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«Non cederemo: Bakhmut centrale per la difesa di Kramatorsk e Sloviansk»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è espresso sugli scontri in corso, da mesi, nella cittadina nell'est del Paese — Bombardata la regione di Sumy — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Non cederemo: Bakhmut centrale per la difesa di Kramatorsk e Sloviansk»
Red. Online
24.04.2023 06:46
22:54
22:54
Lavrov: «Non vediamo progressi sull'accordo del grano»

La Russia non vede progressi sull'attuazione della parte dell'accordo del grano che riguarda i prodotti russi. Lo ha riferito il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov dopo l'incontro all'ONU con il segretario generale Guterres, come riporta la Tass. «Il segretario generale dell'ONU ha parlato degli sforzi che sta facendo per portare avanti il più possibile la parte russa dell'accordo. Finora - ha detto Lavrov - i progressi, francamente, non sono molto evidenti. Ci ha comunicato i suoi pensieri in una lettera che delinea le idee su come procedere. Naturalmente, la lettera deve essere studiata. Finora, come ho già detto, e l'ho detto onestamente ad Antonio Guterres, non vediamo il desiderio dei Paesi occidentali di realizzare veramente ciò che è necessario per la riuscita dell'iniziativa del Segretario Generale su un approccio a pacchetto per l'esportazione di prodotti agricoli dall'Ucraina e dalla Federazione Russa», ha concluso Lavrov.

22:30
22:30
«A Lavrov una lettera con la proposta per l'accordo sul grano»

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres hanno parlato dell'accordo sul grano ucraino nel corso del bilaterale che si è tenuto all'ONU. Il Palazzo di Vetro ha fatto sapere che Guterres «ha consegnato a Lavrov una lettera per il presidente Vladimir Putin con una proposta finalizzata al miglioramento ed espansione dell'accordo, tenendo conto delle posizioni espresse dalle parti e dei rischi posti dall'insicurezza alimentare globale». Analoga lettera è stata indirizzata agli altri due firmatari dell'accordo. Inoltre Guterres ha «preso atto» delle preoccupazioni espresse da Mosca sull'attuazione del Memorandum riguardo la promozione dei prodotti alimentari e dei fertilizzanti russi, ha «fornito un rapporto dettagliato sui progressi già compiuti e ha ribadito l'impegno delle Nazioni Unite a continuare a lavorare per affrontare le questioni rimanenti».

Guterres ha anche aggiornato Lavrov sugli sforzi del segretariato per affrontare le questioni del paese ospitante, in particolare i visti per i funzionari russi.

20:45
20:45
Lavrov: «Vicini a una linea pericolosa, di più che nella Guerra Fredda»

«Ancora una volta, come durante la Guerra Fredda, siamo giunti a una linea pericolosa, e forse ancora più pericolosa». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov presiedendo la riunione del Consiglio di Sicurezza ONU.

«La situazione è esacerbata dalla perdita di fiducia nel multilateralismo. L'aggressione finanziaria ed economica occidentale distrugge i benefici della globalizzazione - ha detto -. Gli USA e i suoi alleati abbandonano la diplomazia e premono per la soluzione delle controversie sul campo di battaglia».

Lavrov ha inoltre difeso l'invasione dell'Ucraina, sottolineando che «l'operazione militare speciale» serve a «sradicare le minacce alla nostra sicurezza». Quindi ha accusato il regime di Kiev di introdurre «pratiche naziste» e di distruggere le tradizioni religiose.

20:26
20:26
«Dati 1.000 missili a Kiev, servono più munizioni»

«Sono certo che nei prossimi giorni gli Stati membri arriveranno ad un accordo sul secondo pilastro del piano munizioni all'Ucraina, ma non aspettiamo certo la definizione dell'ultimo comma per cominciare il lavoro». Lo ha detto l'alto rappresentante della politica estera UE Josep Borrell al termine del consiglio affari esteri, esprimendo «delusione» per la velocità con cui sino adesso sono state consegnate le munizioni all'Ucraina.

«Sino adesso oltre 1.000 missili sono stati dati all'Ucraina, le munizioni continuano a crescere e cresceranno nei prossimi giorni, spero che tutti i Paesi membri comprendano l'urgenza».

