Orologi

Ossessione Rolex, tra successo e problemi

Anche nel divorzio tra Totti e Ilary Blasi ha fatto la sua comparsa uno degli status symbol più amati - È tra gli orologi più rubati a Milano e nel resto del mondo
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Stefano Olivari
17.09.2022 21:05

La separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi ha visto protagonista anche l’orologio più citato, più desiderato, più rubato nel mondo ed in particolare in Italia, cioè il Rolex. Non che sia l’unica marca di fascia alta, anzi, ma di sicuro è quella più riconoscibile da chi non sa niente di orologi: e proprio da questo derivano successo e problemi.

Il caso Totti

Un mal consigliato Totti ha dichiarato al Corriere della Sera che Ilary avrebbe prelevato i suoi (di lui) Rolex dalla cassetta di sicurezza dove erano custoditi e che lui, per vendicarsi, avrebbe tenuto in ‘ostaggio’ borsette firmate della sua futura ex moglie. Totti comunque non ne fa una questione di prezzo, per lui come per tanti altri calciatori i Rolex sono qualcosa di più, sono la certificazione di avercela fatta. Due anni fa ne perse uno della sua collezione e scrisse un memorabile post su Facebook: «Ho perso il mio orologio a cui ero molto legato e con il quale ho condiviso tutta la mia carriera. Mi rivolgo a voi nella speranza che possiate trovarlo. So che è quasi impossibile, ma tentar non nuoce. Si tratta di un Daytona acciaio con quadrante bianco e nel cinturino ha due placchette con la lettera C (Cristian e Chanel). Vi ringrazio in anticipo. Verrò io di persona a prenderlo». Cristian e Chanel sono i primi due figli avuti con Ilary, ragazzi che comunque vada la spartizione dei beni (il patrimonio di famiglia è stato valutato in 110 milioni di euro) erediteranno i Rolex.

L'ossessione degli sportivi

Il Rolex è l’ossessione di tanti sportivi di successo o comunque di tutti quelli che dopo una giovinezza poco agiata possono permettersi di separarsi da decine di migliaia di franchi, euro o dollari senza problemi, quando poi magari l’ora la controllano sullo smartphone. Roger Federer è un caso a parte anche in materia di Rolex, visto che l’azienda è fra i suoi mille sponsor: ufficialmente il suo Rolex è l’Oyster Perpetual Datejust II (prezzo di base 8.650 euro), ma basta qualche foto delle tante premiazioni con lui vincitore per notare che lui fa ruotare tanti modelli. Uno di questi, il GMT-Master II, è il preferito di Cristiano Ronaldo, collezionista di orologi come tanti addetti ai lavori del calcio (Roberto Mancini è vicino al fanatismo), che ne ha al polso una versione personalizzata, con un numero imprecisato di diamanti, del valore di 500.000 euro. Il modello di Rolex preferito da Neymar è lo stesso, ma la personalizzazione è stata più modesta rispetto a quella di CR7: il brasiliano del PSG ha quindi al polso un oggetto da soltanto 150.000 euro. Nessuna personalizzazione invece per Lewis Hamilton, che è comunque inseparabile dal suo Cosmograph Daytona da 64.000 euro. Valentino Rossi si è ritirato dalle gare ma certo non dal collezionismo di Rolex: forse nemmeno lui sa quanti ne possiede, dallo Yacht-Master ai diversi tipi di Submariner. Nessuno si offenda se diciamo che si tratta si una passione soprattutto per uomini: le donne amano gli orologi belli, magari anche costosi, ma certo non ne sono ossessionate ed in ogni caso non danno ad un orologio chissà quali significati. Così l’unica sportiva famosa vista con al polso un Rolex rimane Lindsey Vonn, che del marchio è anche testimonial così come l’ex fidanzato Tiger Woods. Ma la massa degli aspiranti possessori di Rolex ha molto meno glamour, siamo in zona difensore che ha appena esordito in prima squadra.

A Milano è emergenza

Il Rolex è il marchio di orologi più rubato, un po’ perché è facile riconoscerlo ed un po’ perché esiste un mercato parallelo che gestisce con relativa facilità la refurtiva. Certo vengono rubati anche gli Audemars Piguet, gli Jaeger-Le Coultre, i Patek Philippe, eccetera, ma le proporzioni sono molto minori. Di sicuro il furto di orologi di lusso, Rolex e non soltanto Rolex, sta avendo un vero e proprio boom, con Milano che in questo senso è diventata la città più pericolosa d’Europa. A inizio luglio ha fatto notizia lo scippo di un Richard Mille da 700.000 euro, ma a fare impressione è l’attività per così dire media dei delinquenti. Con una significativa novità: fino a qualche anno fa si trattava di napoletani in trasferta, adesso secondo la Polizia si tratta quasi totalmente di nordafricani, alcuni anche con cittadinanza francese, specializzati nel colpire turisti dall’aspetto benestante di giorno o reduci da dai locali di notte. Per questo il centro di Milano e la zona Garibaldi-Corso Como sono, per chi ha un Rolex al polso, più pericolosi delle periferie.

Come rubano il Rolex

Come agiscono i nuovi ladri di Rolex? Di solito sono organizzati in gruppi da tre e ‘puntano’ soprattutto chi sta girando a piedi: il primo urta o comunque distrae, scappando subito, il secondo strappa il Rolex dal polso con destrezza e/o violenza e lo passa al terzo, appostato lì vicino con un motorino a sua volta rubato, su cui scappano insieme per qualche centinaio di metri prima di abbandonarlo. I pochi napoletani ancora in pista prendono invece di mira soprattutto gli automobilisti: uno in motorino urta lo specchietto dal lato del guidatore, e quando questo abbassa il finestrino per valutare il danno arriva il secondo che gli strappa l’orologio. Quanto rende rubare un Rolex? A seconda di come è organizzata la banda le divisioni fra i vari complici cambiano, mentre la situazione è più chiara dal punto di vista del cliente: comprare un orologio di lusso rubato costa circa il 20% rispetto al valore di listino: in altre parole il cliente-ricettatore, delinquente non meno del ladro, un ‘normale’ Daytona da 40.000 euro lo paga sugli 8.000. Mentre il Richard Mille da 2 milioni scippato a Charles Leclerc a Viareggio può avere reso 400.000 euro. Cosa si può fare per evitare questi furti? Nella leggenda rimane il consiglio dato nel 1996 dall’allora questore di Napoli, Ciro Lomastro: «Non girate per strada con i Rolex».

Il Rolex come status symbol

Al di là degli sportivi, dei furti (nel 2022 si registra una escalation in California e nel Regno Unito, con la tecnica dell’abbraccio e spesso delinquenti di sesso femminile) e dei confronti con altri brand, da dove nasce il Rolex come status symbol? Nasce nel fu Occidente all’inizio degli anni Ottanta, quando si cominciò a non vergognarsi più della propria ricchezza, come se fosse una colpa. Il Rolex, sia con il cinturino in acciaio sia con quello più pacchiano in oro, si diffuse fra imprenditori e professionisti e divenne parte integrante dell’immaginario popolare, quasi sinonimo di orologio di lusso. Amato acriticamente e demonizzato altrettanto acriticamente, con uno schematismo che abbraccia anche la politica (chi indossa un Rolex non viene di solito considerato di sinistra, come ben spiegato da Fedez e J-Ax in ‘Comunisti col Rolex’), non può essere un caso se tre quarti delle copie contraffatte di orologi di lusso in tutto il mondo riguardi proprio questo marchio. Peraltro gli orologi originali sono tutti pezzi unici, visto che è dal 1926 che l’azienda ginevrina mette su ognuno un numero di serie.