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Questo il commento del premier israeliano sull'idea del presidente statunitense di trasferire i palestinesi da Gaza – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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![Netanyahu: «Il piano di Trump su Gaza è molto buono, un'idea nuova»](https://naxos-cdn01.gruppocdt.ch/cdt/stories/2025/02/09/1920x1080/9dae3fab-f4bd-4cd7-a595-5842e5819b9c.jpeg)
23:17
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Fonti palestinesi, un terzo ucciso oggi in Cisgiordania
Il ministero della Salute palestinese ha confermato in serata l'uccisione di due donne in Cisgiordania, nel campo di Nour Shams, segnalando una terza vittima, Iyas Adli Fakhri al-Akhras, un palestinese di 20 anni, ucciso «dalle forze israeliane» nel campo.
L'esercito israeliano ha dichiarato che sta indagando su una serie di episodi avvenuti nel campo, dove questa mattina ha avviato un'operazione, estesa anche ai campi vicini di Tulkarem e Jenin.
«L'Ephraim Brigade Combat Team ha iniziato le operazioni a Nour Shams», ha affermato l'esercito in una nota, aggiungendo che i soldati hanno «preso di mira diversi terroristi e arrestato altri individui nella zona». Secondo il ministero della Salute sarebbero invece state uccise due donne di poco più di 20 anni, una delle quali incinta all'ottavo mese. Suo marito, Yazan Abu Shola, è rimasto gravemente ferito mentre la giovane donna è morta all'arrivo all'ospedale locale. Il ministero afferma che non è stato possibile salvare la vita del bambino perchè l'esercito israeliano avrebbe «impedito il trasferimento dei feriti in ospedale».
Un'altra donna di 21 anni, è stata uccisa nel campo, e suo padre è rimasto ferito quando «le forze israeliane hanno usato degli esplosivi per aprire la porta della loro casa di famiglia».
Secondo il ministero della Salute, dall'inizio dell'anno almeno 70 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania.
23:00
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Trump: «Gli ostaggi rilasciati sembravano sopravvissuti all'Olocausto»
Gli ostaggi rilasciati da Hamas sembravano dei sopravvissuti dell'Olocausto. Lo ha detto Donald Trump a bordo dell'Air Force One, secondo quanto riportato dai giornalisti al seguito.
22:59
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Trump: «Mi impegno ad acquistare e controllare Gaza»
Donald Trump ha detto di essere impegnato ad acquistare e controllare Gaza. Lo ha detto il presidente a bordo dell'Air Force One, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg.
20:55
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Netanyahu: «Trump determinato sul suo piano per Gaza»
Benyamin Netanyahu ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è «determinato» a realizzare il suo piano per Gaza, definendolo «rivoluzionario». Il primo ministro israeliano, rientrato in Israele da Washington, ha affermato di aver ottenuto «risultati straordinari» nei colloqui con Trump.
«Sto tornando ora da una visita storica a Washington, con il Presidente Donald Trump, con i principali membri del suo governo, con i leader del Senato e del Congresso. Questa visita e le conversazioni con il presidente degli Stati Uniti portano ulteriori risultati straordinari che possono garantire la sicurezza di Israele per le generazioni future», ha detto Netanyahu all'inizio della riunione del suo governo. «Ci sono opportunità davanti a noi che non avremmo mai immaginato, o che almeno fino a pochi mesi fa sembravano impossibili, ma ora sono possibili. Abbiamo ottenuto molti successi, ma anche molte sfide ci aspettano».
«Abbiamo concordato che dobbiamo completare tutti gli obiettivi della guerra che ci siamo prefissati: l'eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti i nostri ostaggi, garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele, riportare tutti i residenti nel nord, nel sud e, ovviamente, impedire all'Iran di ottenere armi nucleari», ha detto il premier israeliano.
«Il presidente Trump ha anche presentato una visione diversa per il 'giorno dopo'. Per un anno intero ci è stato detto che nel giorno dopo dobbiamo avere l'Autorità Palestinese nella Striscia di Gaza. Trump ha proposto una visione completamente diversa, molto migliore per lo Stato di Israele. Una visione rivoluzionaria, creativa, e ne stiamo discutendo. È molto determinato a realizzarla. Questo ci apre molte altre possibilità», ha sottolineato il leader israeliano, secondo cui la visita a Washington «rappresenta una svolta storica per lo Stato di Israele».
Nel frattempo, «stiamo facendo rispettare gli accordi di cessate il fuoco. Questo ci obbliga a intervenire, a volte con il fuoco, per farli rispettare. Lo stiamo facendo sia nel sud che nel nord. Il mio ordine questa sera è: nessuno deve avvicinarsi al perimetro e nessuno deve violare il perimetro. Questa è una parte dell'accordo, lo faremo rispettare, e lo faremo con determinazione. Ci aspettiamo che Hamas rispetti tutti i suoi impegni, e questo è uno di essi», ha concluso.
14:16
14:16
Parla la Lega araba: «L'idea di Netanyahu dimostra un distacco dalla realtà»
La Lega Araba afferma che l'osservazione di Netanyahu sull'Arabia Saudita dimostra «distacco dalla realtà». Il premier israeliano ha suggerito di istituire uno Stato palestinese all'interno del territorio saudita.
«La logica che sottende le dichiarazioni di Netanyahu è inaccettabile e riflette un completo distacco dalla realtà», ha dichiarato in un comunicato il capo del blocco regionale Ahmed Aboul Gheit, aggiungendo che idee come quella ventilata da Netanyahu durante una recente intervista ai media 'non sono altro che mere fantasie o illusioni'.
