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Netanyahu: «La Striscia sarà smilitarizzata e sotto il controllo di sicurezza israeliano»

Il primo ministro ha ribadito che non permetterà che «Hamastan» si trasformi in «Fatahstan» – L'ambasciatore israeliano in Russia: «Non ci sono i prerequisiti per la ripresa dei colloqui su Gaza» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu: «La Striscia sarà smilitarizzata e sotto il controllo di sicurezza israeliano»
Ats
16.12.2023 07:59
23:06
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Agente diplomatico francese muore in un bombardamento a Gaza

Un agente diplomatico francese è morto dopo essere stato ferito in un bombardamento che ha colpito la casa dove si rifugiava a Rafah, a Gaza. Ne dà notizia il ministero degli Esteri di Parigi condannando «il bombardamento di un edificio residenziale che ha causato la morte di numerosi altri civili» e chiedendo che Israele faccia piena luce.

L'uomo «aveva trovato rifugio in casa di un collega del Consolato di Francia, insieme ad altri due colleghi e numerosi familiari. La casa è stata colpita mercoledì sera da un bombardamento israeliano, che ha ferito gravemente il nostro agente e provocato una decina di vittime».

«Il nostro collega - prosegue il Quai d'Orsay - lavorava per la Francia dal 2002. Una parte della sua famiglia ha potuto lasciare Gaza per la Francia, nell'ambito del sistema di evacuazione messo in atto dal Ministero dell'Europa e degli Affari Esteri. Il Ministero dell'Europa e degli Affari Esteri è in contatto con la famiglia del nostro collega in Francia. Gli porge le sue condoglianze. Questa sera lo piangiamo tutti e abbiamo un pensiero speciale per i suoi colleghi del Consolato Generale di Francia a Gerusalemme».

«La Francia condanna il bombardamento di un edificio residenziale che ha causato la morte di numerosi altri civili. Chiediamo che venga fatta luce il più presto possibile dalle autorità israeliane sulle circostanze di questo bombardamento», conclude la nota.

22:18
22:18
Netanyahu: «Dopo l'eliminazione di Hamas, la Striscia sarà smilitarizzata e sarà sotto il controllo di sicurezza israeliano»

«Dobbiamo dire la verità e non coltivare illusioni. Dopo l'eliminazione di Hamas, la Striscia sarà smilitarizzata e sarà sotto il controllo di sicurezza israeliano». Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu, confermando la posizione su futuro della Striscia che non prevede, a suo giudizio, il controllo da parte dell'Autorità nazionale palestinese.

«Nonostante il lutto, nonostante le pressioni internazionali, continueremo fino alla fine, nulla - ha dichiarato - ci fermerà». Il primo ministro ha ribadito che non permetterà che «Hamastan» si trasformi in «Fatahstan», ovvero con l'Autorità nazionale palestinese che torna a governare Gaza.

Citando un sondaggio della scorsa settimana che ha rilevato che l'82% dei palestinesi in Cisgiordania giustifica il massacro del 7 ottobre, ha osservato che l'Anp deve ancora condannare l'assalto. «Loro dovrebbero controllare Gaza?».

Piuttosto, dopo che Hamas sarà distrutto, «Gaza sarà smilitarizzata» e non rappresenterà alcuna minaccia per Israele, ha sottolineato.

«La guerra andrà avanti fino alla distruzione di Hamas», anche se la morte dei tre ostaggi ha «spezzato il mio cuore e quello della nazione», ha poi detto Netanyahu. Il premier ha aggiunto che «abbiamo appreso la lezione», poi ha promesso che Israele manterrà «tutti gli sforzi militari e diplomatici per riportare a casa tutti gli ostaggi».

20:24
20:24
«90 «terroristi operativi» di Hamas nell'ospedale Kamal Adwan»

L'esercito israeliano e lo Shin Bet (Sicurezza interna) hanno arrestato nei giorni scorsi circa 90 «terroristi operativi» di Hamas nell'ospedale Kamal Adwan nel nord della Striscia e «sequestrato numerose armi».

Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che «alcuni di quelli detenuti nell'ospedale», ritenuto «una base di Hamas», hanno «preso parte al massacro del 7 ottobre» nel sud di Israele. Tra le armi sequestrate nell'ospedale - hanno aggiunto - «fucili d'assalto, lanciagranate, ordigni esplosivi e equipaggiamento militare di operativi di Hamas».

20:23
20:23
8000 dispersi oltre alle 19 mila vittime a Gaza

Un alto esponente di Hamas, Osama Hamdan, ha affermato che oltre 8000 persone risultano disperse sotto le macerie degli edifici crollati nelle Striscia di Gaza a causa dei bombardamenti israeliani, oltre al numero dei morti che supera ormai 19'000.

«L'occupazione ha commesso molti massacri nei 71 giorni di guerra a Gaza. L'aggressione continua nella Cisgiordania occupata dove sono state registrate 300 morti dal 7 ottobre e circa il 70% dei morti e dei dispersi sono donne e bambini», ha detto Hamdan, in una conferenza stampa a Beirut di cui riferisce Al Jazeera online.

18:50
18:50
«Due palestinesi uccisi da Israele in Cisgiordania»

L'agenzia Wafa ha riferito della morte di due palestinesi «uccisi da Israele». Il primo è Aziz Khalil (20 anni), ucciso dalle forze israeliane nel sud della Cisgiordania. Il secondo è - secondo la stessa fonte - Salim Hajar (25 anni), «ucciso dal fuoco dell'Idf» vicino Tulkarem, sempre in Cisgiordania. L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione sui due fatti.

18:50
18:50
Herzi Halev: «Da comandante sono responsabile della morte dei 3 ostaggi»

«L'esercito ed io, come suo comandante, siamo responsabili» della morte dei tre ostaggi israeliani uccisi a Gaza. Lo ha ribadito il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi aggiungendo che «è proibito sparare a chi alza bandiera bianca e chiede di arrendersi». «Gli spari - ha continuato - sono stati fatti durante combattimenti e condizioni di stress».

18:45
18:45
Le famiglie ostaggi: «Basta combattere, avviare i negoziati»

Le famiglie degli ostaggi tenuti nella Striscia di Gaza hanno esortato il governo israeliano a porre fine ai combattimenti e ad avviare negoziati per il loro rilascio.

«Stiamo solo recuperando cadaveri. Vogliamo che fermiate i combattimenti e avviate i negoziati», ha detto Noam Perry, figlia di un israeliano rapito, durante un raduno di famiglie di ostaggi a Tel Aviv.

Robby Chen, padre di un soldato 19.enne ostaggio, ha espresso la sua rabbia tenendo una clessidra in mano. «Cosa state aspettando? Di farli tornare nelle bare? Chiediamo al governo di parlare con noi oggi e spiegare quale proposta hanno sul tavolo».

17:46
17:46
Hamas: «Israele conosce le condizioni per liberare altri ostaggi»

«L'esercito sionista conosce molto bene le nostre condizioni per liberarli, poiché nessuno di loro sarà liberato finché non saranno soddisfatte le nostre condizioni». Lo afferma Abu Obaida, portavoce delle Brigate Al-Qassam, rispetto alla liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas.

«Il nemico sionista sta giocando con le vite dei suoi soldati tenuti prigionieri dalla resistenza palestinese e quindi non si preoccupa dei sentimenti delle loro famiglie. Ieri, l'esercito sionista ha intenzionalmente giustiziato tre di loro, preferendo ucciderli piuttosto che liberarli».

«Si tratta - afferma Obaida in un comunicato - dello stesso palese comportamento criminale che ha praticato e continua a praticare contro i suoi prigionieri a Gaza, nel disperato tentativo di liberarsi del loro fardello».

17:46
17:46
Un altro ostaggio israeliano morto a Gaza

La famiglia di Inbar Haiman, 27 anni, è stata informata della sua morte in cattività a Gaza. Lo hanno riferito i media. Haiman era stata rapita da Hamas alla festa musicale di Reim, a ridosso della Striscia, il 7 ottobre scorso.

