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«Netanyahu in visita in Polonia? Va protetto da un potenziale arresto»

Il presidente polacco ha chiesto al governo di Varsavia di proteggere l'omonimo israeliano dal mandato di cattura voluto dalla CPI, nel caso questo dovesse partecipare alla commemorazione per l'80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Netanyahu in visita in Polonia? Va protetto da un potenziale arresto»
Red. Online
09.01.2025 06:16
16:11
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«Netanyahu in visita in Polonia? Va protetto da un potenziale arresto»

Il presidente polacco ha chiesto al governo di Varsavia di proteggere Benyamin Netanyahu da un potenziale arresto dopo che la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura nei suoi confronti, qualora il primo ministro israeliano partecipasse in Polonia a una commemorazione per l'80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz.

Il presidente Andrzej Duda ha affermato che le autorità polacche dovrebbero garantire che la permanenza di Netanyahu sul territorio polacco rimanga «senza ostacoli» e ha fatto riferimento alle «circostanze assolutamente eccezionali» dell'evento, secondo una lettera dell'8 gennaio indirizzata al primo ministro Donald Tusk visionata da Bloomberg News.

Il presidente polacco Andrzej Duda ha detto che «ogni persona di Israele, ogni funzionario di quel paese, dovrebbe essere in grado di prendere parte a questo evento unico», ha detto la sua assistente Malgorzata Paprocka su X.

La cerimonia commemorativa degli 80 anni dalla liberazione di Auschwitz-Birkenau è prevista per il 27 gennaio, con la partecipazione di delegazioni internazionali.

15:12
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Genitori dei soldati israeliani contro Netanyahu

Un gruppo di oltre 800 genitori di soldati israeliani che stanno combattendo a Gaza ha inviato una lettera al primo ministro Benyamin Netanyahu accusando il governo di condurre una guerra «senza obiettivi chiari» e minacciando di avviare un'ampia protesta per chiedere la conclusione del conflitto.

«Non permetteremo che Gaza diventi il cimitero dei nostri figli,» si legge nel testo della lettera, firmata da 837 persone appartenenti al gruppo «I genitori dei combattenti gridano basta». Il messaggio afferma che i soldati sono impegnati in una guerra «di necessità», ma critica il protrarsi del conflitto senza una chiara strategia per il ritorno dei soldati e degli ostaggi.

La lettera si conclude con un'accusa diretta al primo ministro: «Ti riteniamo responsabile dell'abbandono degli ostaggi e dei soldati. Siamo pronti a lottare per mettere fine a questa guerra inutile». Proteste sono previste per i prossimi giorni.

11:55
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«In 24 ore uccise 70 persone a Gaza»

Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza controllata da Hamas afferma che 70 persone sono state uccise in 24 ore.

06:17
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Il punto alle 6

 «Non c'è un genocidio di Israele contro i palestinesi». Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con i giornalisti, sottolineando tuttavia che il numero delle vittime a Gaza «è devastante».

Intanto, tre soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) sono morti in combattimento a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto lo stesso esercito israeliano, citato dai media locali.