20:23
20:23
Riaperto l'aeroporto di Vnukovo a Mosca dopo l'allarme drone

Lo spazio aereo sull'aeroporto moscovita di Vnukovo, uno dei tre della capitale russa, è stato riaperto e lo scalo ha ripreso a funzionare normalmente dopo che era stato temporaneamente chiuso per la sospetta presenza di un drone nell'area. Lo ha detto il servizio stampa dello scalo all'agenzia statale russa Ria Novosti.

19:38
19:38
Chiuso lo spazio aereo sullo scalo di Mosca, «sospetto drone»

Lo spazio aereo sopra l'aeroporto Vnukovo di Mosca è stato chiuso a causa di un potenziale drone. Lo hanno riferito alla Tass i servizi di emergenza.

«Le forze dell'ordine hanno ricevuto la segnalazione che un veicolo aereo senza equipaggio sconosciuto è stato avvistato nei cieli sopra l'aeroporto Vnukovo. Lo spazio aereo è stato chiuso per motivi di sicurezza», è stato comunicato.

18:29
18:29
«Per la Russia i detenuti sono come pedine»

«La Russia ha violato i diritti umani universali, sia all'esterno che all'interno dei propri confini. Ha violato il diritto internazionale, e questo include la detenzione illegale di cittadini americani, Paul Whelan, Trevor Reed, Brittney Griner e ora Evan Gershkovich». Lo ha detto l'ambasciatrice USA all'ONU Linda Thomas-Greenfield in Consiglio di Sicurezza.

«Usare persone come pedine è una strategia di debolezza. Queste non sono le azioni di un Paese responsabile», ha continuato chiedendo al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov di guardare negli occhi la sorella di Whelan, presente nella sala del Consiglio. «Vi chiedo di rilasciare immediatamente Whelan e Gershkovich e cessare una volta per tutte questa pratica barbara».

«La Russia ha invaso l'Ucraina e ha colpito il cuore della Carta delle Nazioni Unite. Questa guerra illegale va direttamente contro il nostro principio più sacro, che una guerra di aggressione non è mai accettabile», ha poi dichiarato l'ambasciatrice. «La Russia vuole ridisegnare i confini internazionali con la forza in violazione della Carta ONU, va contro tutto ciò che questa istituzione rappresenta. Non riguarda solo Ucraina o Europa, ci riguarda tutti: oggi è l'Ucraina, domani potrebbe essere un altro Paese».

«La Russia può minare la Carta delle Nazioni Unite e questa istituzione, ma il resto di noi può e deve fare di meglio. L'ONU ha bisogno di una riforma. Per sostenere e mantenere i suoi principi fondamentali, questo organismo deve evolversi per seguire il 21esimo secolo. Come parte di tale evoluzione, il Consiglio di Sicurezza deve riflettere meglio le realtà globali di oggi», ha inoltre evidenziato Thomas-Greenfield.

18:23
18:23
«Munizioni iraniane alla Russia via Mar Caspio»

Le navi russe stanno trasportando grandi quantità di proiettili di artiglieria iraniani e altre munizioni attraverso il Mar Caspio per rifornire le truppe che combattono in Ucraina, ponendo una sfida crescente per gli Stati Uniti e i suoi alleati che cercano di interrompere la cooperazione tra Mosca e Teheran. Lo scrive il Wall Street Journal citando dirigenti mediorientali.

Negli ultimi sei mesi, i cargo russi hanno trasferito più di 300.000 proiettili di artiglieria e un milione di munizioni dall'Iran alla Russia, secondo tali fonti e i documenti visionati dal Wsj. Le informazioni di intelligence sulle spedizioni sono state condivise con gli USA.

18:16
18:16
«In un anno tagliata la dipendenza energetica da Mosca»

«È stato l'anno di una grave crisi energetica innescata dalla guerra di Russia, ma insieme siamo riusciti a sbarazzarci della nostra dipendenza dai combustibili fossili russi e ci siamo diversificati dalla Russia rivolgendoci a partner affidabili». Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine del summit del Mare del Nord a Ostenda.

«I cittadini dell'UE hanno ridotto i consumi di energia del 20%, ma la cosa più importante è che abbiamo investito massicciamente nelle energie rinnovabili», ha evidenziato.

«La Commissione UE contribuirà a raggiungere gli obiettivi di Ostenda» attraverso «un quadro normativo più semplice con la nostra legge sull'industria Net Zero, un uso incentivato delle energie rinnovabili con la riforma del mercato dell'elettricità e forniture sicure di materie prime essenziali», ha sottolineato von der Leyen.