16:55
16:55
Critiche a Netanyahu per non aver annunciato la morte degli ostaggi

Voci di forte critica si stanno alzando in Israele contro il premier Benjamin Netanyahu - e il suo governo - per non aver annunciato lui ieri sera in prima persona l'uccisione dei tre ostaggi israeliani da parte dell'esercito a Gaza.

Lo hanno segnalato i media ricordando che in passato, in casi simili, è stato il premier ad annunciare ad Israele quanto era successo. Tra le voci riportate, quella del giornalista Einav Schiff di Yediot Ahronot secondo cui «il portavoce militare (Daniel Hagari, ndr) è stato abbandonato la scorsa sera. Non era lui a dover guardare negli occhi l'opinione pubblica e informarla della tragedia ma il primo ministro o almeno il ministro della difesa o il capo di stato maggiore. Non è sorprendente ma deludente».

Alla carica contro il governo - dopo aver abbassato i toni dal 7 ottobre scorso - è tornato Uri Heitner, storico e figura di spicco del movimento dei Kibbutz. Heitner - secondo i media - ha collegato la tragedia dell'uccisione degli ostaggi a Gaza alle politiche a favore dell'incremento del porto d'armi incentivate dal ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir di 'Potere ebraico' e lo ha chiamato «gang leader».

Dan Halutz, un ex capo di stato maggiore dell'esercito, è stato il più caustico nei confronti di Netanyahu. «Bibi - ha detto, citato dai media, ricorrendo al nomignolo del premier - l'unica immagine di vittoria possibile dopo il fallimento del 2023 è quella di te che ci lasci con la bandiera bianca». Una immagine legata al fatto che gli ostaggi uccisi - secondo l'esercito - avevano innalzato un bastone con una pezza bianca.

16:15
16:15
«Spari contro la parrocchia a Gaza»

La parrocchia latina di Gaza è da un paio d'ore sotto attacco. I cecchini stanno sparando e ci sarebbero al momento due morti e cinque feriti.

È quanto riferiscono fonti del Patriarcato latino di Gerusalemme, rendendo noto che questa notte un tank israeliano aveva sparato verso la casa delle suore di Madre Teresa. È stato distrutto il generatore che ha preso fuoco con gravi danni. Una religiosa è rimasta ferita alla gamba.

Ora «tutto il complesso della Sacra Famiglia è circondato» e «le operazioni militari sono proprio a ridosso», riferiscono le stesse fonti, secondo cui i cecchini sparano a chiunque si muova all'interno della parrocchia, un compound di diversi edifici.

I due morti sarebbero due donne, mamma e figlia, che si erano spostate dalla chiesa per raggiungere i bagni. Le informazioni arrivano frammentarie perché la connessione è a singhiozzo.

La parrocchia latina della Sacra Famiglia a Gaza, secondo quanto riferito all'ANSA da fonti della Chiesa cattolica locale, è l'unica parrocchia cattolica della Striscia ed è quella che quotidianamente riceve una telefonata di Papa Francesco.

I fedeli normalmente erano circa 150 ma dallo scoppio della guerra, il 7 ottobre, la parrocchia accoglie circa settecento persone anche perché le strutture di altre chiese cristiane erano già state attaccate e in alcuni casi distrutte.

In questi due mesi, nonostante gli avvertimenti dell'esercito israeliano, che considera la zona della parrocchia un obiettivo militare, di fatto la Sacra Famiglia è rimasta una sorta di zona franca. Era stata uccisa solo una anziana cristiana che era uscita per andare a vedere in quali condizioni fosse la sua casa.

«Secondo le informazioni trapelate, l'operazione sarebbe scattata per la presunta presenza di un lanciamissili nel complesso», riferisce l'Osservatore Romano che rilancia oggi la notizia in prima pagina.

16:01
16:01
Stasera conferenza stampa di Netanyahu

Il premier Benyamin Netanyahu terrà una conferenza stampa stasera alle 20.30 (le 19.30 in Svizzera). Lo ha fatto sapere il suo ufficio.

