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Gaza, «Almeno 47 palestinesi uccisi da un raid israeliano sul campo profughi di Jabaliya»

Lo hanno riferito fonti mediche palestinese: colpito il cortile di una struttura sanitaria dove erano state allestite tende per i rifugiati – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Gaza, «Almeno 47 palestinesi uccisi da un raid israeliano sul campo profughi di Jabaliya»
Red. Online
09.10.2024 06:24
22:58
22:58
«Almeno 47 morti in un raid israeliano sul campo profughi di Jabaliya»

Almeno 47 palestinesi - tra cui un giornalista - sono stati uccisi da una serie di raid aerei israeliani contro il campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi, mentre l'agenzia di stampa Wafa ha fatto sapere che almeno 15 persone sono morte in un attacco che ha colpito il cortile di un ospedale, dove erano allestite tende per i rifugiati. Secondo fonti locali, sono almeno cinque giorni che Israele bersaglia l'area.

22:48
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Arrestati in Libano due siriani sospettati di spiare per Israele

ROMA, 09 OTT - L'esercito libanese ha annunciato sul suo account X di aver arrestato due cittadini siriani sospettati di spionaggio a favore di Israele. Lo riferisce il quotidiano libanese L'Orient le Jour aggiungendo che, nel suo messaggio, l'esercito libanese precisa che le due persone arrestate stavano "fotografando luoghi diversi" colpiti dall'esercito israeliano, che dalla fine di settembre sta bombardando varie zone Libano, compresa la capitale Beirut.

Secondo la stessa fonte, i due uomini arrestati hanno anche seguito "le operazioni di ricerca, salvataggio e identificazione dei corpi" delle vittime di questi attacchi.

22:46
22:46
Biden a Netanyahu: «Necessario ridurre al minimo i danni a civili in Libano»

Nella sua telefonata con Benjamin Netanyahu, Joe Biden «ha sottolineato la necessità di un accordo diplomatico per far tornare in sicurezza sia i civili libanesi che quelli israeliani alle loro case su entrambi i lati della Linea Blu», e «ha affermato il diritto di Israele a proteggere i suoi cittadini da Hezbollah, che ha lanciato migliaia di missili e razzi in Israele solo nell'ultimo anno, sottolineando al contempo la necessità di ridurre al minimo i danni ai civili, in particolare nelle aree densamente popolate di Beirut». Lo rende noto la Casa Bianca.

22:46
22:46
Gli USA ritengono che Sinwar sia vivo, nascosto nei tunnel di Gaza

Gli Stati Uniti ritengono che il leader di Hamas Yahya Sinwar sia vivo e probabilmente nascosto in un tunnel sotterraneo di Gaza con ostaggi nelle vicinanze: lo ha detto l'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Brett McGurk.

«Yahya Sinwar rimane il decisore. Rimane - crediamo - vivo e in un tunnel sotto Gaza, con ostaggi e probabilmente con ostaggi nelle vicinanze», ha affermato durante una chiamata per le festività ebraiche con i rabbini americani.

Questo è l'aggiornamento più dettagliato sullo stato di Sinwar da parte di un alto dirigente statunitense in settimane, se non mesi.

Negli ultimi giorni, Sinwar avrebbe ristabilito i contatti con i funzionari di Hamas fuori Gaza dopo più di un mese in cui non si erano avute sue notizie.

20:50
20:50
«La telefonata Biden-Netanyahu si è tenuta in un'atmosfera positiva»

La telefonata tra Benyamin Netanyahu e Joe Biden si è tenuta «in un'atmosfera positiva». Lo riferisce Channel 12, citando un funzionario israeliano e confermando che la discussione si è concentrata sulla risposta di Israele all'Iran. Lo rende noto Times of Israel.

Il presidente americano ha inoltre insistito sul premier israeliano affinché elabori un piano per «il giorno dopo» le operazioni di terra in Libano.

Intanto, il portavoce el Dipartimento di stato Usa Matthew Miller ha affermato che Israele deve evitare un'azione militare stile Gaza in Libano. «Non ci deve essere un'azione militare in Libano che somigli a quella di Gaza», con danni simili a quelli nella Striscia, ha messo in evidenza Miller.

Dal canto suo, l'Idf continuerà a colpire Hezbollah, «senza concedergli alcuna tregua o ripresa». Lo ha puntualizzato il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi in un comunicato, che arriva in una fase in cui il movimento sciita libanese sarebbe disposto ad esplorare la possibilità di un cessate il fuoco.

