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Nel corso della giornata, Charles Michel è stato costretto a ripararsi in un rifugio a Odessa, a causa di un allarme per un raid missilistico russo - Zelensky denuncia: «Putin come Hitler, uccise 60 persone in una scuola» - Londra annuncia nuove sanzioni, il Giappone verso l'eliminazione del petrolio russo - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:32
23:32
«Missile russo distrugge il Monastero di San Giorgio»
Le truppe russe hanno distrutto con un missile il Monastero di San Giorgio della Santa Dormizione di Svyatogorsk, nell'Ucraina orientale. Lo riferisce l'agenzia Ukrinform sul suo canale Telegram. L'Eremo, appartenente al Patriarcato di Mosca, sorge sulla sponda destra del fiume Severskij Donec, affluente del Don, e le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al 1526, descritto come «sentinella contro i tatari di Crimea». Nel 1637 fu costruita la Cattedrale della Santa Dormizione nella parte superiore del monte fatto di labirinti e passaggi.
Durante il conflitto ha offerto rifugio ai civili, venendo già danneggiata da un attacco aereo lo scorso12 marzo col ferimento di molti dei rifugiati.
22:53
22:53
Un premio Pulitzer speciale per i giornalisti ucraini
Un premio Pulitzer speciale ai giornalisti ucraini per il loro «coraggio» nel coprire l'invasione della Russia. «Nonostante i bombardamenti e l'occupazione, hanno perseverato per fornire una immagine precisa di una realtà terribile», ha detto Marjorie Miller, la numero uno del board dei Premi Pulitzer, i premi più importanti del giornalismo americano. Fra i premiati ci sono il Washington Post per la copertura dell'assalto del 6 gennaio e il New York Times per le sue storie sui raid in Siria.
22:09
22:09
L'Ungheria resta contraria al sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca
L'Ungheria continua a opporre resistenza al sesto pacchetto di sanzioni dell'UEcontro la Russa, attualmente in discussione. A margine dell'incontro stasera a Budapest tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il premier ungherese, Viktor Orban, il ministro degli Esteri magiaro, Peter Szijjártó in un video ha ribadito la posizione di Budapest, sostenendo che «questo pacchetto di sanzioni distruggerebbe la nostra sicurezza energetica». «Durante l'incontro - ha spiegato - abbiamo informato la presidente della Commissione dell'impatto» di tali misure sul paese. «Fino a quando la Commissione europea non troverà una soluzione a questi problemi - ha concluso - l'Ungheria non potrà sostenere il pacchetto di sanzioni».
22:02
22:02
Biden e Draghi parleranno di sanzioni alla Russia
Il presidente americano Joe Biden e il premier Mario Draghi «parleranno di come continuare a imporre sanzioni su Vladimir Putin e la Russia e di come continuare ad aiutare gli ucraini». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa a proposito dell'arrivo domani del premier italiano. I due leader «parleranno anche della cooperazione bilaterale in vari ambiti», ha ribadito.
Psaki ha aggiunto che la giornata odierna «dovrebbe celebrare la pace e l'unità in Europa e la sconfitta dei nazisti nella Seconda guerra mondiale e invece Putin sta distorcendo la storia, cambiando la storia o almeno cercando di cambiarla, per cercare di giustificare la sua guerra non provocata».
«Il discorso di Putin è il frutto della sua fabbrica della disinformazione», ha proseguito, sottolineando che si tratta del «manuale della Russia».
22:01
22:01
Nuove forti esplosioni in serata a Odessa
Le autorità ucraine hanno reso noto che c'è stato un attacco missilistico in serata su Odessa. Lo riporta la BBC, precisando che dal centro della città si sono sentite tre forti esplosioni. La prima è stata abbastanza forte da scuotere i finestrini e far scattare gli allarmi delle auto vicine.
21:35
21:35
Biden firma la legge usata contro Hitler
Il presidente americano Joe Biden ha firmato una legge per velocizzare l'invio di armi all'Ucraina, ispirata ad una misura del 1941 usata per fornire equipaggiamenti ai britannici che combattevano contro Hitler.
20:56
20:56
«La guerra Ucraina è stata premeditata»
«Contrariamente a quanto abbiamo sentito oggi da Mosca, l'aggressione dell'Ucraina è stata premeditata, non provocata, ingiustificata e una guerra scelta. I soldati russi sono stati inviati in Ucraina a loro insaputa». Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. «Sentire funzionari russi descrivere» gli eventi in Ucraina come qualcosa di diverso da questo «è un insulto», spiega Price.
20:38
20:38
L'Ungheria chiede sanzioni che non mettano a rischio la sicurezza energetica
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avuto una cena di lavoro in un monastero carmelitano ungherese con il premier magiaro, Viktor Orban. Sul tavolo, ha spiegato il governo di Budapest, i temi della sicurezza energetica europea, in vista della riunione degli ambasciatori Ue in programma mercoledì prossimo che dovrebbe finalizzare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Un portavoce del governo guidato da Orban ha riferito che l'Ungheria potrà sostenere solo una proposta che «non mette a rischio l'economia e la sicurezza energetica».
