Negoziati a Gerusalemme? – Segui il live
(AGGIORNAMENTO 0.25)
La Russia sembrerebbe disponibile a tenere negoziati con l'Ucraina a Gerusalemme, come proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo scrive il Jerusalem Post, specificando di averlo appreso da una «fonte diplomatica» dopo un colloquio telefonico tra il citato Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Tuttavia, aggiunge la fonte, Israele «non è sicuro» di voler ospitare i colloqui.
(AGGIORNAMENTO 23.01)
Il dialogo con il premier israeliano Naftali Bennett prosegue. Lo scrive su Twitter Volodymyr Zelensky, specificando di aver parlato dell'aggressione russa e delle prospettive dei colloqui di pace. Quindi, l'auspicio: fermare le repressioni contro i civili.
(AGGIORNAMENTO 22.28)
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, denuncia una «referendum farsa» a Kherson da parte dei russi. «Kherson è e sarà sempre dell'Ucraina», aggiunge in un tweet.
(AGGIORNAMENTO 21.32)
Roman Abramovich non può pagare l'affitto alla regina Elisabetta. A causa delle sanzioni imposte, riporta il Wall Street Journal, l'oligarca russo non è infatti in grado di onorare i suoi obblighi verso il Crown Estate, l'entità creata per la supervisione di un portafoglio da 18 miliardi di dollari di terreni e asset che appartiene alla corona britannica.
La casa di Abramovich a Londra, un sontuoso appartamento da 15 stanze pagato 140 milioni di dollari, si trova a pochi passi da Kensington Palace, dove abita il principe William, su un terreno che appartiene al Crown Estate.
Secondo l'accordo di affitto della durata di 125 anni, Abramovich deve pagare una cifra modesta, 10.000 sterline l'anno all'inizio del contratto che poi salgono a 160.000 sterline. Una cifra impossibile ora da pagare per l'oligarca visto le sanzioni e il congelamento dei suoi beni, e considerato che la legge britannica non consente a nessuno - neanche alla regina - di ricevere denaro legato a una persona su cui pesano sanzioni.
(AGGIORNAMENTO 21.23)
Paypal bloccherà tutti i pagamenti elettronici dei russi a partire dal 18 marzo. Lo scrive NextaTv su Twitter.
(AGGIORNAMENTO 21.09)
Un'intercettazione telefonica effettuata dall'intelligence di Kiev proverebbe che le truppe di Mosca nei pressi di Kharkiv, la seconda città ucraina nell'est vicino al confine russo, hanno ricevuto dal loro comando l'ordine di sparare anche ai civili e ai bambini. Lo riferisce il Kiev Independent.
(AGGIORNAMENTO 20.50)
È salito ad almeno 579 il numero dei civili rimasti uccisi dall'inizio del conflitto in Ucraina, 17 giorni fa. Tra questi, 42 sono bambini.
Lo afferma l'ufficio dell'Alto commissariato dell'ONU per i diritti umani (OHCHR), secondo cui i civili feriti sono oltre mille (1.002), di cui 54 bambini. Nel precedente bilancio di ieri, l'agenzia delle Nazioni Unite aveva parlato di 564 vittime e 982 feriti.
(AGGIORNAMENTO 19.50)
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si mostra scettico sulla possibilità di negoziare un accordo con la Russia che ponga fine all'invasione. «C'è poco spazio per la diplomazia nella testa di Vladimir Putin», ha affermato intervenendo ad un forum organizzato a Washington.
«Dobbiamo comunque tenere aperto il canale della diplomazia, ma essendo consapevoli dei tentativi di manipolazione portati avanti dalla Russia, che continua ad avanzare richieste per noi inaccettabili». «Noi - ha ribadito Kuleba - non scenderemo a compromessi su nessuno dei temi esistenziali che riguardano l'Ucraina».
(AGGIORNAMENTO 19.06)
La Russia sta preparando un referendum nella città portuale di Kherson, nel sud dell'Ucraina, con l'obiettivo di creare una «repubblica popolare» come quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk. Lo riportano alcuni media citando le autorità locali.
I russi «stanno chiamando i deputati del consiglio regionale di Kherson chiedendo se sono pronti a cooperare», affermano su Facebook Serhiy Khlan, deputato del governo regionale di Kherson ed ex membri del parlamento ucraino.