«L'anno scorso per la prima volta abbiamo generato più elettricità dall'eolico e dal solare rispetto al gas», ha spiegato von der Leyen rimarcando come il mare del Nord «può diventare il principale corridoio per l'import di idrogeno rinnovabile».

18:14
18:14
«La NATO una macchina da guerra ai nostri confini»

La NATO è «una macchina da guerra che si avvicina ai confini della Russia». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Ma i progetti occidentali di disfarsi della Russia non porteranno a nulla, ha aggiunto il portavoce.

17:06
17:06
«Gli USA minano il multilateralismo nella regione dell'Asia-Pacifico»

«Gli Stati Uniti intraprendono la strada della distruzione della globalizzazione». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov presiedendo la riunione del Consiglio di Sicurezza ONU. Gli USA stanno cercando di minare il multilateralismo nella regione dell'Asia-Pacifico, ha continuato, sottolineando che «imponendo il loro ordine del mondo vanno contro la Carta delle Nazioni Unite».

«L'invasione americana dell'Iraq è stata una flagrante violazione della Carta ONU, così come quella della Libia e di repubbliche ex sovietiche», ha detto ancora Lavrov. Quindi ha chiesto di «abbandonare i doppi standard».

16:59
16:59
Minacciato di morte l'ex Wagner che disse di aver ucciso bambini

Azamat Uldarov, uno dei due combattenti della milizia privata Wagner che avevano raccontato di aver sparato a bambini ucraini, è stato arrestato dalle forze di sicurezza russe, picchiato e minacciato di morte dagli ex commilitoni. Lo riferisce l'Ukrainska Pravda citando Gulagu.net.

Uldarov è stato trattenuto da agenti del ministero degli Interni russo e portato al dipartimento investigativo regionale di Saratov per essere interrogato. All'ingresso, quattro miliziani di Wagner che lo stavano aspettando lo hanno colpito con un pugno in faccia, gli hanno strappato il distintivo promettendo di ucciderlo per la sua testimonianza contro il fondatore del gruppo paramilitare Yevgeny Prigozhin e Vladimir «iceman» Kitaev.

Gulagu.net riferisce che gli agenti hanno spinto Uldarov nel dipartimento e lo hanno portato in un ufficio per interrogarlo sui crimini di cui era a conoscenza. Gli investigatori hanno chiesto a Uldarov di scollegare il suo telefono cellulare.

«Ci sono combattenti del gruppo terroristico Wagner che hanno appena fatto minacce di morte e intendono uccidere Uldarov per ordine di Prigozhin - scrive Gulagu.net -. Chiediamo alle autorità russe e alla direzione del comitato investigativo russo di adottare misure esaustive per organizzare un'azione penale contro Prigozhin e i suoi associati in relazione alle minacce di morte contro Uldarov, e di adottare misure esaustive di protezione per lui».

15:23
15:23
Kiev: «Vicini a uno scambio totale di prigionieri con Mosca»

L'Ucraina si avvicina allo scambio totale dei prigionieri con la Russia: lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov, in un'intervista a Rbc-Ucraina.

«Il nostro Paese si sta avvicinando ad uno scambio 'tutti per tutti' con la Russia, ed è reale. Sì, in linea di principio ci stiamo avvicinando a questo. Guardiamo di nuovo i numeri. Ad oggi, sono già stati scambiati più di 2200 prigionieri. Si tratta di un caso senza precedenti nella storia: nessuno ha mai fatto una cosa del genere. Tutti gli scambi avvengono dopo la fine delle ostilità e non durante», ha chiarito.

15:12
15:12
«I russi evacuano i civili con la forza dall'area di Kherson»

Le autorità ucraine hanno dichiarato oggi che le forze russe stanno «evacuando con la forza» i civili dall'area della regione di Kherson, in Ucraina meridionale, che ancora occupano, il giorno dopo che le forze ucraine hanno stabilito una testa di ponte sulla riva orientale del fiume Dnipro. Lo riporta il Guardian.

«Ho informazioni che l'evacuazione è iniziata ieri, con la scusa di proteggere i civili dalle conseguenze dei pesanti combattimenti nell'area», ha detto Oleksandr Samoylenko, capo del consiglio regionale di Kherson, aggiungendo che le truppe russe stanno «cercando di rubare il più possibile» mentre si ritirano.

