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Netanyahu: «L'operazione si estenderà anche nel Sud della Striscia»

Il premier israeliano accusa Hamas per gli sforzi «infruttuosi» volti a ridurre il numero di morti, intanto il segretario di Stato USA Antony Blinken ribadisce che la Striscia di Gaza non può essere rioccupata dallo Stato ebraico - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu: «L'operazione si estenderà anche nel Sud della Striscia»
Red. Online
17.11.2023 06:06
22:52
22:52
Israele dovrà mantenere la «responsabilità militare totale» a Gaza

Il premier Benyamin Netanyahu, intervistato oggi dalla radio americana Npr, riferendosi alla questione del «futuro a Gaza», ha affermato che Israele dovrà mantenere la «responsabilità militare totale» a Gaza, «per il prossimo futuro».

Il primo ministro ha paragonato Hamas alla Germania nazista e al Giappone quando attaccarono gli Stati Uniti: «Questa generazione dovrebbe avere un futuro diverso, proprio come il popolo tedesco o giapponese ha avuto un'altra generazione. Noi abbiamo bisogno che venga sostituito con qualcosa che abbia a cuore un futuro pacifico tra Israele e i palestinesi, che abbia a cuore la riabilitazione di Gaza e l'eliminazione della tirannia del terrore che ha sottomesso gli abitanti di Gaza. Una volta sconfitto Hamas, dobbiamo fare in modo che che non ci sia un nuovo Hamas».

22:49
22:49
«Hamas non sapeva del festival musicale di Re'im, vicino al Kibbutz Re'im»

L'emittente israeliana Channel 12 rivela estratti dell'indagine della polizia sul massacro di Hamas avvenuto al festival musicale di Re'im, vicino al Kibbutz Re'im, la mattina del 7 ottobre. Dall'inchiesta emerge che i terroristi non sapevano in anticipo della festa, contrariamente a quanto riportato in precedenza e a quanto ampiamente creduto.

La polizia è giunta a questa conclusione in parte sulla base degli interrogatori dei terroristi catturati, e anche perché non hanno trovato mappe sui corpi dei terroristi morti che li indirizzassero all'evento all'aperto. Nei casi di altri massacri di quel giorno, i terroristi portavano invece con sé mappe che precisavano i loro obiettivi. Lo riporta The Times of Israel.

22:48
22:48
Un ostaggio è morto a causa di una serie di attacchi di panico

Le Brigate Qassam, il braccio armato di Hamas, in un comunicato diffuso nel pomeriggio prima di pubblicare il video dell'ostaggio Arye Zalmanovich di 86 anni, hanno dichiarato che dall'inizio della guerra hanno portato alcuni ostaggi israeliani in strutture sanitarie per ricevere cure a causa di «gravi condizioni di salute». Di recente, sostiene sempre Hamas, come riporta Al Jazeera, uno di essi è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva di una struttura e, quando si è ripreso, è stato riportato nel «suo luogo di detenzione». Ma l'uomo è morto «a causa di una serie di attacchi di panico dovuti ai ripetuti bombardamenti israeliani nelle vicinanze», hanno dichiarato le Brigate Qassam.

«Pubblicheremo i documenti che lo dimostrano», ha dichiarato il gruppo senza fare nomi. Ma il fatto che poco dopo è stato pubblicato il video dell'ottantenne israeliano fa pensare che Arye Zalmanovich sia morto.

21:14
21:14
«Poiché Hamas si trova anche nel Sud della Striscia, l'operazione si estenderà anche là»

L'operazione condotta da Israele a Gaza, «su terra, in cielo, e dal mare», proseguirà ovunque si trovi Hamas: «Poiché Hamas si trova anche nel Sud della Striscia, l'operazione si estenderà anche là»: lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari.

«Ciò avverrà nel tempo, nel luogo e nelle condizioni che stimeremo più favorevoli. Ma avverrà».

19:51
19:51
Olaf Scholz ha ribadito il diritto di Israele alla propria autodifesa

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un conferenza stampa congiunta a Berlino con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, ha ribadito il diritto di Israele alla propria autodifesa.

«Chiunque conosca la Germania sa che la nostra solidarietà con Israele è fuori discussione. Israele ha il diritto, secondo il diritto internazionale, di difendersi», ha detto Scholz.

