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Israele non scenderà a compromessi se non con la «vittoria totale» nella guerra contro Hamas: lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:27
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Preoccupano la diffusione di malattie ed epidemie a Gaza
Christos Christou, presidente internazionale di Medici Senza Frontiere, ha dichiarato ad Al Jazeera di essere profondamente preoccupato per la diffusione di malattie infettive ed epidemie nella Striscia di Gaza.
19:59
19:59
Nessun accordo con Israele per la gestione del confine
Un funzionario egiziano ha negato l'esistenza di una sorta di coordinamento con Israele che riguarderebbe un'operazione al confine tra Egitto e la Striscia di Gaza. Lo riporta Sky News Arabia, precisando che a rivelare tale supposto «coordinamento» è stato il «Wall Street Journal».
Stando al quotidiano americano - che cita fonti israeliane ed egiziane - lo Stato ebraico dovrebbe prendere il controllo del valico di frontiera di Rafah e dovrebbe schiererebbe forze lungo il cosiddetto Corridoio Filadelfia che separa l'Egitto dall'enclave palestinese.
L'asse Salah al-Din, noto anche come Asse Filadelfia, si estende all'interno della Striscia di Gaza dal Mar Mediterraneo a nord fino al valico di Kerem Shalom a sud lungo il confine egiziano, ed è di circa 14 chilometri.
19:53
19:53
«Nessuno ci fermerà, né l'Aja né asse del male»
Israele non scenderà a compromessi se non con la «vittoria totale» nella guerra contro Hamas. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyhau aggiungendo che «nessuno ci fermerà, nemmeno L'Aja o l'asse del male».
«Ricorrono i 100 giorni di guerra, il giorno terribile in cui i nostri cittadini furono massacrati e rapiti», ha ricordato il premier aggiungendo che Israele «continuerà la guerra finché non raggiungeremo tutti i nostri obiettivi, che sono l'eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti i nostri rapiti e la promessa che Gaza non costituirà una minaccia per il nostro paese».
Da parte sua il il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi ha detto oggi che «per ottenere risultati concreti» per il ritorno degli ostaggi israeliani, l'operazione nella Striscia di Gaza deve continuare. Israele - ha proseguito - non deve cedere ai «tentativi di ricatto» per un cessate il fuoco, «che probabilmente non porteranno a risultati tangibili». «Il tempo - ha aggiunto - sta scadendo per restituire i nostri ostaggi, non li dimenticheremo né abbandoneremo questa missione superiore».
19:04
19:04
«Rete di Hamas in Europa gestita dal Libano»
Hamas gestisce una rete in Europa diretta dal Libano. Lo ha denunciato l'ufficio del premier israeliano, il Mossad e lo Shin Bet sottolineando i tentativi della fazione islamica di colpire obiettivi israeliani all'estero.
La rete di Hamas - hanno continuato le stesse fonti - aveva in programma di «attaccare l'ambasciata israeliana in Svezia per mezzo di droni e usando organizzazioni criminali europee a sostegno degli attacchi».
Le agenzie di intelligence israeliane, e i loro partner stranieri - hanno spiegato le fonti - sono stati in grado di «costruire un globale e profondo» quadro degli sforzi di Hamas di portare a termine attacchi in Europa, come mostrato di recente in Germania, Olanda e Danimarca.
Israele ha detto di aver scoperto «dettagli dei teatri delle operazioni, degli obiettivi terroristici e di coloro coinvolti nel condurre attacchi, dai comandanti in Libano fino agli ultimi degli operativi».
19:02
19:02
Un altro soldato ucciso a Gaza, il bilancio ora è a 187
Israele ha annunciato la morte di un altro soldato ucciso in combattimento nella Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta di un riservista di 24 anni. Il bilancio dei soldati uccisi dall'inizio dell'operazione di terra a Gaza è ora di 187.
17:59
17:59
Israele programma azione alla frontiera Gaza-Egitto
Israele ha informato Il Cairo che sta programmando il lancio di un'operazione militare per prendere il controllo della frontiera tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. Lo ha riferito il «Wall Street Journal» (Wsj) che cita fonti israeliane ed egiziane.