20:36
20:36
«Nazisti in Ucraina? Putin è ridicolo»
«Le dichiarazioni di Vladimir Putin che in Ucraina ci sono i nazisti sono ridicole. In Ucraina ci sono gli ucraini»: lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. «Abbiamo indicazioni che gli ucraini sono stati portati dall'Ucraina alla Russia contro la loro volontà», ha aggiunto Kirby sottolineando che le forze russe stanno commettendo «crimini di guerra». Il dipartimento della Difesa non ha tuttavia precisato il numero di ucraini che ritiene siano stati deportati in Russia.
20:25
20:25
Il capo del Pentagono in chiamata con il ministro della Difesa di Kiev
Il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, ha chiamato il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov e gli ha assicurato l'impegno degli Stati Uniti nel continuare a sostenere le forze di Kiev. Lo riferisce il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. Il ministro ucraino da parte sua ha ringraziato l'amministrazione di Washington per l'ulteriore pacchetto di armi da 150 milioni di dollari annunciato dal presidente americano Joe Biden due giorni fa.
19:54
19:54
«Gli USA credono che le truppe russe non obbediscano agli ordini»
Alti dirigenti del Pentagono credono, sulla base di rapporti aneddotici, che soldati russi e «ufficiali intermedi a vari livelli, anche di battaglione», si siano «rifiutati di obbedire agli ordini o non stiamo obbedendo con l'alacrità che ci si aspetterebbe da un ufficiale» nel conflitto in Ucraina. Lo riporta il Guardian. Da tempo il Pentagono ripete che il morale tra le truppe russe è basso.
19:36
19:36
«Non si può celebrare la festa dell'Europa con la tragedia in Ucraina»
«Non si può celebrare, vedendo milioni di rifugiati che arrivano in Europa perché è tutto distrutto: è una tragedia umana che forse non pensavamo potesse succedere». Così Helena Dalli, commissaria UE all'Uguaglianza, all'evento «Da Ventotene a Kyiv - costruire l'Europa del futuro» organizzato dalla Scuola Holden di Torino nel giorno della Festa dell'Europa.
«L'Unione europea deve lavorare e lavorare sodo per trovare un rimedio. Pensavamo che la guerra fosse al passato remoto», ma «non si possono dare per scontato né la pace né il progresso, »perché è possibile anche avere il regresso, come possiamo vedere, e ciò che hanno fatto« i padri fondatori dell'Europa unita »può crollare«, ha detto Dalli. »Dobbiamo vigilare perché la nostra bella Europa vada in avanti«, ha concluso.
19:17
19:17
Save the Children condanna l'attacco alla scuola di Lugansk
«Una condanna ferma» del bombardamento di una scuola a Luhansk, in Ucraina, nel cui seminterrato avrebbero trovato rifugio 90 civili, tra cui anche minori, arriva da Save the Children 30 persone sono state salvate, ma rimangono gravi timori per le rimanenti 60 che sarebbero rimaste intrappolate sotto le macerie. Secondo le autorità governative, 126 istituzioni educative sono state distrutte e 1.509 danneggiate in Ucraina dal 24 febbraio.
«È una notizia orribile. Proteggere le scuole e le altre infrastrutture civili deve essere una priorità. Le scuole dovrebbero essere rispettate come spazi sicuri inviolabili per i bambini e il personale educativo. Non è ancora chiaro quanti bambini siano stati uccisi o feriti in quest'ultimo bombardamento. I minori devono essere protetti dagli orrori di questa guerra.
In più di 200 hanno già perso la vita da quando questo conflitto si è intensificato due mesi fa, dimostrando ancora una volta che i bambini stanno pagando il prezzo più pesante di questa guerra» afferma Pete Walsh, direttore di Save the Children Ucraina.
Save the Children chiede «ancora una volta che le ostilità cessino e che i civili siano protetti, in conformità con il diritto internazionale umanitario».
19:10
19:10
Riunione speciale del Consiglio dei diritti umani
Il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani terrà una sessione speciale giovedì 12 maggio per discutere delle presunte violazioni dei diritti umani da parte della Russia durante la guerra in Ucraina. Lo ha affermato un funzionario delle Nazioni Unite, scrive il Guardian. Più di 50 Paesi, tra cui Gran Bretagna, Germania, Turchia e Stati Uniti, hanno appoggiato la richiesta dell'Ucraina e hanno chiesto una riunione straordinaria del massimo organo delle Nazioni Unite ad hoc per esaminare «il deterioramento della situazione dei diritti umani in Ucraina a causa dell'aggressione russa». L'incontro potrebbe includere una risoluzione che incarichi la neonata commissione d'inchiesta sulla guerra di fornire un rapporto dettagliato al consiglio entro la fine dell'anno.
