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Nuovi attacchi israeliani su Gaza: «Prima della tregua uccisi oltre 5.300 bambini»

Leader internazionali e gruppi umanitari condannano la ripresa delle ostilità - L'UNICEF stila un tragico bilancio dei minorenni palestinesi morti - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Nuovi attacchi israeliani su Gaza: «Prima della tregua uccisi oltre 5.300 bambini»
Red. Online
02.12.2023 08:06
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Ricognitori britannici su Israele e Gaza per la localizzazione di ostaggi

Il ministero della Difesa britannico ha annunciato che effettuerà voli di sorveglianza sul Mediterraneo orientale, comprese operazioni nello spazio aereo sopra Israele e Gaza, nel tentativo di localizzare e salvare gli ostaggi detenuti a Gaza, compresi cittadini britannici.

L'annuncio precisa che «l'aereo sarà disarmato, non avrà un ruolo di combattimento e avrà il compito esclusivo di localizzare gli ostaggi« e che condividerà «solo le informazioni relative al salvataggio degli ostaggi» con altre entità. Lo riporta Haaretz.

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«Israele tuteli i civili a Gaza»

Il capo del Pentagono mette in guardia Israele sul rischio si una «sconfitta strategica» nella sua guerra contro Hamas se non terrà conto degli avvertimenti sul crescente numero di vittime civili a Gaza.

«Ho personalmente spinto sui leader israeliani per evitare vittime civili, per evitare una retorica irresponsabile e per prevenire la violenza dei coloni in Cisgiordania», ha detto il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg.

«Ho imparato una o due cose sulla guerriglia urbana dal tempo che ho trascorso in Iraq. Come Hamas, anche l'Isis era infiltrato profondamente nelle aree urbane. E la coalizione internazionale contro l'Isis ha lavorato per proteggere i civili e creare dei corridoi umanitari», ha detto Austin intervenendo al Forum alla Reagan National Defense.

«La lezione è che l'unico modo di vincere una guerriglia urbana è proteggendo i civili. In questo tipo di battaglia, il centro della gravità è la popolazione civile. Se la si spinge fra le braccia del nemico, si sostituisce una vittoria tattica con una sconfitta strategica», ha messo in guardia Austin.

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«AGaza 50.000 donne incinte, oltre 180 parti al giorno»

«Ci sono circa 50.000 donne incinte a Gaza, di cui oltre 180 che partoriscono ogni giorno»: lo scrive su X l'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi.

«Le ostetriche forniscono assistenza alle donne che hanno partorito e ad alto rischio nei nostri nove centri sanitari operativi. L'assistenza postnatale continua nei rifugi, ma le condizioni non sono affatto adatte ai neonati», aggiunge l'agenzia.

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Netanyahu: «Continuiamo a combattere per distruggere Hamas»

«Continuiamo a combattere con tutta la forza per distruggere Hamas, per impedire che Gaza torni a minacciarci e per far sì che tutti gli ostaggi ritornino a casa»: lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, aprendo una conferenza stampa.

«La guerra proseguirà fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi. La manovra terrestre è necessaria per raggiungere questo scopo», ha aggiunto Netanyahu.

Il premier israeliano ha inoltre dichiarato che gli accordi di Oslo «furono un errore terribile» e l'Autorità nazionale palestinese che ne scaturì non potrà dunque assumere il controllo su Gaza, una volta sconfitto Hamas.

«Malgrado ciò ci sia consigliato dai nostri migliori amici, io mi oppongo», ha proseguito Netanyahu. Il premier ha rilevato che «Abu Mazen non ha condannato la strage del 7 ottobre«. «L'Anp - ha aggiunto - ha fallito del tutto. Non solo non combatte il terrorismo, ma anzi lo finanzia». L'esercito israeliano manterrà dunque «un controllo di sicurezza su Gaza», ma la sua gestione avverrà «con un processo del tutto diverso».

Netanyahu ha anche sostenuto che i dirigenti dell'Anp e di Hamas hanno «un'ideologia comune». «L'Anp versa stipendi a terroristi, educa all'odio di Israele e anela alla scomparsa, in definitiva, dello Stato d'Israele». Il premier ha anche menzionato dichiarazioni attribuite ad un dirigente dell'Anp, Jibril Rajub, «secondo cui sarebbe opportuno ripetere in Cisgiordania» l'attacco sferrato da Hamas.

«Io su di loro non sono disposto a farmi alcuna illusione», ha insistito.

Gli ostaggi israeliani a Gaza «sono prigionieri dal Diavolo», ha aggiunto Netanyahu. «Mentre si accumulano le testimonianze di quanti sono tornati, si comprende che hanno vissuto esperienze infernali. In maniera diversa, ma comunque infernali. La fame. La violenza. L'incertezza».

Netanyahu ha aggiunto di essersi domandato, riferendosi al leader di Hamas Yihya Sinwar: «come si fa a negoziare col Diavolo ?». Ha quindi osservato che il ricorso ad una forte pressione militare avrebbe comunque favorito gli sforzi di mediazione.

23:43
23:43
Due arresti al raduno pro-palestinesi a Londra

La polizia di Londra ha annunciato di aver arrestato un uomo oggi nel quartiere di Brixton durante una manifestazione filo-palestinese. Lo riporta la stessa Metropolitan Police su X. Il media britannico Sky News ha precisato che l'uomo è stato accusato di reati contro l'ordine pubblico aggravato dal punto di vista razziale. Gli agenti che hanno effettuato l'arresto sono stati circondati da altri manifestanti. Un adolescente è stato arrestato per aver danneggiato un veicolo della polizia.

23:42
23:42
Quattro ex ostaggi alla manifestazione di massa a Tel Aviv

Migliaia di dimostranti si sono raccolti nel centro di Tel Aviv, nelle vicinanze della cosidetta 'Piazza degli ostaggi', per esigere la liberazione immediata di tutti gli israeliani rimasti ancora prigionieri a Gaza. Fra gli oratori, hanno riferito gli organizzatori, ci sono anche quattro ex ostaggi: Daniela Alloni, Yaffa Adar, Yocheved Lifshitz e Ditza Heiman. Sono stati invitati a parlare anche congiunti della famiglia Bibas (padre, madre, e due bambini di 4 anni e 10 mesi) la cui sorte resta incerta.

23:38
23:38
«Hamas non vuole rilasciare 15 donne e 2 bambini»

Hamas ha infranto gli accordi «quando si è rifiutato di rilasciare 17 ostaggi: 15 donne e due bambini»: lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant. Per questa ragione ieri l'esercito israeliano ha ricevuto l'ordine di «accrescere e potenziare le attività militari a Gaza».

«La pressione militare - secondo Gallant - consente di raggiungere due obiettivi: arrecare danni a Hamas e favorire la liberazione degli ostaggi». Israele, ha precisato, ha recuperato 110 ostaggi e i corpi di tre prigionieri. «Nessun esercito ha mai fatto meglio contro gruppi terroristici». Israele ha inoltre ucciso «migliaia di terroristi».

Dal canto suo, il capo dell'ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto in un'intervista ad Al Jazeera che l'organizzazione ha consegnato tutte le donne e bambini e che ora «rimangono solo uomini e soldati» in mano ai miliziani. Lo scrive Haaretz.

«Israele insiste che abbiamo ancora donne e bambini, anche se abbiamo chiarito che abbiamo consegnato tutte le donne e i bambini in nostro possesso, e ora rimangono solo uomini e soldati», ha affermato, aggiungendo che attualmente non sono in corso negoziati per una tregua e che Hamas non libererà altri ostaggi senza un cessate il fuoco globale e il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi.

20:17
20:17
Kamala Harris: «Troppi innocenti palestinesi uccisi a Gaza»

Israele ha il diritto di difendersi ma le leggi internazionali e umanitarie devono essere rispettate. Lo ha detto - secondo quanto riportano i media americani - la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris notando che troppi palestinesi innocenti sono stati uccisi.

«Francamente le immagini e i video che arrivano da Gaza sono devastanti. Quello che vogliamo è che questo conflitto finisca il prima possibile, e la sicurezza di Israele e dei palestinesi sia assicurata. Dobbiamo accelerare gli sforzi per una pace duratura», ha messo in evidenza Harris.

19:48
19:48
«300 morti nei raid israeliani su Gaza City»

Trecento persone sono state uccise negli attacchi israeliani sul quartiere di Shejaiyeh, nella parte orientale di Gaza City. Lo sostiene l'Ufficio informativo di Hamas in un comunicato riportato da Haaretz. Secondo la dichiarazione, l'aeronautica israeliana ha bombardato più di 50 edifici residenziali e case del quartiere.

Intanto gli ospedali a Gaza sono al collasso con il personale disponibile sopraffatto perché sono pochi gli addetti rimasti. Lo afferma Rob Holden, alto funzionario per l'emergenza dell'Organizzazione mondiale della Sanità dell'Onu (Oms) che si trova nella Striscia.