«Hezbollah sta cercando di nascondere il danno significativo che abbiamo inflitto all'organizzazione nelle ultime settimane», ha affermato Halevi, aggiungendo che «sta riscontrando difficoltà di controllo e comando, che portano a confusione a livello decisionale».

Nel frattempo la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha dichiarato che gli Usa «stanno lavorando per fornire opzioni ai cittadini statunitensi e ai loro familiari per partire, mentre la sicurezza in Libano diventa sempre più instabile»: finché l'aeroporto di Beirut rimane aperto, gli Usa continueranno a rendere disponibili più posti aerei ogni giorno.

L'ambasciata americana a Beirut rimane aperta e può assistere gli americani che hanno bisogno di passaporti d'emergenza o altra documentazione, ha aggiunto.

20:47
20:47
Netanyahu sente Biden: «Decisa la risposta all'Iran»

Benyamin Netanyahu ha deciso come (e quando) punire l'Iran per l'attacco missilistico del primo ottobre contro Israele. E ne ha informato Joe Biden nella prima, attesa telefonata in circa due mesi. Settimane in cui la tensione tra i due leader non ha fatto che salire, con il presidente americano spesso colto di sorpresa dalle iniziative del premier israeliano, compresa quella di ordinare l'uccisione del leader di Hezbollah in Libano quando si trovava a New York per l'Assemblea Onu.

Archiviato il colloquio come fosse una formalità da espletare, la rappresaglia israeliana nei confronti di Teheran appare quindi sempre più imminente: dopo un vertice notturno durato ore con i suoi ministri, i vertici militari e dell'intelligence, Netanyahu ha stabilito che nel mirino dell'Idf ci saranno «le strutture militari iraniane». E non i siti nucleari o quelli petroliferi, come ipotizzato in un primo momento, in uno scenario tuttavia osteggiato dagli Stati Uniti per il rischio di ricadute, anche economiche, sul mondo e sulla campagna elettorale americana. Al colloquio, durato 50 minuti, ha tra l'altro partecipato anche la vice di Biden, Kamala Harris, in corsa per succedergli alla Casa Bianca.

«Se non combattiamo l'Iran, moriamo», aveva anticipato Netanyahu parlando ad una delegazione della Conferenza dei presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane a Gerusalemme, rivendicando che solo Israele sta contrastando in questo momento l'Iran e i suoi tentativi di «soggiogare il mondo».

«Il nostro attacco sarà letale, preciso e soprattutto sorprendente, non capiranno cosa è successo né come», ha poi annunciato il ministro della Difesa Yoav Gallant, il cui previsto viaggio negli Stati Uniti era stato cancellato - non senza ricostruzioni discordanti tra il suo ufficio e quello del premier - proprio nell'attesa delle telefonata di Biden e Netanyahu.

Con l'Iran Israele insegue dunque l'effetto sorpresa: secondo funzionari israeliani ad Axios, la rappresaglia per i 200 missili lanciati da Teheran sarà «significativa» e sarà condotta con «una combinazione di raid aerei contro obiettivi militari iraniani e attacchi sotto copertura», simile a quello in cui fu ucciso il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran a fine luglio. Ma per lanciare un simile attacco che potrebbe portare alla guerra totale con Teheran, Netanyahu ha bisogno del via libera del gabinetto di sicurezza, ricorda il sito, aggiungendo che dovrebbe essere convocato per domani.

E se le relazioni con Biden sono sempre più difficili - in privato il presidente americano non avrebbe risparmiato insulti verso Netanyahu, stando all'ultimo libro di Bob Woodward -, il premier ha invece incassato le congratulazioni di Donald Trump che la settimana scorsa lo avrebbe chiamato di sua iniziativa per elogiare le sue azioni «determinate e potenti» contro Hezbollah: dall'uccisione di Hassan Nasrallah a Beirut fino all'ingresso delle truppe nel sud del Libano, dove continuano i combattimenti tra miliziani e Idf, così come i raid aerei israeliani su Beirut e la roccaforte del partito di Dio.

