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Posticipata la liberazione dei palestinesi per porre fine «alle umilianti cerimonie di Hamas», che però minaccia di sospendere i negoziati – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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20:42
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Hamas sospenderà i negoziati se Israele non libererà i 602 prigionieri palestinesi
Hamas sospenderà i negoziati con Israele tramite mediatori, a meno che Israele non liberi i 602 prigionieri palestinesi in cambio dei sei ostaggi israeliani consegnati ieri, come da accordo.
Lo ha ribadito il funzionario di Hamas Mahmoud Mardawi, riporta The Times of Israel, precisando che su Telegram il funzionario ha invitato i mediatori a fare pressione su Israele affinché attui le disposizioni dell'accordo di cessate il fuoco.
Questa mattina presto, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che Israele non avrebbe rilasciato i prigionieri finché Hamas non avesse fornito garanzie che avrebbe posto fine alle cerimonie «umilianti» per celebrare il trasferimento degli ostaggi israeliani.
18:09
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Netanyahu si è detto pronto «in qualsiasi momento» a riprendere i combattimenti a Gaza
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si è detto pronto «in qualsiasi momento» a riprendere i combattimenti a Gaza. Il premier ha poi chiesto la «smilitarizzazione totale» della Siria meridionale.
Intanto, nel giorno dei funerali di Hassan Nasrallah, l'esercito israeliano ha pubblicato le immagini dell'attacco aereo su Beirut del 27 settembre scorso in cui morirono il leader di Hezbollah e diversi altri alti funzionari. I caccia dell'aeronautica militare israeliana hanno sganciato 82 bombe pesanti sul quartier generale del movimento nella periferia meridionale di Beirut, nota come Dahiyeh, abbattendo diversi edifici. Oltre ad aver ucciso Nasrallah, l'attacco ha eliminato più di 20 comandanti di Hezbollah, tra cui Ali Karaki, comandante del Fronte meridionale del movimento filoiraniano
16:03
16:03
«L'Idf ha imposto il coprifuoco di 48 ore a sud di Jenin»
«Le forze di occupazione hanno annunciato l'inizio di un'operazione militare nella città di Qabatiya accompagnata da un coprifuoco di 48 ore, a partire da questa mattina». Lo afferma l'agenzia Wafa che cita il governatore di Jenin.
L'esercito ha preso d'assalto la città all'alba di oggi, accompagnate da bulldozer militari, e ha iniziato a distruggere strade e infrastrutture e a tagliare le linee idriche ed elettriche, ha detto Ahmad Zakarneh alla Wafa sottolineando che è stata distrutto l'ingresso della città e vandalizzate le proprietà, i negozi e i veicoli dei cittadini.
13:12
13:12
«Jet israeliani sorvolano Beirut durante i funerali di Nasrallah»
L'aviazione israeliana ha effettuato dei sorvoli a bassa quota su Beirut durante i funerali del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e del suo successore Hashem Safieddine, assassinati dagli israeliani. Lo affermano i media di Stato libanesi.
10:25
10:25
L'esercito israeliano ha schierato i carri armati in Cisgiordania
L'esercito israeliano ha schierato i carri armati in Cisgiordania mentre espande l'operazione antiterrorismo in corso nell'area di Jenin: è la prima volta dall'operazione 'Scudo difensivo' del 2002 che i tank dell'Idf operano in Cisgiordania.
Le truppe della Brigata di fanteria Nahal e dell'Unità di commando Duvdevan, scrive il Times of Israel, hanno iniziato le operazioni in diversi villaggi vicino a Jenin questa mattina.
Allo stesso tempo, un plotone della 188ma Brigata corazzata si sta preparando a operare a Jenin. I media palestinesi hanno pubblicato immagini che mostrano tre carri armati nell'area.
Nel frattempo è stato reso noto che il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ordinato all'Idf di rimanere per il prossimo anno in 3 campi profughi della Cisgiordania, che sono stati sgomberati da terroristi e civili e di non permettere a nessuno di tornare.
«Finora 40mila palestinesi sono stati evacuati dai campi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams, e ora sono vuoti. Anche l'attività dell'Unrwa è stata interrotta», afferma Katz, scrive il Times of Israel. L'Idf sta sgomberando i «nidi del terrore» dai terroristi e distruggendo infrastrutture e armi «su vasta scala. Ho ordinato all'esercito di prepararsi per una lunga permanenza», afferma Katz.
10:24
10:24
Decine di migliaia di persone a Beirut per i funerali di Nasrallah
Decine di migliaia di persone stanno iniziando a radunarsi a Beirut per partecipare al funerale dell'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, quasi cinque mesi dopo l'uccisione in un attacco aereo israeliano su un sobborgo meridionale della capitale libanese.
Le strade di Beirut sono intasate da auto cariche di sostenitori di Hezbollah in arrivo dalle roccaforti del movimento nel Libano meridionale e nella valle della Bekaa, riferiscono i media locali.
Il funerale di Nasrallah e del suo successore, Hashem Safieddine, ucciso da Israele all'inizio di ottobre, si svolgerà allo stadio Camille Chamoun Sports City, alla periferia della capitale, dove sono stati affissi poster giganti dei due leader. Lo stadio ha una capienza di circa 50.000 persone, ma gli organizzatori hanno installato migliaia di posti a sedere extra sul campo e molti altri all'esterno, dove i partecipanti potranno seguire la cerimonia su uno schermo gigante.
Il funerale dovrebbe iniziare alle 13:00, ora locale (le 12 in Italia) e includerà un discorso dell'attuale leader Naim Qassem.
10:22
10:22
Hamas: «La decisione di Israele mette a rischio la tregua»
Hamas ha condannato la decisione di Israele di rinviare a tempo indefinito il rilascio previsto oggi di 600 detenuti palestinesi, affermando che così facendo si mette in pericolo la tenuta della tregua.
La milizia palestinese fa appello ai mediatori perché premano su Israele perché faccia quanto pattuito.
Hamas nega inoltre l'accusa con cui Israele ha giustificato il rinvio, di aver messo in scena cerimonie «umilianti» per gli ostaggi israeliani rilasciati: «La cerimonia di consegna dei prigionieri non include alcun insulto, ma riflette invece il trattamento nobile e umano loro riservato», scrive Hamas, citata da Al Jazeera.
07:03
07:03
Il punto alle 7
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto oggi che la liberazione dei prigionieri palestinesi, ai sensi dell'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sarà posticipata finché Hamas non porrà fine alle «umilianti cerimonie» che tiene durante la consegna degli ostaggi israeliani.
«È stato deciso di posticipare il rilascio dei terroristi pianificato per ieri finché non sarà assicurata la liberazione dei prossimi ostaggi senza le umilianti cerimonie», ha detto l'ufficio di Netanyahu in una dichiarazione riferendosi ai rilasci dei rapiti israeliani inscenati e trasmessi dal movimento islamista nell'enclave palestinese.
Gli ultimi sei ostaggi vivi della prima fase dell'accordo di tregua sono stati rilasciati ieri: due su un palco allestito da Hamas a Rafah, tre su un altro a Nuseirat e uno affidato alla Croce rossa. Quando il 22ennne Omr Shem Tov è salito sul palco, un cameraman di Hamas gli ha detto di baciare sulla testa due miliziani armati e col volto coperto dalla kefiah. E lui lo ha fatto, consapevole dello show in mondovisione a cui stava prendendo parte. I media israeliani hanno sottolineato che «non poteva fare altro: era un ordine dei terroristi».