18:45
18:45
«Al fianco dell'Ucraina, siamo un'unica famiglia europea»
(Aggiornata alle 18.48) «Siamo insieme al fianco dell'Ucraina come parte della famiglia europea». Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in conferenza stampa con il presidente francese Emmanuel Macron, a Berlino per la prima visita ufficiale dall'insediamento. «Viviamo una svolta epocale» e «stiamo insieme come democratici, come europei e come membri della alleanza transatlantica», ha detto. Le frontiere in Europa non possono essere cambiate con la violenza, ha aggiunto.
La Francia ha scelto per l'Europa e questo è stato un buon risultato, ha aggiunto Scholz. «Abbiamo bisogno di un'Europa forte e sovrana», ha aggiunto. «Vogliamo andare insieme su questa strada», ha aggiunto sottolineando le «importanti decisioni» che si dovranno prendere prossimamente. Anche Macron, subito dopo, ha sottolineato la necessità di «un'Europa più sovrana, forte e unita»
18:34
18:34
«Respinto un assalto ucraino all'isola dei Serpenti»
(Aggiornata alle 18.49) Le forze ucraine hanno tentato un assalto per riprendere il controllo dell'isola dei Serpenti nel mar Nero, ma l'offensiva è stata respinta. Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass.
Secondo Mosca, durante l'assalto fallito «sono stati abbattuti quattro aerei da combattimento e 29 droni nemici e colpiti oltre 50 sabotatori in volo», oltre a «tre navi d'assalto anfibio classe Project 58181 Centaur, che trasportavano truppe della Marina ucraina».
17:52
17:52
Guterres: «Ben riuscita l'evacuazione di altri 170 civili da Mariupol»
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, plaude al «nuovo gruppo di 170 civili evacuati dalle acciaierie Azovstal e da altre aree di Mariupol in un'operazione di passaggio sicuro coordinata con successo dalle Nazioni Unite e dal Comitato internazionale della Croce Rossa». Guterres ha spiegato che il gruppo di sfollati è arrivato sano e salvo a Zaporizhzhia ieri.
«Ringrazio tutti coloro che sono stati coinvolti in questa complessa operazione, compresi i leader di Kiev e Mosca per aver assicurato le necessarie pause umanitarie - ha spiegato - Quest'ultima operazione porta a oltre 600 il numero di civili evacuati in sicurezza dalle acciaierie Azovstal e da altre aree di Mariupol».
Guterres ha quindi «esortato le parti in conflitto a non risparmiare gli sforzi per garantire un passaggio sicuro a tutti coloro che desiderano partire, qualsiasi direzione scelgano, e per ottenere aiuti per raggiungere le persone bisognose».
17:38
17:38
«I russi preparano un attacco chimico su Azovstal»
A Mariupol le forze russe stanno preparando «un grande attacco chimico atteso per mercoledì 11 maggio» contro i combattenti ucraini asserragliati nell'acciaieria di Azovstal. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio comunale di Mariupol, Oleksandr Lashin in un videomessaggio sulla sua pagina Facebook. Lo riferisce Unian.
17:12
17:12
«Giusto bloccare artisti e sportivi russi»
«La situazione è molto complessa, sono desolato per gli artisti e gli sportivi russi che sono stati esclusi dalle varie competizioni. Ma penso sia giusto fare tutto il possibile, usare ogni metodo che non comporti l'uccisione di persone per far desistere Putin dal continuare questa guerra. Anche ritirare I passaporti di cittadini russi». Lo ha dichiarato Kirill Martynov, vicedirettore di Novaya Gazeta, uno dei giornali fatti chiudere da Putin, oggi a Torino, città che da domani ospita l'Eurovision song contest, in un incontro promosso dalla Commissione Europea e dal Parlamento Europeo.
Martynov ha inoltre sottolineato come l'Europa non stia di fatto aiutando il popolo russo a combattere contro Putin all'interno del paese, ma solo il popolo ucraino a farlo. «Sono due cose diverse però - ha aggiunto - Il popolo russo vorrebbe combattere Putin da vent'anni ma non ha avuto alcun successo. Gli ucraini non hanno vent'anni alle spalle di guerra».
17:05
17:05
«Putin? Non è forte e coraggioso com'era tre mesi fa»
«Putin cerca ancora un modo per giustificarsi, ma è una menzogna quando dice di essere stato costretto ad attaccare l'Ucraina in risposta alla NATO e alla sua presunta aggressività, che lui definisce crimine. Sono solo scuse, lui fa finta di essere forte, ma non è coraggioso com'era solo tre mesi fa. Inoltre si sta rendendo conto che la sua situazione non è più così buona e a suo favore» Lo ha detto Kirill Martynov, vicedirettore di Novaya Gazeta, uno dei giornali chiusi dal Cremlino, oggi alla Scuola Holden di Torino, nell'ambito delle manifestazioni per la Giornata dell'Europa organizzate dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europea a Torino, la città dell'Eurovision, considerata un'importante occasione di approfondimento e rilancio dei valori comunitari.
«La situazione purtroppo è molto semplice - ha aggiunto il giornalista russo - non ci sono mezzi di informazione in Russia. Da fuori può sembrare che ci sia ancora un certo pluralismo nella politica e nei media, ma quelli che resistono non tengono conto della realtà, non la rispecchiano. O non la possono rispecchiare».