Un altro funzionario ucraino a Kherson, Serhiy Khlan, ha dichiarato che i mercenari del gruppo Wagner stanno aiutando i funzionari dell'occupazione russa a imporre il controllo sulla popolazione civile sulla riva est del fiume.

14:40
14:40
«Su richiesta Usa, Kiev ha posticipato attacchi a Russia»

Gli Stati Uniti hanno convinto le forze ucraine a non compiere attacchi contro la Russia nel primo anniversario della guerra. E' quanto emerge dai leak Usa trapelati nelle ultime settimane. Secondo quanto riporta il Washington Post, il 22 febbraio - due giorni prima dell'anniversario dell'invasione russa - la Cia aveva fatto circolare un documento in cui si affermava che le forze ucraine, "su richiesta di Washington", avevano deciso di posticipare gli attacchi in programma.

Le ipotesi che Kiev stava valutando erano diverse, incluso un attacco alla città portuale di Novorossiysk, in quella che doveva essere un'operazione simbolica che avrebbe dimostrato la capacità dell'Ucraina di colpire all'interno del territorio nemico.

I leak mostrano - mette in evidenza il Washington Post - come la volontà dell'Ucraina di colpire la Russia sia stata in alcune occasioni limitata dagli Stati Uniti, che vogliono evitare una escalation del conflitto.

14:39
14:39
Passo indietro della Cina: «Da Lu solo giudizi personali»

(Aggiornamento 15.15)

I giudizi dell'ambasciatore cinese in Francia, Lu Shaye, che venerdì in tv ha messo in dubbio la sovranità dei Paesi ex sovietici, «non erano una dichiarazione politica, ma un'espressione di opinioni personali in un dibattito televisivo».

Pertanto, si legge in una nota della rappresentanza diplomatica, «non dovrebbero essere sovrainterpretate e la posizione della Cina sulle questioni rilevanti non è cambiata». Sulla sovranità territoriale, «la posizione della parte cinese è coerente e chiara» e rispetta «la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale di tutti i Paesi e sostiene gli scopi e i principi della Carta dell'Onu».

Dopo la dissoluzione dell'Urss, la Cina è «stata uno dei primi Paesi a stabilire relazioni diplomatiche» con le ex repubbliche sovietiche, lavorando da allora sempre allo sviluppo delle «relazioni bilaterali amichevoli e di cooperazione basate sui principi del rispetto reciproco e dell'uguaglianza».

La parte cinese, ha concluso la nota, «rispetta lo status di Paesi sovrani delle Repubbliche nate dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica. Sulla questione dell'Ucraina, la posizione della Cina è coerente e chiara: è disponibile a continuare a lavorare con la comunità internazionale per dare il proprio contributo alla soluzione politica della crisi».

13:43
13:43
Mosca: «Uccisi 60 mercenari della Legione Georgiana»

L'esercito russo ha lanciato un attacco a un centro militare di mercenari stranieri a sud-ovest di Bakhmut, nel Donbass, uccidendo 60 membri della Legione Georgiana e ferendone gravemente altri 20. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca citato dalle agenzie russe, precisando che l'attacco è stato compiuto il 21 aprile con missili Iskander nella cittadina di Konstantinovka per rappresaglia.

I mercenari uccisi, secondo la stessa fonte, erano infatti ritenuti responsabili di aver torturato e ucciso soldati russi nella regione di Kiev nel marzo del 2022.

13:43
13:43
«Più energia eolica per slegarci dal gas russo»

«Abbiamo bisogno di più energia eolica e più velocemente per raggiungere i nostri obiettivi climatici e per diventare indipendenti dal gas russo». Lo scrive in un tweet il cancelliere tedesco Olaf Scholz a poche ore dall'avvio del summit dei leader dei Paesi del Mare del Nord nella città portuale belga di Ostenda.

«Il Mare del Nord può diventare la più grande centrale elettrica del mondo», sottolinea Scholz.

12:18
12:18
Peskov conferma: «Mio figlio ha combattuto in Ucraina»

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato oggi che il suo figlio maggiore, Nikolay, ha preso parte alla cosiddetta operazione militare speciale in Ucraina, ma non ha aggiunto particolari.

