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L'esercito precisa che nel reparto risonanze dell'ospedale sono stati trovati «mezzi da combattimento, materiale di intelligence e militare di Hamas» – Il ministro della Sanità palestinese: «Nuovo crimine contro l'umanità» – «L'esercito israeliano ha fatto saltare il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:20
23:20
Egitto, 25 bambini malati di tumore arrivati dalla Striscia
Khaled Zaid, capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, ha rivelato all'ANSA che 25 bambini affetti da tumore sono stati trasferiti dalla Striscia di Gaza ad Al-Arish, con i loro accompagnatori, e saranno trasportati in Turchia su un aereo turco insieme al Ministro della Sanità turco, che ha lasciato Al-Arish dopo una breve visita con la sua delegazione al seguito.
22:29
22:29
13 feriti e 400 cittadini stranieri in Egitto
Sono arrivati oggi da Gaza in Egitto 13 feriti e 400 cittadini stranieri, mentre all'aeroporto di Al-Arish sono atterrati finora 130 aerei di aiuti. Lo ha riferito il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed, ribadendo che il valico di Rafah non ha mai chiuso i battenti. «Abbiamo portato 110 nuovi camion di aiuti e stiamo aspettando che i camion arrivino al posto di frontiera commerciale di Al-Awja con Israele. Sono arrivati anche 13 feriti e stiamo aspettando 36 bambini dall'ospedale Al-Shifa nel caso in cui riescano a raggiungere il valico di Rafah», ha detto, aggiungendo che è arrivato un secondo gruppo di stranieri e titolari di doppia nazionalità, per un totale di 400 persone.
L'aeroporto internazionale Al-Arish ha ricevuto oggi 5 aerei di aiuti umanitari provenienti da Arabia Saudita, Giordania, Kuwait, Emirati e Qatar che trasportavano aiuti umanitari, medici e alimentari a Gaza.
Allo scalo di Al-Arish è giunto anche l'ambasciatore saudita al Cairo Osama bin Ahmed Nuqli, che ha ispezionato gli aiuti sauditi. Il diplomatico si è poi diretto al terminal di Rafah e con la delegazione che lo ha accompagnato ha ispezionato il terminal.
Il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed, ha precisato che il numero totale di aerei con aiuti umanitari arrivati ;;;;all'aeroporto internazionale di Al-Arish finora è di 130, provenienti da vari Paesi del mondo, che hanno trasportato 3.300 tonnellate di aiuti da 31 Stati diversi e da 14 organizzazioni internazionali.
22:08
22:08
No all'emendamento russo per la tregua, approvata la bozza per pause umanitarie
Prima del voto della bozza di risoluzione sulle pause umanitarie a Gaza, la Russia ha chiesto al Consiglio di Sicurezza ONU di votare un emendamento che chiede una «tregua umanitaria durevole che porti ad una cessazione delle ostilità». L'emendamento è stato bocciato, ottenendo solo 5 voti a favore, un voto contrario, gli USA, e 9 astenuti.
Quindi, l'ambasciatore di Mosca Vassily Nebenzia ha attaccato gli USA: «Durante le discussioni la collega americana ha costantemente respinto ogni riferimento alla cessazione delle ostilità – ha detto –. Vuol dire che non volete vedere la fine del conflitto?».
Approvata la bozza per pause umanitarie
Il Consiglio di Sicurezza ha quindi approvato una bozza di risoluzione che chiede «pause umanitarie urgenti e prolungate e corridoi in tutta Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso agli aiuti ai civili». Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, tre astenuti (USA, Gran Bretagna e Russia) e nessun contrario.
Il testo «chiede inoltre il rilascio degli ostaggi (soprattutto dei bambini) e che tutte le parti si astengano dal privare i civili di Gaza dei servizi di base e dell'assistenza umanitaria indispensabili alla loro sopravvivenza».
«Abbiamo adottato questa risoluzione perché ognuno ha agito costruttivamente», ha detto l'ambasciatrice americana all'ONU Linda Thomas-Greenfield. E si è detta sorpresa che ancora «alcuni membri del Consiglio di Sicurezza non vogliano condannare gli attacchi di Hamas a Israele del 7 ottobre». «Non c'è scusa per non condannare questi atti terroristici - ha spiegato -, gli USA non hanno potuto votare a favore di un testo che non condanna atti terroristici e non ribadisce il diritto di un Paese a difendersi».
«Quello che serve è un cessate il fuoco», ha detto l'ambasciatore russo all'ONU Vassily Nebenzia spiegando l'astensione della Russia al voto sulla risoluzione approvata.