«Allo stesso tempo - ha aggiunto il cancelliere - noi diciamo» che «ogni vita ha lo stesso valore». Il cancelliere ha menzionato la «sofferenza della popolazione civile palestinese.»

«Da decenni la Germania è uno dei maggiori donatori di aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Abbiamo aumentato i nostri aiuti umanitari a più di 160 milioni (di euro, oltre 154 milioni di franchi), diventando così uno dei maggiori donatori».

«Il diritto di Israele a difendersi deve essere reso possibile, non messo in discussione», ha insistito Scholz definendo il «diritto di Israele ad esistere» come «inconfutabile».

19:38
19:38
CPI, l'indagine su presunti crimini di guerra coinvolge entrambe le parti

Cinque stati, firmatari del trattato che istituisce la Corte penale internazionale (Cpi), hanno chiesto un'indagine sulla «situazione nello Stato di Palestina», ha annunciato il procuratore, che ha confermato di aver aperto un'indagine sui crimini commessi dopo il sanguinoso attacco di Hamas del 7 ottobre.

«Il mio Ufficio ha ricevuto una segnalazione sulla situazione nello Stato di Palestina dai seguenti cinque Stati parte: Sud Africa, Bangladesh, Bolivia (...), Comore e Gibuti», ha dichiarato Karim Khan. «Nel ricevere il deferimento, il mio ufficio conferma che sta attualmente indagando sulla situazione», ha aggiunto in una nota.

La Corte penale internazionale, creata nel 2002 per processare gli autori delle peggiori atrocità nel mondo, ha aperto un'indagine nel 2021 su presunti crimini di guerra nei territori palestinesi, compresi presunti crimini commessi dalle forze israeliane, da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi.

Khan ha riferito che il suo mandato si applicherà ai presunti crimini commessi durante l'attuale guerra. Ma le sue squadre non sono riuscite a entrare a Gaza né in Israele, che non è membro della Corte penale internazionale. Esperti legali hanno detto all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) che entrambe le parti potrebbero essere accusate di crimini di guerra.

19:33
19:33
Erdogan: «Israele ha ucciso 13'000 persone, anche bambini, violando quindi precetti ebraici della Torah

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, in un conferenza stampa congiunta a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha sostenuto che Israele a Gaza ha ucciso «13'000 persone», anche «bambini», violando quindi precetti ebraici della «Torah».

«Bombardare ospedali o uccidere bambini non è nella Torah. Non si può fare», ha detto Erdogan, il quale ha sottolineato che gli israeliani - incomparabilmente più forti di Hamas dato che dispongono dell'arma «atomica» - «bombardano gli ospedali»: di fronte a tutto questo «non dovremmo levare la nostra voce?», ha chiesto retoricamente Erdogan.

19:32
19:32
«Vediamo la presenza di Hamas in tutti gli ospedali»

«Vediamo la presenza di Hamas in tutti gli ospedali: è una definitiva e chiara presenza». Lo ha detto il comandante del fronte sud dell'esercito Yaron Finkelman, che ha visitato l'ospedale Shifa.

«Hamas - ha spiegato - usa cinicamente questi ospedali come si può vedere qui allo Shifa. Questo è quello che vediamo: si stanno nascondendo sotto gli ospedali con le armi, con i centri di comando, con le loro capacità. E questo tunnel - ha aggiunto indicando un imbocco sotterraneo, come mostra un video dell'esercito - ne è l'ulteriore prova».

19:31
19:31
Sostegno alle ONG attive in Palestina, dubbi sull'influenza di «lobby israeliane»

Quindici ong svizzere chiedono al Consiglio federale trasparenza sulle ragioni della sua decisione di sospendere i finanziamenti a 11 organizzazioni partner israeliane e palestinesi attive in Medio Oriente. In una lettera aperta, si interrogano sulla «presunta influenza di organizzazioni lobbistiche israeliane».

La missiva è stata trasmessa al governo tramite la Cancelleria federale oggi pomeriggio, precisano i cofirmatari. Ieri è stata inoltrata una petizione con 14'000 sottoscrizioni per chiedere al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) di «continuare a sostenere finanziariamente le 11 ong israeliane e palestinesi» interessate.

