Mondo
La diretta

ONU: «Oltre 3 mila civili uccisi in Ucraina» – Segui il live

Polonia e Germania pronte all'embargo sul petrolio russo – Fiamme e colonne di fumo si sono alzate da un impianto militare a Belgorod, vicino al confine ucraino: udite almeno due esplosioni – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
ONU: «Oltre 3 mila civili uccisi in Ucraina» – Segui il live
Red. Online
02.05.2022 06:42
20:52
20:52
«Colpita una chiesa a Odessa, morto un 15.enne»

L'attacco missilistico russo compiuto nel pomeriggio su Odessa ha colpito una chiesa ortodossa. Un ragazzo di 15 anni (non 13, come riferito in un primo momento dai soccorritori) è stato ucciso e un'altra ragazza adolescente è stata ferita gravemente. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale, Oleksiy Danilov, citato dall'agenzia Interfax Ucraina. Il tetto della chiesa è crollato, ha aggiunto Danilov. Secondo altre fonti, la chiesa è situata molto vicino a una struttura militare.

19:33
19:33
Identificato il primo russo sospettato dei massacri di Bucha

La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha reso noto che le autorità hanno identificato il primo russo sospettato di aver condotto un massacro di civili a Bucha. Si tratterebbe di Sergey Kolotsey, comandante di un'unità della Guardia nazionale russa, riporta il Kyiv Independent, citando un post della procuratrice su Facebook.

Secondo la polizia e i pubblici ministeri di Bucha, Kolotsey avrebbe ucciso quattro uomini disarmati il 18 marzo e torturato un altro civile il 29 marzo.

19:28
19:28
Nuovo attacco russo a Azovstal, scoppia un incendio

Nuovo attacco russo allo stabilimento Azovstal di Mariupol dove è scoppiato un incendio visibile da tutta la città. Lo ha reso noto il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar 'Kalyna' su Telegram secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda. «I difensori ucraini del reggimento Azov sono vivi, ma vengono bombardati», ha precisato.

19:26
19:26
Gas: «Ci saranno nuove linee guida per le aziende»

«I miei servizi insieme al servizio giuridico della Commissione e del Consiglio (europei), prepareranno linee guida più dettagliate su cosa le imprese possono e non possono fare nel contesto del quadro» dei pagamenti del gas russo. Lo ha detto la commissaria europea per l'energia Kadri Simson nella conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri comunitari dell'energia in merito ai problemi sul pagamento del gas russo e in particolare alle nuove regole imposte dal decreto del presidente Vladimir Putin.

Dopo lo stop delle forniture del gas russo a Polonia e Bulgaria è evidente che i russi «non sono fornitori affidabili e tutti gli Stati membri devono avere dei piani per un'eventuale interruzione totale della fornitura», ha aggiunto Simson, sottolineando che i piani di emergenza degli stati membri devono essere migliorati.

«Vi confermo che tutti gli Stati membri hanno detto che si devono mettere in opera le sanzioni e rispettare i contratti, che sono in euro», ha dal canto suo affermato la ministra francese per la transizione ecologica Barbara Pompili, sempre nella conferenza stampa dopo il Consiglio straordinario dei ministri dell'energia.

19:20
19:20
«Nelle zone liberate trovati finora 1.202 corpi di civili»

«Nell'oblast di Kiev, in particolare nei territori liberati, abbiamo documentato finora 1.202 corpi senza vita di civili innocenti uccisi dai russi». Lo ha detto in un briefing il capo della polizia regionale di Kiev, Maksym Ocheretianyi.

19:18
19:18
Il Bolshoi ritira gli spettacoli di due registi critici sulla guerra

Il Teatro Bolshoi di Mosca ha cancellato dalla sua locandina degli spettacoli previsti a maggio le rappresentazioni di due registi che hanno lasciato la Russia e si sono detti pubblicamente contrari all'offensiva russa in Ucraina.

