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Nethanyahu convoca un nuovo consiglio di guerra

Guterres: «Quello che sta accadendo a Gaza è inaccettabile» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Nethanyahu convoca un nuovo consiglio di guerra
Red. Online
12.09.2024 06:20
22:50
22:50
«Halevi verso le dimissioni a dicembre», ma l'IDF smentisce

Il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (IDF) Herzi Halevi si sta preparando a dimettersi a fine dicembre: lo riporta Channel 12, ripreso dal «Times of Israel», citando le conversazioni che Halevi ha avuto con persone a lui vicine.

Entro quella data, l'IDF dovrebbe aver completato tutte le sue indagini interne sui fallimenti per il massacro di Hamas del 7 ottobre in Israele. Halevi sarà quindi in grado di firmare quelle indagini e presentarle al pubblico prima di farsi da parte, afferma il rapporto.

Ma l'IDF smentisce: «il servizio sulla data prevista delle dimissioni del capo di Stato maggiore è falso e infondato». «Il capo di stato maggiore è ora completamente concentrato sulla gestione della guerra, sulla guida delle IDF nella lotta contro i nostri nemici e sul raggiungimento degli obiettivi della guerra», aggiunge l'esercito.

22:46
22:46
Auto esplode a Ramla, 4 persone uccise

L'esplosione di un'auto ha ucciso quattro persone nella città israeliana di Ramla, situata a 20 km a sudest di Tel Aviv. Lo riferiscono fonti mediche e di polizia. Altre nove persone sono rimaste ferite, tra cui una in gravi condizioni.

Le autorità sospettano che possa trattarsi di un atto criminale o di un regolamento di conti, ma le indagini sono ancora in corso per determinare con precisione la natura dell'incidente.

22:45
22:45
Israele: «La brigata di Rafah è stata sconfitta»

«La brigata di Rafah è stata sconfitta», ha affermato il generale israeliano Itzik Cohen, parlando ai giornalisti dal Corridoio Filadelfia . «Dopo tre mesi di combattimento abbiamo completato il controllo operativo sull'intera area urbana».

Sono stati individuati 203 tunnel separati ma interconnessi, lungo il Corridoio Filadelfia che si estende dal confine con l'Egitto fino a circa 300 metri fuori dalla città di Rafah. «La maggior parte di questi tunnel è stata distrutta», ha dichiarato Cohen.

Questi ha inoltre confermato che dei 203 tunnel ne sono stati individuati nove che attraversavano il confine con l'Egitto, ma erano tutti stati bloccati in precedenza, sia dalle autorità egiziane che da Hamas stesso. «Ci sono in totale nove siti sotterranei che attraversano il territorio egiziano, ma sono crollati, non sono utilizzabili o non sono attivi», ha detto Cohen.

19:33
19:33
Hillary Clinton critica duramente Netanyahu nel suo nuovo libro

Hillary Clinton attacca Benjamin Netanyahu per non essersi assunto «alcuna responsabilità» per l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre 2023. Lo fa nel suo nuovo libro Something Lost, Something Gained: Reflections on Life, Love, and Liberty, che sarà pubblicato negli USA martedì e di cui il Guardian ha ottenuto una copia.

«Netanyahu non è per niente come Golda Meir», scrive l'ex segretaria di Stato americana ed ex candidata democratica alla presidenza nel 2016, nonché ex first lady, riferendosi alla premier israeliana al potere quando l'Egitto attaccò nel 1973, e che lei dice di ammirare per il modo in cui «mescolava umorismo e serietà».

«Accettò una commissione d'inchiesta sui fallimenti che portarono alla guerra dello Yom Kippur e si dimise dall'incarico. L'attuale premier, al contrario, non si è assunto alcuna responsabilità e si rifiuta di indire elezioni, per non parlare di dimettersi», ha aggiunto la Clinton.

Quest'ultima ha anche espresso la sua disapprovazione in un lungo passaggio sulle sue esperienze alla Columbia University, dove nel 2023 è diventata docente presso la School of International and Public Affairs (SIPA): descrivendo un campus «teso per lo shock e il dolore», si è detta sorpresa per la mancanza di conoscenza storica di alcuni studenti.

