Nati da embrioni congelati 30 anni fa: ecco i bimbi «più vecchi di sempre»

Lo scorso mese, negli Stati Uniti, sono venuti alla luce i due neonati più vecchi di sempre. Nessun Benjamin Button: i bimbi stanno benissimo. Ma Lydia e Timothy, nati il 31 ottobre in Tennessee, provengono da due embrioni congelati 30 anni fa. Quando Michael Jordan macinava punti ai Chicago Bulls. Insomma, un vero e proprio record, certificato anche dal National Embryo Donation Center (NEDC), secondo il quale il precedente primato (stabilito nel 2020) sarebbe di «soli» 27 anni.
Gli embrioni, riportano i media americani, erano stati congelati il 22 aprile 1992 e provenivano da una coppia di donatori anonimi. I due avevano utilizzato la fecondazione in vitro, donando poi gli embrioni che erano stati crioconservati, grazie all'azoto liquido, a temperature di circa -128°C.
Una scelta consapevole
I due genitori, Philip e Rachel Ridgeway avevano già avuto naturalmente quattro figli, ma volevano fortemente averne altri: di qui l'idea di passare dalla donazione. E la scelta di utilizzare una coppia di embrioni «vecchi» è stata consapevole, hanno spiegato i due ai media: «Volevamo davvero trovare gli embrioni che hanno aspettato più a lungo, che sono stati trascurati più volte». Ma non c'era la volontà di stabilire un record: «Abbiamo consultato un database che forniva le caratteristiche principali dei donatori, ma non stavamo cercando di ottenere gli embrioni congelati da più tempo al mondo. Volevamo solo quelli che erano in attesa da più tempo. C'è qualcosa di sconcertante in tutto questo. In un certo senso, sono i nostri figli più grandi, anche se sono i più piccoli».
Alla CNN, Rachel Ridgeway ha spiegato: «Timothy e Lydia sono entrambi nati con un peso di 2,5 kg».