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Ne dà notizia il NIS, l'agenzia di spionaggio di Seul – Il nuovo scenario fa seguito alle notizie secondo cui tra gennaio e febbraio sarebbero stati trasferiti nell'area tra 1.000 e 3.000 soldati nordcoreani tramite navi cargo russe e aerei militari – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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14:55
14:55
I colloqui USA-Russia a Istanbul finiti dopo oltre 6 ore
I colloqui tra funzionari russi e americani a Istanbul sono finiti dopo sei ore e mezza. Le delegazioni non hanno rilasciato dichiarazioni, rende noto la Tass.
Intanto, l'emittente francese Bfmtv afferma che la visita di Volodymyr Zelensky a Washington sarebbe stata annullata dagli Stati Uniti se Emmanuel Macron non fosse intervenuto su Donald Trump per convincerlo a confermare l'impegno.
La visita in programma domani del presidente ucraino a Washington era stata già annullata dagli americani, ma la Casa Bianca è tornata sulla sua decisione dopo una telefonata di Emmanuel Macron. Secondo una fonte diplomatica di Bfm, ieri Zelensky aveva ricevuto un messaggio dell'amministrazione americana che gli comunicava di non venire più a Washington per incontrare Trump.
Zelensky allora ha chiamato Macron, il quale ha poi telefonato a Trump, chiedendogli di ricevere il leader ucraino e aggiungendo che egli stesso se ne faceva garante. Alla fine, Trump ha accettato, annunciando in prima persona che avrebbe ricevuto Zelensky alla Casa Bianca.
13:51
13:51
Putin: «I primi contatti con gli USA danno una certa speranza»
«I primi contatti con l'amministrazione americana danno alcune speranze, anche Washington cerca il dialogo». Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, come scrive la Tass, pur mettendo in conto «tentativi di far deragliare» il dialogo. «La Russia non ha mai rifiutato di risolvere la crisi ucraina in modo pacifico», ha aggiunto.
«Tutti noi vediamo come rapidamente il mondo sta cambiando, la situazione nel mondo. A questo proposito, vorrei notare che i primi contatti con la nuova amministrazione degli Stati Uniti suscitano alcune speranze», ha detto Putin in un incontro del Servizio di Sicurezza Federale.
«Vi è una reciproca attenzione a lavorare per ristabilire le relazioni interstatali e risolvere gradualmente l'enorme mole di problemi sistemici e strategici accumulati nell'architettura globale».
11:57
11:57
Mosca: «Ripreso il controllo di un villaggio del Kursk»
Il ministero della Difesa russo sostiene che le sue truppe abbiano ripreso il controllo del villaggio di Nikolsky, nella regione russa di Kursk di cui l'esercito ucraino detiene una parte dopo un'offensiva lanciata lo scorso agosto. Lo riporta la Tass. Le informazioni riportate da Mosca non sono al momento verificabili.
11:05
11:05
Parigi discute con Kiev l'accesso alle materie prime ucraine
La Francia, parallelamente agli Stati Uniti, ha avviato trattative con l'Ucraina dallo scorso ottobre per ottenere l'accesso ad alcune materie prime ucraine, in particolare per scopi militari: lo ha affermato il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu.
«Non prendiamo parte alla discussione riguardante gli Stati Uniti (e l'Ucraina, ndr), ma dovete sapere che io, con il mio omologo, il ministro della Difesa ucraino, stiamo discutendo di questa questione per le nostre esigenze francesi», e in particolare per «la nostra industria della difesa», ha dichiarato Lecornu a Franceinfo.
10:47
10:47
Starmer a Trump: «Il mondo è pericoloso, serve unità con gli USA»
«Il mondo sta diventando sempre più pericoloso ed è più importante che mai restare uniti fra alleati». È il messaggio rivolto dal premier britannico Keir Starmer al presidente americano Donald Trump a poche ore dal loro incontro di oggi a Washington: messaggio rilanciato da Downing Street mentre sir Keir atterrava nella capitale USA.
Parole che la BBC interpreta come un ennesimo appello a Trump a impegnare gli Usa su quelle garanzie di sicurezza per l'Ucraina che gli alleati europei invocano (ma il leader della Casa Bianca non sembra voler dare) in caso di accordo con la Russia.
10:46
10:46
Il Cremlino: «Sui territori in Ucraina non trattiamo»
I territori occupati in Ucraina sono una parte «indivisibile» della Russia e quindi non saranno soggetti a trattative. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti.