Il DFAE non ha ancora fornito una spiegazione obiettiva e comprensibile «per le persone estranee al dossier» dei motivi che lo hanno portato a prendere la sua decisione, affermano le ong nella loro lettera, aggiungendo che la sospensione dei finanziamenti e la pubblicazione dell'elenco delle organizzazioni incriminate hanno conseguenze di vasta portata.

Facendo riferimento a un'inchiesta della RTS trasmessa due giorni fa, i cofirmatari puntano il dito contro l'organizzazione lobbistica israeliana «NGO Monitor». «Dalla sua creazione nel 2001, porta avanti un'agenda nazionalista di destra volta a diffamare gli attori e le organizzazioni della società civile in Israele/Palestina», scrivono le 15 ong nella loro missiva.

I cofirmatari chiedono quindi che la valutazione delle organizzazioni della società civile attive in Medio Oriente «si basi su criteri professionali riconosciuti e su valutazioni serie». Auspicano inoltre un'indagine sulla presunta influenza esercitata da un'organizzazione lobbistica straniera.

Finché «non sussistono motivi fondati e pubblicamente giustificati per la sospensione», il DFAE deve mantenere i finanziamenti concessi alle 11 organizzazioni, che sono partner di lunga data e regolarmente monitorate dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e dalla Divisione Pace e diritti umani, scrivono le ong.

Tra i cofirmatari della lettera aperta figurano AllianceSud, il Forum per i diritti umani in Israele/Palestina, Pane per tutti (HEKS/EPER), l'Associazione Svizzera-Palestina e il Consiglio svizzero per la pace.

19:27
19:27
Hamas pubblicail video di un ostaggio di 86 anni rapito a Nir Oz

Hamas ha pubblicato un video di un ostaggio 86.enne che è stato rapito nel kibbutz di Nir Oz lo scorso 7 ottobre. Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui il video dell'uomo - che ha problemi medici e necessita di cure - solleva preoccupazioni sulla sua vita.

19:27
19:27
Hamas ha trasferito ostaggi in ospedale «a causa della gravità delle loro condizioni di salute e per preservare la loro vita»

Hamas annuncia di aver trasferito ostaggi in «centri di cura a causa della gravità delle loro condizioni di salute e per preservare la loro vita». Lo sostengono sul servizio di messaggistica Telegram le Brigate al Qassam - braccio armato del movimento islamista - «in risposta alle menzogne di (Benyamin) Netanyahu (il premier israeliano) e del portavoce dell'esercito» dello Stato ebraico.

Intanto, il direttore generale della sanità di Gaza, citato dalla rete televisiva qatariota al Jazeera, ha affermato che «l'esercito israeliano ha trafugato 130 salme» dall'ospedale al Shifa di Gaza City «e ha fatto esplodere la maggior parte dei macchinari medici dell'ospedale».

13:17
13:17
«Israele autorizza l'ingresso a Gaza di due autocisterne di diesel»

Il gabinetto di guerra israeliano ha accolto la richiesta statunitense di autorizzare l'ingresso quotidiano nel sud della Striscia di Gaza di due autocisterne di diesel destinato alle necessità dell'Onu, in particolare per quanto riguarda il sostegno alla rete idrica e alle fognature. Lo ha detto una fonte politica israeliana, citata dai media.

Le autocisterne passeranno dal valico di Rafah. L'intento, ha aggiunto la fonte, è di impedire che nel sud della Striscia di Gaza si diffondano epidemie. Quel carburante, secondo la fonte, non potrà essere utilizzato da Hamas.

12:26
12:26
Ucciso a Gaza Ahmed Bahar, ex presidente del parlamento Hamas

Secondo report palestinesi - ripresi da Haaretz - nei combattimenti a Gaza è stato ucciso da Israele Ahmed Bahar, membro di rilievo dell'ala politica di Hamas.

Bahar - è stato ricordato - era il presidente del parlamento di Hamas quando nel 2006 la fazione islamica prese il controllo della Striscia.

11:53
11:53
«Ucciso Ahmed Bahar, membro politico di Hamas»

Secondo report palestinesi - ripresi da Haaretz - nei combattimenti a Gaza è stato ucciso da Israele Ahmed Bahar, membro di rilievo dell'ala politica di Hamas.

Bahar - è stato ricordato - era il presidente del parlamento di Hamas quando nel 2006 la fazione islamica prese il controllo della Striscia.

