Nessun atto terroristico, il Boeing 737 a Vilnius «volava troppo basso»
Un morto. E tre feriti. Ma, secondo quanto annunciato dalle autorità, lo schianto avrebbe potuto trasformarsi in un vero e proprio disastro. Parliamo, evidentemente, dell'incidente occorso al Boeing 737-400 SF di Swiftair, compagnia che stava operando per conto di DHL, a Vilnius in Lituania. L'aereo, con immatricolazione EC-MFE, è decollato stamane da Lipsia per conto dell'azienda di trasporti. Poco prima delle 5.30 locali, spiega il portale specializzato aeroTELEGRAPH, il velivolo si stava avvicinando alla pista 19 dell'aeroporto di arrivo quando, appunto, si è schiantato. A circa 1,6 chilometri dalla citata pista. Il Boeing ha prima toccato il suolo e, in un secondo momento, colpito un edificio residenziale di due piani dove, solitamente, vivono 14 persone.
Un altro portale specializzato, Aviation Herald, riferisce che durante l'avvicinamento ILS alla pista – dove ILS sta per Instrument Landing System, un sistema elettronico di terra e di bordo ideato per guidare gli aeromobili nella fase finale di un avvicinamento strumentale di precisione verso la pista di un aeroporto – il 737 si trovava al di sotto del percorso di discesa. Di 26 metri, più o meno. L'altitudine registrata, 77 metri, era di riflesso troppo bassa. Lo confermano le riprese di una webcam, da cui si vede come l'aeromobile volasse basso, bassissimo sopra gli alberi e le case per poi inclinarsi improvvisamente su un fianco.
Che cosa è successo, dunque? O, meglio, come mai il Boeing si è ritrovato ad appena 77 metri dal suolo quando avrebbe dovuto trovarsi "più in alto"? Da qualche parte, spiegano i siti di aviazione, qualcosa è andato storto. Le autorità lituane, come noto, in un primo momento non avevano escluso nulla, compresa l'ipotesi di un atto terroristico, sebbene fossero inclini a valutare come plausibile l'errore tecnico o umano. L'ipotesi di un attentato, nel frattempo, è stata esclusa dal commissario di polizia Arunas Paulauskas: «La prima valutazione è che non ci sono prove visibili di danni esterni. Secondo le prime informazioni, non ci sono prove che sia successo qualcosa all'interno dell'aereo». Durante l'avvicinamento, ancora, non c'erano né fuoco né tantomeno fumo. E le comunicazioni erano del tutto nella norma.
L'ipotesi di un atto terroristico è emersa, nelle prime ore, poiché l'estate scorsa sono stati trovati diversi ordigni incendiari nei centri di distribuzione di DHL a Lipsia e a Bimingham. Ordigni che, secondo le autorità, appartenevano a sabotatori russi.