13:52
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I morti a Gaza sono 48.189
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 48.189 di cui otto (uno deceduto per ferite e sette recuperati senza vita) nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 111.640, secondo la stessa fonte.
13:51
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Il Qatar condanna il commento di Netanyahu
Il Qatar condanna il commento del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu che ha suggerito di istituire uno Stato palestinese all'interno del territorio saudita. In una nota, il ministero degli Esteri del Qatar, mediatore chiave nei negoziati sull'accordo di cessate il fuoco e ostaggi tra Hamas e Israele a Gaza, descrive l'affermazione di Netanyahu come «provocatoria». Lo scrive il Times of Israel.
Netanyahu, intervistato da Channel 14, aveva detto che «i sauditi possono creare uno Stato palestinese in Arabia Saudita; hanno molto terreno laggiù».
11:43
11:43
«Uccisa dall'IDF in Cisgiordania una donna palestinese incinta»
Una donna palestinese di 23 anni, Sundus Jamal Shalabi, e il suo bambino non ancora nato sono stati uccisi oggi dalle Forze di difesa israeliane (Idf) durante l'assalto al campo di Nour Shams a est di Tulkarem. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa.
Il ministero della Salute ha riferito che Sundus, incinta di otto mesi, è stata uccisa mentre suo marito ha riportato gravi ferite alla testa causate da colpi d'arma da fuoco.
Il ministero ha inoltre indicato che i team medici di Tulkarem non sono stati in grado di salvare il bambino a causa dell'ostruzione all'accesso alle cure mediche da parte dell'Idf. Sundus e il suo bambino sono arrivati all'ospedale morti, mentre il marito è stato trasferito in un ospedale di Ramallah a causa della gravità delle sue condizioni.
L'esercito israeliano aveva impedito alle squadre della Mezzaluna Rossa Palestinese di raggiungere i feriti all'interno del campo di Nour Shams, ma dopo un po' di tempo, le squadre sono riuscite a raggiungere Sundus e suo marito, trasportandoli al Thabet Thabet Governmental Hospital di Tulkarem. Non sono tuttavia riuscite a raggiungere altri due feriti all'interno del campo.
Testimoni oculari hanno riferito a Wafa che i cecchini israeliani, di stanza negli edifici occupati, hanno aperto il fuoco su Sundus e suo marito nella zona di al-Saleheen del campo, mentre cercavano di lasciare la loro casa e trovare un posto più sicuro. Con l'uccisione di Sundus Shalabi, è salito a sei il numero delle vittime a Tulkarem e nei suoi accampamenti durante l'attuale assalto israeliano.
11:18
11:18
Hamas: «Israele ha completato il ritiro dal corridoio di Netzarim»
L'esercito israeliano ha completato il ritiro dal corridoio di Netzarim come parte dell'accordo di cessate il fuoco in corso, ha dichiarato un funzionario di Hamas. Il corridoio, largo circa 6 km, divide trasversalmente in due la Striscia ed è stato creato durante il conflitto contro Hamas.
«Le forze israeliane hanno smantellato le loro posizioni e postazioni militari e hanno completamente ritirato i loro carri armati dal corridoio di Netzarim sulla strada di Salaheddin, permettendo ai veicoli di passare liberamente in entrambe le direzioni», ha dichiarato il funzionario del ministero degli Interni gestito da Hamas.
09:58
09:58
Arrivati a Bangkok gli ostaggi thailandesi liberati da Hamas
Cinque lavoratori agricoli thailandesi rapiti durante l'attacco di Hamas a Israele e tenuti in ostaggio a Gaza per oltre un anno sono atterrati all'aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok.
La liberazione è avvenuta il 30 gennaio scorso nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele che ha l'obiettivo di porre fine alla guerra di Gaza.
07:05
07:05
Il punto alle 7.00
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu definisce il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di trasferire i palestinesi da Gaza «molto buono, la prima idea nuova da anni». «Ha il potenziale per cambiare tutto a Gaza», afferma Netanyahu in un'intervista rilasciata a Fox News prima del suo rientro da Washington. «Non è uno sfratto forzato, né una pulizia etnica. Tutti parlano di Gaza come di una prigione a cielo aperto, e allora perché tenere questa gente in prigione? I cittadini di Gaza potranno tornare nelle loro case dopo la ricostruzione, a patto che rinneghino il terrorismo».
Il rientro dei palestinesi a Gaza era stato inizialmente escluso da Trump.
Per Netanyahu, adesso «la sfida principale è dove mandare i cittadini di Gaza». Ma è un «approccio nuovo e corretto... un approccio molto molto buono, nuovo».
Il presidente israeliano nega che l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff lo abbia «convinto» a entrare nell'accordo in corso per il rilascio degli ostaggi con Hamas: «Abbiamo avuto una conversazione molto franca, non solo amichevole. La realtà è che ho accettato questo accordo mesi fa, mentre Hamas lo ha rifiutato l'accordo».
Netanyahu ricorda anche di aver apprezzato il «supporto iniziale» dell'amministrazione di Joe Biden all'inizio della guerra. Ma sottolinea anche che mentre aumentava la pressione internazionale su Biden per cambiare la sua posizione su Israele, la Casa Bianca ha chiesto di fermare le armi con l'ingresso a Rafah. Il premier ricorda anche che alcuni nel suo gabinetto volevano porre fine alla guerra a Gaza data l'opposizione degli Stati Uniti, ma lui si è opposto: «Se diventiamo uno stato vassallo, non sopravviveremo».