(AGGIORNAMENTO 17.55)
Gli scambi alla Borsa di Mosca restano sospesi fino al 18 marzo. Lo afferma la Banca Centrale russa, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
(AGGIORNAMENTO 17.20)
Negli ultimi negoziati è emerso «un approccio fondamentalmente diverso» da parte di Mosca, che prima non faceva altro che «porre ultimatum», mentre ora «si è cominciato a parlare».
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, aggiungendo di essere «contento di avere un segnale dalla Russia», in riferimento ai «progressi» nei colloqui evocati ieri da Vladimir Putin.
(AGGIORNAMENTO 17.19)
Joe Biden autorizza il Dipartimento di Stato a fornire ulteriori aiuti all'Ucraina fino a 200 milioni di dollari. I fondi serviranno per le apparecchiature e i servizi militari, l'istruzione e l'addestramento degli ucraini.
(AGGIORNAMENTO 16.54)
Russia e Ucraina stanno tenendo nuovi colloqui in videoconferenza. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax.
«Vladimir Medinsky continua a guidare la delegazione» russa. «Per quanto riguarda i dettagli, per il momento evitiamo qualsiasi commento», ha aggiunto Peskov.
Leonid Slutski, altro negoziatore di Mosca e presidente della commissione Esteri della Duma, ha aggiunto che i colloqui si tengono nel formato di 'Bialowieza', in riferimento alla foresta al confine tra Bielorussia e Polonia dove si erano tenuti il secondo e terzo round di incontri in presenza.
Poco prima dell'annuncio di Peskov, era emerso un piccolo giallo su altri negoziati in videoconferenza svolti nei giorni scorsi e tenuti finora segreti, dopo che, nel comunicato sul colloquio di oggi di Vladimir Putin con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, il Cremlino aveva fatto riferimento a una «serie di colloqui russo-ucraini tenuti in videoconferenza negli ultimi giorni». Interrogato al riguardo da Interfax, Medinsky, non ha negato questi scambi. «No comment per favore, capite», ha detto.
(AGGIORNAMENTO 16.36)
Nella telefonata di oggi del presidente Emmanuel Macron con il cancelliere Olaf Scholz al leader del Cremlino, Vladimir Putin, quest'ultimo «non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra». Lo hanno riferito fonti dell'Eliseo rispondendo oggi alle domande dei giornalisti.
«Noi - ha continuato l'Eliseo - ne traiamo una conseguenza: Putin deve prendere atto di sanzioni ancora più pesanti».
Macron ha chiesto a Putin di «togliere l'assedio» a Mariupol, dove la situazione è «umanamente insostenibile», afferma ancora l'Eliseo, definendo inoltre come «menzogne» le accuse del leader del Cremlino a Kiev di violazioni del diritto internazionale umanitario.
(AGGIORNAMENTO 16.26)
Un milione di dollari a ciascun pilota russo che diserterà consegnando all'Ucraina il suo jet, mezzo milione per i piloti di elicottero.
È l'offerta dell'Ucraina ai piloti di Mosca, tramite la conglomerata militare Ukroboronprom che sul suo sito pubblica l'annuncio e avverte: «per sfruttare questa opportunità, è necessario arrendersi alle autorità ucraine» e consegnare gli equipaggiamenti. In cambio, «tu e la tua famiglia potete diventare persone benestanti, non più obbligate a eseguire ordini criminali. Puoi diventare libero e ricco» è il richiamo offerto ai piloti di Putin invitati a farsi avanti tramite le frequenze militari.
L'annuncio - anche se i disertori difficilmente potrebbero consegnare tanti aeromobili quanti Kiev ne vorrebbe dall'Occidente - sta circolando da ore sul web, promosso da numerosi sostenitori fra cui account riferibili al gruppo Visegrad.
(AGGIORNAMENTO 15.54)
«Le forze armate russe hanno circondato le città ucraine e le vogliono distruggere. Bombardano 24 ore su 24, bombardano le cliniche, le chiese, le piazze, che sono come le vostre». Lo ha detto Volodymyr Zelenskyj, presidente dell'Ucraina, intervenendo in collegamento video con la manifestazione di Eurocities a Firenze.
«Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l'invasione cinica e crudele da parte della Russia, è la guerra contro il popolo ucraino», ha aggiunto, salutando «gli amici dell'Ucraina» riuniti nelle varie città europee.
«Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere» in Occidente, ha proseguito il presidente ucraino. «Dite ai vostri politici di chiudere i cieli dell'Ucraina», «dai razzi, dagli aerei russi, dai missili», è stato poi il suo appello ai manifestanti che lo stavano ascoltando.
(AGGIORNAMENTO 15.37)
Circa 20.000 persone in piazza Santa Croce a Firenze e 100 città collegate per dire no alla guerra in Ucraina nella manifestazione per la pace Cities stand with Ukraine organizzata da Eurocities, l'organizzazione che riunisce le città europee.
Tra gli interventi previsti, in collegamento o con videomessaggi inviati a Firenze, quelli di diversi sindaci dell'Europa.
(AGGIORNAMENTO 15.11)
Il presidente dell'Associazione che gestisce la moschea di Solimano a Mariupol, Ismail Haciogl, ha affermato che l'area è sotto tiro, smentendo tuttavia che la moschea sia stata colpita come invece affermato in mattinata dal governo ucraino.
«I russi stanno bombardando l'area... che si trova a 2 chilometri dalla moschea e una bomba è caduta a una distanza di 700 metri dalla moschea», ha scritto su Instagram. Trenta civili turchi sono all'interno dell'edificio, «compresi bambini», ha aggiunto, senza specificarne il numero.
«Almeno 86 cittadini turchi si trovano ancora a Mariupol e l'associazione sta cercando di aiutarli a uscire dalla città», ha quindi detto Hacioglu alla televisione turca HaberTurk.
Secondo il presidente, l'associazione ha tentato quattro volte di evacuare i turchi con un convoglio «ma i russi non ci hanno fatto passare» dai posti di blocco. «Ci proveremo una quinta volta», ha detto.
(AGGIORNAMENTO 15.10)
In una telefonata con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato le forze di Kiev di «flagranti violazioni» del diritto internazionale umanitario nel conflitto in Ucraina e chiesto ai leader di Francia e Germania di «esercitare la loro influenza» sulle autorità locali perché vi pongano fine. Lo riporta la Tass.
(AGGIORNAMENTO 15.09)
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, in una telefonata, hanno incalzato il leader russo Vladimir Putin, chiedendo una tregua immediata in Ucraina. Lo dice il portavoce del cancelliere, Steffen Hebestreit.
«Il colloquio è parte degli sforzi internazionali in corso per porre fine alla guerra in Ucraina». In 75 minuti, i due leader hanno anche chiesto «l'inizio di una soluzione diplomatica del conflitto».
«Su altri contenuti del colloquio - si legge nel comunicato - è stato concordato il silenzio». Scholz ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
(AGGIORNAMENTO 15.08)
Le forze russe che hanno occupato Melitopol, nel sud dell'Ucraina, hanno fermato e portato in un luogo ignoto Olga Gaisumova, organizzatrice di una manifestazione di protesta tenutasi stamani per chiedere la liberazione del sindaco della città, Ivan Fedorov, sequestrato ieri. Lo riferisce l'Ukrainska Pravda, citando la pagina Facebook dell'attivista.
(AGGIORNAMENTO 15.02)
La Georgia terrà esercitazioni militari congiunte con la Nato dal 20 al 25 marzo. Lo rende noto il ministro della Difesa di Tbilisi, riferisce la Tass.
«Le forze di difesa della Georgia terranno esercitazioni con la Nato presso il Centro congiunto di addestramento e valutazione dal 20 al 25 marzo», ha affermato il ministero in una nota.
Le esercitazioni fanno parte di un gruppo di 23 Paesi membri e partner della Nato afferma il comunicato. L'obiettivo è il miglioramento delle competenze nella pianificazione delle operazioni e nella condivisione delle esperienze.
(AGGIORNAMENTO 14.34)
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente russo Vladimir Putin oggi hanno avuto una nuova telefonata sulla situazione in Ucraina. Il colloquio è durato un'ora e mezza, riferisce l'Eliseo.
Immediatamente prima dell'iniziativa, Macron aveva telefonato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che a chiesto ai leader di Francia e Germania il loro aiuto per il rilascio del sindaco di Melitopol, che secondo Kiev è stato rapito dalle forze russe.