16:39
16:39
Possibile trasferimento dell'artiglieria russa nel nord della Crimea
«Il trasferimento dell'artiglieria russa nel nord della Crimea potrebbe essere utilizzato nelle battaglie per la regione di Kherson». Lo ha affermato il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato da Ukrinform.
«I nostri difensori stanno mantenendo le loro nuove posizioni fortificate» nei pressi di Popasna, dopo essersi ritirate dalla città. «Non ci sono sfondamenti. Spero che la situazione cambi presto a nostro favore. I rinforzi sono già arrivati», ha affermato dal canto suo in un discorso a una tv ucraina il capo dell'amministrazione regionale di Lugansk, Serhiy Haidai.
16:37
16:37
«Putin ha ammesso che non c'è alcuna vittoria da celebrare»
«Vladimir Putin ha riconosciuto che non c'è una vittoria da celebrare». Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'ONU, Linda Thomas-Greenfield in un'intervista alla CNN, a proposito del discorso del leader del Cremlino alla parata del 9 maggio.
Quanto alla possibilità che la Russia sia inserita dall'amministrazione Biden nella lista degli Stati che sponsorizzano il terrorismo l'ambasciatrice ha detto «la Russia ci si è messa da sola in quell'elenco».
Intanto, il presidente russo ha partecipato oggi sulla Piazza Rossa alla marcia del cosiddetto Reggimento immortale, durante la quale i discendenti dei combattenti che parteciparono alla guerra sovietica contro i nazisti sfilano portando le fotografie dei loro congiunti.
Putin, riferisce la Tass, ha marciato mostrando una fotografia di suo padre, che partecipò appunto alla cosiddetta Grande guerra patriottica.
Il presidente aveva partecipato in presenza alla marcia del Reggimento immortale per cinque volte dal 2015 al 2019. Negli ultimi due anni l'evento si era svolto online a causa dell'epidemia da COVID-19.
16:32
16:32
La Bulgaria insiste per bloccare l'embargo UE sul petrolio russo
Sofia intende bloccare l'embargo UE sull'import del petrolio russo se anche la Bulgaria non otterrà una deroga. «Se c'è una deroga per alcuni paesi, vogliamo che sia inclusa anche la Bulgaria», ha detto il vicepremier e ministro delle Finanze bulgaro, Assen Vassilev, in un'intervista alla televisione pubblica BNT.
«Senza una deroga per il petrolio russo, la Bulgaria non sosterrebbe il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, la posizione del nostro Paese sull'embargo petrolifero è chiara», ha affermato. L'unica raffineria bulgara, la Lukoil vicino a Burgas sul Mar Nero, è esclusivamente tarata per il petrolio russo dal quale la Bulgaria dipende quasi al 90%. Rispetto allo stop a fine anno previsto per gli altri paesi dell'Ue nel sesto pacchetto di sanzioni, ci sarebbe una deroga di due anni per Ungheria,
Slovacchia e Repubblica Ceca. Già nei giorni scorsi la Bulgaria si era detta pronta ad usare il diritto di veto (tra i 27 serve l'unanimità) se non dovesse ottenere un rinvio di due anni all'embargo.
«Lukoil potrebbe iniziare a lavorare con petrolio diverso da quello russo quasi immediatamente, ma ciò comporta rischi e problemi ambientali» ha detto il ministro Vassilev, aggiungendo che il prezzo del petrolio russo è al momento molto più basso rispetto al prezzo del Brent sui mercati internazionali«.
16:10
16:10
Michel costretto a ripararsi in un rifugio a Odessa
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato costretto a ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa di oggi a Odessa. La fuga d'emergenza ha interrotto il suo incontro con in premier ucraino Denys Shmygal. Lo riferiscono fonti UE.
In precedenza, nel corso della sua visita, Michel ha dichiarato che «il Cremlino vuole "giustiziare" il vostro spirito di libertà e democrazia. Ma sono assolutamente convinto che non ci riusciranno mai. Sono venuto a Odessa nella Giornata dell'Europa con un semplice messaggio: non siete soli. Noi siamo con voi. Non vi deluderemo. Saremo con voi per tutto il tempo necessario. E vi aiuteremo a costruire un Paese moderno e democratico».
«Un Paese - ha aggiunto Michel - che guarda al futuro, pronto ad abbracciare con fiducia il vostro futuro europeo, il nostro comune futuro europeo, il vostro posto nella nostra comune famiglia europea. Ho anche un messaggio per i miei concittadini di tutta l'Unione europea: la nostra pace, la nostra prosperità, il futuro dei nostri figli sono in gioco anche qui a Odessa. Qui in Ucraina».
15:36
15:36
«Distrutti uffici postali, vittime tra gli impiegati»
La guerra in Ucraina ha causato gravi danni agli edifici e alle infrastrutture del servizio postale e sono numerose le vittime e i feriti tra gli impiegati. Nonostante ciò l'organizzazione postale ucraina, Ukrposhta, ha continuato a distribuire aiuti umanitari, pagamenti pensionistici e articoli postali. Per favorire la ricostruzione della rete postale in Ucraina è scesa in campo l'Unione postale universale (UPU), un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite per la cooperazione internazionale nel settore postale, fondata nel 1874 a Berna, che ha deciso di intervenire attraverso un apposito Fondo.
«La solidarietà è un principio fondante dell'UPU. I nostri colleghi di Ukrposhta hanno chiesto aiuto e dobbiamo rispondere in modo che i residenti e le comunità continuino a ricevere aiuti umanitari e altri servizi essenziali dall'ufficio postale», ha dichiarato Masahiko Metoki, direttore generale dell'Ufficio internazionale dell'UPU.
«Chiedo quindi alla nostra famiglia postale di sostenere i nostri colleghi in Ucraina» ha aggiunto. Le donazioni al fondo dedicato sosterranno la ricostruzione delle infrastrutture e il ripristino dei servizi postali nel Paese. In passato, i fondi dell'Unione postale universale sono stati utilizzati per fornire assistenza di emergenza alla rete postale, tra gli altri, di Haiti, Indonesia, Maldive, Pakistan, Sri Lanka.
15:19
15:19
«Le forze ucraine si sono ritirate dalla città contesa di Popasna»
(Aggiornamento 15.32)
Le forze ucraine si sono ritirate dalla città contesa di Popasna, ormai ridotta in rovina, per occupare «migliori posizioni di difesa». Lo ha riferito lo Stato maggiore di Kiev. Ieri, il leader ceceno Ramzan Kadyrov, fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin, aveva annunciato che la maggior parte della città nell'oblast di Lugansk era in mano ai suoi soldati, mentre fonti ucraine parlavano di combattimenti ancora in corso.
«Il nemico non cessa le sue operazioni offensive per stabilire un controllo totale sulle regioni di Donetsk, Lugansk e Kherson e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata», ha aggiunto l'esercito di Kiev, sottolineando che nella regione di Donetsk le truppe russe proseguono i loro attacchi introno alle località di Lyman, Popasniansky, Severodonetsk e Avdiivka.
13:50
13:50
Charles Michel visita Odessa
Visita a sorpresa del presidente del Consiglio UE Charles Michel a Odessa in occasione della Giornata dell'Europa. «Sono nella città dove, come disse Pushkin, 'si può sentire l'Europa'», scrive Michel in un tweet.
La sua visita, spiegano fonti UE, è «un'ulteriore dimostrazione dell'incrollabile solidarietà dell'UE al popolo ucraino nella loro battaglia contro l'invasione russa».
Nel corso della visita Michel ha incontrato il premier ucraino Denys Shmyhal e alla riunione si è collegato da Kiev anche il presidente Volodymyr Zelensky. L'incontro, si spiega, è stato poi interrotto a causa di nuovi bombardamenti su Odessa.
13:46
13:46
Putin: «L'operazione militare speciale produrrà risultati»
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non avere «alcun dubbio» sul fatto che quella che chiama «l'operazione militare speciale» in Ucraina «produrrà risultati». Lo riferisce l'agenzia Tass. «Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l'avrebbe usata», ha aggiunto Putin.
12:58
12:58
«A Mariupol un carnevale, non una parata»
A Mariupol non c'è stata una parata per il 9 maggio ma «un carnevale». Lo ha scritto il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko su Telegram, citato da Ukrainska Pravda, commentando la sfilata per la giornata della Vittoria nella città.
«Gli invasori russi hanno schierato 300 metri del nastro di San Giorgio su una delle strade centrali di Mariupol quasi distrutta dai bombardamenti, a Nakhimov Avenue, cercando di creare un'immagine per la Tv russa con l'aiuto di artisti in tournée arrivati dai territori occupati», ha affermato, «e tutto questo sullo sfondo del cannoneggiamento di Azovstal, dove il nemico ha ripreso l'assalto ai combattenti ucraini».
Secondo la gente del posto, persone di Novoazovsk e Donetsk, perlopiù russi e anziani, sono state portate a sfilare con la promessa di un pasto: «Gli unici che non ci sono, sono i residenti di Mariupol. Qualcosa è andato storto, perché Mariupol è Ucraina, non Russia», ha detto Andryushchenko.
12:55
12:55
«A giugno il parere sulla candidatura dell'Ucraina a membro dell'UE»
Colloquio telefonico tra la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Nella giornata dell'Europa abbiamo parlato del supporto dell'UE al percorso europeo dell'Ucraina. Non vediamo l'ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell'UE. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno», scrive von der Leyen in un tweet.
12:32
12:32
Parata della vittoria improvvisata anche sul modulo russo dell'ISS
Una parata della vittoria improvvisata per commemorare il 77. anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista si è tenuta anche a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Lo riferisce l'agenzia Tass, citando le informazioni del cosmonauta russo Oleg Artemyev.