Le reazioni
Il ministero degli Esteri dello Stato ebraico, dal canto suo, ha rilasciato una dichiarazione a Haaretz affermando che non c'è posto per tali misure finché gli ostaggi saranno tenuti nelle mani di Hamas. Secondo l'ambasciatore di Israele presso l'ONU, Gilad Erdan, la risoluzione è «distaccata dalla realtà» ed «è deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto da Hamas».
«Gaza sanguina, c'è devastazione e morte ovunque. Nulla è stato risparmiato, neanche i nostri ospedali», ha affermato l'ambasciatore palestinese all'ONU Riyad Mansour, sottolineando che Israele ha già rigettato la risoluzione. «Ora cosa fate?», ha chiesto agli altri membri del consiglio dell'ONU.
21:52
21:52
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid chiede la destituzione di Netanyahu
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha chiesto la destituzione di Benyamin Netanyahu dal suo incarico e di sostituirlo con un'altra figura interna al Likud, senza indire nuove elezioni nazionali.
In un'intervista con Channel 12 news, Lapid ha detto che «il pubblico ha perso la fiducia in Netanyahu», e che «non possiamo condurre un'operazione» militare «estesa con un premier di cui non abbiamo fiducia».
Lapid non ha nominato un altro membro del Likud che pensa possa assumere l'incarico, ma sostiene che ci sono diversi legislatori nel partito convinti che è ora che Netanyahu se ne vada. Lo scrive The Times of Israel.
21:04
21:04
Hamas: il bilancio dei morti sale a 11.500
Il governo di Hamas ha annunciato che 11.500 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre. Tra i decessi registrati finora ci sono 4.710 minori e 3.160 donne, ha precisato il governo palestinese di Hamas. Inoltre, 29.800 persone sono rimaste ferite.
Il ministero della Sanità di Hamas, dal canto suo, ha assicurato che decine di corpi sono disseminati per le strade del nord della Striscia di Gaza e che è impossibile contarli perché l'esercito israeliano prende di mira le ambulanze e gli operatori sanitari che cercano di avvicinarsi.
21:04
21:04
ONU, 10 punti per «tenere a freno la carneficina» a Gaza
Il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths ha presentato un piano in 10 punti per «tenere a freno la carneficina» a Gaza, che sta raggiungendo «nuovi livelli di orrore ogni giorno». Lo riporta il Washington Post.
Nel piano si chiede, fra l'altro, di «facilitare gli sforzi per un flusso continuo di aiuti» e di attuare un «cessate il fuoco umanitario che consenta ai servizi di base e agli scambi commerciali essenziali di ripartire. Questo cessate il fuoco è vitale per facilitare la consegna di aiuti, consentire il rilascio degli ostaggi e dare una pausa ai civili».
20:59
20:59
Il Qatar chiede un'indagine internazionale per i raid sugli ospedali
Il Qatar ha sollecitato un'indagine internazionale sui raid israeliani contro le strutture mediche nella Striscia di Gaza, denunciando come «crimine di guerra» l'ultima operazione di Israele all'interno dell'ospedale al-Shifa contro Hamas.
In un comunicato, il ministero degli Esteri del Qatar ha chiesto «un'indagine internazionale urgente», anche da parte delle Nazioni Unite, per esaminare «l'attacco agli ospedali da parte dell'esercito di occupazione israeliano».
20:58
20:58
Israele ordina l'evacuazioni anche nella zona a sud di Gaza
L'esercito israeliano accresce la pressione sugli sfollati che nelle ultime settimane hanno lasciato il nord della Striscia e si sono rifugiati a sud, oltre il Wadi Gaza. I residenti di tre località situate nella 'zona sicura' - Khuzaa, Bani Suheila e Karara - hanno infatti avuto istruzione dai militari di lasciare anch'essi le loro abitazioni per motivi di sicurezza.
Sono offerte loro due mete: la vicina Khan Yunis (già gremita di sfollati) o la zona di Mowasi, vicina al mare, dove si trovano dune di sabbia. I volantini dell'esercito hanno destato forte apprensione facendo temere un'altra operazione di terra in quel settore.
20:58
20:58
Un ostaggio straniero ha partorito
È una cittadina straniera la donna incinta, rapita da Hamas il 7 ottobre, che nel frattempo ha partorito a Gaza, in condizioni di prigionia. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan.
La conferma di quel parto, di cui correva voce da ieri, è giunta oggi in una lettera indirizzata dalla moglie del premier israeliano Sarah Netanyahu alla First Lady americana Jill Biden.
20:54
20:54
Prosegue l'operazione nell'ospedale al-Shifa
Truppe israeliane «stanno continuando l'operazione precisa e mirata contro Hamas nel complesso dell'ospedale Shifa» di Gaza City. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano.