«Durante la notte e oggi abbiamo parlato con i nostri partner sulla situazione del nostro sindaco. La nostra richiesta è chiara: deve essere liberato subito...Ho già telefonato al cancelliere (tedesco) Olaf Scholz. Ho parlato con il presidente (francese) Emmanuel Macron... Parlerò con chiunque per liberare la nostra gente», ha detto Zelensky in un video rilasciato dalla presidenza ucraina. «Speriamo che i leader del mondo ci mostrino quanto possono influire sulla situazione», ha aggiunto
(AGGIORNAMENTO 14.11)
I centri federali d'asilo si trovano oggi sotto pressione per affrontare il forte afflusso di rifugiati ucraini in cerca di un alloggio e del rilascio dello statuto di protezione S entrato in vigore oggi.
La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha lanciato un appello ai profughi che possono contare sull'accoglienza privata di aspettare a inoltrare una domanda di riconoscimento del nuovo status. Dispongono di un diritto di residenza di 90 giorni e c'è quindi abbastanza tempo, ha indicato a Keystone-ATS un portavoce della SEM.
L'autorità è al momento molto impegnata a far fronte alle domande nei centri e viene sostenuta dall'Organizzazione svizzera d'aiuto ai rifugiati (OSAR). Vi sono comunque posti a sufficienza: nessuno sarà costretto a trascorrere la notte all'aperto.
Oggi pomeriggio la SEM contava 2.475 rifugiati ucraini registrati: 1.643 ospitati in centri federali d'asilo, 832 privatamente. Lo statuto di protezione S permette a chi scappa dalla guerra in Ucraina di rimanere in Svizzera per un anno, senza dover chiedere asilo, lavorando e andando a scuola.
(AGGIORNAMENTO 14.05)
Mariupol è da giorni una città senza acqua potabile e medicine, senza contatti con l'esterno, dove si trovano corpi di persone morte a terra e la gente scava buche per seppellirli. La testimonianza arriva da Olexander (viene fornito solo il nome), operatore di Medici Senza Frontiere (MSF), bloccato nella città del sud dell'Ucraina.
«Ancora oggi, 12 marzo, non c'è acqua potabile e nessun farmaco da più di una settimana. Da ormai 10 giorni la città è senza acqua potabile e medicine - racconta Olexander -. Le persone continuano a bere l'acqua che recuperano da terra, spostandosi anche per 2 o 3 chilometri per trovarla. Solo i pochissimi che hanno una radio capiscono qual è la situazione in città e in tutto il paese. Le persone hanno perso i contatti con i propri parenti e non sanno se sono ancora vivi. Abbiamo visto persone che sono morte per mancanza di farmaci, molte altre sono state uccise e ferite. I loro corpi giacciono a terra, mentre le persone scavano buche per seppellirli».
(AGGIORNAMENTO 14.00)
Nessun pericolo che la Stazione spaziale internazionale (ISS) possa cadere verso la Terra: è stata appena riposizionata sulla posizione orbitale corretta l'11 marzo da un cargo russo Progress, scrive su Twitter l'esperto di meccanica celeste Jonathan Mc Dowell. In questo modo la posizione della Stazione Spaziale è assicurata per almeno due o tre mesi, prima che si renda necessaria una manovra analoga.
(AGGIORNAMENTO 13.55)
«Mai la guerra! pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici...In nome di Dio fermatevi!». Lo dice Papa Francesco in un tweet chiedendo di pregare per l'Ucraina. Il messaggio è diffuso, oltre che nelle nove lingue ufficiali dell'account del Papa, anche in russo e in ucraino.
(AGGIORNAMENTO 13.20)
Gli occupanti russi hanno annunciato allo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, che l'impianto non appartiene più all'Ucraina e che d'ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell'energia atomica. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell'Energoaton, la società nucleare ucraina. Mosca avrebbe già inviato nel sito 11 suoi ingegneri.
(AGGIORNAMENTO 12.43)
L'esercito russo sta continuando ad attaccare nelle aree in cui l'Ucraina sta cercando di evacuare le persone e portare loro aiuto attraverso i corridoi internazionali. Lo riferiscono i media internazionali citando i governatori delle due regioni di Kiev e Donetsk.
Il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha detto ai media locali che «il cargo umanitario si sta muovendo verso Mariupol, vi informeremo su come procede...la situazione è complicata, ci sono bombardamenti costanti».
