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I giudici di primo grado dovranno esaminare nuovamente la questione centrale: se la CPI abbia effettivamente giurisdizione sul caso – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:15
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Attacchi aerei su Gaza, «almeno 63 morti»
L'IDF ha condotto oggi un'ondata di attacchi aerei a Gaza contro obiettivi di Hamas e della Jihad islamica, che secondo il ministero della Sanità della Striscia ha ucciso almeno 63 persone.
20:24
20:24
I mandati di arresto contro Netanyahu e Gallant dovranno essere riesaminati
La Corte d'Appello della Corte penale internazionale dell'Aia (CPI) ha stabilito che la questione della competenza giurisdizionale sui mandati di arresto contro il primo ministro Benyamin Netanyahu e l'ex ministro della difesa Yoav Gallant dovrà essere riesaminata.
I mandati di arresto restano in vigore, ma la Corte d'Appello ha deciso di rinviare ai giudici di primo grado che dovranno esaminare nuovamente la questione centrale: se la CPI abbia effettivamente giurisdizione sul caso, tenendo conto del fatto che Israele non ha firmato lo Statuto di Roma, base legale dell'attività della Corte.
L'entourage del primo ministro israeliano, interpellato da Channel 12, ha commentato la decisione della Corte d'Appello dell'Aia affermando che l'ordinanza dei giudici sulle affermazioni di Israele secondo cui la Corte non ha giurisdizione per gestire la questione in esame, «illustra l'ingiustizia commessa nei confronti del primo ministro Netanyahu e dell'ex ministro della difesa, poiché sono stati emessi ordini di arresto senza avere l'autorità di farlo, e ora Israele si aspetta che la Corte penale internazionale dell'Aia revochi immediatamente tali ordini».
Il ministro degli esteri Gideon Sa'ar ha affermato di aver sempre detto che «la Corte non ha mai avuto giurisdizione per emettere mandati contro un primo ministro israeliano o un ministro della difesa». «Israele non è membro» della CPI e «non è parte dello Statuto di Roma. I mandati sono stati emessi illegalmente e devono essere annullati», ha detto.
La decisione, sottolinea Channel 12, pur non annullando i mandati, offre una giustificazione procedurale ai Paesi firmatari dello Statuto che finora hanno esitato su come comportarsi di fronte alla richiesta di arrestare Netanyahu o Gallant nel caso entrassero nel loro territorio. Secondo la stampa israeliana, l'ordinanza viene interpretata come una «vittoria temporanea».
19:06
19:06
Ucciso uno dei responsabili del rapimento della famiglia Bibas
Un alto esponente del gruppo terroristico responsabile del rapimento e dell'uccisione della famiglia Bibas è stato ucciso in un attacco dell'IDF nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani. Si tratta di un comandante delle Brigate dei Mujahideen (Katā'ib al-Mujāhidīn), l'organizzazione armata salafita che opera a Gaza che ha preso in ostaggio il 7 ottobre 2023 e poi ucciso Shiri Bibas e i figli Ariel e Kfir, di 4 anni e nove mesi.
17:49
17:49
L'IDF annuncia un'operazione nel nord della Striscia di Gaza
Il portavoce dell'IDF ha diffuso un avviso urgente rivolto ai residenti delle aree di Beit Hanoun e Sheikh Zayed, nel nord della Striscia di Gaza, intimando l'evacuazione immediata verso ovest, in direzione di Gaza city.
Nel messaggio, definito «l'ultimo prima dell'attacco», l'esercito ha annunciato un'imminente operazione contro aree da cui, secondo l'IDF, sono partite attività terroristiche e operazioni di cecchinaggio contro i soldati israeliani. Il portavoce ha attribuito la responsabilità a Hamas e ad altre organizzazioni armate, accusandole di operare all'interno di zone civili. L'esercito ha invitato la popolazione a lasciare immediatamente la zona «per la propria sicurezza».
17:35
17:35
Israele ammette: «Bombardata per errore una struttura dell'ONU»
L'esercito israeliano (IDF) ha ammesso che il mese scorso le truppe hanno bombardato per errore una struttura delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza centrale, uccidendo un dipendente dell'ONU.
L'evento è stato indagato dal Meccanismo di valutazione conoscitiva dei fatti dello Stato maggiore dell'IDF, un organismo militare indipendente responsabile delle indagini su incidenti accaduti durante la guerra. I primi risultati sono stati presentati oggi al capo di stato maggiore Eyal Zamir e ai rappresentanti delle Nazioni Unite, ha affermato l'esercito.
