Demografia

Oltre la metà degli 8 miliardi di abitanti del Pianeta vive in Asia

Il baricentro della (seppur rallentata) crescita demografica è destinato a spostarsi verso l'Africa sub-sahariana
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Ats
15.11.2022 16:00

Se degli 8 miliardi di esseri umani che abitano il Pianeta, oggi oltre la metà è in Asia, il baricentro della (seppur rallentata) crescita demografica è destinato a spostarsi verso l'Africa sub-sahariana. Lo stima il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa), che nel rapporto «8 Billion Strong» (Forti di 8 miliardi) ricorda come nel 2022 l'Estremo oriente e il Sud-est asiatico (quindi con la Cina) ospitino 2,3 miliardi di persone mentre l'Asia centrale e il Sub-continente indiano 2,1 miliardi.

Cina e India, entrambi sopra il miliardo e 400 milioni di abitanti, da sole formano oltre un terzo dell'umanità: la prima in declino demografico, malgrado la fine della legge dl figlio unico mentre gli indiani in crescita (seppure rallentata) dello 0,7% annuo l'anno prossimo supereranno i cinesi. La popolosissima Asia sud-orientale, dicono le statistiche, ha un tasso di natalità in decrescita che al 2022 arriva solo allo 0,2%, appena al di sopra del saldo tra nascite e morti. L'Asia centro-meridionale rallenta ma con tassi più contenuti, registrando un +0,9%.

E se l'Africa è tuttora un continente relativamente sottopopolato nel suo insieme, il suo tasso di crescita demografica è ben sopra la media mondiale (0,8%) con un aumento della popolazione del 2,5% annuo, seppur inferiore rispetto al 1978 quando l'incremento della popolazione viaggiava a ritmi del 3%. Verso la fine del decennio 2060, stima l'Umpfa, l'Africa sub-sahariana diventerà la regione più popolosa al mondo ed entro il 2100 toccherà i 3,44 miliardi di esseri umani, più di Cina e India di oggi messe insieme.

Quanto al Sud America e ai Caraibi, che attualmente sono su livelli di crescita dello 0,7, dovrebbero raggiungere un picco entro il 2056, per poi andare incontro a un lungo declino. Una crescita inesorabile ma lenta continuerà per Nord Africa, Australia e Oceania e Asia occidentale-Medio Oriente.

Le cose vanno diversamente per l'Europa e il Nord America, che nel 1960 rappresentavano oltre un quarto della popolazione mondiale, e che si avvicinano alla crescita zero, anche se al momento, con un totale di 1,4 miliardi di abitanti, sono quasi pari all'Africa sub-sahariana: due macro aree che si incontrano lungo le scale mentre una sale e l'altra scende.