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Il primo ministro ha annunciato il licenziamento di Yoav Gallant, suo rivale di lunga data all'interno del partito Likud, accudendo come motivo la mancanza di fiducia reciproca - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:22
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Herzog: «Israele non ha bisogno di spaccature, ma di responsabilità»
«L'ultima cosa di cui Israele ha bisogno in questo momento è uno sconvolgimento e una spaccatura nel mezzo della guerra. La sicurezza di Israele deve essere al di sopra di ogni considerazione. La guerra è ancora in corso e gli obiettivi non sono stati ancora pienamente raggiunti. I nostri figli e le nostre figlie stanno combattendo al fronte e il ruolo della leadership in questo momento è quello di agire con grande responsabilità». Lo scrive su X il presidente israeliano Isaac Herzog, senza mai menzionare il premier Benyamin Netanyahu dopo che quest'ultimo ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant, scatenando le proteste di piazza.
«Stiamo vivendo uno dei tempi più difficili e impegnativi che abbiamo mai conosciuto. Non dobbiamo tornare indietro verso il baratro! I nemici di Israele aspettano solo un segno di debolezza, disintegrazione o divisione tra noi», avverte il capo dello Stato.
23:06
23:06
Gallant avverte: «L'oscurità morale ha travolto Israele»
In una conferenza stampa convocata al ministero della Difesa a Tel Aviv, il ministro della Difesa Yoav Gallant, appena silurato dal premier, trattenendo le lacrime, ha messo in guardia contro «un'oscurità morale» che ha travolto Israele. Nel suo discorso, Gallant non ha mai menzionato il primo ministro Benyamin Netanyahu. Concludendo l'incontro con i media, ha salutato militarmente i caduti in guerra, poi gli ostaggi e le loro famiglie.
22:44
22:44
Gallant: «Non ci sarà alcuna espiazione per l'abbandono degli ostaggi»
«Il nostro impegno morale ed etico è il ritorno dei nostri figli e figlie rapiti da Hamas. Non c'è e non ci sarà alcuna espiazione per l'abbandono degli ostaggi», ha detto questa sera in una dichiarazione ai media Yoav Gallant, dopo essere stato licenziato da ministro della Difesa dal premier Benyamin Netanyahu. «Sono stato licenziato per tre motivi: Israele deve accettare un accordo per la liberazione degli ostaggi anche lasciando Hamas a Gaza; l'aver chiesto che tutti debbano prestare servizio nell'Idf e difendere Israele (compresi gli ortodossi); l'aver chiesto un'indagine governativa sul 7 ottobre», ha aggiunto molto commosso.
21:33
21:33
«Quindici morti in un raid israeliano su un palazzo a Barja»
Quindici persone sono morte in un raid israeliano contro un palazzo residenziale a Barja, località costiera a sud di Beirut. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese, citato da L'Orient Le Jour.
21:32
21:32
Scontri tra polizia e manifestanti vicino alla residenza di Netanyahu
Scontri tra polizia e manifestanti sono scoppiati fuori dalla residenza di Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, dove in migliaia si sono radunati spontaneamente dopo che il premier ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant. Le tv nazionali stanno mostrando i tafferugli.
21:18
21:18
Katz alla Difesa: «Il ritorno degli ostaggi è la missione più importante»
«Lavoreremo insieme per far avanzare il sistema di sicurezza fino alla vittoria contro i nostri nemici e per raggiungere gli obiettivi della guerra: il ritorno di tutti gli ostaggi come missione più importante, la distruzione di Hamas a Gaza, la sconfitta di Hezbollah in Libano, il contenimento dell'aggressione iraniana e il ritorno sicuro dei residenti del nord e del sud alle loro case».
Lo scrive su X Israel Katz, appena nominato ministro della Difesa dal premier israeliano Benyamin Netanyahu, ringraziandolo per la fiducia.
20:13
20:13
Centinaia di persone nelle strade a Tel Aviv e Gerusalemme
Centinaia di persone iniziano a radunarsi a Tel Aviv e Gerusalemme per protestare contro il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant.
Secondo i media israeliani, la polizia ha eretto barricate vicino alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme e fuori dal quartier generale dell'Idf a Tel Aviv.
Un tentativo di Netanyahu di licenziare Gallant l'anno scorso per la sua opposizione alla riforma giudiziaria aveva portato decine di migliaia di persone in piazza, costringendo infine Netanyahu a fare marcia indietro.
20:12
20:12
«La polizia ha fatto irruzione nell'ufficio di Netanyahu»
La polizia ha fatto irruzione nell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu, con una operazione senza precedenti.