«Quei territori che sono diventati soggetti della Federazione Russa, che sono citati nella Costituzione, sono parte indivisibile del nostro Paese, la Russia», ha detto Peskov, commentando le parole del presidente Donald Trump secondo il quale gli Usa lavoreranno «duramente per un buon accordo» affinché l'Ucraina torni a recuperare «più territori possibile».
Secondo la Costituzione della Russia, fanno parte del suo territorio anche la Crimea e le regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, annesse dopo referendum popolari non riconosciuti dalla comunità internazionale.
09:11
09:11
Zelensky invitato al summit UE sull'Ucraina il 6 marzo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato invitato a partecipare al vertice straordinario dell'UE sulla difesa e l'Ucraina per «discutere gli ultimi sviluppi», ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
«Per quanto riguarda l'Ucraina, c'è una nuova dinamica che deve portare a una pace completa, giusta e duratura. È quindi importante per noi scambiare opinioni sui modi per sostenere l'Ucraina e sui principi che devono essere rispettati in futuro», ha affermato Costa nella sua lettera di invito ai capi di Stato e di governo europei.
08:15
08:15
A Istanbul è arrivata la delegazione russa per i colloqui con gli USA
Una delegazione russa è giunta alla residenza del console generale degli Stati Uniti a Istanbul per i colloqui con la delegazione USA. Lo riferisce l'agenzia Tass.
Ieri, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva annunciato un incontro tra funzionari russi e americani nella città turca per discutere del lavoro delle rispettive rappresentanze diplomatiche.
06:17
06:17
Rubio: «Trump non è Macron, può convincere Putin a fare un accordo»
Marco Rubio sostiene che Donald Trump sia l'unico leader al mondo in grado di portare Vladimir Putin a un accordo di pace in Ucraina. «Con tutto il rispetto per il presidente Macron, non è Trump. Il presidente Trump è una persona diversa, molto diversa ed è l'unico leader al mondo che potrebbe effettivamente convincere Putin ad accettare la pace», ha detto il segretario di Stato americano in un'intervista a Fox & Friends rispondendo a una domanda sul fatto che il presidente francese non sia riuscito nell'impresa nonostante un colloquio di sette ore con il leader del Cremlino tre anni fa.
06:16
06:16
Rubio: «La NATO non è in pericolo ma gli alleati facciano di più»
Marco Rubio assicura che la NATO non è in pericolo ma gli alleati «devono fare di più». In un'intervista a Fox & Friends il segretario di Stato americano ha affermato che «l'unica cosa che mette in pericolo la NATO è il fatto che abbiamo alleati che hanno a malapena un esercito o i cui militari non sono molto capaci perché hanno passato 40 anni senza spendere soldi nella difesa».
06:15
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Il punto alle 6
La Corea del Nord ha schierato truppe aggiuntive per supportare la guerra della Russia contro l'Ucraina. È quanto ha riferito il National Intelligence Service (NIS), l'agenzia di spionaggio di Seul, che in una nota ha aggiunto che «la relativa consistenza numerica è ancora in fase di valutazione». Tuttavia, l'ipotesi più ragionevole è quella dell'invio di oltre 1.000 nuovi soldati tra gennaio e febbraio, ha riferito la Yonhap, citando fonti militari.
«Dopo una pausa durata circa un mese, le truppe nordcoreane sono state di nuovo schierate nella regione del fronte di Kursk a partire dalla prima settimana di febbraio», ha riferito il NIS nella sua nota, segnalando anche lo schieramento di soldati aggiuntivi la cui «consistenza numerica è ancora in fase di valutazione».
Il nuovo scenario fa seguito alle notizie secondo cui tra gennaio e febbraio, nell'ambito del secondo ciclo di dispiegamento di truppe, sarebbero stati trasferiti nell'area di Kursk tra 1.000 e 3.000 soldati nordcoreani tramite navi cargo russe e aerei militari. Sul punto, funzionari dell'esercito sudcoreano hanno riferito alla Yonhap che sono stati rilevati segnali dell'invio da parte di Pyongyang di oltre 1.000 soldati aggiuntivi nel corso del primo scorcio del 2025.
L'intelligence di Seul ha stimato lo schieramento nel 2024 di circa 11.000 soldati nella regione di Kursk, sulla linea russa del fronte occidentale, ipotizzando un totale di circa 300 morti e 2.700 feriti. L'assenza delle truppe dello Stato eremita dai combattimenti è stata poi segnalata da metà gennaio, «probabilmente a causa delle ingenti perdite subite», secondo il NIS.