Tuttavia, secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, Hezbollah non avrebbe perso «le sue capacità organizzative», né «il controllo» delle operazioni. Del resto, il movimento filo iraniano continua a martellare di razzi e droni il nord di Israele: nel pomeriggio, secondo l'Idf, ne ha lanciati 90 in appena 8 minuti sull'Alta Galilea. Una coppia di quarantenni è invece rimasta uccisa da un razzo contro Kiryat Shmona, vicino al confine, in un attacco rivendicato dai miliziani sciiti. Dal canto loro, le autorità libanesi hanno denunciato la morte di 40 persone nelle ultime 24 ore, facendo salire a 2'119 il bilancio dall'inizio delle operazioni israeliane nel Paese dei Cedri. Tra le vittime anche quattro persone uccise in un raid nel sud che ha colpito un albergo che ospitava sfollati.

20:46
20:46
«L'attacco all'Iran sarà letale, preciso e sorprendente»

«Il nostro attacco (all'Iran) sarà letale, preciso e soprattutto sorprendente, non capiranno cosa è successo e come». Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, come riporta Haaretz.

Gallant ha parlato durante una visita all'Unità 9900 dell'intelligence dell'Idf, che raccoglie informazioni nei teatri di guerra.

Il ministro della Difesa ha detto che l'attacco lanciato dall'Iran su Israele la settimana scorsa è stato «aggressivo, ma hanno fallito perché sono stati imprecisi». E dopo l'attacco le piste dell'aeronautica sono rimaste operative, non sono stati subiti danni agli aerei e non ci sono state vittime tra militari e civili.

Da parte sua, il premier Benyamin Netanyahu convocherà domani un gabinetto di sicurezza sull'Iran. Lo riferisce Axios, ricordando che secondo la legge israeliana il primo ministro ha bisogno di un voto del gabinetto per un'azione militare significativa che potrebbe portare a una guerra totale con Teheran.

La rappresaglia israeliana, hanno detto funzionari al sito, «sarà significativa e comprenderà probabilmente una combinazione di raid aerei contro obiettivi militari in Iran e attacchi sotto copertura, come quello che ha ucciso il leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran».

Dal canto loro, diversi deputati del Parlamento iraniano hanno chiesto in una lettera al Consiglio supremo per la sicurezza nazionale dell'Iran, e nel mezzo dell'escalation di tensione tra Teheran e Tel Aviv, di rivedere la dottrina nazionale sulla Difesa che proibisce la costruzione o l'uso di armi nucleari, secondo quanto riportato dall'agenzia Isna.

La fabbricazione o l'uso di armi nucleari sono stati dichiarati in Iran Haram (religiosamente proibiti) in una Fatwa (regola islamica) dal leader Ali Khamenei, dopo che gli Stati Uniti, i suoi alleati e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) avevano sollevato la preoccupazione che le attività nucleari dell'Iran potessero portare alla fabbricazione di bombe atomiche.

«Oggi c'è bisogno di rivedere la dottrina, perché la questione è ora il fronte della resistenza, la cui speranza è riposta nell'Iran», si legge nella lettera, firmata da almeno 39 legislatori, aggiungendo: «Secondo il Fiqh (la giurisprudenza islamica), una fatwa può essere cambiata, a seconda del tempo e del luogo, oppure può essere sostituita con una nuova».

Intanto, la telefonata tra il presidente americano Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu è durata 50 minuti. Lo riporta il sito Ynet ricordando che la conversazione è avvenuta a un mese e mezzo dall'ultimo contatto diretto tra i due leader. Alla telefonata, conferma Ynet, si è unita anche la vicepresidente e candidata alla Casa Bianca, Kamala Harris.

Nel frattempo, l'ufficio di Benyamin Netanyahu ha riferito che l'ex presidente americano Donald Trump ha telefonato al primo ministro israeliano la settimana scorsa per congratularsi per le sue azioni «determinate e potenti» contro Hezbollah. Lo riferiscono i media israeliani. Anche il senatore repubblicano Lindsey Graham ha partecipato alla conversazione, aggiunge Ynet.

Dal canto suo, l'aeronautica militare israeliana ha affermato di aver lanciato più di 1'100 attacchi aerei nel sud del Libano, in coordinamento con le forze di terra, nell'offensiva in corso contro Hezbollah lanciata il 30 settembre. Lo riferisce l'Idf ripreso da Times of Israel. L'esercito precisa che i raid sono stati compiuti da jet da combattimento, elicotteri d'attacco e droni, mentre gli obiettivi erano miliziani armati di Hezbollah, depositi di armi, tunnel, postazioni di osservazione.

Nel pomeriggio di oggi, aerei da guerra israeliani hanno compiuto tre raid contro la periferia sud di Beirut, prendendo di mira obiettivi nelle vicinanze dello stadio Al-Rayah e di Haret Hreik. Lo riferisce l'agenzia di stampa libanese Nna.

20:29
20:29
«In Libano 40 persone uccise e 160 ferite nelle ultime 24 ore»

Il ministero della salute libanese ha riferito stasera che il bilancio delle persone uccise da Israele in Libano nelle ultime 24 ore è salito a 40 e che i feriti sono 160. In tutto, si legge nel bollettino serale del ministero, dall'inizio a metà settembre degli attacchi israeliani in Libano, sono 2'119 gli uccisi e oltre 10 mila i feriti.

Il ministero non distingue tra combattenti di Hezbollah e civili. Oggi, secondo il bollettino, Israele ha ucciso in Libano 4 persone e ne ha ferite 10 in un raid aereo nella montagna dello Chouf, nella località di Wardaniye, a sud-est di Beirut.

Il bilancio degli attacchi israeliani di ieri era stato di 36 uccisi e 150 feriti, riferisce il ministero.

Dal canto suo, Hezbollah afferma di aver fermato oggi un tentativo di incursione terrestre in Libano da parte di soldati israeliani nella zona di Naqura, lungo la costa mediterranea.

Secondo il comunicato del partito armato libanese, il tentativo di incursione è avvenuto nella zona collinare e boscosa di Labbune.

In precedenza, Hezbollah aveva riferito di aver sventato un altro tentativo di infiltrazione nemica in territorio libanese nella zona di Mays al Jabal, nel settore centrale della linea di demarcazione tra i due Paesi.

18:27
18:27
L'UE alla Knesset: «Non siano approvate le leggi contro l'UNRWA»

Il commissario europeo alle Emergenze, Janez Lenarcic, ha esortato la Knesset a «non adottare le proposte di legge recentemente approvate dalla sua commissione per gli affari esteri e la sicurezza sull'Unrwa» (agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi). Tali leggi, scrive Lenarcic su X, sono «contrarie al diritto internazionale, al multilateralismo, agli aiuti umanitari e ai principi fondamentali dell'umanità».

Intanto, un cameraman dell'emittente tv del Qatar Al Jazira è stato oggi ferito «da colpi d'arma da fuoco militari israeliani nel nord di Gaza». Lo riferisce la stessa emittente nel suo sito web in inglese citando «i nostri colleghi di Al Jazeera Arabic».

17:04
17:04
Libano, «Quattro morti e 10 feriti in un raid israeliano su un albergo che ospitava sfollati»

Almeno quattro persone sono state uccise e 10 ferite in un attacco aereo israeliano sul villaggio di Wardaniyeh, a nord-est di Sidone, nel Libano meridionale: lo afferma il ministero della Salute libanese, come riporta la Bbc. Secondo l'agenzia di stampa nazionale libanese, l'attacco ha colpito un albergo che ospitava famiglie sfollate.

Secondo il quotidiano libanese L'Orient Le jour, l'incursione israeliana nel villaggio è stata effettuata con un missile guidato, che ha colpito l'edificio che ospitava i locali dell'associazione sociale Dar al-Salam. L'edificio ospitava diversi sfollati provenienti dal sud del Libano, in particolare da Aïtaroun nel Libano meridionale.

15:45
15:45
«Netanyahu ha deciso, nel mirino strutture militari Iran»

Nel lungo vertice notturno, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha preso decisioni chiave sulla risposta da dare all'attacco missilistico iraniano del primo ottobre.

Lo riferisce il Times of Israel citando un funzionario iraniano secondo cui l'attenzione di Israele sarebbe rivolta alle strutture militari iraniane, anche se questo - prosegue il giornale - potrebbe cambiare. Anche la tv Kan sostiene che la riunione è stata «una discussione decisiva sulla questione iraniana».

Nel frattempo, stando all'agenzia di stampa francese Afp, Netanyahu sentirà ancora nella giornata di oggi il presidente Usa Joe Biden.

Dal canto suo, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. ha affermato che, nonostante i bombardamenti e le operazioni di terra israeliane in Libano, Hezbollah mantiene la sua forza e le sue capacità organizzative.

Le incursioni dell'esercito israeliano nel territorio libanese «sfociano in scontri violenti con i miliziani di Hezbollah e in perdite significative», ha osservato la portavoce, citata dall'agenzia Ria Novosti. «Secondo le nostre valutazioni - ha aggiunto - il partito sciita, inclusa la sua ala militare, non ha perso il controllo e mostra una organizzazione».

