Tensioni

Navi da guerra russe a Cuba, un ticinese racconta: «Qui è una festa, ma il sottomarino fa paura»

Mentre il mondo osserva con apprensione l'arrivo delle imbarcazioni, all'Avana migliaia di persone assistono all'evento - FOTO E VIDEO
©Fabio Sangiorgio
Michele Montanari
12.06.2024 18:00

Mentre il mondo osserva con apprensione l’arrivo delle navi della Marina russa a Cuba, all’Avana è un giorno di festa. Due facce della stessa medaglia, quella delle tensioni tra gli Stati Uniti - ma potremmo dire dell’Occidente intero - e la Russia. Le ultime informazioni che arrivano dal fronte non sono rassicuranti: i continui bombardamenti sull’Ucraina, anche con missili ipersonici, l’aumento di morti tra i civili, il via libera di Washington a Kiev per l’utilizzo di armamenti a stelle e strisce sul territorio dell’invasore (seppur con delle limitazioni), le ripetute minacce nucleari russe e l’ipotesi di colpire le basi NATO da cui partono gli F-16 forniti dagli alleati. È in questo clima che oggi al porto dell'Avana sono arrivate le navi russe, in un momento caratterizzato pure da grandi incertezze politiche, dalla Francia sino agli Stati Uniti. Una operazione in grado di rievocare quella crisi dei missili cubani che nell’ottobre del 1962 fece tremare il mondo.

Ma a Cuba l'atmosfera è stata molto diversa, con migliaia di persone che hanno assistito all’arrivo delle quattro imbarcazioni: la fregata lanciamissili Gorshkov - una delle navi da guerra più moderne della Marina russa - una petroliera, un rimorchiatore di salvataggio e il sottomarino a propulsione nucleare Kazan.

Un «mostro impressionante», secondo il ticinese Fabio Sangiorgio, in questi giorni in vacanza sull'isola caraibica. Da lui ci siamo fatti inviare foto e video, e raccontare l’arrivo dei russi: «Io vivo a Balerna, sono sposato con una cubana che mi raggiungerà qui la settimana prossima. Ora sono in vacanza», ha esordito il nostro lettore, documentando l’atmosfera che si respira al porto dell’Avana: «C’è tanta euforia, come fosse una giornata di festa. Migliaia di persone hanno assistito all'evento, anche se oggi è un giorno lavorativo. Ci sono pure cittadini russi con le loro bandiere. È evidente che dopo la caduta dell’Unione Sovietica i rapporti sono rimasti buoni, infatti non c'è alcun tipo di polemica. Si è visto solo un uomo con la maglietta a stelle e strisce, ma secondo me ha sbagliato a vestirsi: la prossima volta gli presto la mia dell'Ambrì», ha ironizzato il ticinese.

© Fabio Sangiorgio
© Fabio Sangiorgio

Le navi effettueranno una visita ufficiale di cinque giorni, con esercitazioni delle forze russe a poche centinaia di km dalla Florida. Una fonte diplomatica russa ha fatto sapere alla CNN che i cubani potranno visitare la fregata Gorshkov per quattro ore al giorno, per tre giorni. L’esercito statunitense, riferisce ancora la CNN, ha schierato navi e aerei per monitorare le esercitazioni militari russe nell’Atlantico e nei Caraibi, e ha seguito le navi russe «per tutto il tempo» mentre transitavano nell’Atlantico verso Cuba. Le imbarcazioni del Paese di Putin sono sempre rimaste in acque internazionali durante il viaggio verso l’isola. Funzionari del Pentagono e del Dipartimento di Stato USA hanno anche sottolineato che quella russa è un’attività di routine e non rappresenta una minaccia per gli Stati Uniti, facendo notare come Cuba abbia ospitato navi russe una volta all’anno tra il 2013 e il 2020. Tuttavia, è il primo evento di questo tipo da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, e indica un rafforzamento dei legami tra Mosca e L'Avana dopo l’invasione del febbraio del 2022. Cuba, inoltre, sta affrontando la sua peggiore crisi economica degli ultimi decenni ed è sempre più dipendente dal petrolio e dagli aiuti russi.

Ma, tornando all'evento odierno, cosa si prova di fronte alle imbarcazioni da guerra russe? Ce lo spiega Fabio Sangiorgio: «La fregata mi ha fatto venire un po’ di pelle d’oca, ma il sottomarino è proprio un mostro impressionante. Fortunatamente è una visita di cortesia, perché da vicino fa davvero paura».

© Fabio Sangiorgio
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