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Netanyahu farà ricorso alla CPI contro il mandato d'arresto

Ne dà notizia il sito israeliano Ynet: il termine per inoltrare ricorso scade oggi a mezzanotte – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu farà ricorso alla CPI contro il mandato d'arresto
Red. Online
27.11.2024 06:34
22:43
22:43
«Distrutto più grosso sito produzione missili di Hezbollah»

«Ieri, Hezbollah aveva un sito di produzione di missili a guida di precisione, oggi non ce l'ha più». Lo scrive sul suo account X l'Idf spiegando che «il più grande sito di produzione di missili a guida di precisione di Hezbollah, largo 1,4 km e 70 m sottoterra, è stato colpito e smantellato ieri dai jet da combattimento dell'Iaf», l'aeronautica israeliana, prima che entrasse in vigore il cessate il fuoco.

«Missili a guida di precisione e missili terra-terra erano solo alcuni componenti dell'arsenale mortale di Hezbollah che venivano prodotti in questo sito vicino al confine tra Siria e Libano», aggiunge nel suo post l'Idf.

20:52
20:52
L'Iran si riserva il «diritto di replica all'aggressione israeliana»

L'Iran si riserva il diritto di reagire agli attacchi aerei israeliani del mese scorso, ma sta anche tenendo conto di altri sviluppi nella regione. Lo ha affermato il ministro degli esteri di Teheran, Abbas Araqchi, come riferisce il sito del quotidiano britannico The Guardian.

Teheran ha accolto con favore l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e l'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista Hezbollah in Libano e spera che sia permanente, ha detto Araqchi ai giornalisti e, alla domanda se tale sviluppo possa portare ad un allentamento delle tensioni tra Israele e Iran, ha risposto: «Dipende dal comportamento di Israele». Quindi, ha aggiunto che Teheran si riserva «il diritto di replicare alla recente aggressione israeliana, ma prendiamo in considerazione tutti gli sviluppi nella regione».

17:34
17:34
Biden approva la vendita di armi a Israele per 680 milioni di dollari

Il presidente degli USA uscente Joe Biden ha approvato in via preliminare la vendita di armi a Israele per 680 milioni di dollari (601 milioni di franchi al cambio attuale). Lo riporta il quotidiano economico finanziario britannico Financial Times sottolineando che si tratta di armi di precisione che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha citato come uno dei motivi per sostenere il cessate il fuoco con l'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese Hezbollah.

I funzionari americani hanno di recente informato il Congresso dell'intenzione di fornire a Israele ulteriori munizioni per l'attacco diretto, i Jdams, e bombe di piccolo diametro.

17:05
17:05
Netanyahu farà ricorso alla CPI contro il mandato d'arresto

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha deciso che Israele notificherà alla Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja (Paesi Bassi) la sua intenzione di ricorrere in appello contro i mandati di arresto emessi per lui e l'ex ministro della difesa Yoav Galant, riferisce il sito di informazioni con sede nello Stato ebraico Ynet.

Netanyahu ha preso la decisione all'ultimo minuto, dato che il termine ultimo per il ricorso scade oggi a mezzanotte.

«Lo Stato di Israele rifiuta l'autorità della Corte penale internazionale e la legittimità degli ordini di arresto emessi contro il primo ministro e l'ex ministro della difesa», scrive in una nota l'ufficio di Netanyahu spiegando che Israele ha oggi inviato alla Cpi una comunicazione riguardante l'intenzione di presentare appello contro gli ordini di arresto, chiedendo anche una sospensione dell'esecuzione degli stessi.

«Nel caso in cui la Corte rifiuti l'appello, ciò dimostrerà ulteriormente agli amici di Israele negli Usa e nel mondo quanto la Cpi sia parziale nei confronti di Israele», si legge nel comunicato.

15:51
15:51
Libano: l'esercito regolare rafforza la sua presenza nel sud del Paese

L'esercito libanese ha annunciato oggi di aver «iniziato a rafforzare la propria presenza» nel sud del paese, roccaforte dell'organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista Hezbollah, poche ore dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra il movimento filoiraniano e Israele.