Frattanto, un cittadino israeliano con passaporto britannico è stato arrestato a Beirut: lo ha riferito il quotidiano libanese Al-Akhbar, ripreso da «Haaretz». Secondo quanto riportato dai media libanesi, l'israeliano è Joshua Tartakovsky, 42 anni, che si è presentato come giornalista.

Al-Akhbar ha affermato che una ricerca su Internet su Tartakovsky lo ha presentato come un dipendente del quotidiano del partito comunista israeliano «Zo HaDerech» e ha provato che quest'anno sono stati pubblicati solo due articoli a suo nome.

14:53
14:53
Un ferito grave a Haifa dopo il lancio di un razzo

Una persona è rimasta ferita in modo grave dopo il lancio di un razzo su Haifa, secondo quanto riferisce l'ospedale. Lo riporta Haaretz.

Intanto, la Russia esprime una «ferma condanna» del raid aereo israeliano di ieri sera su Damasco, che secondo il ministero della Difesa siriano ha colpito un edificio residenziale uccidendo sette persone, tra cui donne e bambini. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova.

«Qualunque fosse l'obiettivo dell'attacco, è stato effettuato sul territorio di un Paese terzo in una densa zona residenziale, il che provoca inevitabili vittime tra persone innocenti», ha detto la portavoce, citata dalla Tass.

«È scandaloso - ha aggiunto - che tali azioni siano diventate una pratica di routine applicata nei confronti di Siria, Iran e Striscia di Gaza». Mosca, ha insistito Zakharova, sottolinea «la natura estremamente irresponsabile e pericolosa dell'atto di aggressione commesso, che mostra chiaramente il desiderio di espandere ulteriormente la geografia dell'escalation armata nella regione».

Mosca chiede «un rapido cessate il fuoco» in Libano e in tutto il Medio Oriente, sottolineando che gli avvenimenti nel Paese dei Cedri rappresentano «uno degli elementi dell'attuale aggravamento senza precedenti» nella regione, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass. «Condanniamo fermamente qualsiasi azione di forza volta a estendere l'incendio a livello regionale», ha aggiunto la portavoce.

14:33
14:33
Riunione tra Hamas e Fatah al Cairo

I leader del movimento Hamas e Fatah tengono oggi al Cairo ulteriori colloqui di unità: lo ha detto un funzionario di Hamas ai media internazionali ripresi da Haaretz.

Secondo Taher Al-Nono, consigliere per i media del capo politico di Hamas, la delegazione di Hamas è arrivata al Cairo ieri, guidata da Khalil Al-Hayya, capo negoziatore del gruppo e secondo in comando di Hamas, attualmente di stanza in Qatar. "Nell'incontro si discuterà dell'aggressione israeliana alla Striscia di Gaza e delle sfide che la causa palestinese deve affrontare", ha affermato Nono.

L'incontro sarà il primo da mesi, da quando i due gruppi hanno tenuto colloqui nella capitale cinese a luglio, concordando i passi per formare un governo di unità nazionale. In simili incontri in passato non sono stati fatti progressi.

La riunione si baserà su quattro pilastri "alla luce dell'impegno dell'Egitto verso la causa palestinese come questione di sicurezza nazionale", spiega da parte sua Tarek Fahmy, accademico egiziano specializzato in relazioni internazionali e nelle questioni israeliane e palestinesi citato da Asharq Al-Awsat.

Secondo Fahmy, questi "pilastri" includono il completamento da parte del Cairo delle proprie mosse nei confronti delle fazioni palestinesi alla luce di quanto emerso nei precedenti incontri inter-palestinesi. C'è poi un tentativo di ottenere una riconciliazione palestinese; la presentazione di una visione per il periodo di transizione post-elettorale americano al fine di affrontare qualsiasi possibile "futura intransigenza israeliana, e la formazione di un governo in cui l'Autorità Palestinese abbia una presenza", sintetizza il giornale saudita.

14:10
14:10
Razzo dal Libano su Israele, due morti

Sono morte le due persone, un uomo e una donna sui 40 anni, feriti da un razzo lanciato dal Libano su Kiryat Shmona nel nord di Israele. Lo riferiscono i soccorritori di Magen David Adom, citati da Times of Israel.

Hezbollah non ha perso tempo e ha rivendicato il lancio affermando di aver preso di mira un «raduno di forze israeliane nemiche» nella città di confine. Lo riferiscono media israeliani affermando tuttavia che le vittime erano una coppia a passeggio con i loro cani.

