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Netanyahu rivendica l'operazione a Rafah: «Un anno fa una svolta significativa nella guerra»

«Attacco israeliano su un rifugio per sfollati a Gaza City»: sarebbero morte almeno 10 persone, intanto lo Stato ebraico intercetta un missile dallo Yemen - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Netanyahu rivendica l'operazione a Rafah: «Un anno fa una svolta significativa nella guerra»
Red. Online
23.04.2025 06:10
20:55
20:55
Netanyahu rivendica l'operazione a Rafah: «Un anno fa una svolta significativa nella guerra»

Durante la cerimonia allo Yad Vashem di Gerusaleme, alla vigilia del Giorno della Memoria della Shoah, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha sottolineato che «un anno fa esatto l'ingresso a Rafah dell'Idf ha segnato una svolta significativa nella guerra».

Il premier ha affermato che allora la comunità internazionale aveva chiesto a Israele di non agire, minacciando un embargo sulle armi, ma che lui rispose: «Nessuno ci impedirà di difenderci». Ha definito l'operazione a Rafah una condizione necessaria per la vittoria, dichiarando: «Abbiamo preso il controllo del Corridoio Filadelfia, eliminato migliaia di terroristi e neutralizzato gli architetti del massacro». E ha concluso: «Non dimentichiamo le atrocità del 7 ottobre. Siamo determinati a distruggere Hamas».

18:41
18:41
Cisgiordania, 12.enne palestinese ucciso da colpi dell'IDF

L'agenzia di stampa Wafa riferisce che un ragazzino palestinese di dodici anni è stato ucciso dalle forze israeliane nella città di Yamoun a ovest di Jenin, nella Cisgiordania settentrionale.

Il ministero della Salute afferma che Mahmoud Mithqal Ali Abu al-Haijja è deceduto a causa delle gravi ferite riportate. La Mezzaluna rossa palestinese ha detto che il suo equipaggio ha trasportato il 12enne con ferite mortali da arma da fuoco alla guancia e all'addome.

18:20
18:20
Hamas ha pubblicato oggi un video dell'ostaggio Omri Miran

Hamas ha pubblicato oggi un video dell'ostaggio Omri Miran, 48 anni, circa un anno dopo aver diffuso un altro filmato che lo mostrava in vita. La famiglia ha chiesto di non pubblicare il video ma solo un fermo immagine.

«Alla vigilia del Giorno della Memoria dell'Olocausto, quando è consuetudine dire 'mai più', e un cittadino israeliano grida aiuto dai tunnel di Hamas, questa è una vergogna per lo Stato di Israele. Il nostro Omri è forte e non si spezzerà, ma i nostri cuori sono spezzati. Per un anno e mezzo, lui e 58 persone rapite hanno atteso il loro ritorno. Non ci arrenderemo e continueremo a lottare finché Omri non tornerà da noi, e soprattutto dalle sue due figlie che aspettano con tutto il cuore di abbracciarlo», hanno dichiarato i familiari.

16:17
16:17
Hamas attacca Abu Mazen per averli chiamati «figli di cani»

Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha criticato duramente le dichiarazioni del presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen, che aveva esortato Hamas a rilasciare tutti gli ostaggi detenuti a Gaza chiamando i miliziani 'figli di cani'.

«Abu Mazen ha descritto in termini volgari una parte ampia e autentica del suo stesso popolo», ha affermato Naim. «Continua ostinatamente ad attribuire al nostro popolo la responsabilità per i crimini e l'aggressione di Israele», ha aggiunto. La replica di Hamas arriva dopo il discorso di Abu Mazen al consiglio centrale dell'autorità palestinese, in cui ha accusato Hamas di aver dato a Israele il pretesto per distruggere Gaza.

15:51
15:51
Israele respinge le accuse: «Hamas ruba gli aiuti umanitari per la sua guerra»

Il ministero degli Esteri israeliano ha respinto con forza la dichiarazione dei tre Paesi europei E3, Francia, Germania e Regno Unito, che accusano Israele di ostacolare gli aiuti umanitari a Gaza.

«Hamas ruba gli aiuti umanitari, li usa per ricostruire la sua macchina da guerra e si nasconde dietro ai civili», ha dichiarato il portavoce, Oren Marmorstein. «Respingiamo categoricamente l'accusa di politicizzazione degli aiuti», ha aggiunto, sottolineando che durante i 42 giorni di tregua sono entrati a Gaza 25.000 camion. «Israele monitora costantemente la situazione sul campo e non c'è mancanza».

Il portavoce ha poi citato l'articolo 70 del Primo Protocollo Aggiuntivo alle Convenzioni di Ginevra, che impone la fornitura di aiuti in caso di necessità, ma ha anche ricordato che l'articolo 23 della Quarta Convenzione esonera da questo obbligo se gli aiuti possono rafforzare il nemico. «Hamas ha dirottato gli aiuti per alimentare la sua macchina del terrore», ha dichiarato. Marmorstein ha quindi criticato l'E3 per non aver condannato Hamas: «La dichiarazione ignora completamente che Hamas prende di mira i civili israeliani e si nasconde tra i civili palestinesi, mentre accusa Israele di attaccare personale umanitario e strutture mediche: una posizione moralmente distorta». «Quando si verificano incidenti, l'Idf conduce indagini approfondite e trasparenti», ha detto.