«L'esercito ha iniziato a rafforzare la sua presenza nel settore a sud (del fiume) Litani», ad una trentina di chilometri dal confine israeliano e «a rafforzare l'autorità dello Stato in coordinamento con la Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil)», hanno indicato le forze armate in un comunicato.

Dopo la guerra tra Israele ed Hezbollah nel 2006, la risoluzione dell'Onu 1701 prevede che il confine nord dell'area di responsabilità di Unifil sia proprio il corso del Litani

Un giornalista dell'agenzia di stampa France-Presse (Afp) ha potuto vedere truppe e veicoli militari in due regioni del sud del Libano.

13:59
13:59
Ancora spari nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha per la seconda volta in poche ore aperto il fuoco nel sud del Libano in direzione di civili che tentano di tornare alle loro case distrutte a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi.

Lo riferisce il ministero dell'informazione, affermando che dopo gli spari di artiglieria su Kafr Kila, nel settore orientale della linea blu, i militari di Israele hanno sparato contro la località di Adaysse, nel settore centrale.

13:57
13:57
I morti a Gaza sono 44.282

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 44.282, di cui 33 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 104.880, secondo la stessa fonte.

12:07
12:07
Mandato di arresto contro Netanyahu , «la Francia rispetterà gli obblighi internazionali»

«La Francia rispetterà gli obblighi internazionali», ma per quanto riguarda il mandato d'arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu, ci sono delle «immunità» previste dal diritto internazionale riguardo «gli Stati che non fanno parte della Corte Penale Internazionale»: è quanto comunicato stamattina dal portavoce del ministero degli Esteri a Parigi aggiungendo che «continueremo a lavorare con il premier e le autorità israeliane».

«La Francia - ha comunicato il portavoce del Quai d'Orsay - rispetterà i suoi obblighi internazionali, restando inteso che lo Statuto di Roma esige piena cooperazione con la Cpi e prevede anche che uno stato non possa essere costretto ad agire in modo incompatibile con i suoi obblighi in base al diritto internazionale per quanto riguarda le immunità degli stati che non fanno parte della Cpi. Tali immunità - continua - si applicano al primo ministro Netanyahu e agli altri ministri coinvolti e dovranno essere prese in considerazione se la Cpi dovesse chiederci il loro arresto e la loro consegna».

«In conformità con la storica amicizia che lega la Francia ad Israele - fa sapere ancora il Quai d'Orsay - due democrazie legate allo stato di diritto e al rispetto di una giustizia professionale e indipendente, la Francia intende continuare a lavorare in stretta collaborazione con il primo ministro Netanyahu e con le altre autorità israeliane per giungere alla pace e alla sicurezza per tutti in Medio Oriente».

12:05
12:05
L'IDF: «Distrutta una fabbrica di missili di Hezbollah»

Poco prima dell'entrata in vigore della tregua, l'Idf ha sferrato il suo colpo più micidiale contro Hezbollah: cento bombe, molte anti-bunker, hanno polverizzato la fabbrica supersegreta di missili terra-superficie dei miliziani filoiraniani nel nord del Libano.

Lo riferisce Channel 12 spiegando che il raid è stato pianificato come «attacco finale» prima del cessate il fuoco. Obiettivo: impedire a Hezbollah di produrre in maniera indipendente missili a lungo raggio per il futuro.

12:04
12:04
Il Qatar spera che la tregua in Libano si allarghi nella Striscia

Il Qatar, che in questi mesi ha tentato di mediare per una tregua a Gaza, spera che il cessate il fuoco in Libano porti ad un accordo simile nella Striscia.

10:40
10:40
Katz chiede «misure forti» contro il ritorno di Hezbollah nei villaggi del sud

Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato di aver ordinato all'esercito di adottare misure «forti» per impedire a quelli che lui definisce come membri di Hezbollah di entrare nei villaggi di confine dove potrebbero ancora operare truppe israeliane. Lo riporta il Times of Israel.

«A causa dell'ingresso dei membri di Hezbollah a Kfar Kila», Katz ha ordinato ai militari «di agire con forza e senza compromessi contro sviluppi di questo tipo», afferma il suo ufficio in una dichiarazione. Ai membri di Hezbollah deve essere impedito di raggiungere le aree nel Libano meridionale dove l'Idf continua a proibire gli spostamenti.

10:39
10:39
Ancora morti a Gaza

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che «un certo numero di cittadini, inclusi bambini e donne» sono stati uccisi dai continui attacchi aerei israeliani su Gaza dall'alba. Lo riporta il Guardian.

Negli attacchi, che secondo la fonte hanno avuto luogo a Gaza City e Beit Lahia, sarebbero state uccise 12 persone.

10:37
10:37
L'IDF spara per per impedire ai civili di tornare nella zona di Kafr Kila

L'artiglieria israeliana nel sud del Libano ha sparato alcuni colpi per impedire ai civili libanesi di tornare nelle loro case nella zona di Kafr Kila, nel settore orientale della linea blu. Lo riferisce il ministero dell'Informazione libanese.

Kafr Kila è un villaggio quasi del tutto raso al suolo dall'esercito israeliano. Dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco, alle 4 del mattino locali (le 3 in Svizzera), centinaia di famiglie hanno tentato di tornare nelle loro case, anche se distrutte da Israele, nel sud del Libano. L'esercito israeliano rimane per il momento come forza occupante nel sud del Paese.

09:11
09:11
L'Iran contro la risoluzione dell'Aiea

«La risoluzione recentemente emessa dal Consiglio dei Governatori dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) contro le attività nucleari dell'Iran è infondata e non ha alcuna base legale»: lo ha affermato oggi il vicepresidente per gli Affari strategici iraniano, Mohammad Javad Zarif. Lo riporta l'Irna.

«Gli Stati europei e gli Stati Uniti, in quanto sostenitori della risoluzione, dovrebbero sapere che non sono in una posizione di rivendicazione, ma devono invece essere responsabili», ha aggiunto.

Riferendosi ai colloqui che si terranno venerdì a Ginevra tra l'Iran e Regno Unito, Francia e Germania sulle attività nucleari iraniane, Zarif ha sottolineato che è «possibile raggiungere un accordo solo creando un equilibrio e da una posizione paritaria».

«L'Iran attiverà diverse migliaia di centrifughe avanzate di produzione nazionale, in risposta alla risoluzione sostenuta dagli Stati Uniti, emessa venerdì dal Consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e trasmessa da Regno Unito, Francia e Germania»: lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, come riporta l'Irna. «La politica del trio europeo nei confronti dell'Iran è conflittuale e ingerente, e il loro recente approccio è ingiustificabile e non costruttivo», ha aggiunto ieri Araghchi - citato da Mehr - in un incontro con il suo omologo spagnolo José Manuel Albares Bueno, a margine di una sessione dell'Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (Unaoc) in Portogallo.

08:08
08:08
IDF: «Colpito un terrorista di alto livello di Hamas»

L'Aeronautica militare israeliana ha «colpito con precisione» la notte scorsa «un terrorista di alto livello dell'unità di cecchini della Brigata Gaza City di Hamas»: lo rende noto l'Esercito (Idf) su Telegram.

L'uomo, identificato in Mumin Al-Jabari, si legge in un comunicato, «operava in una stanza all'interno di una struttura che in precedenza fungeva da scuola Al-Tabaeen».

«Al-Jabari dirigeva ed eseguiva attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf nella Striscia di Gaza ed aveva una grande quantità di armi nella stanza in cui operava - prosegue la nota -. Ad agosto, l'Idf ha colpito la struttura, utilizzata come rifugio attivo, ed ha eliminato oltre 30 terroristi di Hamas e della Jihad islamica».

08:08
08:08
L'esercito libanese si sta preparando a schierare i propri soldati nel sud del Paese

L'esercito libanese ha reso noto questa mattina che si sta preparando a schierare i propri soldati nel sud del Paese, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah: lo riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito.