L'ex segretaria di Stato ha visto «sguardi vuoti» quando ha detto ai ragazzi «che se Yasser Arafat avesse accettato l'accordo offerto da mio marito Bill Clinton nel 2000 per uno Stato che il governo israeliano era pronto ad accettare, il popolo palestinese avrebbe festeggiato il suo 23. anno come Stato».

19:31
19:31
Hillary Clinton critica duramente Netanyahu nel suo nuovo libro

Hillary Clinton attacca Benjamin Netanyahu per non essersi assunto «alcuna responsabilità» per l'attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre 2023. Lo fa nel suo nuovo libro «Something Lost, Something Gained: Reflections on Life, Love, and Liberty», che sarà pubblicato negli USA martedì e di cui il «Guardian» ha ottenuto una copia.

«Netanyahu non è per niente come Golda Meir», scrive l'ex segretaria di Stato americana ed ex candidata democratica alla presidenza nel 2016, nonché ex first lady, riferendosi alla premier israeliana al potere quando l'Egitto attaccò nel 1973, e che lei dice di ammirare per il modo in cui «mescolava umorismo e serietà».

«Accettò una commissione d'inchiesta sui fallimenti che portarono alla guerra dello Yom Kippur e si dimise dall'incarico. L'attuale premier, al contrario, non si è assunto alcuna responsabilità e si rifiuta di indire elezioni, per non parlare di dimettersi», ha aggiunto la Clinton.

Quest'ultima ha anche espresso la sua disapprovazione in un lungo passaggio sulle sue esperienze alla Columbia University, dove nel 2023 è diventata docente presso la School of International and Public Affairs (SIPA): descrivendo un campus «teso per lo shock e il dolore», si è detta sorpresa per la mancanza di conoscenza storica di alcuni studenti.

L'ex segretaria di Stato ha visto «sguardi vuoti» quando ha detto ai ragazzi «che se Yasser Arafat avesse accettato l'accordo offerto da mio marito Bill Clinton nel 2000 per uno Stato che il governo israeliano era pronto ad accettare, il popolo palestinese avrebbe festeggiato il suo 23esimo anno come Stato».

17:56
17:56
«Dei 9 miliziani di Hamas uccisi ieri, 3 erano anche componenti dello staff dell'UNRWA»

Dei nove miliziani di Hamas uccisi nell'attacco contro un'ex scuola dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) che accoglie gli sfollati nella Striscia di Gaza tre erano anche componenti dello staff dell'UNRWA.

È quanto riportano i media locali secondo i quali le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno identificato e redatto una lista dei nove militanti di Hamas morti in seguito all'attacco di ieri.

Secondo l'IDF a far parte del personale dell'UNRWA ed essere contemporaneamente membri del braccio militare di Hamas erano Muhammad Adnan Abu Zaid, Yasser Ibrahim Abu Sharar e Iyad Matar. In base alle informazioni diffuse dall'esercito almeno due di loro sarebbero stati responsabili anche del lancio di colpi di mortai contro le truppe israeliane.

Gli altri sei terroristi identificati dall'IDF sono: Ayser Qardaya, Bassem Majed Shahin, Omar al-Judaili, Akram Saber al-Ghalidi, Muhammad Issa Abu al-Amir e Sharif Salam. Tutti componenti delle forze di sicurezza interne di Hamas. Alcuni di loro avrebbero inoltre partecipato agli attacchi del 7 ottobre scorso.

Ieri l'UNRWA aveva reso noto che sei suoi dipendenti sono stati uccisi in due raid aerei israeliani sul campo profughi di Nuseirat, nella zona centrale di Gaza, precisando che si tratta del «più alto numero di vittime tra i nostri dipendenti in un singolo incidente» durante la guerra. Complessivamente, secondo la protezione civile gestita da Hamas, le vittime sarebbero 18.

Il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha commentato su X che «quello che sta accadendo a Gaza è completamente inaccettabile. Una scuola trasformata in un rifugio per 12'000 persone è stata colpita dagli attacchi di Israele. Sei dei nostri colleghi dell'UNRWA sono fra le vittime. Queste drammatiche violazioni della legge umanitaria internazionale devono fermarsi ora».

15:30
15:30
Swiss prolunga ancora la sospensione dei voli verso Beirut

La compagnia aerea Lufthansa - di cui fa parte anche il vettore elvetico Swiss - ha nuovamente prolungato la sospensione dei voli da e per Beirut, estendendola questa volta fino al 15 ottobre. La decisione è stata presa a seguito di un nuovo esame della situazione in Medio Oriente, ha dichiarato oggi il gruppo tedesco.

Lufthansa non serve più lo scalo presso la capitale libanese da fine luglio a causa dei rischi per la sicurezza nella regione. I voli per Tel Aviv, in Israele, sono ripresi il 5 settembre.

15:25
15:25
Nethanyahu convoca un nuovo consiglio di guerra

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per questa sera un nuovo consiglio di guerra non ufficiale, che include il ministro della difesa Yoav Gallant, il ministro della giustizia Yariv Levin, il ministro per gli affari strategici Ron Dermer, il ministro degli esteri Israel Katz, il ministro delle finanze Bezalel Smotrich e il parlamentare Aryeh Deri. Lo riporta il «Times of Israel».

Il gabinetto di sicurezza si riunirà invece domenica alle 20.30 a Tel Aviv, secondo quanto riferito da un funzionario israeliano al giornale.

L'ufficio del primo ministro ha negato la notizia: «non esiste un nuovo piccolo forum di sicurezza», ha dichiarato la segreteria del premier, sottolineando che Netanyahu tiene frequenti riunioni invitando di volta in volta ministri diversi a seconda delle loro responsabilità.

Anche il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha partecipato recentemente a queste consultazioni, ha detto l'ufficio del premier, citato dai media.

13:09
13:09
OMS: «Abbiamo raggiunto l'obiettivo delle vaccinazioni a Gaza»

L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ritiene di aver raggiunto il suo obiettivo riguardo alle vaccinazione antipolio a Gaza.

Il primo ciclo di vaccinazione antipolio a Gaza ha probabilmente raggiunto il suo obiettivo, con oltre 552'000 bambini che hanno già ricevuto una prima dose, ha dichiarato l'Oms oggi, ultimo giorno della campagna di vaccinazione. «Siamo fiduciosi di aver probabilmente raggiunto l'obiettivo», ha affermato in una conferenza stampa Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nei territori palestinesi.

13:00
13:00
Borrell: «Le parti in Libano lavorino per il popolo non per altri»

«Il popolo libanese vuole pace, stabilità e sviluppo al posto della guerra. Il mio messaggio è che l'Ue sta il più possibile dalla parte del popolo libanese in modo che possa superare le minacce e le sfide». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso della sua visita in Libano.

«Chiedo a tutte la parti in Libano di lavorare nell'interesse del popolo e di nessun altro: devono essere ristabilite istituzioni funzionanti, non c'è altro modo se si vuole fare gli interessi del popolo se non attuando le riforme, e dai miei colloquio oggi mi sembra che ci siano segnali positivi», ha aggiunto.

Dal canto suo Abdallah Bou Habib, Ministro ad interim libanese degli Affari Esteri e degli Emigrati, ha dichiarato che «siamo grati al protratto sostegno dell'Ue al libano e diamo il benvenuto alla rivalutazione della politica dell'Ue verso la Siria. L'Ue può giocare un ruolo costruttivo per trovare soluzioni sostenibili verso una pronta ripresa e incoraggiare il rientro sicuro e dignitoso dei siriani, che sono per la maggior parte lontani dal loro paese per motivi economici».

Residenti della Galilea occidentale hanno riferito di aver sentito esplosioni a seguito degli allarmi attivati nella zona. Le sirene che segnalano il lancio di missili e razzi erano state state attivate poco prima in diverse località della Galilea dopo che ai residenti delle comunità è stato consigliato di rimanere vicino a rifugi protetti. Lo riportano i media israeliani.

Intanto, una tv delle opposizioni siriane in esilio riferisce oggi che l'attacco israeliano dei giorni scorsi contro una fabbrica di missili iraniani nella Siria centrale non si è limitato a raid aerei dal cielo, ma ha coinvolto truppe speciali dell'Idf calatesi a terra da elicotteri militari e che hanno catturato militari iraniani.

Non meglio precisate «fonti locali» hanno detto all'emittente televisiva SyriaTV, nota come un media delle opposizioni siriane anti-Damasco, che sul terreno si sono verificati una serie di scontri armati tra forze israeliane, governative siriane, combattenti di Hezbollah e militari iraniani. Non è possibile verificare in maniera indipendente sul terreno questa e altre ricostruzioni. Dal canto suo, il governo siriano aveva confermato l'attacco su Masyaf senza però fornire dettagli.