L'esercito precisa inoltre che nel reparto risonanze dell'ospedale sono stati trovati «mezzi da combattimento, materiale di intelligence e militare di Hamas». In precedenza l'agenzia France Presse aveva riferito che le Forze di difesa israeliane (Idf) si erano ritirate dal nosocomio.
20:45
20:45
«200 terroristi di Hamas nascosti nell'ospedale dopo il 7 ottobre»
«Questo posto dopo il 7 ottobre ha costituito un nascondiglio per circa 200 terroristi di Hamas che avevano partecipato alle stragi e che sono scappati qua»: lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari parlando dell'ospedale Shifa di Gaza, dove oggi Israele ha compiuto un'incursione.
Hagari ha aggiunto che i militari hanno trovato «uniformi di cui membri di Hamas si sono sbarazzati» per unirsi ai civili. «Gli ospedali Shifa, Rantisi e altri ancora - ha sostenuto Hagari - sono stati utilizzati da Hamas».
Il portavoce ha poi precisato che le ispezioni dell'esercito nell'ospedale Shifa «richiederanno altro tempo».
20:31
20:31
Hamas: «Israele temporeggia sulla tregua in cambio di ostaggi»
«Israele sta ancora ritardando il rilascio di 50 donne e bambini prigionieri in cambio di una tregua umanitaria, il rilascio di un certo numero di donne e bambini detenuti nelle carceri e l'ingresso degli aiuti di soccorso in tutte le aree della Striscia di Gaza».
Lo ha detto Izzat al-Risheq, membro dell'ufficio politico di Hamas, citato da al Jazeera, secondo cui Israele non è seriamente intenzionato a raggiungere un accordo per una tregua a Gaza, «ma sta temporeggiando per continuare la sua aggressione e la sua guerra contro civili indifesi».
20:27
20:27
L'Fbi non ha informazioni che indicano «l'intenzione e la capacità di Hamas di colpire gli USA»
L'Fbi non ha informazioni che indicano «l'intenzione e la capacità di Hamas di condurre operazioni all'interno degli Stati Uniti». Lo ha detto il direttore dell'Fbi Christopher Wray alla commissione per la sicurezza interna della Camera, sottolineando comunque che l'ipotesi «non si può scartare».
«Siamo preoccupati soprattutto dalla possibilità che sostenitori di Hamas si impegnino in atti violenza per conto» dell'organizzazione: «Teniamo gli occhi su Hamas - ha osservato Wray - e abbiamo diverse indagini su individui associati con l'organizzazione terroristica».
20:26
20:26
Per il 68% degli americani Israele dovrebbe dichiarare il cessate il fuoco
La maggioranza degli americani ritiene che Israele dovrebbe dichiarare un cessate il fuoco a Gaza e cercare di negoziare. È quanto emerge da un sondaggio Reuters-Ipsos citato dal Guardian, secondo il quale il 68% degli interpellati si è detto d'accordo con l'affermazione «Israele dovrebbe dichiarare un cessate il fuoco e cercare di negoziare».
Il 32% degli intervistati ritiene che gli «Stati Uniti dovrebbero sostenere Israele», una quota in calo rispetto al 41% della precedente rilevazione, mentre un 39% è convinto che gli «Stati Uniti dovrebbero essere un mediatore neutrale».
19:34
19:34
I negoziati sugli ostaggi «sono entrati in crisi»
I negoziati mediati dal Qatar tra Hamas e Israele per il rilascio degli ostaggi «sono entrati in crisi». Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz che cita fonti arabe e palestinesi coinvolte nei colloqui.
Secondo queste fonti, lo stallo sarebbe dovuto principalmente ma non solo alla richiesta di Hamas di 5 giorni di cessate il fuoco, mentre Israele avrebbe concordato su un massimo di tre.
Un'altra condizione posta da Hamas è che Israele fermi il volo dei droni su Gaza durante il cessate il fuoco in modo da impedire che sia scoperta la collocazione degli ostaggi. Altro punto di dissenso è la richiesta di Hamas di consentire libertà di movimento tra il sud e il nord della Striscia.
Israele - aggiunge Haaretz - si oppone fermamente a queste richieste, mentre Hamas rifiuta di scendere a un compromesso nel timore di rivelare i suoi metodi operativi e di intelligence sul posto dove sono tenuti gli ostaggi.
18:10
18:10
Nuova riunione del Consiglio di Sicurezza ONU su Gaza alle 21
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà una nuova riunione sulla situazione a Gaza alle 15 locali, le 21 svizzere. Lo comunica la missione cinese al Palazzo di Vetro, presidente di turno del Cds.
17:49
17:49
Borrell in Israele, Palestina, Bahrein, Arabia Saudita, Qatar e Giordania
L'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri, Josep Borrell, si recherà in Israele, Palestina, Bahrein, Arabia Saudita, Qatar e Giordania dal 16 al 20 novembre. La visita si svolgerà nel contesto della guerra contro Hamas e dell'aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza, dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre contro Israele.
Giovedì Borrell sarà in Israele, dove incontrerà il presidente Isaac Herzog, il ministro Benny Gantz, il ministro degli Esteri Eli Cohen, il leader dell'opposizione Yair Lapid e altri interlocutori; visiterà anche una comunità nel sud del Paese che ha subito l'attacco terroristico del 7 ottobre.
Durante il suo soggiorno, l'Alto rappresentante incontrerà anche i sopravvissuti agli attacchi di Hamas e le famiglie degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. Borrell avrà colloqui con i rappresentanti delle Nazioni Unite nel Paese, in particolare con il Coordinatore speciale delle Nazioni Unite Tor Wennesland, con il Vice Commissario generale ad interim dell'Unrwa Natalie Boucly e con la rappresentante speciale dell'Unicef Lucia Elmi.
Venerdì l'Alto rappresentante incontrerà i sostenitori della pace. Si recherà poi a Ramallah per uno scambio di opinioni con i membri della società civile palestinese. Nel pomeriggio, Borrell avrà anche una serie di incontri con i leader palestinesi: Il Presidente Mahmoud Abbas, il Primo Ministro Mohamed Shtayyeh, che sarà seguito da una conferenza stampa congiunta, e il Ministro degli Affari Esteri Riad al-Malki.
Sabato l'Alto rappresentante parteciperà alla sessione di apertura del Dialogo di Manama in Bahrein e interverrà alla sessione plenaria su «Guerra, diplomazia e de-escalation» insieme al Vice Primo Ministro/Ministro degli Esteri iracheno Fuad Hussein e al Ministro degli Esteri kuwaitiano Sheikh Salem Abdullah Al Jaber Al Sabah. A margine, avrà colloqui bilaterali con le controparti regionali. Successivamente Borrell incontrerà a Riad il ministro degli Esteri saudita, principe Faisal bin Farhan Al Saud. Domenica Borrell si recherà in Qatar per incontrare l'Emiro del Qatar e il Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani. La missione si concluderà lunedì, quando Borrell si recherà in Giordania per incontrare il re Abdallah II e il ministro degli Esteri Ayman Safadi.
«La missione sarà l'occasione per discutere di tutti gli aspetti della situazione a Gaza e dintorni, compreso il flusso continuo di assistenza dell'Unione Europea ai civili, e di questioni politiche più ampie con i leader regionali. L'Alto rappresentante porterà avanti gli sforzi diplomatici per creare le condizioni per una pace giusta e duratura tra Israele, Palestina e la regione. L'Unione Europea è e rimarrà attivamente impegnata con tutti i suoi partner per lavorare al rilancio di un processo politico sulla base della soluzione dei due Stati» si legge in una nota.
17:48
17:48
L'OMS: «Chiusi 26 dei 36 ospedali nella Striscia di Gaza»
Il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato oggi che gli attacchi israeliani e la mancanza di carburante hanno causato finora la chiusura di 26 dei 36 ospedali nella Striscia di Gaza. Lo riporta al Arabiya.
17:46
17:46
L'esercito d'Israele si ritira dall'ospedale al-Shifa
L'esercito israeliano si ritira dall'ospedale al-Shifa di Gaza City. Lo riferisce un collaboratore dell'agenzia Afp sul posto.
17:22
17:22
John Kirby: «gli ospedali devono essere protetti»
«Non vogliamo vedere attacchi dal cielo sugli ospedali, non vogliamo vedere pazienti e staff medico vittime di scontri a fuoco tra Hamas e le forze di Israele»: lo ha detto in un briefing telefonico il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, ribadendo che «gli ospedali devono essere protetti»
17:15
17:15
«Khamenei disse a Hamas, non entreremo in guerra per voi»
Tre alti funzionari iraniani citati dalla Reuters hanno reso noto che l'Ayatollah Ali Khamenei, la Guida suprema dell'Iran, ha inviato un chiaro messaggio al capo di Hamas, Ismail Haniyeh, nel corso del loro incontro a Teheran all'inizio di novembre: «Non ci avete dato alcun avvertimento del vostro attacco del 7 ottobre contro Israele e noi non entreremo in guerra per vostro conto».
«Khamenei ha detto ad Haniyeh che l'Iran, da lungo tempo sostenitore di Hamas, continuerà a dare al gruppo il suo sostegno politico e morale, ma non interverrà direttamente», hanno precisato i funzionari«.
17:08
17:08
«Armi stoccate all'al-Shifa? Una palese menzogna»
«L'affermazione dell'occupazione israeliana secondo cui le armi sono state stoccate all'ospedale di al-Shifa è una palese menzogna che non dovrebbe più ingannare nessuno». Lo afferma Hamas in una dichiarazione riportata da Sky News.
«L'affermazione dell'occupazione sionista di aver trovato armi e attrezzature militari nel complesso medico di al Shifa - ribadisce Hamas nella nota - non è altro che una continuazione delle sue bugie e della propaganda a buon mercato che cerca di giustificare i suoi crimini genocidi che distruggono il settore sanitario a Gaza.»
Il gruppo ha ribadito la richiesta alle Nazioni Unite e ad altre organizzazioni di formare un comitato internazionale per valutare le condizioni degli ospedali di Gaza e «determinare la falsità della narrativa dell'occupazione».
«Noi palestinesi siamo consapevoli del livello di bugie e inganni che l'occupazione ha architettato per coprire i suoi crimini contro bambini, donne e civili indifesi», conclude la dichiarazione.
17:02
17:02
Le forniture di acqua, elettricità e ossigeno sono completamente interrotte
Muhammad Abu Salmiya, direttore dell'ospedale al-Shifa, ha detto ad Al Jazeera, in dichiarazioni riprese anche dal Guardian, che le forniture di acqua, elettricità e ossigeno sono completamente interrotte dentro l'ospedale.
«L'esercito israeliano si trova nell'edificio di dialisi senza preoccuparsi di portare il carburante per aiutare i pazienti. Non possiamo raggiungere la farmacia per curare i pazienti perché l'occupazione spara a chiunque si muova. Le ferite dei pazienti hanno iniziato a putrefarsi in modo significativo. L'odore di morte si diffonde ovunque».
17:01
17:01
Soldati israeliani hanno preso il controllo dell'avamposto 'Palestina' di Hamas nel nord della Striscia
Soldati israeliani hanno preso il controllo dell'avamposto 'Palestina' di Hamas nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere l'esercito secondo cui era la base per gli attacchi della fazione islamica contro Israele. Sebbene fosse mascherata da posto di addestramento, «le attività terroristiche partivano» da lì.
Nella presa di possesso dell'avamposto - ha aggiunto l'esercito - sono stati scoperti tunnel, esplosivi e mine destinate a colpire i soldati. Decine - ha concluso - «i terroristi uccisi».
16:58
16:58
«I neonati dell'al- Shifa sono in grave pericolo»
I neonati ricoverati nell'ospedale di Al Shifa sono in «grave pericolo» poiché le condizioni nella struttura medica peggiorano ulteriormente: lo ha detto ad Al Jazeera il direttore generale degli ospedali di Gaza Mohammad Zaqout, come riporta la Cnn.
«Durante l'evacuazione dell'ospedale abbiamo detto numerose volte che non c'è posto dove spostare 40 incubatrici fuori dall'ospedale», ha detto Mohammad Zaqout.
Il ministero della Sanità egiziano sta cercando di coordinare il trasferimento di 36 neonati, ha detto martedì alla Cnn il ministro della Sanità egiziano Khaled Abdel-Ghaffar aggiungendo che l'Egitto ha ambulanze dotate di ventilatori portatili in attesa al confine per ricevere i bambini da trasferire immediatamente negli ospedali.
Ma Zaqout sostiene che «il meccanismo (per trasferire i pazienti in Egitto) è estremamente lento», perché «le liste dei pazienti da trasferire vengono respinte (da Israele)».
La CNN non ha potuto confermare in modo indipendente la situazione perchè non è sul posto.
16:53
16:53
50 ostaggi in cambio di una tregua di tre giorni, Hamas ha accettato
Hamas ha accettato le linee generali di un accordo con Israele che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi in cambio di una tregua di tre giorni nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Reuters.
In linea con l'accordo, Israele dovrà anche rilasciare alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumentare la quantità di assistenza umanitaria consentita nell'enclave palestinese.
Se Hamas ha accettato le linee generali dell'accordo negoziato dal Qatar, Israele non ha ancora detto sì e sta ancora negoziando i dettagli. Lo riporta Reuters sul suo sito citando un funzionario informato del negoziato.
Non si sa, aggiunge Reuters, quante donne e bambini palestinesi Israele libererebbe dalle sue carceri come parte dell'accordo in discussione.
16:36
16:36
Identificati 859 corpi di civili israeliani uccisi il 7 ottobre
È salito a 859 il numero dei corpi di cittadini israeliani identificati dal 7 ottobre scorso quando Hamas ha lanciato l'attacco. Lo ha fatto sapere la polizia riferendo delle indagini che continuano nell'Istituto di medicina legale. L'aumento - rispetto ai numeri della scorsa settimana - è di 14 morti.
16:00
16:00
Netanyahu: «Non c'è nascondiglio per gli assassini di Hamas»
«Non c'è nascondiglio, nessun riparo, nessun rifugio per gli assassini di Hamas. Arriveremo, elimineremo Hamas e riporteremo i nostri rapiti a casa: queste sono due missioni sacre». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu visitando la base militare di Zikim nel sud di Israele.
15:41
15:41
Dopo i lanci dal Libano, Israele colpisce oltre confine
Dopo numerosi lanci dal Libano nell'ultima ora, Israele sta colpendo ora oltre confine le postazioni da cui sono arrivati i tiri. Lo ha fatto sapere l'esercito che ha aggiunto di aver colpito una postazione di Hezbollah nel sud del Libano.
15:39
15:39
«L'Iran ha aiutato Hamas a produrre armi»
Un documento recuperato da un computer trovato all'interno di un pickup di Hamas fuori Gaza, ottenuto dalla Cnn da funzionari israeliani, mostra che un comandante militare di Hamas richiede una borsa di studio per operativi del movimento per studiare ingegneria, fisica e tecnologia nelle università in Iran.
Se è ampiamente noto che Teheran fornisce sostegno finanziario e militare a Hamas, funzionari israeliani e alcuni ex funzionari dell'intelligence statunitense affermano che il documento dimostra che, nel periodo precedente l'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele, l'Iran stava cercando di fornire formazione tecnica per aiutare Hamas a produrre le proprie armi.
Il governo israeliano ha rifiutato di commentare il documento, anche se fonti governative ne hanno confermato l'autenticità. «Questo esempio è un altro pezzo di un elaborato puzzle di una profonda infrastruttura di costruzione, sostegno, finanziamento e addestramento di gruppi terroristici da parte del regime iraniano in tutto il mondo e in particolare nella Striscia di Gaza», ha detto un funzionario israeliano.
Dirigenti israeliani sostengono che si tratta del primo caso noto del tentativo iraniano di finanziare questo tipo di formazione universitaria per militanti di Hamas, un'affermazione che funzionari statunitensi hanno affermato di non poter confermare. La Cnn non ha potuto verificare in modo indipendente l'autenticità della lettera, ma attuali ed ex funzionari statunitensi hanno affermato che è coerente con il modo in cui l'Iran proietta il suo potere in tutto il Medio Oriente.
L'Iran ha utilizzato borse di studio per rafforzare la propria influenza, sviluppare potenziali risorse di intelligence e promuovere la propria ideologia sin dalla fondazione di Hezbollah in Libano negli anni '80.
15:36
15:36
L'esercito israeliano ha fatto saltare il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza
L'esercito israeliano ha fatto saltare il palazzo del parlamento di Hamas a Gaza, conquistato nei giorni scorsi. Lo ha riferito il sito Ynet.
15:18
15:18
«Entro stasera il 70% della popolazione senza acqua»
Le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite a Gaza sono «sull'orlo del collasso», esponendo i civili assediati a un'imminente carenza di acqua potabile a causa della mancanza di rifornimenti di carburante.
È l'allarme di Philippe Lazzarini, capo dell'UNRWA, l'Agenzia della Nazioni Unite per i profughi palestinesi in Medio Oriente, su X: «Avere carburante solo per i camion non salverà altre vite», perché «entro la fine della giornata, circa il 70% della popolazione di Gaza non avrà accesso all'acqua potabile».
14:39
14:39
«Bombe israeliane su diverse località del sud del Libano»
L'artiglieria israeliana ha bombardato diverse località del sud del Libano a ridosso della linea del fronte con Hezbollah. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui sono state prese di mira le località di Naqura, Labbune, Hula, Rab Thalathin e Burj al Muluk nel settore occidentale e orientale della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi.
Hezbollah rivendica attacchi contro Israele
Gli Hezbollah libanesi hanno da parte loro rivendicato due attacchi contro postazioni militari israeliane in Alta Galilea. Il Partito di Dio afferma di aver preso di mira la caserma israeliana nei pressi di Margaliot e le Fattorie di Shebaa contese tra Siria, Libano e Israele.
14:17
14:17
«Cinquanta ostaggi per 3 giorni di tregua»
Hamas ha accettato le linee generali di un accordo con Israele che prevede il rilascio di circa 50 ostaggi in cambio di una tregua di tre giorni nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Reuters.
In linea con l'accordo, Israele dovrà anche rilasciare alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumentare la quantità di assistenza umanitaria consentita nell'enclave palestinese.
12:37
12:37
Israele: «A Shifa prove concrete di comando terroristico»
«In un'area specifica dell'ospedale Shifa abbiamo visto prove concrete che i terroristi di Hamas hanno utilizzato l'ospedale come un comando del terrorismo». Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari aggiungendo che l'esercito «pubblicherà queste prove in seguito».
11:45
11:45
«L'assalto all'ospedale è l'ennesimo crimine di guerra»
«L'assalto delle forze di occupazione israeliane al complesso Al-Shifa a Gaza City è una continuazione della guerra genocida che sta conducendo contro il nostro popolo palestinese». Lo ha detto, citato dalla agenzia Wafa, l'Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) secondo cui «questa intrusione è un nuovo crimine di guerra che si aggiunge ad una serie di crimini commessi dall'occupazione contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania».
10:11
10:11
«Le forze israeliane stanno interrogando tutti»
Un giornalista, che si trova dentro l'ospedale Al-Shifa, ha raccontato alla Bbc che le forze israeliane stanno andando di stanza in stanza, piano dopo piano, e stanno interrogando tutti, sia il personale che i pazienti, e sono accompagnati da medici e persone che parlano arabo.
Il giornalista di nome Khader aggiunge che gli sfollati che si erano rifugiati nel complesso sono stati fatti radunare nel cortile e alcuni sono sottoposti a controlli di sicurezza. Il testimone oculare aggiunge che l'esercito israeliano ha il «controllo completo» e non ci sono sparatorie. La BBC non è stata in grado di verificare le affermazioni.
07:55
07:55
«Perse le comunicazioni, impossibile aggiornare il bilancio dei morti»
Il bilancio delle vittime a Gaza non viene aggiornato da venerdì scorso «a seguito del collasso dei servizi e delle comunicazioni presso gli ospedali del nord con il ministero della Sanità». Lo riferisce l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha).
Per il quinto giorno consecutivo, «non è possibile aggiornare il numero dei morti», afferma.
«L'ultimo aggiornamento fornito delle vittime palestinesi a Gaza, il 10 novembre, è di 11.078, di cui 4.506 bambini e 3.027 donne. Circa altri 2.700, tra cui circa 1.500 bambini, sono stati dichiarati dispersi e potrebbero essere intrappolati o morti sotto le macerie, in attesa di essere salvati o recuperati. Altri 27.490 palestinesi sarebbero rimasti feriti», riferisce l'agenzia dell'Onu.
07:01
07:01
Netanyahu: «Non prendiamo deliberatamente di mira i civili»
«Non è Israele a prendere deliberatamente di mira i civili, ma Hamas che ha decapitato, bruciato e massacrato i civili nei peggiori orrori perpetrati sugli ebrei dopo l'Olocausto. Mentre Israele fa di tutto per tenere i civili lontani dal pericolo, Hamas fa di tutto per tenerli in pericolo». Lo scrive sui X il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in risposta al premier canadese Justin Trudeau, il quale aveva affermato che l'uccisione di donne, bambini e neonati da parte di Israele a Gaza deve finire.
«Israele offre ai civili di Gaza corridoi umanitari e zone sicure, Hamas impedisce loro di uscire sotto la minaccia delle armi. È Hamas, non Israele, a dover rispondere di aver commesso un doppio crimine di guerra: colpire i civili e nascondersi dietro di loro - prosegue il messaggio -. Le forze della civiltà devono sostenere Israele nello sconfiggere la barbarie di Hamas».
06:48
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«Morti 40 pazienti»
Quaranta pazienti sono morti nella giornata di ieri nell'ospedale al Shifa di Gaza: lo rende noto l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari (Ocha), che cita il ministero della Sanità della Striscia.
06:47
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«Chiediamo a tutti i Paesi di salvare i pazienti dell'ospedale»
«All'interno del complesso di Shifa ci sono 1.500 membri del personale medico e circa 7.000 sfollati. Facciamo appello a tutti i Paesi affinché intraprendano azioni urgenti per salvare i pazienti all'interno del Complesso Shifa»: lo scrive su Telegram il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf Al-Qudra. Il messaggio è stato pubblicato circa tre ore prima dell'inizio dell'operazione militare dell'esercito israeliano nella struttura.
Secondo il personale medico, circa 650 pazienti sono ancora ricoverati nell'ospedale, riporta Al Jazeera.
06:12
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IL PUNTO ALLE 6
L'esercito israeliano sta eseguendo un'operazione mirata in un'area dell'ospedale al Shifa di Gaza: lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram.
«Sulla base delle informazioni di intelligence e di una necessità operativa, le forze dell'Idf stanno portando avanti un'operazione precisa e mirata contro Hamas in un'area specifica dell'ospedale Shifa», si legge nel comunicato. «Invitiamo tutti i terroristi di Hamas presenti nell'ospedale ad arrendersi».
«L'Idf sta conducendo un'operazione di terra a Gaza per sconfiggere Hamas e salvare i nostri ostaggi. Israele è in guerra con Hamas, non con i civili di Gaza - prosegue la nota -. Le forze dell'Idf comprendono squadre mediche e persone che parlano arabo, che sono state sottoposte a un addestramento specifico per prepararsi a questo ambiente complesso e sensibile, con l'intento di non arrecare alcun danno ai civili usati da Hamas come scudi umani».
L'esercito ricorda poi che «nelle ultime settimane, l'Idf ha avvertito pubblicamente e ripetutamente che il continuo uso militare dell'ospedale Shifa da parte di Hamas mette a rischio il suo status di protezione ai sensi del diritto internazionale, e ha concesso tutto il tempo necessario per porre fine a questo abuso illegale dell'ospedale. Ieri l'Idf ha ribadito alle autorità competenti di Gaza che tutte le attività militari all'interno dell'ospedale dovevano cessare entro 12 ore. Purtroppo, ciò non è avvenuto».
«L'Idf ha anche facilitato l'evacuazione su larga scala dell'ospedale e ha mantenuto un dialogo regolare con le autorità ospedaliere. Chiediamo a tutti i terroristi di Hamas presenti nell'ospedale di arrendersi», conclude la nota.
Hamas ha accusato il presidente americano Joe Biden di essere «interamente responsabile» dell'operazione militare israeliana nell'ospedale al Shifa di Gaza.
In un comunicato, Hamas ha definito l'operazione militare israeliana all'interno dell'ospedale al Shifa un «crimine barbaro contro una struttura medica protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra». Lo riporta Al Jjazeera.
«L'occupazione israeliana e tutti coloro che hanno collaborato con essa per uccidere bambini, pazienti e civili innocenti saranno ritenuti responsabili», aggiunte il gruppo nella nota.
«L'adozione da parte della Casa Bianca e del Pentagono della falsa narrativa israeliana secondo cui la resistenza utilizza il Centro medico al-Shifa per ragioni militari ha costituito il via libera per (Israele) a commettere ulteriori massacri contro i civili e a rimuoverli con la forza dal nord al sud per continuare il piano di occupazione volto a sfollare la nostra gente», conclude il comunicato.
Carri armati israeliani e bulldozer si trovano nel campus dell'ospedale al Shifa di Gaza, ha fatto sapere un medico della struttura, Mokhallalati, ad Al Jazeera.
Il medico ha confermato che le forze israeliane si trovano all'interno del complesso ospedaliero, sottolineando però che le informazioni rimangono scarse. «Abbiamo visto i carri armati e i bulldozer nel campus del centro», ha affermato, aggiungendo di aver ispezionato l'edificio principale sopra il pronto soccorso e che le forze israeliane non sembrano essere entrate in quell'area. «Il fuoco è ancora intenso e sentiamo esplosioni ovunque», ha aggiunto.
«Le forze di occupazione israeliane stanno commettendo un nuovo crimine contro l'umanità, il personale medico e i pazienti assediando e bombardando il complesso medico di Al-Shifa, a ovest di Gaza City»: lo ha affermato il ministro della Sanità palestinese, Mai Al-Kaila, in una dichiarazione diffusa nelle prime ore di oggi. Lo riporta l'agenzia Wafa citata dal Guardian.
«Siamo pronti a ricevere tutte le istituzioni internazionali presso il complesso Al-Shifa per garantire la natura del suo lavoro medico», ha aggiunto su Telegram il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf Al-Qudra.
Nel messaggio, pubblicato circa tre ore prima dell'inizio dell'operazione militare dell'esercito israeliano nella struttura, il ministero chiede inoltre «un intervento urgente per fermare l'aggressione contro il complesso di Shifa prima che si verifichi un disastro».
«I cecchini dell'occupazione prendono di mira chiunque si avvicini alle finestre o alle porte dell'ospedale Al-Shifa», prosegue il portavoce, sottolineando che «i carri armati israeliani sono alle porte del complesso medico Al-Shifa».