Infine, ha condannato il fatto che «la dichiarazione dell'E3 accenni appena alla detenzione di 59 ostaggi da parte di Hamas in condizioni disumane, sottoterra, affamati e torturati». «Il tentativo dell'E3 di creare una falsa equivalenza tra Israele e Hamas è eticamente scandaloso. Hamas ha iniziato questa guerra e può farla finire domani, rilasciando gli ostaggi e deponendo le armi», ha concluso.

14:45
14:45
La Giordania mette al bando i Fratelli Musulmani

Il ministro degli Interni della Giordania, Mazen Al-Faraya, ha annunciato oggi il divieto di attività del movimento dei Fratelli Musulmani all'interno del Regno hascemita. La decisione è stata presa in seguito allo smantellamento di una rete terroristica in Giordania, nella cui disponibilità sono stati trovati esplosivi e missili.

«È stato dimostrato che membri dei Fratelli Musulmani sono coinvolti in attività che destabilizzano la Giordania e compromettono la sua sicurezza. Nessuno Stato sovrano può tollerare una cosa del genere. Pertanto, d'ora in poi sarà considerata un'associazione illegale», ha detto il ministro.

Il ministro Al-Faraya ha reso noto in conferenza stampa che Amman ha deciso «di confiscare i beni dei Fratelli Musulmani, chiudere i loro uffici e vietare qualsiasi attività a loro nome, politica, sociale o economica». «La Giordania mette al primo posto la sicurezza dei suoi cittadini, e agiremo con fermezza contro chiunque tenti di comprometterla», ha aggiunto.

13:00
13:00
«39 morti e 105 feriti nei raid di Israele su Gaza in 24 ore»

Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas ha affermato che 39 palestinesi sono morti e 105 sono rimasti feriti in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia nelle ultime 24 ore.

Il bilancio complessivo dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram, è di 51'305 vittime e 117'096 feriti.

12:27
12:27
Abu Mazen a Hamas: «Consegnate tutti gli ostaggi a Israele»

Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen ha chiesto a Hamas di «consegnare tutti gli ostaggi a Israele», durante un discorso davanti al Consiglio centrale dell'Anp.

«Siamo di fronte a gravi pericoli che potrebbero portare a una nuova Nakba (catastrofe)», ha affermato. «Israele ha sfruttato il colpo di mano di Hamas del 2007 per realizzare i suoi piani. Chi ha compiuto un colpo di Stato (contro Fatah, partito di Abu Mazen) ha fornito a Israele il pretesto per distruggere la Striscia di Gaza. Consegnate gli ostaggi per togliere a Israele ogni scusa».

11:39
11:39
Il blocco di Israele agli aiuti per Gaza «deve cessare»

Il blocco di Israele agli aiuti per Gaza «deve cessare». È quello che dicono in una nota congiunta i ministeri degli Esteri di Berlino, Parigi e Londra, secondo quanto riporta l'agenzia Afp.

10:52
10:52
«Almeno 17 morti a Gaza per gli attacchi israeliani»

Almeno 17 persone sono state uccise questa mattia nel corso di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza: lo afferma la Protezione Civile palestinese gestita da Hamas, che parla di «corpi carbonizzati» e «persone disperse sotto le macerie».

Il bombardamento più sanguinoso ha colpito una ex scuola trasformata in rifugio per sfollati palestinesi a Gaza City, in cui sono morte 11 persone e altre 17 sono rimaste ferite, «tra cui donne e bambini», ha detto all'agenzia Afp il portavoce della Protezione Civile, Mahmoud Bassal. «Il bombardamento ha causato un vasto incendio nell'edificio e sono stati rinvenuti diversi corpi carbonizzati», ha aggiunto.

Altre quattro persone sono state uccise e «diverse altre risultano disperse sotto le macerie» di alcune abitazioni nella parte orientale di Gaza prese di mira dall'esercito israeliano. Infine, un bombardamento su un'abitazione a Jabalia (nord), ha ucciso un bambino, e una persona è morta in un attacco contro un'abitazione a Khan Younis, nel sud.

09:05
09:05
Attacco israeliano su Gaza City

Almeno 10 persone sono morte in un attacco israeliano contro una scuola trasformata in rifugio per sfollati palestinesi a Gaza City: lo ripota Al Jazeera, che cita le squadre di soccorso.

In precedenza, l'emittente aveva riferito che l'attacco aveva innescato un vasto incendio nell'edificio.

06:10
06:10
Il punto alle 6

 L'esercito israeliano ha annunciato oggi che un missile è stato lanciato dallo Yemen verso Israele e «molto probabilmente è stato intercettato con successo». Il lancio ha fatto scattare le sirene antiaeree ad Haifa e in diverse altre località nel nord dello Stato ebraico. «Un intercettore è stato lanciato verso il missile che molto probabilmente è stato intercettato con successo», hanno dichiarato le Forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram.