Guerra

Nuove preoccupazioni per l'Ucraina: «L'Iran ha fornito centinaia di missili alla Russia»

Dopo i droni Shahed, Teheran avrebbe inviato già 400 missili balistici a corto raggio, tra cui i Fateh-110 e gli Zolfaghar: «Sono più difficili da intercettare per le difese aeree di Kiev»
© Wikipedia
Red. Online
23.02.2024 14:15

L'Iran avrebbe fornito alla Russia un gran numero di potenti missili balistici terra-terra, rafforzando così la loro cooperazione militare. Lo riporta la Reuters, citando 6 diverse fonti che hanno chiesto di rimanere anonime a causa della sensibilità delle informazioni.

La fornitura iraniana sarebbe composta da 400 missili, tra cui i Fateh-110 e gli Zolfaghar, questi ultimi in grado di colpire obiettivi a una distanza compresa tra i 300 e i 700 km.

Le spedizioni sarebbero iniziate all'inizio di gennaio di quest’anno, in seguito a un accordo tra funzionari iraniani e russi stipulato a fine 2023. Secondo un ufficiale militare iraniano ci sarebbero già state almeno quattro spedizioni di missili e altre sono previste nelle prossime settimane, perché, l'Iran «può esportare armi in qualsiasi Paese desideri».

Alcuni armamenti sarebbero stati inviati in Russia via nave, attraverso il Mar Caspio, mentre altri sarebbero giunti nel Paese di Putin per via aerea. La Reuters ricorda che le restrizioni introdotte dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'esportazione da parte dell'Iran di alcuni missili, droni e altre tecnologie sono scadute a ottobre. Tuttavia, gli Stati Uniti e l’Unione Europea, preoccupati per le possibili esportazioni in Medio Oriente e Russia, hanno mantenuto le proprie restrizioni legate al programma di missili balistici dell’Iran.

Il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, a inizio gennaio aveva esternato la preoccupazione degli Stati Uniti per il possibile acquisto della Russia di missili iraniani a corto raggio, specialmente dopo le armi fornite dalla Corea del Nord. Secondo Washington, comunque, nonostante vi siano prove dei colloqui tra Mosca e Teheran, non ci sarebbero ancora certezze sulla consegna dei missili. Per quanto riguarda invece le armi nordcoreane, sia il Cremlino che Pyongyang hanno negato di aver concluse trattative.

Ciò che desta maggiori preoccupazioni è il fatto che tutti questi rifornimenti possano essere arrivati in un periodo decisamente delicato per l’Ucraina, non solo per la pesante sconfitta ad Avdiivka, ma pure per la carenza di munizioni e soldati: il ritardo degli aiuti americani sembra farsi sempre più pesante.

L’aeronautica militare ucraina ha dichiarato alla televisione nazionale di non avere informazioni ufficiali sull'ottenimento dei missili iraniani da parte della Russia, sottolineando come questi, se venissero impiegati in battaglia, rappresenterebbero una seria minaccia per il Paese.

L’Iran sta già fornendo alle truppe di Putin i droni Shahed, una costante degli attacchi a lungo raggio di Mosca contro le città e le infrastrutture ucraine. Secondo Kiev, la Russia avrebbe lanciato 3.700 droni iraniani da quando è scoppiata la guerra e le difese aeree ne abbattono a dozzine ogni settimana.

Secondo Rob Lee, membro senior del Foreign Policy Research Institute, un think tank con sede a Filadelfia, una fornitura di missili Fateh-100 e Zolfaghar dall’Iran darebbe alla Russia un vantaggio ancora maggiore sul campo di battaglia, anche perché «i missili balistici sono più difficili da intercettare per le difese aeree ucraine».

In questo articolo: