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«Non abbiamo in programma di invitare Kiev nella NATO nell'immediato futuro»

L'ambasciatrice statunitense nell'Alleanza, Julianne Smith, ha spiegato che l'Ucraina si trova su «un percorso irreversibile di adesione», ma che la candidatura ufficiale non arriverà presto – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Non abbiamo in programma di invitare Kiev nella NATO nell'immediato futuro»
Red. Online
17.10.2024 07:23
17:26
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«Bisogna mantenere l'impegno del G7 sul prestito a Kiev»

I leader dell'Ue sottolineano «l'importanza di rispettare l'impegno assunto al vertice del G7 (Gruppo dei sette, di cui fanno parte Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti) in Puglia (Italia) di fornire insieme ai partner del G7 circa 45 miliardi di euro (circa 42 miliardi di franchi) entro la fine dell'anno», parte dell'accordo sull'utilizzo dei profitti sugli asset congelati russi, «per sostenere le attuali e future esigenze militari, di bilancio e di ricostruzione dell'Ucraina». Lo si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo dedicato all'Ucraina.

«I beni della Russia dovrebbero rimanere congelati finché la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non la risarcirà per i danni causati da questa guerra», sottolineano i leader.

Socialisti Ue: più aiuti a Kiev
«Oggi abbiamo riaffermato il nostro pieno sostegno al presidente (ucraino Volodymyr) Zelensky. L'Ue deve aumentare sostanzialmente il proprio sostegno militare, consentendo all'Ucraina di colpire obiettivi militari sul territorio russo. Le risorse russe congelate devono essere utilizzate per aiutare a ricostruire l'Ucraina», ha detto dal canto suo la capogruppo dei socialisti europei, Iratxe Garcia Perez, al termine dell'incontro tra i capigruppo dell'Eurocamera e Zelensky.

15:45
15:45
A Losanna adottato un appello internazionale per lo sminamento umanitario in Ucraina

La prima giornata della Ukraine Mine Action Conference 2024 (UMAC2024) si è conclusa oggi con la presentazione del «Lausanne Call for Action», che ribadisce il sostegno della maggioranza dei Paesi presenti per lo sminamento umanitario in Ucraina e nel mondo. L’appello chiede di considerare le esigenze delle vittime e delle persone con disabilità e di promuovere partenariato e innovazione per aumentare l’efficacia nella lotta alle mine. La conferenza, che si tiene a Losanna presso la EHL Hospitality Business School, riunisce rappresentanti di Stati, organizzazioni internazionali e attori partner nello sminamento umanitario.

61 delegazioni si sono date appuntamento a Losanna, per la Ukraine Mine Action Conference 2024. Al termine della prima giornata di alto livello è stata adottata la Lausanne Call for Action che auspica azioni concrete in favore dello sminamento umanitario in Ucraina da parte degli Stati. Fra queste, ad esempio il rapido e sicuro ripristino delle aree destinate all’agricoltura, la reintegrazione economica e sociale delle vittime con disabilità, la promozione della collaborazione internazionale fra i vari partner attivi sul terreno, oppure lo scambio di esperienze e conoscenze e la promozione di metodi e tecnologie innovative per aumentare l’efficacia della lotta alle mine su scala mondiale. Il testo è stato presentato dalla Svizzera e l’Ucraina, insieme alla Croazia, che ha organizzato la scorsa edizione della conferenza sullo sminamento, e al Giappone, che ospiterà invece quella del 2025.

Popolazione civile, partenariati e innovazione al centro dei dibattiti
L’evento, organizzato dalla Svizzera insieme all’Ucraina, propone dibattiti e discussioni su tre pilastri - People, Partners, Progress – con l’obiettivo di sottolineare la cruciale importanza dello sminamento umanitario quale parte integrante della ricostruzione economica e sociale del Paese. La conferenza è stata aperta dalla presidente della Confederazione, Viola Amherd e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. La presidente della Confederazione nel suo discorso ha sottolineato come lo sminamento umanitario sia una priorità per la Confederazione: «Lo sminamento umanitario non è solo una questione di sicurezza, ma anche un prerequisito per la ricostruzione, soprattutto per il ripristino della produzione agricola e dell'istruzione dei bambini».

Ad intervenire alla UMAC2024 anche personalità della comunità scientifica e della società civile, come il fotografo britannico Giles Duley, sopravvissuto all’esplosione di una mina e Global Advocate delle Nazioni Unite per le persone con disabilità nelle situazioni di conflitto e di costruzione della pace, o il filantropo Howard G. Buffett, Chairman e CEO della sua fondazione.

Un sostegno concreto della Svizzera per lo sminamento umanitario
Durante la conferenza, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis ha ribadito l’importanza della collaborazione internazionale per lo sminamento umanitario e ricordato l’impegno svizzero per la ricostruzione dell’Ucraina, basata sui Principi di Lugano, adottati nel 2022. Ha inoltre ricordato che il Consiglio federale la scorsa settimana ha deciso di accordare 30 milioni di franchi supplementari alla Fondation suisse de déminage (FSD) per estendere le sue attività nelle regioni di Kharkiv e Kherson fino al 2027. «Grazie a partner come FSD e il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD), la Svizzera fornisce un sostegno diretto ed efficace in Ucraina», ha dichiarato il consigliere federale. Dal febbraio 2022 la Confederazione ha attuato varie misure a sostegno delle persone colpite dalla guerra e stanziato circa 3,7 miliardi di franchi. Lo scorso anno il Consiglio federale ha approvato un pacchetto di 100 milioni di franchi su quattro anni, destinati esclusivamente allo sminamento umanitario in Ucraina.