In un messaggio pubblicato su Telegram, il teatro ha annunciato che il balletto Nureyev e l'opera Don Pasquale, diretti rispettivamente da Kirill Serebrennikov e Timofei Kulyabin, saranno sostituiti, senza comunicare la motivazione. Il Bolshoi non ha commentato la cancellazione.

«Non sono sorpreso», ha commentato Serebrennikov che, dopo aver criticato l'offensiva russa in Ucraina, ha lasciato il suo Paese a marzo per una questione di «coscienza» trasferendosi a Berlino. Il suo balletto è stato sostituito da «Spartacus».

Anche Kuliabin, giovane regista innovativo che lavora in particolare a Novosibirsk, ha lasciato la Russia per l'Europa e ha pubblicato diversi messaggi critici sul conflitto sui social.

18:11
18:11
ONU: «Oltre 3.000 civili uccisi in Ucraina»


Sono oltre 3.000 le vittime civili uccise in Ucraina dall'invasione russa del 24 febbraio. Lo afferma l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani precisando che il bilancio dei morti è di 3.153 persone, 254 più di venerdì, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che il numero sia considerevolmente più alto.  

16:09
16:09
Polonia pronta a essere indipendente dal petrolio russo

La Polonia è pronta a essere completamente indipendente dal petrolio russo ed è disposta a sostenere altri Paesi per tagliare le loro forniture di combustibili fossili da Mosca, ha affermato lunedì la ministra dell'Ambiente e del Clima del Paese Anna Moskwa, riporta il Guardian. «La Polonia è orgogliosa di essere nell'elenco di Putin dei paesi ostili», ha detto ai giornalisti prima di un incontro a Bruxelles con i colleghi europei per discutere di energia.

15:30
15:30
Berlino: «Siamo pronti all'embargo sul petrolio russo»

Con un embargo del petrolio russo «avremmo un problema locale e ovviamente un aumento dei prezzi e forse le catene di approvvigionamento non sarebbero sicure ma non colpirebbe l'economia nazionale nel suo insieme. Quindi, dopo due mesi di lavoro, posso dire che la Germania non è contraria a un embargo petrolifero alla Russia. Ovviamente è un carico pesante da sopportare, ma siamo pronti a farlo». Lo ha detto il ministro tedesco per gli Affari economici e l'azione climatica Robert Habeck arrivando al consiglio dei ministri dell'Energia a Bruxelles.

Il ministro Habeck ha ricordato che all'inizio della guerra la dipendenza della Germania alle importazioni di petrolio russo era al 35% ed è stata ridotta ora al 12%. Rispetto a tale dipendenza «abbiamo un problema locale abbastanza grande» e «aiuterebbe se potessi prepararci con qualche settimana o mese».

Rispetto al consiglio Energia «è importante che sottolineerà ancora una volta e come l'Europa sia solidale e resti unita, anche nei confronti dei Paesi che ora hanno perso il gas» con lo stop delle forniture russe a Polonia e Bulgaria. «In Europa dobbiamo aiutarci a vicenda».

«Efficienza energetica, espansione delle energie rinnovabili a una maggiore velocità e coordinamento della politica energetica in Europa devono progredire rapidamente e ulteriormente», ha sottolineato anche il ministro tedesco. Rispetto all'ipotesi che l'Ungheria ponga un veto all'embargo su petrolio o gas russo alcuni paesi possono aver «bisogno di un po' più di tempo», ha detto ma «tutti i paesi sono obbligati» ad agire e a non «aspettare e vedere, perché la solidarietà con l'Ucraina ora richiede» di ridurre «rapidamente e drasticamente» la dipendenza dalla Russia.

«Come europei siamo disposti a sopportare l'onere di aiutare l'Ucraina, ma non è possibile farlo gratuitamente» ha anche avvertito Habeck dicendosi comunque «preoccupato» sul possibile stop delle forniture russe in caso di un rifiuto di pagarle in rubli, che non verrebbe accettato.