Il «corridoio verde» di Mariupol è uno dei tanti annunciati dal governo ucraino per portare aiuti umanitari nelle aree più colpite dai combattimenti e aiutare migliaia di persone a lasciare aree senza elettricità e acqua e sotto pesanti bombardamenti.
Un convoglio è partito da Zaporizhzhia per Mariupol con un carico di 90 tonnellate di cibo e medicine. Da una settimana la città del sudest ucraino è bersagliata da pesanti bombardamenti delle forze russe e, secondo quanto ha affermato il consiglio comunale, sono state uccise finora circa 1600 persone.
(AGGIORNAMENTO 12.30)
Mosca avverte Washington che i convogli con le armi inviate in Ucraina potrebbero essere un «legittimo bersaglio» delle forze armate russe. «Il trasferimento avventato di sistemi anti-aereo e anti-carro porteranno a gravi conseguenze», ha sottolineato Ryabkov.
«Noi non stiamo facendo alcun passo, nemmeno verbale - in forma di dichiarazioni - o qualunque altra cosa, che possa essere considerato un'escalation» ha anche affermato il viceministro degli esteri russo, puntualizzato che «intanto, il massimo ufficiale degli USA sta parlando apertamente del rischio di terza guerra mondiale». Il riferimento è alle parole di ieri del presidente americano Joe Biden. «Questo è un tentativo di logorare i nervi, per imporre la loro agenda sull'intera comunità internazionale», ha aggiunto: «Per noi, gli obiettivi distruttivi di questa condotta sono ovvi».
(AGGIORNAMENTO 12.20)
Il giornalista informatico ed esperto di spazio Paolo Attivissimo, via Twitter, ha chiarito la situazione della Stazione Spaziale. Rogozin, responsabile di Roscosmos, ha volutamente fatto propaganda. Poche ore fa, ribadisce Attivissimo, i russi hanno infatti «rialzato» la stazione.
(AGGIORNAMENTO 11.41)
Migliaia di persone hanno protestato davanti alla sede del Municipio della città di Melitopol, nel sud dell'Ucraina, dopo l'arresto del sindaco Ivan Fedorov da parte delle forze militari russe.
Lo riporta la CNN, citando un video sulla TV di stato ucraina, in cui si vede la folla ripetere «Libertà per il sindaco» e «Fedorov». Nel video si indica che oltre 2000 persone si sono riunite davanti all'edificio occupato per chiedere la liberazione del sindaco.
(AGGIORNAMENTO 11.38)
L'Occidente ha apertamente dichiarato guerra economica alla Russia, e Mosca annuncerà presto sanzioni contro i Paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti. Lo ha detto alla Tass il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. «La lista è pronta - ha aggiunto - e verrà pubblicata presto».
Le proposte della Russia agli USA e alla NATO sulle garanzie di sicurezza non sono più in vigore, perché la situazione è cambiata, ha aggiunto Ryabkov.
(AGGIORNAMENTO 11.37)
Una base aerea nei pressi di Vasylkiv, nella provincia di Kiev, è stata colpita e distrutta dagli attacchi missilistici russi. Lo afferma la sindaca Nataliia Balasynovych, citata dal Kyiv Independent. Secondo la denuncia del sindaco, il raid avrebbe colpito anche un deposito di munizioni.
(AGGIORNAMENTO 10.39)
«La moschea del sultano Solimano il Magnifico e di sua moglie Roxolana (Hurrem Sultan) a Mariupol è stata bombardata dagli invasori russi. Più di 80 adulti e bambini, compresi cittadini turchi, si riparavano lì dai bombardamenti», ha scritto il ministero degli Esteri ucraino sul suo account Twitter.
(AGGIORNAMENTO 10.20)
Durante l'incontro di ieri a Mosca fra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko «molta attenzione è stata dedicata allo sviluppo dell'industria della difesa ed è stato raggiunto un accordo per la fornitura nel prossimo futuro da parte della Russia alla Repubblica di Bielorussia di equipaggiamento militare di nuova generazione», lo ha affermato l'addetta stampa della presidenza bielorussa, Natalya Eismont, citata da Interfax.
(AGGIORNAMENTO 10.05)
Una moschea a Mariupol che ospitava 80 civili è stata bombardata. Lo riferisce il ministero degli Esteri ucraino.
