Il caso

Parlano i testimoni dell'incidente aereo di Jeju Air: «Una scintilla, poi forti esplosioni»

Alcune persone hanno descritto gli ultimi istanti del Boeing 737-800, schiantatosi sulla pista di atterraggio dell'aeroporto di Muan: «Mi sembrava che l'aereo avesse un problema, poi c'è stato un forte botto»
© South Korea's Muan Fire Station via AP
Red. Online
29.12.2024 11:00

(Aggiornato alle 13:50) Forti rumori. Come esplosioni. Poi lo schianto. E, infine, le fiamme. È così che alcuni testimoni oculari hanno descritto l'impatto al suolo del volo di Jeju Air, schiantatosi, nelle scorse ore, all'aeroporto di Muan, in Corea del Sud. L'ipotesi più accreditata, al momento, è che all'origine dell'incidente ci sia stata una collisione con uccelli, durante l'atterraggio, unita a cattive condizioni meteorologiche.

Con il passare del tempo, il numero delle vittime è salito, spegnendo ogni speranza. L'ultimo bilancio conferma che nello schianto sono morte, in totale, 179 persone. Le autorità, dopotutto, avevano dichiarato già poco dopo l'incidente che era molto probabile che oltre a due membri dell'equipaggio, salvati dai rottami dell'aereo, non ci fossero altri sopravvissuti tra le 181 persone a bordo. 

Ma tornando alle dichiarazioni dei testimoni, alcune persone hanno riferito di aver sentito forti rumori – come delle esplosioni –, prima che il Boeing 737-800 colpisse una barriera dell'aeroporto, rompendosi in due pezzi e prendendo fuoco. Yoo Jae-yong, un 41.enne che si trovava vicino all'aeroporto, ha dichiarato di aver visto «una scintilla sull'ala destra dell'aereo» prima dell'incidente. «Stavo giusto dicendo alla mia famiglia che mi sembrava ci fosse un problema con quell'aereo, quando all'improvviso abbiamo sentito una forte esplosione», ha raccontato l'uomo, secondo quanto riporta il Guardian

Al contempo, un altro testimone ha dichiarato di aver visto l'aereo scendere, pensando che stesse semplicemente atterrando. Almeno fino a quando non ha notato «un lampo di luce» improvviso. «A seguire c'è stato un forte botto, seguito da fumo nell'aria. Poi ho sentito una serie di esplosioni». 

Ma non finisce qui. Kim Yong-cheol, un 70.enne che ha, a sua volta, assistito all'incidente, ha affermato che l'aereo non sarebbe riuscito ad atterrare al primo tentativo, e sarebbe tornato indietro per provarci nuovamente. L'uomo ha aggiunto di aver sentito un suono simile a «uno strisciamento metallico» per due volte, circa cinque minuti prima dell'incidente. Secondo la sua testimonianza, l'aereo, dopo aver fallito il primo atterraggio, si sarebbe nuovamente sollevato, in volo. Questione di pochi secondi, e sarebbe avvenuta «una forte esplosione». Poi, solo fumo nero che si alzava verso il cielo. 

Nel frattempo, secondo il Ministero dei trasporti, gli investigatori hanno recuperato entrambe le scatole nere da ciò che rimane dell'aereo. Secondo le ultime informazioni che arrivano dai funzionari sudcoreani, è emerso che i controlli del traffico aereo avevano avvertito l'aereo del rischio di attacchi di uccelli, pochi minuti prima dell'incidente. Una dichiarazione, questa, che unita a quanto affermato dal membro dell'equipaggio sopravvissuto (che ha parlato di una collisione con volatili, mentre veniva salvato), avvalora la tesi di un possibile bird strike, all'origine dello schianto. 

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