15:21
15:21
In Russia fermati ieri 32 attivisti e manifestanti

Almeno 32 tra giornalisti, attivisti e persone che manifestavano per la pace sono stati fermati ieri in Russia, Paese le cui truppe hanno invaso l'Ucraina: lo riporta l'ONG Ovd-Info, ripresa dal Moscow Times.

Nel giorno della festa del Lavoro, la polizia russa - fa sapere Ovd-Info - ha fermato sette persone a Mosca e sette a San Pietroburgo, sei a Novosibirsk e sei a Chelyabinsk. Secondo il Moscow Times, sono state fermate diverse persone con cartelli con delle varianti dello slogan «Pace, lavoro, maggio».

Oltre 15.000 persone che hanno manifestato contro la guerra sono state fermate in Russia da quando, il 24 febbraio, Putin ha ordinato l'invasione dell'Ucraina.

15:18
15:18
«La mobilitazione generale può proseguire anche oltre il 24 maggio»

La mobilitazione generale dell'Ucraina proseguirà anche dopo il 24 maggio, se la situazione lo richiederà. Lo ha detto il capo di stato maggiore del comando delle forze di terra delle forze armate ucraine Roman Gorbach durante un briefing, come riferisce Unian.

Il 24 febbraio, giorno dell'inizio dell'invasione russa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva ordinato la mobilitazione generale per tutte le persone soggette alla coscrizione militare e i riservisti. Mentre era stato impedito ai cittadini maschi di lasciare il Paese.

La mobilitazione dovrebbe terminare il 24 maggio, ma potrebbe esserci una proroga: «Tutto dipenderà dalla situazione nel momento in cui la mobilitazione generale dovrebbe finire. Se c'è una tale necessità, ci sarà sicuramente la necessità di ricostituire le nostre unità militari, quindi la mobilitazione proseguirà dopo il 24 maggio», ha detto il capo di stato maggiore. Chiamando a presentarsi anche i coscritti che sono stati convocati e sono andati all'estero illegalmente. Altrimenti rischieranno conseguenze penali.

15:06
15:06
«Distrutto un liceo scampato a due guerre mondiali»

Sopravvissuta a due guerre mondiali, una famosa scuola nella regione di Lugansk, in Ucraina, non ha retto ai bombardamenti russi ed è finita in macerie.

Lo scrive il sito la Ukrainska Pravda, precisando che la palestra dell'edificio che ospita una delle migliori istituzioni educative nella regione di Lugansk, il Lysychansk Gymnasium, è andata a fuoco a seguito dei bombardamenti russi. In poche ore l'incendio si è esteso a tutto l'edificio distruggendo completamente il complesso architettonico.

Costruito alla fine del XIX secolo, il ginnasio era tra le prime 100 migliori scuole del paese.

15:05
15:05
«Ritardi nell'evacuazione da Mariupol»

L'evacuazione prevista oggi a Mariupol sta subendo dei ritardi. Lo riporta la BBC, spiegando che un consigliere del sindaco, che in mattinata aveva annunciato la partenza dei bus dalla città, ha successivamente corretto il suo commento con un messaggio che conferma un ritardo nell'evacuazione. I civili, riferisce la BBC, sono ancora in attesa dei bus, che avrebbero dovuto arrivare al punto di prelievo alle 7 locali (le 6 in Svizzera).

14:31
14:31
L'ambasciata USA verso il ritorno a Kiev entro fine maggio

Gli USA sperano di riportare l'ambasciata a Kiev entro la fine di maggio, se le condizioni lo permetteranno. Lo ha detto l'incaricata d'affari americana, Kristina Kvien, in una conferenza stampa.

All'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, i diplomatici americani si sono prima trasferiti a Leopoli, quindi in Polonia da dove hanno condotto tutte le operazioni. Qualche giorno fa il dipartimento di Stato ha annunciato che un gruppo di diplomatici si era recato per una giornata a Leopoli per la prima «di una serie di missioni» in Ucraina che diventeranno sempre più regolari fino alla riapertura dell'ambasciata a Kiev.