15:21
15:21
Gli Huthi rivendicano l'attacco con droni su Eilat

Un portavoce del governo yemenita degli Huthi, sostenuto dall'Iran, ha dichiarato che il gruppo ha attaccato con uno «sciame di droni» la città di Eilat, località turistica israeliana sul Mar Rosso. Lo riporta la BBC.

Il Mar Rosso è una delle rotte più importanti al mondo per le spedizioni di petrolio e carburante. Ieri, due importanti compagnie di navigazione hanno sospeso le partenze nell'area a causa di una serie di attacchi da parte degli Huthi.

13:56
13:56
Incontro fra il direttore del Mossad e il premier del Qatar a Oslo

Sarebbe previsto per oggi pomeriggio a Oslo un incontro fra Israele e Qatar - e nello specifico fra il direttore del Mossad, David Barnea, e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani - che ha come oggetto la ripresa delle trattative per il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza in cambio di una tregua e la liberazione di prigionieri palestinesi da parte delle autorità israeliane. Lo riferisce il «Wall Street Journal» citando fonti informate.

10:03
10:03
«Continuano le operazioni a Gaza City e Jabalya»

Le operazioni dell'esercito israeliano continuano nella Striscia di Gaza, comprese Gaza City e Jabalya, stando a quanto riferisce lo stesso esercito fornendo dettagli sulle operazioni condotte ieri.

In particolare l'Idf rende noto che, in seguito a informazioni secondo cui «terroristi di Hamas che si nascondevano nelle scuole, ieri le truppe dell'Idf hanno condotto un raid mirato su Al-Mu'tasim Bi'llah e su scuole di Al- Farabi dove i terroristi di Hamas si nascondevano, nel quartiere Rimal di Gaza City».

Quindi afferma che i militari israeliani «hanno ucciso i terroristi nei combattimenti avvenuti nella zona, e altri terroristi che si nascondevano nelle scuole si sono costituiti e sono stati arrestati. Sempre ieri, l'Idf rende noto di aver »condotto raid mirati sui complessi operativi a Khan Yunis, dove sono state localizzate numerose armi e infrastrutture sotterranee utilizzate dai terroristi«, in particolare a Jabalya.

08:14
08:14
Crescono le proteste a Tel Aviv, in centinaia bloccano le strade

Cresce la protesta a Tel Aviv dopo che Israele ha riferito di aver ucciso per errore tre ostaggi a Gaza: dopo essersi radunati di fronte a un quartier generale, centinaia di manifestanti hanno raggiunto ieri sera l'incrocio della via Kaplan, una delle principali arterie della città, bloccando la strada.

Lo riporta Ynet, sottolineando che in precedenza la folla ha bloccato una delle corsie di Begin Road. I manifestanti chiedono un accordo immediato per il ritorno a casa degli ostaggi tenuti nella Striscia, gridando «ora, ora». Alcuni di loro tenevano in mano cartelli e foto dei rapiti.

07:59
07:59
Il punto alle 8.00

«Al momento non ci sono prerequisiti per la ripresa dei colloqui in Qatar sulla soluzione del conflitto nella Striscia di Gaza». Lo ha detto alla Tass l'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi. «Al momento tutto rimane uguale - ha aggiunto il diplomatico - e non ci sono novità. So che varie parti provano a ricorrere a determinati tentativi. Tuttavia, questi tentativi fino ad ora non hanno avuto successo. Non vedo nulla a questo punto».

Nel frattempo, «intensi bombardamenti» da parte di Israele sono in corso in tutta la Striscia di Gaza, compresa la città meridionale di Khan Younis e le aree nel nord dell'enclave. Lo riferiscono - secondo quanto riportato da The Times of Israel - alcuni media palestinesi.

«Pronti a una lunga guerra»

«Israele è in grado di portare avanti le ostilità per molto tempo, l'economia del paese è pronta per questo», ha inoltre dichiarato alla Tass l'ambasciatore israeliano in Russia, Alexander Ben Zvi. «L'economia è pronta per una guerra prolungata. Resta il fatto: non c'è via d'uscita, la guerra continua. Combatteremo. Il fattore economico non avrà alcun impatto sulla nostra determinazione a portare avanti le azioni di combattimento» ha aggiunto il diplomatico.