13:53
13:53
Due feriti gravi per un razzo dal Libano a Kiryat Shmona

Due persone, un uomo e una donna di circa 40 anni, sono rimaste ferite in modo grave dopo che un razzo proveniente dal Libano ha colpito Kiryat Shomona, nel nord di Israele. Lo riporta Haaretz.

13:37
13:37
«Combattimenti in corso con l'IDF nel sud Libano»

Hezbollah riferisce che sono «in corso combattimenti» tra le sue milizie e soldati israeliani nel sud del Libano, dove lo Stato ebraico intende estendere le sue operazioni. Stamattina il movimento sciita aveva reso noto di aver respinto due tentativi di infiltrazione dell'IDF in territorio libanese.

12:39
12:39
«Israele è un'organizzazione terroristica sionista»

«Israele è un'organizzazione terroristica sionista». Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante un discorso al gruppo parlamentare del suo partito Akp, trasmesso dalla tv di Stato Trt.

«Un anno fa, ho affermato che Israele si trovava di fronte alla scelta tra diventare uno Stato o essere un'organizzazione terroristica. Da allora, Israele ha agito come un'organizzazione terroristica sionista, commettendo a Gaza il genocidio più brutale del secolo», ha detto il presidente turco, aggiungendo che esiste il pericolo che il conflitto in cui è coinvolto Israele in Libano e a Gaza si estenda anche ad altri Paesi della regione.

«La risposta del nostro vicino Iran, la scorsa settimana, ai crescenti attacchi israeliani ha aumentato più che mai il rischio di un conflitto regionale. Seguiamo molto da vicino queste tensioni, dove quasi ogni giorno viene superata una nuova soglia, e prendiamo tutte le precauzioni per la sicurezza del nostro Stato e della nostra nazione», ha affermato il leader turco.

11:10
11:10
Un gruppo di soldati minaccia Netanyahu: «Senza un accordo sugli ostaggi ci fermiamo»

Un gruppo di soldati israeliani ha minacciato di interrompere il servizio militare se il governo del Paese non cercherà un accordo per il rilascio degli ostaggi. In una lettera indirizzata al primo ministro Benjamin Netanyahu e al ministro della Difesa Yoav Gallant, ripresa dai media israeliani, 130 soldati hanno affermato che «continuare la guerra a Gaza non solo ritarda il ritorno degli ostaggi, ma mette anche in pericolo le loro vite».

«Se il governo non cambia immediatamente rotta e non si adopera per raggiungere un accordo per riportare a casa gli ostaggi, non saremo in grado di continuare a prestare servizio. Per alcuni di noi la linea rossa è già stata superata, per altri si avvicina rapidamente il giorno in cui, con il cuore spezzato, smetteremo di presentarci in servizio».

Il gruppo comprende sia soldati di riserva che soldati regolari, alcuni dei quali hanno prestato servizio a Gaza e al confine settentrionale di Israele dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre dell'anno scorso.

10:42
10:42
Nuovo avviso dell'IDF: «Stiamo per attaccare il sud del Libano»

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno appena diramato un nuovo avviso alla popolazione del Libano meridionale, invitandola a «stare attenti» poiché le truppe «continuano ad attaccare le posizioni di Hezbollah» nella regione.

«Per la vostra sicurezza vi è vietato tornare alle vostre case fino a nuovo avviso», afferma il portavoce delle Idf Avichay Adraee su X. «Chiunque si diriga a sud mette in pericolo la propria vita».

Israele ha già diramato ordini di evacuazione per oltre 100 villaggi e quartieri nel Libano meridionale.

10:41
10:41
Sette morti nel raid israeliano a Damasco di ieri

Il ministero della Difesa siriano ha affermato che sette persone, tra cui donne e bambini, sono state uccise ieri, e altre 11 sono rimaste ferite, in un attacco aereo israeliano contro un edificio residenziale nella capitale Damasco. Lo riporta il Guardian.

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito, nove persone sono state uccise nell'attacco aereo, tra cui cinque civili.

10:25
10:25
Raid israeliani sui di campi di Nuseirat e Bureij, 9 morti

Almeno nove persone, tra cui tre bambini, sono state uccise la notte scorsa in due raid aerei israeliani sul campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza, e sul vicino campo profughi di Bureij: lo riporta il Guardian, aggiungendo che i corpi delle vittime sono stati portati all'ospedale dei martiri di al-Aqsa nella vicina città di Deir al-Balah.

