Pedofilia e terrorismo, condannato un guru satanista di 19 anni

È stato condannato per «possesso d'immagini indecenti» di contenuto pedofilo, per istigazione al suicidio e per aver memorizzato un manuale virtuale d'istruzione ad attacchi terroristici un 19enne britannico, Cameron Finnigan, descritto dalla polizia del Regno Unito come pericolosissimo e violento guru satanista in erba: protagonista di una vicenda dai toni horror chiusasi ieri a livello giudiziario dinanzi a un giudice della corte londinese di Old Bailyes e ripresa oggi con enfasi da diversi giornali.

Il giovane, originario di Horsham, nel sud dell'Inghilterra, è stato condannato a sei anni di carcere sulla base delle indagini condotte dell'anti-terrorismo della South-East Police, già sfociate nel suo arresto a marzo del 2024. Secondo l'accusa, aveva reclutato altri ragazzi in una setta denominata '764' coinvolgendoli in una serie di ricatti contro diversi minorenni, in maggioranza bambine indotte a compiere atti sessuali e a condividere immagini, nonché ad arrivare fino a comportamenti di autolesionismo e talora a «tentati suicidi».

Non solo: gli investigatori affermano di aver trovato nella memoria del computer di Finnigan evidenze d'intenzioni persecutorie e omicide contro un povero senzatetto incontrato nelle vicinanze di casa sua («non mi fermerò prima di vederlo morto», le sue parole), oltre a richiami a slogan neonazisti con l'esaltazione dell'acido come «figlio prediletto di Hitler». O, ancora, un manualetto di 11 pagine, per l'addestramento sulla carta del 'perfetto terrorista', con indicazioni su come provocare «vittime in massa» usando un camion, coltelli o armi da fuoco.

Un contesto di «immensa minaccia», sottolineano gli inquirenti britannici, entrati in contatto durante l'indagine con i colleghi dell'Fbi. Il 19enne risulta essersi infatti ispirato, come una sorta d'adepto, all'esempio del famigerato teenager americano Bradley Cadenhead: fondatore nel 2020 in Texas, a soli 15 anni d'età, della versione originale del gruppo satanico neonazi '764', poi arrestato nel 2021 e infine condannato negli Usa a ben 80 anni di galera per aver girato e diffuso video pedopornografici violenti infliggendo lesioni gravi alle sue vittime.