il suo marchio esplosi ieri in Libano uccidendo membri di Hezbollah che accusavano Israele di averli intrappolati. «L'IC-V82 è una radio portatile che è stata prodotta ed esportata, anche in Medio Oriente, dal 2004 all'ottobre 2014. È stata interrotta dalla produzione circa 10 anni fa e da allora non è stata più spedita dalla nostra azienda», ha affermato Icom.