La settimana scorsa il presidente Joe Biden ha nominato Bridget Brink come nuova ambasciatrice USA. Una nomina tardiva per un ruolo rimasto ufficialmente vacante per tre anni e che adesso è diventato ancora più cruciale.

13:16
13:16
«L'evacuazione di Azovstal sta coinvolgendo solo civili»

L'evacuazione delle persone dall'acciaieria Azovstal di Mariupol non riguarda militari e feriti, perché le Nazioni Unite, che stanno assistendo l'operazione, non si assumono tale responsabilità. Lo ha spiegato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista al quotidiano greco EPT News, secondo quanto riferisce Ukrinform.

«Continuiamo a offrire l'evacuazione della nostra gente. Ora uno dei binari è quello proposto dalle Nazioni Unite. So che questa evacuazione, purtroppo, non si applica ai militari o ai feriti. L'ONU sta solo parlando di aiutare a evacuare i civili. Abbiamo già portato via, quando la Russia non l'ha impedito, un certo numero di persone da Mariupol. Ora stiamo parlando di civili da Azovstal. Ora parliamo di questo. Stiamo lavorando su questa pista», ha detto.

13:10
13:10
Bennett: «Gravi le parole di Lavrov, sono menzogne»

Il premier Naftali Bennett ha definito «gravi» le affermazioni del ministro degli esteri russo Serghei Lavrov e ha chiesto che «si smetta immediatamente di ricorrere alla Shoah del popolo ebraico come strumento per polemiche politiche».

«Come ho già detto in passato - ha proseguito Bennett - nessuna guerra dei nostri giorni è la Shoah ed è paragonabile ad essa».

«Le parole del ministro non sono verità e il loro obiettivo non è valido. Menzogne del genere hanno per obiettivo accusare gli ebrei stessi dei crimini terribili compiuti nei loro confronti nella Storia e quindi rimuovere la responsabilità dai loro persecutori».

12:45
12:45
Ripresi i bombardamenti sull'acciaieria Azovstal a Mariupol

Le forze russe hanno ripreso i bombardamenti dell'acciaieria Azovstal a Mariupol dopo l'evacuazione di decine di civili dal sito: lo ha reso noto un funzionario ucraino, secondo quanto riporta l'Independent.

10:46
10:46
La Finlandia annulla il contratto per la centrale nucleare di Hanhikivi

La società energetica finlandese Fennovoima ha annunciato di aver annullato un accordo con la società statale russa Rosatom per la centrale nucleare di Hanhikivi 1. Lo riporta il quotidiano finnico Iltalehti.

Secondo il comunicato stampa, la collaborazione con la controllata di Rosatom, Raos Project, terminerà immediatamente. La risoluzione dell'accordo è giustificata dalla guerra in Ucraina e da ritardi di altro tipo.

10:39
10:39
A Mariupol iniziata l'evacuazione dei residenti

È iniziata l'evacuazione dei residenti da Mariupol. Lo fa sapere il consigliere del sindaco della città portuale Petro Andryushchenko su Radio Svoboda, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

«Secondo le nostre informazioni, gli autobus sono partiti da Mariupol. Previo accordo, gli autobus raccoglieranno le persone nei villaggi di Mangush e Berdyansk», spiega. «È consentito anche unirsi alla colonna con mezzi propri. Ci auguriamo che migliaia dei nostri residenti di Mariupol che sono rimasti bloccati sulla strada da Mariupol a Zaporizhzhia arrivino a destinazione stasera o domani mattina».

09:39
09:39
Israele convoca l'ambasciatore russo dopo le parole di Lavrov

Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore russo a Tel Aviv per «chiarimenti» dopo le «gravi» dichiarazioni del ministro Serghei Lavrov su Hitler ed il presidente Volodymir Zelensky.