(AGGIORNAMENTO 9.55)
Il convoglio di carri armati russi avanza verso la capitale Ucraina ed è ora a 25 km dal centro di Kiev. Lo afferma il Ministero della Difesa britannico nell'ultimo aggiornamento del servizio di intelligence su Twitter.
I componenti della lunga colonna a nord della capitale - spiega - «si sono sparsi» nei dintorni e questo «potrebbe significare il tentativo russo di accerchiare la città». «Potrebbe anche essere - prosegue il report - un tentativo di ridurre la vulnerabilità di fronte ai contrattacchi ucraini, che hanno provocato numerose perdite nelle forze russe».
Intanto, secondo il Kyiv Independent, due depositi di prodotti petroliferi hanno preso fuoco stanotte in seguito ai bombardamenti russi nella città di Vasylkiv, 36 chilometri a sud della capitale, e nel villaggio di Kryachky. Vasylkiv è anche sede di una grande base aerea ed è diventata un importante obiettivo russo.
Dal canto suo, sempre secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il sindaco di Dnipro afferma che i sistemi di difesa aerea ucraini hanno respinto un attacco russo contro la città nella prima mattina di oggi. Nella città si erano udite in mattinata diverse esplosioni. Al momento non si registrano vittime.
I cadaveri di cinque persone, tra cui due bambini, sono invece stati recuperati dai soccorritori dei Servizi di emergenza tra le macerie di un edificio residenziale nel villaggio ucraino di Slobozhanske, poco fuori Kharkiv, in seguito ai bombardamenti russi sulla città. Lo riferisce il Guardian. Gli operatori hanno sottoposto a controlli 40 siti nell'area per ripulire la zona dagli ordigni inesplosi.
Secondo quanto riporta la BBC, il capo dell'Amministrazione regionale militare di Sumy, Dmitry Zhyvytsky, in un post su Telegram riferisce che un corridoio umanitario è stato concordato per oggi per la cittadina nel nord-est del Paese.
Secondo Zhyvytsky, le operazioni di evacuazione sono programmate dalle 9 ora locale con veicoli in partenza da 6 aree nella regione. Tutti i convogli sono diretti alla città di Poltova, nel centro del Paese, e dovrebbero arrivare tra le 13-14 ora locale.
(AGGIORNAMENTO 8.50)
L'amministrazione Biden è al lavoro per cercare di velocizzare l'invio di sistemi di difesa aerea e altre armi avanzate all'Ucraina. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali le trattative sono in corso e precedono la visita del capo del pentagono, Lloyd Austin, a Bruxelles e in Slovacchia, Paese che ha sistemi missilistici terra-aria S-300.
(AGGIORNAMENTO 8.42)
La Russia afferma che le sanzioni potrebbero far chiudere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Lo dice Dmitry Rogozin, il responsabile dell'agenzia spaziale russa Roscomos chiedendone la revoca.
Secondo Rogozin, il funzionamento delle navicelle russe che riforniscono l'ISS sarà interrotto dalle sanzioni, interessando di conseguenza il segmento russo della stazione che serve, tra le altre cose, a correggere l'orbita della struttura orbitale. Di conseguenza ciò potrebbe causare il rientro della ISS.
(AGGIORNAMENTO 7.28)
È cessato dopo due ore l'allarme aereo di stamattina a Leopoli, la città nell'ovest dell'Ucraina, considerata relativamente sicura fino ad ora. La città è stata svegliata dalle sirene d'allarme prima dell'alba, attorno alle 5.30. L'allarme è cessato alle 7.35 circa. È la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina che l'allarme a Leopoli dura così a lungo.
IL PUNTO ALLE 7.25
Potenti bombardamenti si sono registrati nella notte nei sobborghi di Kiev, dove lungamente hanno suonato le sirene che hanno anche squarciato la notte a Leopoli, Cherasky, Kharkiv e in altre città. L'avvicinamento delle forze russe alla capitale dell'Ucraina è testimoniato anche da alcune immagini satellitari che hanno mostrato perfino l'uso di artiglieria pesante. Le autorità ucraine accusano la Russia di raid a Mykolaiv, dove sono stati danneggiati un ospedale per la cura di malati oncologici e alcuni edifici residenziali, anche se nessuno tra le centinaia di pazienti presenti nel nosocomio è rimasto ucciso nell'attacco.