L'iniziativa si è tenuta nel modulo russo Zvezda con un sorvolo di modelli di un aereo da attacco al suolo Ilyushin Il-2 della Seconda guerra mondiale e di un veicolo spaziale con equipaggio Soyuz MS, utilizzato per trasportare i cosmonauti all'avamposto orbitale.
12:31
12:31
«Nessuna ragione per questa guerra: solo ambizioni malate di Mosca»
«I paesi della NATO non stavano per attaccare la Russia. L'Ucraina non pianificava di attaccare la Crimea. L'esercito russo sta morendo non difendendo il proprio paese, ma cercando di occuparne un altro. Non c'erano ragioni razionali per questa guerra che non fossero le malate ambizioni imperiali russe».
Lo afferma su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
12:10
12:10
Kiev lancia l'archivio in russo dei crimini di guerra di Mosca
Il Ministero degli Esteri ucraino (Mfa) ha lanciato una versione in lingua russa dell'archivio online dei crimini di guerra dell'esercito di Mosca per tutto il pubblico di lingua russa nel mondo. Lo riporta Interfax Ukraine.
«Lo scopo dell'archivio online è quello di garantire che tutte le persone di lingua russa abbiano accesso a informazioni verificate sulle atrocità dell'esercito russo in Ucraina e per garantire che i criminali di guerra russi siano portati davanti alla giustizia», ha spiegato l'Mfa.
L'archivio online è già funzionante, i dati sono costantemente aggiornati in collaborazione con le forze dell'ordine, le organizzazioni internazionali e le missioni di monitoraggio.
Il sito documenta i crimini di guerra commessi dall'esercito russo in Ucraina dal primo giorno dell'invasione, il 24 febbraio. I crimini sono divisi in sette categorie: uccisione di innocenti, attacchi a civili o oggetti civili, distruzione di insediamenti, ostaggi e tortura, deportazione illegale, attacchi alla religione e alla cultura, stupro.
12:09
12:09
«Nessun piano per unire Kherson e Crimea»
Non ci sono piani per unire la regione di Kherson con la Crimea. Lo ha detto il capo dell'amministrazione regionale militare e civile di Kherson, Vladimir Saldo, in un'intervista con l'agenzia russa Tass.
«Tutto questo è solo una speculazione dietro le quinte. Non ci sono discussioni ufficiali su questo e non ci sono piani di questo tipo», ha detto il governatore, che è stato insediato dai russi il 26 aprile in seguito all'occupazione di Kherson.
12:07
12:07
Ucciso il vice comandante della Marina di Kiev
Il vice comandante della Marina ucraina, il colonnello Ihor Bedzai, è rimasto ucciso durante una missione di combattimento mentre era a bordo di un elicottero Mi-14 colpito da un missile di un caccia russo: lo ha reso noto il direttore della Come Back Alive Foundation, Taras Chmut, secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform.
11:44
11:44
I negoziati tra Russia e Ucraina proseguono in formato virtuale
I negoziati tra Russia e Ucraina stanno proseguendo in formato virtuale. Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. Non è ancora il momento invece per i colloqui di persona, ha fatto capire Medinsky: «Per un incontro di persona c'è bisogno di qualcosa di più sostanziale».
11:26
11:26
«Lanciati quattro missili supersonici su Odessa»
Le forze russe hanno lanciato su Odessa quattro Onyx, i missili supersonici a medio raggio, dalla Crimea. Lo riporta l'agenzia Unian citando le informazioni del comando operativo al Sud e rilanciano l'appello del Consiglio comunale della città sul Mar Nero. «C'è una probabilità molto alta di continui attacchi missilistici nella regione. Non ignorare gli avvisi di pericolo. Siate vigile e attento», l'invito delle autorità locali alla popolazione.
11:05
11:05
Zelensky: «Putin sta ripetendo gli orribili crimini del regime di Hitler»
«Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra» della Seconda guerra mondiale: «Colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. È condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto».
Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video di oltre 5 minuti, girato in occasione del Giorno della Vittoria sul nazismo mentre cammina nel centro di Kiev, senza mai nominare direttamente il presidente russo Vladimir Putin.
11:01
11:01
Parata del 9 maggio a Mariupol
Parata del 9 maggio a Mariupol, città occupata dalle forze russe, dove la resistenza ucraina combatte solo nell'acciaieria Azovstal. Le immagini sono state postate da Nexta Tv, media indipendente bielorusso.
Le immagini mostrano in testa alla sfilata Denis Pushilin, capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, e dietro un enorme e lungo drappo grigio e arancione che copre l'intera strada. Non ci sono mezzi militari, ma solo persone per la maggior parte in abiti civili che tengono il drappo ai lati della strada, cantano e sventolano qualche bandiera rossa nella giornata senza nuvole.
10:41
10:41
Anche il patriarca Kirill alla parata di Mosca, assente Gerasimov
Anche il patriarca Kirill, massima autorità della Chiesa ortodossa di Mosca, ha partecipato alla parata sulla Piazza Rossa per la giornata della vittoria. Il patriarca è apparso nelle immagini della tribuna ufficiale accanto al vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitri Medvedev.