08:52
08:52
«Presa roccaforte della Jihad islamica»

I soldati israeliani hanno continuato ad operare nella Striscia durante la notte. Lo ha detto il portavoce militare, secondo cui aerei israeliani hanno colpito «numerosi obiettivi» nell'enclave palestinese.

I soldati - ha continuato - hanno preso il controllo di una roccaforte del comandante della Jihad islamica nel nord della Striscia. «La roccaforte conteneva gli uffici di capi terroristi dell'organizzazione e un sito per la produzione di armi». Inoltre, i soldati hanno operato all'interno di una scuola - dove erano nascoste molte armi - in «cui si erano celati terroristi di Hamas» e molti sono stati uccisi.

08:20
08:20
«Nessuna operazione di aiuto al valico di Rafah»

Oggi «non ci sarà un'operazione di aiuto transfrontaliero al valico di Rafah» tra la Striscia di Gaza e l'Egitto: lo ha annunciato ieri sera l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).

«La rete di comunicazioni a Gaza è interrotta perché non c'è carburante. Ciò rende impossibile gestire o coordinare i convogli di aiuti umanitari», si legge nel messaggio pubblicato su X.

06:06
06:06
IL PUNTO ALLE 6

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Hamas per gli sforzi «infruttuosi» volti a ridurre al minimo le morti civili a Gaza.

In una intervista alla Cbs, Netanyahu ha affermato che Israele sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo mentre combatte Hamas nella Striscia, anche «lanciando volantini» che li avvertono di fuggire, ma che i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime «non hanno avuto successo».

Il premier israeliano ha ribadito che l'obiettivo della sua campagna militare è distruggere Hamas: «Cercheremo di portare a termine il lavoro con perdite civili minime. Questo è ciò che stiamo cercando di fare: ridurre al minimo le vittime civili. Ma sfortunatamente non ci siamo riusciti».

Netanyahu ha aggiunto che non ci potrà essere un ritorno alle «strategie fallite» nel trattare con Hamas a Gaza e ha ribadito che Israele non sta cercando di occupare Gaza ma vuole che vi sia una responsabilità militare complessiva per «prevenire il riemergere del terrorismo: dobbiamo smilitarizzare e deradicalizzare» la Striscia. «Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale», ha continuato il premier aggiungendo che deve esserci un «futuro diverso sia per gli israeliani che per i palestinesi».

Intanto, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato di aver detto al primo ministro israeliano che «non può esserci una rioccupazione di Gaza da parte» dello Stato ebraico, ma ha ammesso che «potrebbe essere necessario un periodo transitorio in cui venga garantita la sicurezza» nella Striscia. Lo riportano i media Usa.

Parlando alla Abc, Blinken ha affermato che «quando si tratta del futuro di Gaza, a nostro giudizio deve essere sotto il governo palestinese e deve esserci anche sicurezza. È imperativo, se vogliamo che ci sia pace e sicurezza durature, andare effettivamente avanti per garantire che i palestinesi abbiano diritti politici, la capacità di governarsi da soli e di prendere decisioni per il proprio futuro nel proprio Stato», ha aggiunto il capo della diplomazia Usa.

Fonti palestinesi nella città di Jenin, in Cisgiordania, hanno fatto sapere che due persone sono state uccise e sette ferite durante un'operazione militare israeliana nelle prime ore di oggi. Lo riportano i media locali.

Secondo il rapporto, alcune persone sono rimaste ferite in un attacco aereo e altre da colpi di arma da fuoco. Due dei feriti sarebbero in gravi condizioni. I rapporti affermano inoltre che le Forze di difesa israeliane (Idf) ha circondato l'ospedale Ibn Sina della città.

L'esercito di Israele hanno pure arrestato due paramedici e ordinato l'evacuazione del nosocomio, riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Le Idf hanno circondato l'ospedale da tutti i lati e perquisito le ambulanze, secondo fonti palestinesi.

In un breve post su Telegram, le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, hanno affermato che stanno combattendo «insieme a tutti gli altri gruppi di resistenza nel campo» profughi di Jenin. Lo riferisce Al Jazeera online, aggiungendo che secondo quanto si legge nel post, i combattenti palestinesi stanno prendendo di mira le forze israeliane «con fuoco pesante e ordigni esplosivi».