«Le dichiarazioni di Lavrov - ha accusato il ministro Yair Lapid - sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico». «Gli ebrei - ha continuato - non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo».

09:28
09:28
«Zelensky ebreo? Per me anche Hitler lo era»

«Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche». Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato ieri sera a Zona Bianca su Rete 4, ha risposto così alla domanda se non ritenga paradossale accusare il presidente ucraino di essere a capo di un Paese che, secondo le affermazioni di Mosca, deve essere «denazificato».

Lavrov ha ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze «neonaziste» come il battaglione Azov. «Gente - ha affermato - che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf».

«Non vogliamo rovesciare (il presidente ucraino) Zelensky. Non puntiamo a un cambio di regime a Kiev, questa è una specialità degli americani. Non chiediamo nemmeno che si arrenda. Quello che chiediamo è che interrompa le ostilità e lasci andare i civili. Vogliamo fare in modo che dall'Ucraina non vengano più minacce per la Russia», ha aggiunto Lavrov.

«Una guerra nucleare non avrebbe vincitori, e quindi non ha senso parlarne», ha detto ancora. Tuttavia, ha aggiunto, occorre «essere cauti, e non sottovalutare i rischi che esistono».

09:15
09:15
Turchia: «Gli attacchi russi rendono difficili i negoziati»

La Turchia ha fatto sapere che l'azione militare della Russia in Ucraina crea difficoltà a portare avanti il negoziato tra Mosca e Kiev.

«Il protrarsi del conflitto e degli attacchi da parte della Russia rendono il processo più difficile», ha affermato Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, in riferimento al processo negoziale avviato a Istanbul, a fine marzo, con un incontro tra delegazioni di Mosca e Kiev. Dopo avere incontrato il presidente Volodymyr Zelensky nella capitale ucraina, Kalin ha fatto sapere che Ankara lavora «intensamente» per portare avanti il negoziato.

Kalin ha detto anche che «continuare il processo di Istanbul può essere un fattore chiave per porre fine alla guerra». «È necessario mantenere contatti con i russi per riuscire a portare le due parti al tavolo ed evitare conflitti» ha aggiunto il portavoce di Erdogan, affermano anche che la Turchia «sta intensificando l'impegno sia a livello bilaterale che in coordinazione con le Nazioni Unite per arrivare all'evacuazione» di civili e soldati feriti.

09:14
09:14
«Chi arma Kiev è un criminale di guerra»

Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all'Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin. Lo riporta la Tass.

«I leader degli Stati europei guidati dalla Germania possono trascinare i loro popoli in enormi problemi. Essi diventano parte del conflitto fornendo armamenti all'Ucraina. Tutti i capi di Stato che hanno deciso di fornire armi si sono sporcati e devono essere portati davanti alla giustizia come criminali di guerra», ha scritto Volodin.

07:43
07:43
Ripresa l'evacuazione di civili da Mariupol

Sono riprese questa mattina alle 7.00 (le 6.00 in Svizzera) le operazioni di evacuazione dei civili da Mariupol: lo ha reso noto il Consiglio comunale della città, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Gli autobus partono dal centro commerciale di Port City.

La first lady americana Jill Biden inizierà giovedì un tour di cinque giorni in Romania e in Slovacchia per incontrare i militari statunitensi e il personale dell'ambasciata di Washington. Previste anche tappe nelle città slovacche di Bratislava, Kosice e Vysne Nemecke, dove incontrerà funzionari governativi, rifugiati e operatori umanitari, ha affermato il suo ufficio. Domenica, Festa della mamma, la first lady incontrerà invece madri e bambini ucraini che sono stati costretti a fuggire dalle loro case a causa della guerra.

L'ambasciatore sudcoreano Kim Hyung-tae è intanto tornato a Kiev insieme ad alcuni membri del personale dell'ambasciata. La sede diplomatica era era stata evacuata all'inizio dell'invasione russa e da marzo il personale lavorava in un ufficio temporaneo nella città di Chernivtsi, nell'Ucraina occidentale. Il ministero ha detto che Kim inizierà a lavorare da Kiev oggi e che sta valutando il ritorno graduale del resto personale.

Nella capitale ucraina sono già state riaperte più di 20 ambasciate, comprese quelle di UE, Regno Unito, Francia, Spagna, Italia e Paesi Bassi. Il segretario di stato americano Antony Blinken ha detto che i diplomatici statunitensi a breve inizieranno gradualmente a tornare nel Paese.

07:11
07:11
Quasi 4,5 milioni di tonnellate di grano bloccate in porti ucraini

Quasi 4,5 milioni di tonnellate di grano sono state bloccate nei porti ucraini a causa dell'invasione russa. Lo ha affermato Martin Frick, funzionario del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP).

«La fame non dovrebbe diventare un'arma», ha detto Frick chiedendo la ripresa delle forniture alimentari ucraine ad altre nazioni per alleviare la crisi alimentare globale.

Prima della guerra l'Ucraina era uno dei maggiori esportatori di grano e produttori di mais al mondo e molti paesi fanno affidamento sulle forniture di grano ucraino, secondo l'ONU.

07:09
07:09
La visita di Biden «è solo questione di tempo»

Adam Schiff, presidente del Comitato di intelligence della Camera degli Stati Uniti, ha detto alla CNN che «è solo questione di tempo» prima che il presidente americano Joe Biden visiti l'Ucraina.

Sabato la presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, è diventato il funzionario americano di grado più alto a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev dall'inizio dell'invasione russa.

06:43
06:43
Il punto alle 06.00

È il 68. giorno di guerra in Ucraina e gli scontri in diverse parti del Paese continuano senza sosta. Dopo un periodo di calma che ha permesso l'evacuazione di circa 100 persone, la situazione all'impianto siderurgico Azovstal è tornata a degenerare: nella notte l'impianto siderurgico è stato nuovamente bombardato. Non è ancora chiaro se ciò comprometterà la prossima fase dell'evacuazione, prevista per oggi. Si pensa, riporta il Guardian, che almeno altre 1.000 persone si trovino ancora nell'acciaieria. Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky si è espresso sulla situazione a Mariupol: «Oggi (ieri, ndr) per la prima volta dall'inizio della guerra il corridoio umanitario ha iniziato a funzionare». L'evacuazione della cittadina continuerà oggi se «tutte le condizioni necessarie» saranno soddisfatte. 

Gli ultimi attacchi della Russia, compresi quelli su magazzini di grano e quartieri residenziali, «dimostrano ancora una volta che la guerra contro l'Ucraina è una guerra di sterminio, per l'esercito russo», ha poi affermato Zelensky nell'abituale discorso notturno, chiedendo: «Quale potrebbe essere il successo strategico della Russia in questa guerra?» «Le vite rovinate e le proprietà bruciate non daranno nulla alla Russia».

Nel frattempo il Cremlino ha continuato i bombardamenti su Kharkiv. Almeno tre persone sono state uccise e altre otto ferite nell'attacco di ieri, fa sapere l'amministrazione locale citata dalla CNN. Il governatore della città nord-orientale ha invitato la popolazione a non lasciare i rifugi.

La presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi, intanto, incontrerà oggi il presidente polacco Andrzej Duda. Sabato Pelosi ha già visitato Kiev, sottolineando come «l'America stia fermamente dalla parte dei suoi alleati della NATO e dell'Ucraina».

Grandi incendi sono stati segnalati a Belgorod, Russia, dove i video pubblicati sui social media mostrano fiamme e colonne di fumo nero che si alzano nei pressi di un impianto di difesa russo. Vyacheslav Gladkov, il governatore della regione, ha fatto sapere su Telegram che non ci sono ancora dettagli su danni o vittime nell'edificio.

Secondo Samantha Power, a capo dell'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, la guerra sta avendo un «effetto catastrofico» sui prezzi alimentari globali.