Non si è visto invece il generale Valery Gerasimov, capo di stato maggiore delle forze armate russe. Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni sul suo ferimento mentre si trovava a Izyum, nella regione di Kharkiv.
10:38
10:38
25.650 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra
Sono almeno 25.650 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 75 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 158 elicotteri e 377 droni abbattuti.
Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.145 carri armati russi, 513 pezzi di artiglieria, 2.764 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 94 missili da crociera, 185 lanciamissili, 12 navi, 1.970 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 87 unità di difesa antiaerea e 41 unità di equipaggiamenti speciali.
10:37
10:37
A Ekaterinburg i veterani sfilano con la Z al braccio
Sfilate con la Z e la V al braccio dei soldati e sui veicoli militari, simbolo dell'aggressione all'Ucraina, si sono viste in gran quantità nella parata a Ekaterinburg, principale centro industriale della regione degli Urali ma soprattutto ricordata perché nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 furono fucilati l'ultimo Zar Nicola II e i suoi familiari.
Le immagini della parata a Ekaterinburg sono state postate sui social e riprese dai media internazionali. Le sfilate per il 9 maggio si sono già tenute in molte città della Federazione russa per via del differente fuso orario rispetto a quello di Mosca.
10:36
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«Presto avremo due Giorni della Vittoria, altri no»
«Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli, e quindi vinceremo. Non dimenticheremo mai cosa hanno fatto i nostri antenati durante la Seconda guerra mondiale, in cui morirono più di otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno».
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video postato sui social mentre cammina nel viale Khreschatyk deserto all'alba. «Abbiamo vinto allora. Vinceremo ora. E Khreshchatyk vedrà la parata della vittoria: la vittoria dell'Ucraina!»
09:53
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La NATO chiede a Putin di mettere fine alla guerra
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha colto l'occasione del Giorno della Vittoria per chiedere al presidente russo Vladimir Putin di porre fine immediatamente alla guerra in Ucraina.
Intervistato dal quotidiano tedesco Die Welt, Stoltenberg ha detto che il leader russo dovrebbe ritirare le sue truppe dall'Ucraina e avviare negoziati di pace. «Siamo fermamente al fianco dell'Ucraina e continueremo ad aiutare il Paese a far valere il suo diritto all'autodifesa».
Il numero uno dell'Alleanza ha detto che Putin ha usato regolarmente il suo discorso del 9 maggio per diffondere falsità sull'Occidente e criticare la Nato: «Mi aspetto che Putin di nuovo il 9 maggio di quest'anno diffonda bugie sulla Nato e sull'Occidente nel suo insieme».
Stoltenberg ha inoltre respinto le affermazioni russe secondo cui la Nato ha agito in modo aggressivo, insistendo sul fatto che si tratta di un'alleanza difensiva costruita per garantire la pace e sostenere i valori della libertà e della democrazia.
09:04
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«La Russia progetta missili ipersonici di nuova generazione»
La Russia sta progettando missili ipersonici di nuova generazione per vari tipi di veicoli. Lo ha annunciato il vice primo ministro russo Yury Borisov in un'intervista all'agenzia Interfax.
«I missili ipersonici di prossima generazione da lanciare da terra, aria e mare sono in fase di progettazione. Per le loro caratteristiche essi supereranno i prodotti esistenti e futuri delle maggiori nazioni», ha detto. «I missili verranno trasportati da aerei nuovi e potenziati e i bombardieri Tu-22M3M stanno già conducendo dei test», ha aggiunto.
La Russia possiede già i sistemi missilistici ipersonici Tsirkon, Avangard e Kinzhal.
08:36
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«Sono 226 i bambini morti»
Sale a 226 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo riferisce la Procura generale, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Ukrinform. Il numero dei bambini feriti sale a 415.
08:20
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«Soldati russi dispersi: 32 mila appelli dei parenti»
L'Ucraina ha ricevuto 32 mila appelli da parte dei parenti di soldati russi dispersi. Lo ha detto il consigliere del ministro dell'interno ucraino, Viktor Andrusiv, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Andrusiv ha detto, in un'intervista a Channel 24, che le telefonate dai russi perché si indaghi sui loro parenti in Ucraina sono una cosa comune. Andrusiv ha precisato che al numero telefonico e sul canale Telegram dedicato a questo fine sono state raccolte rispettivamente 12mila chiamate e 20mila messaggi.
08:18
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«I russi si preparano per un'offensiva nell'est dell'Ucraina»
Le forze russe si stanno preparando per un'offensiva nell'est dell'Ucraina in direzione di Seversk, Slavyansk, Lisichansk e Avdiivka: lo ha reso noto lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine sulla sua pagina Facebook, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Unian.
Lo Stato Maggiore sottolinea che Mosca continua a condurre operazioni offensive a est per conquistare il pieno controllo delle regioni di Donetsk e Lugansk e mantenere il corridoio di terra tra questi territori e la Crimea occupata. L'attività principale si registra nelle direzioni Slobozhansky e Donetsk, ma c'è un'alta probabilità che i russi lancino attacchi missilistici sull'intero territorio dell'Ucraina, prosegue l'Esercito.