Nei giorni scorsi Yevgeny Prigozhin, capo della compagnia militare privata Wagner, aveva detto che il figlio di Peskov aveva partecipato al conflitto nelle file della stessa organizzazione come artigliere «mostrando coraggio ed eroismo».

Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti, si è limitato a dire che suo figlio ha «servito nelle forze armate» prendendo anche parte all'operazione in Ucraina. «Non voglio aggiungere altro - ha detto ancora il portavoce - perché questo non riguarda il mio lavoro».

11:35
11:35
«Via da Berlino 50 spie russe travestite da diplomatici»

Sarebbero circa 50 le «spie russe travestite da diplomatici» che sono state espulse dalla Germania. Lo riporta la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che si basa sulle informazioni di ambienti governativi tedeschi.

Secondo le stime dell'intelligence interna tedesca BfV, l'Ufficio per la protezione della Costituzione, un terzo degli oltre 500 diplomatici accreditati presso l'ambasciata russa in Germania sarebbero in realtà ufficiali dei servizi segreti.

11:34
11:34
«Caduto alle porte di Mosca un drone pieno di esplosivo»

Un drone imbottito di esplosivo è stato trovato in una foresta vicino a Mosca, non lontano da una cooperativa di giardinaggio a est della capitale: lo ha detto alla Tass un funzionario delle forze dell'ordine.

«Un drone caduto e imbottito di esplosivo è stato scoperto vicino alla cooperativa di giardinaggio Zarya, nella località urbana di Bogorodskoye», ha affermato il funzionario. Il drone, che si era spezzato in due, è stato trovato domenica ed «è stato portato via per una verifica che stabilirà chi l'ha lanciato e dove si dirigeva», ha aggiunto il funzionario.

Intanto, le truppe russe hanno bombardato la notte scorsa Kramatorsk, nell'Ucraina orientale, colpendo l'edificio di una scuola. «La Russia ha bombardato Kramatorsk di notte. Non ci sono state vittime», ha scritto il sindaco della città, Oleksandr Honcharenko, su Facebook. Le autorità hanno riferito all'agenzia di stampa italiana ANSA sul posto che si tratta del secondo attacco russo sulla città nel mese di aprile.

10:24
10:24
«Bombe russe su regione Kherson, 2 morti»

Due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale, a causa dei bombardamenti russi di ieri: lo riporta Ukrinform citando i dati forniti dall'amministrazione regionale.

Una delle vittime, un uomo di 80 anni, è stata segnalata nell'omonima città, che è stata bombardata tre volte.

Nel complesso, le forze russe hanno effettuato 83 bombardamenti nella regione, sparando 412 proiettili tra artiglieria pesante, droni e aviazione. In particolare, il fuoco di artiglieria ha colpito anche il villaggio di Kizomys nella comunità di Belozersk: sono stati presi di mira una scuola, un veicolo delle forze dell'ordine e circa 25 edifici residenziali. Un uomo di 85 anni e una donna di 57 sono rimasti feriti.

E' stato bombardato con l'artiglieria anche un cimitero nel villaggio di Havrylivka della comunità Novoaleksandrivska nel distretto di Beryslav.

09:57
09:57
«Rispettiamo la sovranità degli ex Paesi sovietici»

La Cina rispetta «lo stato di sovranità delle ex Repubbliche sovietiche». È quanto ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Mao Ning. La precisazione è maturata dopo la bufera sollevata dall'ambasciatore cinese a Parigi Lu Shaye che ha messo in dubbio venerdì la sovranità dei Paesi ex sovietici, compresa l'Ucraina, in un'intervista alla tv francese.

09:22
09:22
«Forze russe mal preparate per la controffensiva ucraina»

L'ossessione di Mosca per le operazioni offensive tattiche ha lasciato le forze russe mal preparate per la prevista controffensiva ucraina: lo riporta l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano, come riporta Rbc-Ucraina.

Le truppe russe continuano a favorire piccoli attacchi frontali per ottenere successi tattici in aree limitate del fronte, scrivono gli esperti del centro studi statunitense spiegando che questi attacchi su piccola scala non richiedono un grande coinvolgimento da parte del centro di comando.

Le forze armate ucraine determineranno i tempi e i luoghi in cui si svolgeranno i combattimenti e probabilmente eserciteranno pressioni su aree molto più ampie rispetto ai settori di attacco su cui si concentrano solitamente i comandanti russi, prosegue il rapporto. Quindi, i russi dovranno probabilmente fare affidamento su tutte le loro unità al fronte piuttosto che su un gruppo selezionato.