Lo riferisce Channel 12 affermando che non è ancora chiaro se l'azione, avvenuta sabato sera, sia collegata all'indagine sulla fuga di notizie di intelligence o all'inchiesta di cui si è appreso oggi sui presunti tentativi di falsificare i verbali delle riunioni di gabinetto di guerra.
19:27
19:27
Netanyahu nomina Katz nuovo ministro della Difesa
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha nominato l'ex ministro degli Esteri Israel Katz nuovo ministro della Difesa al posto di Yoav Gallant.
Il primo ministro ha annunciato il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, suo rivale di lunga data all'interno del partito Likud e nonostante Israele sia in guerra, adducendo come motivo la mancanza di fiducia reciproca.
Sarà sostituito dal ministro degli Esteri Israel Katz e il ministro senza portafoglio Gideon Sa'ar sostituirà Katz come ministro degli Esteri. "Purtroppo, anche se nei primi mesi della guerra c'era fiducia e c'era un lavoro molto fruttuoso, negli ultimi mesi questa fiducia si è incrinata tra me e il ministro della Difesa", ha affermato Netanyahu.
Secondo il premier israeliano, con Gallant non erano d'accordo sulla gestione della guerra e l'ormai ex ministro della Difesa ha preso decisioni e fatto dichiarazioni che contravvenivano alle decisioni del governo.
"Ho fatto molti tentativi per colmare queste lacune, ma continuavano ad ampliarsi", ha affermato Netanyahu. "Sono anche giunte a conoscenza del pubblico in un modo inaccettabile e, cosa ancora peggiore, sono giunte a conoscenza del nemico: i nostri nemici ne hanno tratto piacere e ne hanno tratto un sacco di benefici". Netanyahu ha affermato che la maggior parte dei membri del governo è d'accordo con lui.
16:21
16:21
La polizia israeliana apre un'indagine penale sull'ufficio del premier
L'unità Lahav 433 della polizia israeliana ha reso noto di aver aperto un'indagine penale, su «eventi che risalgono all'inizio della guerra», secondo la quale funzionari dell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu avrebbero tentato di modificare o «disturbare» alcuni dei protocolli, delle trascrizioni di discussioni nel gabinetto di governo e persino delle conversazioni telefoniche sugli aggiornamenti di sicurezza con i ministri, guidati dal premier.
Nell'ambito dell'inchiesta «sono state condotte una serie di attività investigative evidenti'.
Nell'ambito della vicenda - riferisce Ynet - un alto funzionario dell'ufficio del primo ministro Netanyahu sarà interrogato. L'indagine, scrive il sito di notizie, è collegata alle segnalazioni di inizio anno secondo cui Netanyahu avrebbe tentato di mantenere riservate le sue conversazioni sulla gestione della guerra a Gaza.
Ynet riferì all'epoca che alti funzionari della sicurezza temevano che fossero in atto tentativi di modificare i verbali delle discussioni tenutesi in tempo di guerra con il premier, dopo aver scoperto delle discrepanze tra le trascrizioni degli incontri e quello che i testimoni avevano sentito in tempo reale.
Channel 12 riporta che l'inchiesta va avanti da mesi e a giugno era stata emessa un'ordinanza di silenzio sul caso, definito »sensibile dal punto di vista della sicurezza e per gli effetti sul pubblico«, pertanto al momento è consentita la pubblicazione solo di dettagli parziali sulle indagini. La polizia ha stigmatizzato la pubblicazione dell'esistenza stessa dell'indagine, sostenendo che avrebbe suscitato echi e confusione.
Alcuni funzionari della difesa hanno affermato, dice Ynet, che fin dall'inizio della guerra hanno trovato lacune tra alcune trascrizioni e le conversazioni così come si sono effettivamente svolte. Una di queste discussioni riservate riguardava la preparazione delicata di un evento politico significativo. Le »modifiche« da parte di funzionari dell'ufficio di Netanyahu sarebbero stato compiute direttamente davanti agli impiegati dell'ufficio del primo ministro che si occupano dei protocolli.
15:08
15:08
«Israele ha distrutto decine di migliaia di case e e 37 cittadine in Libano»
L'agenzia di stampa ufficiale del governo libanese ha riferito che l'esercito israeliano ha distrutto decine di migliaia di case e 37 cittadine nel Libano meridionale da quando è iniziata l'offensiva di terra dell'Idf all'inizio di ottobre.
«Come parte della campagna in particolare nel Libano del sud, l'Idf sta piazzando mine e demolendo interi quartieri di città e villaggi», afferma l'agenzia di stampa. La scorsa settimana il New York Times ha riferito che riprese satellitari e video del Libano meridionale mostrano una distruzione diffusa in 6 villaggi lungo il confine con Israele, con oltre un migliaio di edifici danneggiati o distrutti.