Al Jazeera riferisce che almeno 20 palestinesi sono stati uccisi durante la notte e nelle prime ore di questa mattina in attacchi aerei israeliani.

10:03
10:03
L'IDF: «Colpiti 185 obiettivi di Hezbollah e 45 di Hamas»

L'Aeronautica israeliana ha colpito nella giornata di ieri «circa 185 obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano e circa 45 obiettivi terroristici di Hamas nella Striscia di Gaza, comprese cellule terroristiche, siti infrastrutturali, strutture militari, posti di osservazione, lanciatori e depositi di armi». Lo rende noto l'esercito (Idf) su Telegram.

Nel sud del Libano, le truppe dell'Idf «hanno smantellato (ieri, ndr) le piattaforme di lancio che rappresentavano una minaccia per le comunità del nord di Israele, hanno eliminato i terroristi durante gli scontri ravvicinati e gli attacchi aerei, hanno localizzato e confiscato numerose armi, compresi i missili anticarro - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -. Inoltre, sono stati distrutti oltre 100 obiettivi terroristici di Hezbollah».

«Contemporaneamente, le truppe dell'Idf continuano la loro attività operativa nella Striscia di Gaza. Le truppe hanno eliminato decine di terroristi in scontri ravvicinati e in attacchi aerei, hanno localizzato armi, tra cui granate, fucili AK-47 e altro, e hanno smantellato numerosi siti di infrastrutture terroristiche e lanciarazzi, che erano pronti a sparare verso il territorio israeliano».

L'esercito «è preparato per ogni scenario difensivo e offensivo, su tutti i fronti», conclude la nota.

09:48
09:48
Sinwar ordina ad Hamas di riprendere gli attacchi kamikaze

Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha ordinato ai leader del gruppo terroristico di riprendere gli attacchi suicidi in Israele poco dopo aver sostituito Ismail Haniyeh alla guida del politburo di Hamas: lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari dell'intelligence araba.

I funzionari affermano che la mente del 7 ottobre ha inviato questa direttiva: «È il momento di rilanciare gli attentati suicidi». Alcuni membri anziani di Hamas avrebbero delle riserve sulla decisione. Il Wsj conferma anche le indiscrezioni secondo cui Sinwar avrebbe recentemente ripreso i contatti con i mediatori sul cessate il fuoco.

09:17
09:17
L'allarme dell'UNRWA: «Almeno 400.000 persone intrappolate nel nord di Gaza»

Almeno 400.000 persone sono intrappolate nel nord della Striscia di Gaza ed i recenti ordini di evacuazione delle autorità israeliane stanno costringendo le persone a fuggire ancora, soprattutto dal campo di Jabalya: lo scrive su X Philippe Lazzarini, capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA).

Lazzarini sottolinea che «rifugi e servizi sono costretti a chiudere. Alcuni per la prima volta dall'inizio della guerra».

«Con la quasi totale assenza di beni di prima necessità, la fame si sta diffondendo e aggravando - prosegue il messaggio -. Questa recente operazione militare minaccia anche l'attuazione della seconda fase della campagna di vaccinazione antipolio per i bambini. I bambini sono, come sempre, i primi e i più colpiti. Meritano molto di più, meritano un '#CeasefireNOW' (cessate il fuoco adesso), meritano un futuro».

07:57
07:57
Hezbollah: «Respinti due tentativi di infiltrazione dell'IDF»

Hezbollah ha reso noto oggi di aver respinto due volte le truppe israeliane che tentavano di infiltrarsi nel Libano meridionale.

Il movimento filo-iraniano ha affermato che i soldati israeliani hanno tentato di infiltrarsi nelle zone di confine di Blida (sud-est) e Labouneh (sud-ovest).

07:40
07:40
«I palestinesi in fuga da Gaza nord vengono colpiti»

I palestinesi in fuga dai siti obiettivo della rinnovata operazione militare israeliana nel nord di Gaza vengono colpiti mentre evacuano, secondo i residenti e le riprese da loro condivise con la Cnn che documentano il loro viaggio.

Mohammad Sultan, 28 anni, ha detto che lui e la sua famiglia sono fuggiti dalla loro casa a Jabalya nel nord di Gaza "a causa degli intensi e continui bombardamenti nella zona". Quando è tornato per recuperare cibo, acqua e coperte, lui e altri civili sono stati colpiti, ha detto.