Tuttavia, la maggior parte delle unità russe in importanti settori del fronte sono presidiate da militari mobilitati che non hanno esperienza nelle operazioni di difesa o nell'evitare un'offensiva meccanizzata multi-brigata. Inoltre, è improbabile che siano emotivamente preparati a rispondere a un simile attacco.

08:19
08:19
Lavrov a New York: domani presiederà Consiglio sicurezza Onu

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è arrivato a New York, dove domani presiederà una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Ne dà notizia la portavoce Maria Zakharova sul suo canale Telegram.

08:04
08:04
«Respinti 60 attacchi russi nel Donetsk»

Continuano le manovre offensive delle truppe russe nelle direzioni di Bakhmut, Avdiivka e Maryinka - nella regione di Donetsk (est) - dove ieri sono stati respinti quasi 60 attacchi: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell'Esercito ucraino nel suo aggiornamento quotidiano sull'andamento del conflitto, come riporta Ukrinform.

«Nelle ultime 24 ore, l'aeronautica ucraina ha effettuato 14 attacchi contro i cluster nemici. Inoltre, sono stati abbattuti due droni di tipo Merlin, un drone Orlan-10 e otto droni kamikaze di tipo Lancet», si legge nel rapporto.

Da parte sua, Mosca ha lanciato ieri un attacco missilistico e 46 raid aerei, sparando anche 60 raffiche di razzi con sistemi a lancio multiplo Mlrs sulle posizioni delle truppe ucraine e sulle aree popolate. I russi hanno inoltre bombardato le regioni di Lugansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson.

Secondo l'esercito la probabilità che la Russia lanci altri attacchi missilistici e aerei sull'intero territorio ucraino rimane alta.

08:03
08:03
Mosca: «Respinto attacco con droni al porto di Sebastopoli»

Le forze russe hanno respinto nella notte un attacco con droni contro il porto di Sebastopoli, nella Crimea annessa: lo ha reso noto su Telegram il governatore della città, Mikhail Razvozhayev, come riporta la Tass.

«Oggi, a partire dalle 3:30 del mattino (le 2:30 in Svizzera), è stato tentato un attacco a Sebastopoli. Secondo le ultime informazioni: un drone in superficie è stato distrutto dalle forze di difesa antisommergibile/sabotaggio, un altro è esploso da solo. Il tutto è avvenuto all'ancoraggio esterno, nessuna struttura è stata danneggiata. In questo momento la città è tranquilla, ma tutte le forze e i servizi rimangono in allerta», ha scritto Razvozhayev.

Dal canto loro, le forze russe hanno attaccato di nuovo, nella notte, la città di Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk (sud-est), senza provocare feriti o vittime: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergey Lysak, come riporta Ukrinform.

«Stanotte, il nemico ha colpito Nikopol. Hanno colpito la città con artiglieria pesante. Nessuna persona è stata ferita dai bombardamenti», ha scritto Lysak.

Ieri pomeriggio le truppe russe avevano attaccato con i droni la città di Nikopol ferendo tre persone.

06:46
06:46
Il punto alle 6.00

Oggi, 24 aprile 2023, è il 426. giorno di guerra in Ucraina. Continuano gli scontri nell'est del Paese, dove Kiev punta tutto su Bakhmut. In un'intervista ad al-Arabiya, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che Kiev non può rinunciare al controllo della cittadina, in quanto importantissima per evitare un'avanzata della Russia su Kramatorsk e Sloviansk. «È impossibile per noi rinunciare a Bakhmut perché questo aiuterebbe ad espandere il fronte e darebbe alle forze russe e alla Wagner la possibilità di impadronirsi di altre nostre terre. Se la Russia prendesse Bakhmut, ciò potrebbe fungere da trampolino di lancio per avanzare su due città più grandi nella regione di Donetsk, Kramatorsk e Sloviansk.

Nella notte, intanto, l'esercito russo ha bombardato le comunità di Khotin e Bilopillia nella regione di Sumy senza fare vittime. Lo ha scritto su Telegram l'amministrazione militare regionale, citata da Ukrinform. Nella giornata di ieri, i russi hanno colpito cinque comunità territoriali della regione di Sumy, lanciando un totale di 64 attacchi.