Naufragio della Sea Story: recuperati quattro corpi
(Aggiornato alle 13:30) Dall'Egitto arrivano le prime brutte notizie. Nelle acque del Mar Rosso, sono stati recuperati quattro corpi. Si tratta delle prime vittime confermate del naufragio della Sea Story. L'imbarcazione affondata ieri mattina vicino a Marsa Alam. A bordo, lo ricordiamo, erano presenti 13 membri dell'equipaggio e 31 turisti, provenienti da undici Paesi diversi. Tra di loro, c'erano anche due cittadini svizzeri: come confermato ieri dal DFAE, uno di loro è stato tratto in salvo, mentre del secondo non si hanno ancora notizie.
Nel frattempo, però, resta acceso un barlume di speranza. Insieme a quattro corpi, oggi, sono stati recuperati anche tre sopravvissuti: si tratta di due turisti belgi e un egiziano. I corpi delle quattro vittima, invece, non sono ancora stati identificati. Non è ancora chiaro a chi appartengano. Questa mattina, prima dei ritrovamenti, a mancare all'appello erano dodici turisti e quattro membri dell'equipaggio. Come ha annunciato il governatore Amr Hanafi, le altre 28 persone sono state salvate, ieri, grazie a un'operazione aerea e all'impiego di una nave da guerra. Le ricerche nell'area, intanto, non si fermano. Le speranze dei soccorritori di trovare le nove persone che mancano all'appello sono però minime. Secondo le autorità egiziane, infatti, coloro che non sono stati salvati ieri potrebbero essere ormai annegati.
Nel frattempo, Hanafi ha diffuso ulteriori dettagli sulla nave e sull'incidente. Secondo quanto dichiarato dal governatore, l'ultima ispezione di sicurezza dell'imbarcazione – di proprietà di un cittadino egiziano – sarebbe avvenuta a marzo. In quell'occasione, però, non sarebbero stati riscontrati difetti o problemi.
Al momento, l'ipotesi più plausibile è che la nave sia stata colpita durante la notte da «un'enorme onda», che ne avrebbe causato il capovolgimento. «È successo tutto molto rapidamente», ha dichiarato Hanafi, secondo il quale l'imbarcazione sarebbe affondata nel giro di cinque minuti, massimo sette. «Alcuni passeggeri erano ancora nelle cabine, e per questo motivo non sono riusciti a lasciare la nave in tempo». All'origine, dunque, secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbe con ogni probabilità il maltempo. Domenica mattina, le autorità di Hurghada avevano infatti chiuso il porto della città e sospeso il traffico marittimo a causa delle pessime condizioni meteorologiche. Ma al contrario, vicino a Marsa Alam, la situazione sembrava sotto controllo.
Altre ipotesi suggeriscono che, per cause da accertare, la Sea Story avrebbe colpito una barriera corallina prima del naufragio. Ciò che è certo, è che l'imbarcazione ha inviato un segnale d'aiuto attorno alle 05:30 del mattino.