Stati Uniti

No, Donald Trump non ha snobbato i capi di Stato e di governo europei

Molti utenti sui social e alcuni commentatori politici hanno insistito sull'assenza, fra gli altri, di Keir Starmer e Pedro Sánchez – In realtà, spulciando gli archivi non risultano partecipazioni di leader europei dal 1874 a oggi: Giorgia Meloni, dunque, è un'eccezione
© AP/Matt Rourke
Red. Online
20.01.2025 12:00

Lo abbiamo scritto: di norma, il protocollo non prevede la partecipazione di leader stranieri alla cerimonia d'insediamento del presidente degli Stati Uniti. Eppure, molti utenti sui social e non pochi commentatori politici, in queste ore, hanno insistito sull'assenza di capi di Stato e di governo europei. In realtà, il discorso andrebbe rovesciato: dal 1874 a oggi, come scrive Euronews, non risulta che un leader europeo abbia partecipato all'evento. L'italiana Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, sarà la prima. 

Il cosiddetto Inauguration Day è considerato un evento «domestico». Al quale vengono invitati rappresentanti diplomatici dei vari Paesi. Ma non, appunto, capi di Stato e di governo. Euroverify, il servizio di fact-checking di Euronews, ha analizzato i registri del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. E non ha trovato riscontri in merito alla presenza di capi di Stato e di governo europei dal 1874. Sui social e sulle colonne di alcuni giornali, tuttavia, molti hanno parlato di «esclusioni eccellenti». Fra cui quella del primo ministro britannico Keir Starmer e del suo omologo spagnolo Pedro Sánchez. La decisione di Trump di invitare politici di estrema destra più vicini al suo pensiero, come il britannico Nigel Farage, il francese Éric Zemmour, il belga Tom Van Grieken, l'ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, lo spagnolo Santiago Abascal e il portoghese André Ventura, hanno alimentato la narrazione secondo cui le relazioni fra Trump e alcuni leader, come appunto Starmer e Sánchez, sarebbero tese.

Su TalkTV, ad esempio, un giornalista ha descritto in modo erroneo e fuorviante l'esclusione di Starmer. Parlando di un'«enorme macchia sulla storia britannica». Il canale ha pure descritto la mossa come un «grande affronto». Su X c'è chi si è affrettato a smontare queste affermazioni, spiegando come – in realtà – nessun primo ministro britannico sia stato invitato in passato. Euroverify, tuttavia, non ha rilevato alcuna nota della comunità. Starmer, ricordiamo, è finito nel mirino di Elon Musk, stretto alleato di Trump nonché patron della piattaforma X, per via di uno scandalo di abusi sessuali su minori nel Regno Unito. Musk, nello specifico, ha accusato Starmer di essere stato «profondamente complice degli stupri di massa in cambio di voti».

Anche in Spagna, leggiamo, l'invito esteso a Santiago Abascal, leader del partito di estrema destra Vox, ha alimentato parecchia disinformazione. In particolare, è stato detto che il primo ministro Sánchez è stato snobbato a favore di Abascal. È toccato al ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares correre ai ripari: «Nelle inaugurazioni presidenziali statunitensi, i capi di Stato e di governo non sono solitamente invitati». «Gli inviti sono di natura personale e non istituzionale» ha aggiunto Albares, confermando che il governo spagnolo sarà rappresentato dall'ambasciatore negli Stati Uniti Ángeles Moreno. «Infatti, i primi ministri, i capi di Stato o i ministri spagnoli non hanno mai partecipato a un'inaugurazione presidenziale statunitense».

Detto in altri termini, le affermazioni secondo cui Trump avrebbe intenzionalmente snobbato i leader dell'Unione Europea – in realtà – sono state alimentate dalla sua decisione, di per sé legittima e appunto a titolo personale, di invitare figure politicamente più vicine a lui. In questo senso, anche pensando alle posizioni di Elon Musk, a Washington ci saranno anche rappresentanti del Rassemblement National francese e di Alternative für Deutschland. 

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