Proteste

Nuove tensioni in Serbia, scontri con la polizia a Novi Sad

Esponenti politici dell'opposizione locale e loro sostenitori hanno tentato di fare irruzione nella sede del Municipio, dove è in programma una seduta per l'elezione del nuovo sindaco
©ANDREJ CUKIC
Ats
24.02.2025 11:41

Nuove tensioni stamane a Novi Sad, nel nord della Serbia, dove esponenti politici dell'opposizione locale e loro sostenitori hanno tentato di fare irruzione nella sede del Municipio, dove è in programma una seduta per l'elezione del nuovo sindaco.

I manifestanti hanno forzato il massiccio cordone di polizia disposto davanti all'edificio, lanciando contro gli agenti in assetto antisommossa vernice, uova, rotoli di carta igienica e altri oggetti, scandendo slogan contro le autorità locali, il governo a Belgrado e il presidente Aleksandar Vucic.

La polizia con le maniere forti ha respinto i dimostranti, che hanno fatto uso di petardi, in un coro assordante di fischietti e vuvuzela. Il sindaco di Novi Sad si era dimesso a fine gennaio, unitamente al premier serbo Milos Vucevic, dopo violenti scontri tra polizia e manifestanti.

Intanto gli studenti in agitazione, appoggiati da gruppi di agricoltori con i loro trattori, hanno bloccato nelle prime ore di stamane alcune importanti arterie stradali a Novi Sad, con pesanti conseguenze sulla circolazione e proteste degli automobilisti.

Gli studenti in tutta la Serbia proseguono nella loro protesta che va avanti da novembre, dopo la morte di 15 persone nel crollo di una tettoia alla stazione di Novi Sad, nonostante le autorità affermino di aver accolto e soddisfatto tutte le loro richieste. Ieri la presidente del parlamento Ana Brnabic aveva annunciato un accordo con i responsabili delle università per l'aumento del 20% del bilancio a sostegno dell'istruzione superiore, una delle richieste del movimento studentesco. Con tale provvedimento vengono ridotte del 50% le tasse scolastiche e aumentate del 16% le retribuzioni di tutti i dipendenti nel settore dell'istruzione superiore.