Secondo queste ultime lo Stato ebraico prenderebbe il controllo del valico di frontiera di Rafah e schiererebbe forze lungo il cosiddetto «Corridoio Filadelfia» che separa l'Egitto dall'enclave palestinese.
L'operazione tuttavia - ha spiegato il Wsj, ripreso dai media israeliani - non ha ancora ottenuto il via libera da parte dei leader a Gerusalemme e l'attuazione è legata ai tempi dei colloqui con il governo egiziano visto che questo è al lavoro per mediare un nuovo accordo sugli ostaggi con Hamas.
Israele inoltre - secondo la stessa fonte - ha cercato di tranquillizzare Il Cairo preoccupato che l'operazione possa causare danni accidentali all'Egitto e ai limiti del Trattato di pace del 1979 tra i due paesi per quanto riguarda i «limiti» della presenza di truppe nell'area in questione.
17:58
17:58
Video Houthi con attacco simulato a villaggio
Gli Huthi hanno diffuso un video che simula un attacco da parte del gruppo yemenita sostenuto dall'Iran contro una comunità israeliana, simile a quelli condotti da Hamas il 7 ottobre.
Nel video, diffuso su X dall'emittente pubblica israeliana Kan, i commando Huthi entrano in un edificio dopo aver preso d'assalto il finto villaggio, e mentre lo fanno uno di loro spara a un poster del primo ministro Benyamin Netanyahu. All'interno ci sono un paio di uomini vestiti con abiti ortodossi, che gli Huthi prendono in ostaggio prima di far saltare in aria il modello.
10:58
10:58
«Uccise almeno 23.843 persone a Gaza»
Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che 23'843 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Hamas ha riferito anche di 60'317 feriti, mentre migliaia di persone sono ritenute ancora disperse. Secondo la stessa fonte, la maggior parte delle vittime sono donne, adolescenti e bambini.
10:51
10:51
«Recuperati 20 morti, tra cui donne e bambini»
Squadre della protezione civile «hanno recuperato corpi di 20 martiri, tra cui bambini e donne, all'alba di oggi, dopo che l'occupazione ha bombardato una casa nel quartiere di Daraj nella città di Gaza». Lo ha riferito un corrispondente dell'agenzia palestinese Wafa nella Striscia.
07:44
07:44
IL PUNTO ALLE 8
L'esercito americano ha colpito un altro sito controllato dagli Houthi nello Yemen che, secondo quanto riferito, metteva a rischio le navi commerciali nel Mar Rosso. Lo hanno riferito due funzionari Usa all'Associated Press. Secondo quanto riferito dai giornalisti dell'agenzia Usa a Sana'a, capitale dello Yemen, è stata udita una forte esplosione.
Il Comando militare centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha confermato poi in una nota il nuovo attacco alle postazioni degli Houthi. «Le forze americane hanno effettuato un attacco contro un sito radar nello Yemen» intorno alle 3:45 ora locale di sabato (l'1.45 in Svizzera), ha riferito in una nota.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva minacciato gli Houthi di ulteriori attacchi contro le posizioni ribelli se questi ultimi non avessero fermato il fuoco nel Mar Rosso. E dopo gli attacchi britannici e americani di ieri, gli Houthi - ha indicato l'esercito americano prima degli attacchi di questa mattina - hanno lanciato «almeno un missile» che, tuttavia, non ha colpito nessuna nave.
I media dei ribelli yemeniti Houthi hanno confermato i nuovi attacchi nello Yemen all'alba di oggi, all'indomani dei primi bombardamenti americani e britannici contro i siti del movimento che sta minacciando il traffico marittimo internazionale nel Mar Rosso.
Secondo il canale al-Masirah, questa mattina gli attacchi americani hanno preso di mira almeno un sito nella capitale Sana'a. Dopo gli attacchi britannici e americani di ieri, gli Houthi hanno lanciato «almeno un missile» che, tuttavia, non ha colpito nessuna nave, ha detto l'esercito americano.