Secondo le fonti citate da SyriaTv, durante l'incursione, le forze israeliane hanno catturato due soldati iraniani e sono stati segnalati almeno tre morti tra le fila siriane, oltre a vari feriti, tra cui civili. Secondo le fonti, le forze israeliane hanno distrutto una serie di radar e postazioni di difesa aerea del regime siriano, «colpendo sofisticate attrezzature di origine cinese e russa, cruciali per la sorveglianza dello spazio aereo lungo la costa». Secondo quanto riportato, «l'operazione ha drasticamente ridotto la capacità di difesa della Siria in questa regione, esponendo ampie aree al controllo israeliano».

12:31
12:31
La portaerei USA Roosevelt lascia il Medio Oriente

La portaerei americana Uss Theodore Roosevelt sta facendo rientro negli Stato Uniti dopo un lungo dispiegamento in Medio Oriente, ponendo fine alla rara decisione del Pentagono di tenere contemporanemente due portaerei della Marina nella regione: insieme alla Roosevelt operava infatti nell'area anche la Uss Abraham Lincoln per proteggere Israele da un eventuale attacco dell'Iran o dei suoi alleati. Lo scrive il Washington Post.

Prima della guerra di Israele a Gaza, da anni gli Stati Uniti non schieravano una potenza navale così significativa nella regione.

Intanto, è in corso questa settimana a Vienna la sessione del Consiglio dei Governatori (Board of Governors) dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), in preparazione della 68ma Conferenza Generale (16-20 settembre). Numerosi i temi sensibili in ambito nucleare su cui il Consiglio è chiamato a esprimersi: dall'evoluzione della situazione in Iran alla sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina (in primis Zaporizhzhia) sino al programma nucleare nordcoreano. Di forte rilevanza, nel contesto attuale di tensione e crisi umanitaria, anche la discussione sul Medio Oriente.

Dal canto suo, su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell su X scrive di essere «indignato per l'uccisione di 6 membri del personale dell'Unrwa dopo che gli attacchi dei Israele hanno colpito - per la quinta volta - una scuola a Nuseirat che ospita 12'000 sfollati. L'inosservanza dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario, in particolare la protezione dei civili, non può e non deve essere accettata dalla comunità internazionale».

«La notizia sull'uccisione in un raid israeliano di sei membri dello staff dell'Unrwa», l'agenzia dell'Onu che assiste gli sfollati palestinesi, «è orribile». Lo denuncia anche il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, sul suo profilo X. «I miei pensieri sono per le famiglie (degli uccisi) e per coloro che continuano a portare avanti il loro lavoro per salvare vite umane, i volontari devono essere in grado di condurre la loro attività in sicurezza», aggiunge Lammy per poi invocare, in riferimento alla Striscia di Gaza: «un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ora».

12:22
12:22
Libano: due ragazzi di 17 e 12 anni uccisi in un raid di Israele

Due ragazzi di 17 e 12 anni sono stati uccisi nelle ultime ore nel sud del Libano in un attacco israeliano nella regione costiera di Tiro. Lo ha riferito il ministero della Salute e diversi media libanesi, secondo cui i due fratelli, Ishaq e Hussein Aaliyan, sono stati investiti dall'esplosione di un missile israeliano che ha colpito la strada tra Tiro e Naqura nei pressi di Bayyada.

Sono circa 150 i civili uccisi in Libano da attacchi israeliani condotti dall'8 ottobre scorso a oggi, secondo conteggi di fonti di stampa libanesi e internazionali.

Frattanto, la procura di Ankara ha aperto un'inchiesta sulla morte di Aysenur Ezgi Eygi, l'attivista con cittadinanza turca e americana colpita alla testa mentre partecipava a una manifestazione in Cisgiordania la scorsa settimana, mentre Israele ha ammesso di ritenere «molto probabile» che le sue forze abbiano ucciso «indirettamente e involontariamente» la 26enne. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia turco, Yilmaz Tunc.

«Lavoreremo affinché venga stabilita una commissione di inchiesta indipendente per preparare un rapporto», ha detto Tunc, come riferisce l'emittente Ntv, invitando il relatore speciale dell'Onu sulle esecuzioni arbitrarie ed extragiudiziali ad agire immediatamente e affermando che il rapporto della Turchia sull'uccisione dell'attivista sarà inviato al Consiglio per i Diritti Umani dell'Onu e alla Corte internazionale di Giustizia in relazione al caso per genocidio aperto contro Israele.