«II nemico ha concentrato i suoi sforzi principali nella direzione di Donetsk, con il supporto dell'aviazione e dell'artiglieria, nel tentativo di prendere il controllo degli insediamenti di Rubizhne e Popasna, e si prepara a continuare l'offensiva nella direzione degli insediamenti di Seversk, Slavyansk, Lisichansk e Avdiivka - commenta lo Stato Maggiore in un comunicato -. Il nemico ha aumentato la sua potenza di fuoco, cercando di sfondare la difesa delle nostre truppe».
07:27
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Celebrazioni già iniziate a Vladivostok
Mentre gli occhi del mondo sono tutti orientati sulla Piazza Rossa di Mosca, celebrazioni per il Giorno della Vittoria sono previste in tutta la Russia e nella città dell'estremo oriente russo di Vladivostok sono già iniziate. Lo riporta la Bbc, pubblicando alcune foto della parata. Si vedono una folla di cittadini, molti con in mano cartelli con le foto dei parenti che hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale, la sfilata dei soldati con la bandiera dell'Urss e il passaggio dei mezzi militari.
07:26
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«Schierate sei navi e due sottomarini nel Mar Nero»
La Russia ha schierato sei navi e due sottomarini nel Mar Nero, davanti alle coste ucraine: lo ha reso noto l'Esercito ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Il Comando operativo meridionale dell'Ucraina ha precisato che le navi sono pronte al combattimento e sono equipaggiate con oltre 50 missili da crociera.
07:24
07:24
IL PUNTO ALLE 6.00
«La Russia ha dimenticato tutto ciò che era importante per i vincitori della Seconda guerra mondiale». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla vigilia delle commemorazioni in Russia per celebrare la vittoria sulla Germania nazista. Zelensky in un videomessaggio diffuso ieri sera ha accusato i russi di «pesanti bombardamenti» in diverse regioni ucraine, tra cui quello che ha ucciso 60 persone nascoste in una scuola di Lugansk. «Come se oggi non fosse l'8 maggio, come se domani non fosse il 9, quando la parola chiave dovrebbe essere pace per tutte le persone normali», ha denunciato. «Ieri, nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili». Lo ha spiegato Zelensky durante il suo intervento. Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie, e sin dall'inizio si era temuta una strage.
Nuove sanzioni da Londra
Il governo britannico ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni commerciali contro Russia e Bielorussia per l'invasione dell'Ucraina: dazi più alti all'importazione dei metalli preziosi, come platino e palladio, e divieto di esportazione verso l'industria manifatturiera e pesante russa. «Questo pacchetto di sanzioni di vasta portata infliggerà ulteriori danni alla macchina da guerra russa», ha affermato il Segretario di Stato per il commercio internazionale Anne-Marie Trevelyan.
Il Giappone verso l'eliminazione del petrolio russo
Il premier giapponese Fumio Kishida ha comunicato l'intenzione di avviare un processo di eliminazione graduale degli approvvigionamenti di petrolio dalla Russia, in linea con quanto discusso nel vertice online dei Paesi del G7.
«La corrispondenza dei valori universali e fondamentali delle nazioni non è mai stata così importante come adesso, con il mondo che si trova a un bivio storico», ha detto Kishida a NHK Tv. Il premier nipponico ha ammesso che si tratta di una decisione difficile per il Giappone, privo di risorse naturali e in gran parte dipendente dalle importazioni di materie prime dopo l'incidente di Fukushima, ma quello che è più importante è «lo spirito di solidarietà tra i Paesi del G7».
Secondo i dati dell'Organizzazione nazionale del commercio (Jeto), nel 2021 la Russia ha contribuito a circa il 3,6% delle forniture di petrolio in Giappone, e all'8,8% dell'approvvigionamento di gas naturale. Importanti aziende del Sol Levante rimangono comunque legate al progetto Sakhalin-2 in Russia sul gas naturale liquefatto (Lng), che lo stesso Kishida nelle scorse settimane ha definito «vitale».
Le principali società di intermediazione nipponiche, tra cui Mitsui & Co. e Mitsubishi Corp, possiedono rispettivamente il 12,5% e il 10% nel prospetto, lo stesso dal quale la britannica Shell ha annunciato l'abbandono in marzo, e controllato al 50% dalla società di stato russa Gazprom. Prima dell'incidente nucleare di Fukushima, nel marzo 2011 - che ha provocato lo spegnimento dei quattro quinti degli impianti atomici nell'arcipelago, in Giappone erano presenti 54 reattori capaci di generare circa il 30% del fabbisogno energetico del Paese. Sakhalin-2 ha visto l'inizio delle operazioni in Russia nel 2009, con una capacità di circa 10 milioni di tonnellate di Lng esportate e distribuite principalmente tra Giappone, Cina a Corea del Sud.