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«Oltre 60 mercenari stranieri» uccisi dalle forze russe a Kharkiv

Droni e missili sulle città ucraine: decine di feriti – Macron a Kiev nel mese di febbraio: «Consegneremo più aiuti» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Oltre 60 mercenari stranieri» uccisi dalle forze russe a Kharkiv
Red. Online
17.01.2024 06:27
23:13
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La Lettonia inizia l'espulsione di 1000 cittadini russi

La Lettonia ha iniziato il processo di espulsione di 985 cittadini della Federazione russa residenti nel Paese baltico che, non avendo superato l'esame di lingua (livello A2) richiesto per il rilascio del permesso di soggiorno, non hanno richiesto un documento di soggiorno temporaneo. A tali persone, le autorità competenti hanno inviato un invito a lasciare il Paese entro due settimane dalla ricezione del documento di espulsione o a provvedere immediatamente a regolarizzare il loro status legale. Il superamento di un test linguistico per il rinnovo dei permessi di soggiorno è stato introdotto nell'estate del 2022 e riguarda esclusivamente i cittadini stranieri. Non rientrano, per tanto, nel novero delle persone passibili di espulsione le migliaia di non-cittadini, in massima parte di lingua russa, residenti nel Paese baltico.

19:01
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«Oltre 60 mercenari stranieri» uccisi dalle forze russe a Kharkiv

«Oltre 60 mercenari stranieri», di cui molti «francesi», sono stati uccisi in un bombardamento compiuto ieri dalle forze russe a Kharkiv, in Ucraina. Lo afferma il ministero della difesa di Mosca.

«La sera del 16 gennaio le forze armate russe hanno compiuto un bombardamento di precisione su un punto di raccolta provvisoria di combattenti stranieri nella città di Kharkiv, la maggior parte dei quali erano mercenari francesi», afferma il ministero, citato dall'agenzia di stampa russa Ria Novosti, aggiungendo che l'edificio è stato «completamente distrutto». Sessanta militari sono stati uccusi, mentre «oltre 20 sono stati portati in strutture mediche».

12:35
12:35
Blinken: «Non vedo le condizioni per un cessate il fuoco»

«Non vedo allo stato attuale le condizioni per negoziare un cessate il fuoco stabile» in Ucraina: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, parlando al Forum economico mondiale (WEF) di Davos.

Per Blinken alla base dell'eventuale negoziato deve esserci la volontà della Russia «di impegnarsi in buona fede sui principi che ha sfidato con la sua aggressione, ovvero l'indipendenza dell'Ucraina».

Da parte sua il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha affermato che la priorità del suo paese per il 2024 è quella di ottenere il controllo dei suoi cieli, mentre l'assalto su vasta scala della Russia al paese entra nel suo terzo anno.

«Nel 2024, ovviamente, la priorità è cacciare la Russia dal nostro cielo. Perché chi controlla i cieli definirà quando e come finirà la guerra», ha detto Kuleba a una tavola rotonda sulla difesa europea.

11:29
11:29
«L'Ucraina è russa, con Kiev verranno altre guerre»

I territori ucraini fanno parte della Russia e l'esistenza stessa dell'Ucraina come Stato indipendente provocherà nuovi conflitti, forse tra dieci o quindici anni, anche se quello attuale arriverà a una conclusione. Lo sostiene l'ex presidente russo Dmitry Medvedev.

«La presenza di uno Stato indipendente sui territori storici russi sarà una ragione costante per la ripresa delle ostilità», scrive sul suo canale Telegram Medvedev, attualmente vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale.

Secondo Medvedev, «indipendentemente da chi è al potere nella formazione cancerosa che va sotto il nome di Ucraina», le probabilità di una nuova guerra saranno «del 100%, non importa quali accordi di sicurezza l'Occidente firmerà con il regime fantoccio di Kiev».

«Né l'associazione dell'Ucraina con l'Ue, e nemmeno l'entrata di questo paese artificiale nella Nato lo impedirà, e ciò potrà avvenire tra dieci o quindici anni», conclude l'ex presidente russo.

09:06
09:06
«Lavoreremo con il presidente statunitense che sarà eletto»

«Questa è una scelta degli americani e l'Ucraina lavorerà con il presidente che verrà eletto». Lo spiega il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un colloquio con diverse testate internazionali a Davos, dove si trova per Forum economico mondiale (WEF), parlando dello scenario in caso di una rielezione di Donald Trump.

«Le voci radicali del partito repubblicano americano creano tensioni nella società ucraina. Alla gente nel mio paese ogni parola può far male, ogni manifestazione di scetticismo è percepita dolorosamente - prosegue -. Alcune delle voci radicali impauriscono gli ucraini e spero che siano isolate. Ma sarò onesto: noi rispettiamo il popolo americano e credo che un solo uomo non possa cambiare il paese».

«Trump ha detto che può fermare la guerra sedendo con me e con Putin. E che se Putin non si ferma, darebbe più armi all'Ucraina, ma se l'Ucraina non si ferma, fermerebbe il sostegno a noi - ragiona ancora il presidente ucraino -. Se Trump non ci sostiene perché non siamo d'accordo nel cedere i nostri territori o per qualche altro motivo e Trump ferma gli aiuti, Putin ci occupa dopo qualche tempo. Cosa farebbe allora Trump, se l'Ucraina viene occupata e Putin minaccia qualche paese della Nato? Se si permette a Putin di attraversare l'Ucraina, pensa che poi la Russia si fermerebbe?».

Se tutto questo succedesse «si sarebbe perso il più forte esercito d'Europa e il più capace di fermare la Russia», aggiunge.

Il leader ucraino a Davos propone un «vertice per la pace» nei prossimi mesi. «Riuniremo fino a oltre 80 paesi e faremo un documento molto completo sulla base della Carta delle Nazioni Unite. Poi vedremo come risponderà Putin o chi per lui», dice Zelensky.

06:46
06:46
Macron andrà a Kiev in febbraio

Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che si recherà in Ucraina a febbraio, per finalizzare un accordo bilaterale di garanzia alla sicurezza in base al quale Parigi fornirà a Kiev armi più sofisticate tra cui missili da crociera a lungo raggio. Lo riportano Le Figaro e Reuters.

Macron ha affermato ieri in conferenza stampa che nelle prossime settimane verranno trasferiti all'Ucraina circa 40 missili Scalp e diverse centinaia di bombe. «Consegneremo molte più attrezzature e aiuteremo Kiev con ciò di cui ha bisogno per difendere i suoi cieli» dagli attacchi della Russia, ha detto il presidente francese. «Andrò io stesso in Ucraina a febbraio e metterò a punto questi» accordi, ha aggiunto.

06:27
06:27
Il punto alle 6.00

Tre persone sono rimaste ferite stanotte in un attacco di droni russi sulla città di Odessa, ha riferito su Telegram il governatore regionale Oleh Kiper. I feriti sono due donne di 29 e 69 anni e un uomo di 62 anni. L'attacco ha causato danni a edifici residenziali e diversi incendi. Circa 130 persone sono state sfollate da un condominio colpito dai droni.

Nel corso dell'attacco, fa sapere l'esercito ucraino, le difese aeree hanno distrutto 11 velivoli senza pilota Shahed-131/136. I droni kamikaze provenivano dal Mar Nero e sono stati abbattuti mentre si avvicinavano alla costa. La maggior parte di loro è caduta in mare, specifica un comunicato delle forze armate di Kiev aggiungendo che tuttavia i frammenti di diversi droni e le onde d'urto hanno danneggiato condomini e negozi nel quartiere Prymorskyi a Odessa.

È di 17 feriti, invece, il bilancio dei feriti in due attacchi missilistici lanciati ieri sera dalle forze russe contro la città di Kharkiv, nel nordovest dell'Ucraina. Lo rendono noto le autorità locali. Il governatore regionale Oleh Syniehubov ha dichiarato su Telegram che Mosca avrebbe utilizzato missili a lungo raggio S-300. Il sindaco Ihor Terekhov ha affermato che gli attacchi hanno preso di mira edifici residenziali nel centro della città, rimasti danneggiati. Due dei feriti sono in gravi condizioni, aggiungono le autorità locali.

Contrattacchi

Sette missili ucraini e quattro droni sono stati abbattuti stanotte dalle difese aeree russe sulla regione di Belgorod, rendono noto le autorità locali. Sul suo canale Telegram, il governatore Vyacheslav Gladkov specifica che al momento non si registrano vittime o feriti.