La Svizzera ribadisce la propria solidarietà all’Ucraina
A margine della UMAC2024, una delegazione del Consiglio federale capeggiata dalla presidente della Confederazione Viola Amherd ha incontrato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal. Nel corso del colloquio sono stati discussi i possibili passi verso la pace, la ricostruzione dell’Ucraina e la solidarietà della Svizzera per quanto riguarda la scarsità di energia nel prossimo inverno. La delegazione svizzera, di cui ha fatto parte anche il consigliere federale Ignazio Cassis, ha ribadito l’ininterrotta e durevole solidarietà della Svizzera nei confronti dell’Ucraina.

Sulla scia dei colloqui svoltisi a giugno sul Bürgenstock, alla Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina, le parti hanno discusso altri possibili passi verso una pace giusta e duratura in Ucraina. Per la Svizzera non vi è dubbio che la soluzione non potrà prescindere dal rispetto del diritto internazionale e dello Statuto dell’ONU. La Svizzera ha inoltre ribadito la propria disponibilità a offrire i suoi buoni uffici affinché sia possibile compiere passi concreti per il coinvolgimento di entrambe le parti belligeranti. Si è inoltre discusso della Conferenza prevista a Montreal alla fine del mese di ottobre, incentrata sulla dimensione umana del conflitto e riguardante in particolare il destino dei prigionieri di guerra, i civili detenuti arbitrariamente e i bambini deportati. Uno dei temi chiave dell’incontro è stato il sostegno svizzero all’Ucraina e alla ricostruzione, cui il Consiglio federale attribuisce rilevanza strategica.

La polizia cantonale vodese mette in atto le misure di sicurezza necessarie allo svolgimento della UMAC2024, adeguate alla valutazione della situazione e in stretta collaborazione con l’Ufficio federale di polizia (fedpol). L'Esercito svizzero fornisce loro supporto, in particolare nei settori del trasporto di personale, della logistica, della sorveglianza aerea e del trasporto aereo.

11:42
11:42
«Conquistato un altro villaggio nell'est ucraino»

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che le truppe di Mosca hanno conquistato un altro villaggio, Maksimilyanovka, nella regione ucraina di Donetsk, ad ovest dell'omonima città capoluogo.

11:29
11:29
«L'UE decida in fretta sul prestito da 50 miliardi: serve per i droni»

È imperativo che i leader dell'Ue decidano in fretta sul prestito da 50 miliardi concordato in ambito G7 perché le risorse servono per costruire i droni con cui l'Ucraina combatte la sua guerra. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arrivando al Consiglio Europeo.

«Il momento è adesso, spero che nessuno blocchi questa iniziativa, ne abbiamo bisogno il prima possibile».

Il piano della vittoria, che sarà discusso oggi con i 27 leader dell'Ue, serve per «rafforzare l'Ucraina» anche dal punto di vista «diplomatico», ha aggiunto Zelensky. «Molte persone hanno condiviso queste idee», ha sottolineato concedendo che alcuni punti non sono nuovi, come l'abolizione delle restrizioni sulle armi a lungo raggio.

«Prima tutti ci hanno detto no, poi hanno visto che abbiamo sviluppato le nostre capacità e alcuni Paesi ci hanno ripensato», ha detto. «Ora dobbiamo ancora convincere alcuni partner dentro l'Ue e, insieme, anche fuori dall'Ue».

07:23
07:23
Il punto alle 7

«La NATO non ha attualmente in programma di invitare l'Ucraina nell'immediato futuro», ha dichiarato l'ambasciatrice statunitense presso l'Alleanza Julianne Smith.

«Credo che la posizione della NATO in merito sia molto chiara. Al vertice per il 75. anniversario, quest'estate, abbiamo dichiarato che l'Ucraina è su un percorso irreversibile verso l'adesione e che diventerà un membro dell'Alleanza. Non siamo nella fase in cui l'Alleanza sta discutendo di emettere un invito a breve», ha detto Smith prima di una riunione dei ministri della Difesa della NATO a Bruxelles, secondo quanto riportato dalla rete radiofonica Voice of America, citata dal Kyiv Independent.

I commenti di Smith giungono mentre il Presidente Volodymyr Zelensky ha pubblicamente svelato il suo piano di vittoria in cinque punti, che include l'invito dell'Ucraina a entrare nella NATO in cima alla lista. «Se il piano verrà sostenuto, potremo porre fine alla guerra non più tardi dell'anno prossimo», ha dichiarato Zelensky in Parlamento, alla presenza del comandante in capo Oleksandr Syrskyi, del capo dell'intelligence militare Kyrylo Budanov e di diplomatici occidentali. Kiev ha presentato la sua richiesta di adesione nel settembre 2022 e nel luglio 2024 l'alleanza ha riaffermato il «percorso irreversibile dell'Ucraina verso la piena integrazione euro-atlantica, compresa l'adesione alla NATO» - anche se l'Ucraina non ha ricevuto alcuna notizia definitiva sulla sua futura adesione.

La leadership ucraina, riporta il quotidiano di Kiev, aveva pianificato di chiedere l'adesione alla NATO entro mesi, non anni. Una prospettiva, secondo quanto riportato recentemente dal Financial Times, non impossibile. Il 1. ottobre, il giornale britannico aveva fatto sapere, citando un funzionario anonimo, che il presidente statunitense Joe Biden aveva in programma un rapido avanzamento dello status della candidatura ucraina alla NATO prima di lasciare il suo incarico a gennaio: non è chiaro se i commenti di Smith suggeriscano un possibile cambiamento di politica da parte dell'amministrazione Biden.