Nell'unico centro traumatologico operativo a Gaza, «i corpi sono allineati nel parcheggio all'esterno e il pavimento è inondato di sangue», ha aggiunto. Quando entri in ospedale, ti trovi di fronte ai corpi di persone morte all'arrivo o durante la loro permanenza in ospedale. In fila fuori, in attesa, i loro familiari che vengono a identificarli«. »E' come un film dell'orrore', prosegue.

Dal canto suo il premier israeliano Benyamin Netanyahu terrà stasera una conferenza stampa, che sarà trasmessa in diretta dalle reti televisive nazionali. Lo ha annunciato il suo ufficio. Anche il ministro della difesa Yoav Gallant ha preannunciato ai media un proprio intervento, che avverrà separatamente.

17:53
17:53
Cessato allarme nel nord di Israele

È cessato l'allarme nel nord di Israele. Secondo il portavoce militare un elicottero da combattimento ha intercettato un drone israeliano in cui era stato rilevato un guasto tecnico. Questa operazione ha attivato le sirene di allarme. Ma in questa circostanza non ci sono stati lanci di razzi dal Libano.

17:45
17:45
Macron atteso in Qatar

Il presidente francese Emmanuel Macron, mentre l'esercito israeliano ha ripreso i bombardamenti sulla Striscia di Gaza dopo una settimana di tregua, ha insistito sulla necessità di «raddoppiare gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco duraturo» per facilitare gli aiuti umanitari e «ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas», tra cui quattro francesi.

Stasera è previsto che il presidente francese faccia uno scalo in Qatar per una cena con lo sceicco Tamim ben Hamad Al-Thani, l'emiro di questo Paese al centro dei negoziati per la tregua e la liberazione degli ostaggi.

«La giusta risposta contro un gruppo terroristico non è eliminare un intero territorio o bombardare i civili», ha insistito Macron, ritenendo che la «sicurezza» di Israele non possa essere garantita se «ciò avviene a costo delle vite palestinesi».

17:36
17:36
Sirene di allarme nel nord di Israele

Sirene di allarme risuonano in estese località nel nord di Israele, fra cui Nazareth. Lo ha riferito la radio militare. Gli abitanti hanno avuto ordine di entrare nei rifugi.

15:38
15:38
«Per eliminare Hamas, Israele rischia 10 anni di guerra»

L'obiettivo della «distruzione totale di Hamas» deve essere «chiarito» da Israele, perché rischia di generare «dieci anni» di guerra. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron.

«La distruzione totale di Hamas, cos'è? Qualcuno pensa che sia possibile? Se è così, la guerra durerà dieci anni e non credo che nessuno sappia definire seriamente questo obiettivo. Quindi questo obiettivo deve essere chiarito», ha detto Macron da Dubai, aggiungendo che «la buona lotta contro il terrorismo non è un bombardamento sistematico e permanente».

14:36
14:36
Cinquanta camion di aiuti umanitari entrano a Gaza

I primi 50 camion di aiuti umanitari da quando sono riprese le ostilità sono entrati nella Striscia di Gaza dal valico con l'Egitto di Rafah. Lo fa sapere la Mezzaluna rossa palestinese, citata da Bbc e Cnn. Quest'ultima lo ha constatato sul posto.

12:28
12:28
Intensi bombardamenti nell'area di Khan Yunis

L'area di Khan Yunis, nel sud della Striscia, è stata bersaglio la scorsa notte ad intensi bombardamenti. L'aviazione, secondo fonti locali, ha colpito edifici nella città, mentre in parallelo l'artiglieria ha sparato verso l'area agricola di Karara, a ridosso del confine con Israele e la marina ha aperto il fuoco verso obiettivi sul litorale della vicina Deir el-Ballah.

Intanto il portavoce militare ha divulgato, in arabo, ordini immediati di evacuazione per gli abitanti di rioni di Khan Yunis e di Deir el-Ballah. Gli ordini sono di spingersi a sud verso le dune di Muwassi e la città di frontiera di Rafah.

A Khan Yunis, ha riferito il portavoce militare, l'aviazione ha colpito la scorsa notte 50 obiettivi. Ha poi aggiunto che a Deir el-Ballah la marina «ha colpito obiettivi militari di Hamas, ricorrendo a munizioni ad alta precisione». Inoltre sono state colpite infrastrutture utilizzate dalle forze navali di Hamas.

La radio militare ha rilevato che per il momento Israele opera in quella zona sparando da distanza. Si tratta di operazioni di preparazione, secondo la emittente, in vista di un possibile intervento di forze di terra.

11:31
11:31
Schwarzenegger incontra i parenti di tre persone sequestrate da Hamas

L'ex governatore della California Arnold Schwarzenegger ha incontrato i parenti di tre persone sequestrate da Hamas ancora in ostaggio a Gaza, invitando il mondo a non abbandonare coloro che sono ancora tenuti prigionieri dopo la fine della tregua. Lo riportano diversi media internazionali.

11:11
11:11
«Bombardamenti nel sud del Libano»

L'esercito israeliano ha preso di mira stamani diverse località del sud del Libano lungo la linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferisce l'agenzia di notizie governativa libanese Nna, secondo cui gli attacchi militari si sono concentrati sulle zone di Naqura, Yarun, Tayr Harfa, Marun Ras, Blida, e Qawzah.

09:50
09:50
«È stato Israele a colpire un convoglio di Medici senza Frontiere»

«Tutti gli elementi indicano l'esercito israeliano come responsabile dell'attacco» a un convoglio di Medici senza Frontiere (Msf) a Gaza, lo scorso 18 novembre, in cui morirono due persone: lo scrive in un comunicato oggi la stessa organizzazione umanitaria, che allega anche foto e video.

«Il 18 novembre 2023 un convoglio di evacuazione di Medici Senza Frontiere (Msf) è stato attaccato a Gaza City. Due persone sono state uccise in quello che è apparso subito come un attacco deliberato contro mezzi di Msf con il simbolo dell'organizzazione ben riconoscibile. Entrambe le vittime erano familiari di membri dello staff di Msf, uno di loro era anche un volontario che supportava l'azione medica all'ospedale di Al Shifa. A distanza di due settimane, dopo aver raccolto le testimonianze del personale presente quel giorno nel convoglio, Msf ritiene che tutti gli elementi indichino l'esercito israeliano come responsabile di questo attacco. Msf ha chiesto una spiegazione formale alle autorità israeliane, oltre a un'indagine indipendente per stabilire i fatti e le responsabilità».

Inoltre, Msf ha raccolto anche testimonianze sulla distruzione lo scorso 20 novembre di cinque suoi veicoli e sui gravi danni causati alla sua clinica a Gaza City, tutti (mezzi e struttura) chiaramente identificati dal logo dell'organizzazione.

«Msf condanna ancora una volta e con la massima fermezza l'attacco al suo convoglio e porge nuovamente le sue condoglianze alle famiglie delle vittime», scrive ancora Medici senza Frontiere.

08:44
08:44
«Colpiti più di 400 obiettivi terroristici»

L'esercito israeliano ha affermato oggi di aver attaccato più di 400 «obiettivi terroristici» nella Striscia di Gaza dalla fine della pausa nei combattimenti con Hamas. Sono state coinvolte forze aeree, navali e di terra, si precisa, aggiungendo che gli aerei da combattimento hanno colpito «più di 50 obiettivi in un vasto attacco nell'area di Khan Yunis» nel sud del territorio.

08:06
08:06
IL PUNTO ALLE 8

Nuovi attacchi israeliani hanno sconvolto Gaza per il secondo giorno consecutivo dopo la rottura della tregua, secondo fonti locali.

Nuvole di fumo grigio incombono sulla Striscia, dove il ministero della Sanità guidato da Hamas ha affermato che quasi 200 persone sono state uccise da quando è stata rotta la tregua, 24 ore fa.

«Quello che stiamo facendo ora è colpire obiettivi militari di Hamas in tutta la Striscia di Gaza», ha detto ai giornalisti il portavoce delle forze di difesa israeliane, Jonathan Conricus.

Con la ripresa delle ostilità, il braccio armato di Hamas ha ricevuto «l'ordine di riprendere i combattimenti» e di «difendere la Striscia di Gaza», secondo una fonte vicina al gruppo che ha chiesto di restare anonima.

Leader internazionali e gruppi umanitari hanno condannato la ripresa delle ostilità. Gli Stati Uniti hanno affermato che stanno lavorando con i partner regionali per raggiungere un altro cessate il fuoco. «Continueremo a lavorare con Israele, Egitto e Qatar per ripristinare una tregua», ha detto ai giornalisti in California il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. 

 Intanto l'UNICEF ha fatto sapere che prima della pausa dai combattimenti più di 5.300 bambini palestinesi sono stati uccisi in 48 giorni di bombardamenti incessanti, un dato che non include molti bambini ancora dispersi e presumibilmente sepolti sotto le macerie.

L'UNICEF ha aggiunto: «I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco umanitario duraturo. Tutti i bambini dello Stato di Palestina e di Israele meritano la pace. Se la violenza dovesse tornare su questa intensità, possiamo presumere che altre centinaia di bambini saranno uccisi e feriti ogni giorno. La Striscia di Gaza è di nuovo, da ieri, il luogo più pericoloso al mondo per essere un bambino».