In un comunicato l'esercito ha anche chiesto ai residenti dei villaggi di confine di ritardare il rientro a casa fino al ritiro dell'esercito israeliano.

«Con l'entrata in vigore del cessate il fuoco, l'esercito sta prendendo le misure necessarie per completare il suo dispiegamento nel sud», ha affermato l'esercito. «Il comando dell'esercito invita i cittadini ad aspettare prima di tornare nei villaggi e nelle città in prima linea in cui sono penetrate le forze nemiche israeliane, in attesa del loro ritiro».

In base all'accordo di cessate il fuoco, l'esercito libanese dovrebbe dispiegare 5.000 truppe nel sud. L'invito ai residenti sfollati a ritardare il loro ritorno fa seguito ad un simile precedente avvertimento dell'esercito israeliano.

08:05
08:05
Hamas ha affermato di esser «pronto» per la tregua a Gaza

Hamas ha affermato di esser «pronto» per la tregua a Gaza dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.

«L'annuncio del cessate il fuoco in Libano è una vittoria e un grande successo per la resistenza», ha dichiarato oggi all'agenzia di stampa Afp un alto funzionario dell'ufficio politico di Hamas.

«Hamas è pronto per un accordo di cessate il fuoco e per un serio accordo di scambio di prigionieri», ha aggiunto.

07:00
07:00
Gli USA hanno colpito un obiettivo legato all'Iran in Siria

Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver colpito un obiettivo legato all'Iran in Siria in risposta all'attacco contro il personale americano. In un post su X il Centcom, il comando centrale USA nell'area, ha precisato di aver attaccato un deposito di munizioni del regime di Teheran. «Gli Stati Uniti non accetteranno nessun attacco contro il loro personale o quello dei loro alleati», sottolinea il Centcom.

06:34
06:34
Il punto alle 06.00

Alle 3 ore di stanotte (le 4 ora locale) è entrato in vigore il cessate il fuoco in Libano dopo due mesi di guerra aperta tra l'esercito di Israele e l'organizzazione libanese Hezbollah. La tregua era stata annunciata dal primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu dopo che era stato dato il via libera alla proposta degli Stati Uniti. Nelle ore precedenti alla tregua sono proseguiti i bombardamenti di Israele su Beirut e Hezbollah ha lanciato droni su Tel Aviv.

Gli abitanti del sud del Libano e della valle della Bekaa hanno cominciato a tornare a casa subito dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco. Lo testimoniano - come riporta l'edizione online del quotidiano libanese L'Orient-Le jour - le immagini trasmesse dai canali televisivi locali. Il portavoce dell'esercito israeliano Avichay Adraee ha invitato i civili libanesi a non tornare a casa subito, nonostante l'entrata in vigore del cessate il fuoco, affermando che le autorità «vi informeranno sulla data sicura per il ritorno». «Con l'entrata in vigore dell'accordo di cessate il fuoco e in conformità con le sue disposizioni, l'esercito israeliano continua a essere schierato nelle sue posizioni nel Libano meridionale. Non muovetevi verso i villaggi che sono stati evacuati, per la vostra protezione e la sicurezza delle vostre famiglie evitate di raggiungere la zona», ha aggiunto.

L'Iran ha accolto con favore la «fine dell'aggressione israeliana» in Libano, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Il portavoce della diplomazia iraniana, Esmaïl Baghaï, ha dichiarato: «L'Iran accoglie con favore la notizia della fine dell'aggressione del regime sionista contro il Libano e sostiene fermamente il governo, la nazione e la resistenza libanese».

Quattro morti in un attacco israeliano contro un edificio scolastico a Gaza. Lo riporta Al Jazeera secondo cui gli aerei da caccia hanno colpito la scuola di al-Tabin, «rifugio per sfollati» nella città di Gaza. Un numero imprecisato di persone risulta ancora disperso e altre sono rimaste ferite. La scuola di Al-Tabin è stata teatro di un attacco israeliano ad agosto, in cui sono morte più di 100 persone, tra cui molte donne e bambini.