"I droni sparavano a tutti quelli che passavano per strada", ha raccontato Sultan alla Cnn. "Tre persone sono state colpite proprio davanti a me. Mio fratello ed io abbiamo cercato di aiutare i feriti ad arrivare in ospedale. Una bambina è stata colpita al collo e anche suo padre è rimasto ferito".

La sparatoria è avvenuta alla rotatoria di Abu Sharkh a Jabalya, secondo Sultan. Le riprese girate da Sultan durante il suo viaggio mostrano i residenti che camminano lungo una strada sabbiosa, circondati da macerie e edifici semidistrutti. Alcuni, compresi i bambini, sono a piedi, e hanno difficoltà a camminare con borse pesanti. Altri sono in bicicletta o su tuk-tuk.

Nel filmato si possono sentire i droni ronzare in sottofondo mentre il suono delle raffiche di proiettili innesca urla, mentre le persone corrono al riparo.

"Sono stati colpiti, sono stati colpiti", si sente urlare Sultan mentre filma i civili da lontano. Un uomo ferito, sanguinante, zoppica verso di lui. Un'altra ragazza appare seduta in un'ambulanza, il collo avvolto in una garza intrisa di sangue. L'ospedale Al Ahli di Gaza City l'ha in seguito identificata come Dana Nasser, 9 anni, e ha detto alla Cnn che è stata portata in sala operatoria. Suo padre è stato colpito alla gamba, ha specificato l'ospedale.

07:04
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Prevista oggi una telefonata tra Biden e Netanyahu

È prevista oggi una telefonata tra il presidente Usa Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per discutere dei piani di Israele per colpire l'Iran. Lo riporta Axios, citando come fonte tre funzionari statunitensi e precisando che si tratta del primo colloquio tra i due dopo due mesi di tensione riguardo alla guerra in Medio Oriente.

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Israele: «L'Iran deve essere fermato prima che sia troppo tardi»

«L'Iran, uno dei principali sponsor del terrorismo mondiale, deve essere fermato prima che sia troppo tardi». Lo scrive in un post su X l'account ufficiale dello Stato di Israele, aggiungendo: «Il primo ottobre il regime iraniano ha lanciato circa 200 missili balistici contro Israele. Questo assalto non è stato semplicemente un attacco a Israele; rappresenta una minaccia significativa alla stabilità globale».

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Il punto alle 6.00

 L'Iran ha detto agli stati del Golfo che sarebbe «inaccettabile» se permettessero che il loro spazio aereo venisse utilizzato in un eventuale attacco israeliano contro il paese. Lo riferisce - come riporta Al Jazeera - l'agenzia di stampa britannica Reuters citando un alto funzionario iraniano rimasto anonimo. L'«ammonimento» è arrivato mentre il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi dava il via a una visita in Arabia Saudita e in altri stati del Golfo per dei colloqui sulla situazione in Medio Oriente. «L'Iran ha chiarito che qualsiasi azione da parte di un paese del Golfo Persico contro Teheran, sia attraverso l'uso dello spazio aereo o di basi militari, sarà considerata da Teheran come un'azione intrapresa dall'intero gruppo, e Teheran risponderà di conseguenza», ha affermato l'alto funzionario iraniano.

«Gli USA non sono informati sui piani di Israele»

Israele sta preparando una significativa risposta militare all'attacco dell'Iran e gli Stati Uniti non sono stati informati su cosa Israele sta pianificando. Lo riporta il Washington Post in un articolo dedicato alla visita cancellata all'ultimo minuto del ministro della difesa israeliano al Pentagono. Secondo fonti il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha informato Gallant che sarebbe potuto partire solo a due condizioni, ovvero quando sarà avvenuta una conversazione telefonica fra Joe Biden e Netanyahu, e dopo l'approvazione della risposta militare all'attacco dell'Iran. Netanyahu, riporta il Washington Post citando fonti israeliane, avrebbe provato senza successo a contattare Biden. Un funzionario americano però smentisce che Biden abbia rifiutato contatti.

Uccisa una famiglia di nove persone

Nel frattempo, nove persone appartenenti alla stessa famiglia sono rimaste uccise in un bombardamento israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce - come riporta Al Jazeera - l'agenzia di stampa Wafa, precisando che i paramedici hanno recuperato i corpi e li hanno trasferiti all'ospedale battista di Gaza City. L'attacco ha colpito un edificio residenziale nel quartiere di Shujayea.