14:44
14:44
«Netanyahu pronto a offrire diversi milioni di dollari per gli ostaggi»
Secondo fonti di Channel 12, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu è pronto a offrire ai rapitori degli ostaggi a Gaza «diversi milioni di dollari» per il rilascio di ogni sequestrato.
Il premier garantirebbe un «passaggio sicuro» fuori da Gaza per i rapitori e le loro famiglie che rilasciano gli ostaggi, ha affermato un funzionario israeliano.
L'ipotesi è stata discussa domenica durante l'incontro sugli ostaggi con il rappresentante del governo Gal Hirsch.
Il funzionario ha anche sottolineato che «non accadrà nulla sul campo finché non conosceremo i risultati delle elezioni statunitensi».
14:41
14:41
«A Gaza morte 43.391 persone»
Il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza è salito a quota 43'391, di cui 17 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della sanità di Hamas. I feriti dall'inizio della guerra sono 102'347, secondo la stessa fonte.
11:51
11:51
«Nel bombardamento israeliano a Beit Lahiya morte 25 persone»
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che il bilancio dei morti causati da bombardamento israeliano a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, è salito a 25.
«Fonti mediche hanno riferito che il bilancio delle vittime del bombardamento di una casa appartenente alla famiglia Al-Masry è salito a 25 civili, tra cui 13 bambini, e ci sono ancora dei dispersi sotto le macerie», si legge sul sito dell'agenzia.
11:29
11:29
«Arrestati più di 60 terroristi del Fronte popolare palestinese»
Lo Shin Bet (sicurezza interna) e le forze di difesa israeliane (IDF) hanno annunciato di aver arrestato più di 60 terroristi del Fronte popolare per la liberazione della Palestina in un'ampia operazione degli ultimi giorni.
Tra gli altri, le direttrici dell'Associazione dei comitati delle donne del Fronte popolare, Abla Saadat, moglie del segretario generale dell'organizzazione, Ahmed Saadat, in carcere dal 2006, e Tahrir Badran Gaber, attivista dell'organizzazione di Ramallah.
Lo Shin Bet e l'IDF hanno dichiarato che l'associazione è stata dichiarata nel 2021 come organizzazione terroristica.
Inoltre, sono state arrestate figure chiave che hanno servito come capi del Fronte popolare e attivisti terroristici sul campo, persone coinvolte nel reclutamento di squadre militari e nella promozione di attacchi.
L'operazione è stata effettuata anche in Libano.
10:51
10:51
Almeno 70 palestinesi uccisi a Gaza nelle ultime 24 ore
Almeno 70 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza: lo hanno reso noto fonti mediche, come riporta Al-Jazeera.
Il bilancio delle vittime civili è aumentato a causa dei ripetuti attacchi israeliani contro un quartiere residenziale di Beit Lahiya, nel nord della Striscia, dove sono morti almeno 20 palestinesi e altre persone sono ancora intrappolate sotto le macerie.
Tra le altre vittime, almeno nove palestinesi sono state uccisi nelle aree centrali e meridionali della Striscia, dove sono state prese di mira tre tendopoli di sfollati.
10:20
10:20
Quattro palestinesi uccisi a Tammun e a Jenin
Il ministero della salute palestinese in Cisgiordania riferisce che due palestinesi sono stati uccisi dal fuoco dell'esercito israeliano nei pressi del villaggio di Tammun. Altri due palestinesi sono stati uccisi in un attacco di droni israeliani nel villaggio di Ash-Shuhada, vicino a Jenin. Lo riporta «Haaretz».
08:39
08:39
Morto il soldato USA rimasto ferito sul molo di Gaza
È morto il soldato americano che era in condizioni critiche dopo aver riportato ferite non da combattimento sul molo militare costruito degli USA al largo della costa della Striscia di Gaza. Lo rende noto l'esercito statunitense.
Il sergente Quandarius Davon Stanley era rimasto gravemente ferito a maggio scorso mentre supportava le operazioni in mare della struttura provvisoria costruita dagli Stati Uniti per aumentare i flussi di aiuti umanitari nell'enclave palestinese durante la guerra di Israele contro Hamas.
06:15
06:15
Il punto alle 6
L'Agenzia di stampa nazionale (Nna) libanese afferma che una persona è morta in un attacco di droni e caccia israeliani che ha colpito stanotte la città meridionale di Haris.
La Nna riferisce di raid anche su Khiam, Deir El Zahrani, Srifa e Deir Kifa. Il Ministero della Salute libanese ha affermato che gli attacchi israeliani di ieri sul Paese hanno ucciso 16 persone e ne hanno ferite altre 90 lunedì, per un totale di 3.002 morti e 13.492 feriti da ottobre 2023.