Nel frattempo, il ministero degli Esteri di Ankara ha fatto sapere che sono state completate le procedure per il trasferimento del cadavere di Aysenur Ezgi Eygi in Turchia. «Il corpo arriverà domani in Turchia», si legge in una nota del ministero, che condanna «l'omicidio commesso dal governo genocida (del premier israeliano Benyamin) Netanyahu».

12:12
12:12
Raid israeliano sul Golan, uccisi due miliziani vicini a Hezbollah

Due combattenti siriani vicini agli Hezbollah libanesi, alleati dell'Iran e di Hamas, sono stati uccisi sulle Alture siriane del Golan da un raid missilistico israeliano, secondo quanto riferito dall'Osservatorio per i diritti umani in Siria.

La fonte riferisce che l'attacco è avvenuto nella regione di Qunaytra, a ridosso della Linea dell'armistizio tra Siria e Israele firmato nel 1974 dopo la guerra di Ottobre dell'anno precedente.

Sul lato orientale del Golan, quello controllato dal governo di Damasco, opera una milizia locale, cooptata dagli Hezbollah e nota come "Resistenza islamica per la liberazione del Golan".

Le alture sono state in gran parte conquistate da Israele nel 1967 e nel 1973. E sono state annesse, senza riconoscimento internazionale, nel 1981. Nel 2019 gli Stati Uniti hanno riconosciuto la sovranità israeliana sulle alture controllate da Israele.

Un'altraa postazione degli Hezbollah libanesi, dispiegati nella Siria orientale al confine con l'Iraq, è stata colpita poco fa da un non meglio precisato raid aereo, riferisce lo stesso osservatorio, secondo cui l'attacco è avvenuto nel distretto frontaliero di Abukamal, a sud-est del capoluogo orientale siriano di Deir az Zor, lungo il fiume Eufrate.

Non si hanno al momento notizie circa eventuali vittime e danni materiali.

10:21
10:21
Al bando un centro islamico nel Land del Brandeburgo per legami con Hamas

Il Land del Brandeburgo, in Germania, ha messo al bando il Centro islamico Furstenwalde al-Salam (Izf) per i suoi presunti legami con i Fratelli Musulmani e Hamas.

«Non possiamo tollerare associazioni che vanno contro l'ordine costituzionale o l'idea di intesa internazionale. Le braci della cultura islamica dell'età della pietra devono essere stroncate sul nascere per evitare una conflagrazione», ha affermato in un comunicato il ministro degli Interni cristiano-democratico (Cdu) del Brandeburgo, Michael Stuebgen.

Il ministero del Brandeburgo ha inoltre annunciato che sono state effettuate perquisizioni da parte della polizia nei locali del centro a Fürstenwalde, nel distretto di Oder-Spree, e in appartamenti privati nel Brandeburgo e a Berlino.

L'Izf, fondato nel 2018 a Furstenwalde, a est di Berlino, gestisce una moschea e offre diverse attività per i musulmani. Nel luglio 2023 era stato classificato come associazione estremista con l'accusa di diffondere discorsi antisemiti e di negare il diritto di esistere di Israele.

08:46
08:46
Arrestato un palestinese sospettato del tentato attacco con un'autobomba

In un'operazione congiunta tra le forze speciali israeliane e lo Shin Bet, la scorsa notte è stato arrestato un ricercato palestinese coinvolto nell'esplosione di un'autobomba vicino a Hebron il 13 agosto.

Il sospetto, che era rimasto ferito nel tentativo di attentato, è stato catturato mentre era ricoverato in un ospedale a Halhul, vicino a Hebron, in Cisgiordania. Ora si trova in custodia per ulteriori indagini da parte dello Shin Bet. Lo riportano i media israeliani.

06:21
06:21
Il punto alle 6.00

«Quello che sta accadendo a Gaza è completamente inaccettabile. Una scuola trasformata in un rifugio per 12.000 persone è stat colpita dagli attacchi di Israele. Sei dei nostri colleghi dell'Unrtwa sono fra le vittime. Queste drammatiche violazioni della legge umanitaria internazionale deve fermarsi ora». Lo afferma il direttore generale dell'Onu Antonio Guterres su X.

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