Dalle indagini è emerso che il 19 marzo un carro armato dell'IDF che operava nella zona ha sparato un proiettile contro l'edificio «sospettando la presenza di forze nemiche all'interno». L'inchiesta ha scoperto che l'edificio non è stato identificato dall'equipaggio del carro armato come appartenente alle Nazioni Unite. Zamir ha incaricato il capo del Meccanismo di concludere l'indagine nei prossimi giorni e di presentare i risultati completi ai rappresentanti delle Nazioni Unite.
«Deploriamo questo grave incidente e continueremo approfonditi processi di revisione per trarre insegnamenti operativi e valutare ulteriori misure per prevenire simili eventi in futuro», dichiara l'esercito, «esprimiamo il nostro profondo dolore per la perdita e inviamo le nostre condoglianze alla famiglia».
16:56
16:56
Gli studenti della Columbia University montano una tendopoli per protestare contro la guerra a Gaza
Gli studenti della Columbia University sfidano Donald Trump: un gruppo di loro si prepara a montare una tendopoli sul campus per protestare contro la guerra a Gaza. Lo ha appreso la Nbc che cita fonti vicine agli organizzatori.
I piani per un nuovo accampamento, messi a punto in gran segreto a Brooklyn, arrivano a un anno dalle manifestazioni sul campus di Columbia quando 50 tende furono allestite all'interno dei cancelli dell'ateneo provocando l'intervento della polizia.
Circa cento persone hanno partecipato alla riunione in cui si è parlato della tendopoli - definita con nome in codice come «circo» - e tutti indossavano maschere per nascondere la propria identità.
14:32
14:32
Chiuso l'ospedale pediatrico a Gaza City dopo i raid dell'Idf
Secondo fonti mediche citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, l'ospedale pediatrico Martyr Mohammed al-Durrah a est della di Gaza City è stato chiuso.
L'ospedale è stato messo fuori servizio a causa degli ingenti danni subiti due giorni fa dopo essere stato colpito dalle Forze di difesa israeliane (Idf).
Il bombardamento ha danneggiato il reparto di terapia intensiva e i pannelli per la produzione di energia dell'ospedale. Fonti hanno affermato che «il continuo blocco delle forniture di cibo e medicinali indica che i bambini della Striscia di Gaza stanno affrontando una situazione pericolosa e catastrofica».
12:07
12:07
Incursione di soldati israeliani nel sud del Libano
Una pattuglia di soldati israeliani è penetrata nella notte nel sud del Libano nella zona di Adaisse, lungo la linea di demarcazione tra i due paesi, mentre l'esercito israeliano illuminava l'area con bombe al fosforo illuminanti, secondo quanto riferiscono media di Beirut.
I militari di Israele non si sono ritirati dal sud del Libano come previsto dall'accordo per il cessate il fuoco del 27 novembre e mantengono posizioni su alcune colline lungo la linea di demarcazione ma in territorio libanese.
12:05
12:05
Delegazione militare USA in visita nel sud del Libano
Una delegazione militare statunitense è in visita nel sud del Libano accompagnata da militari libanesi. Lo riferiscono media di Beirut, secondo cui elicotteri militari libanesi sorvolano la zona a sud del fiume Litani, considerata per decenni roccaforte incontrastata degli Hezbollah, sconfitti da Israele nell'ultima guerra del 2023-24.
Gli Stati Uniti e la Francia, alleati di Israele, guidano la missione di monitoraggio del cessate il fuoco tra Hezbollah e lo Stato ebraico.
11:06
11:06
Raid israeliano a Gaza: uccise 23 persone
Secondo fonti di Gaza, un raid israeliano ha ucciso 23 persone. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato, da parte loro, di aver colpito un centro di comando di Hamas e della Jihad islamica palestinese. Lo riferiscono i media israeliani.
11:05
11:05
Attivisti israeliani mostrano foto di Gaza a Gerusalemme
Mercoledì sera, gli attivisti israeliani hanno esposto cartelli in tutta Gerusalemme, mostrando foto che illustrano le sofferenze degli abitanti della Striscia di Gaza durante la guerra.
«Come ebrei, riteniamo che ricordare l'Olocausto significhi guardare la realtà direttamente e lottare contro la disumanizzazione», hanno affermato.
«In questo giorno, è importante ricordare che 'mai più' dovrebbe essere un messaggio di responsabilità che grava sulle spalle di tutti noi per opporci alla fame, alla pulizia etnica e al genocidio».
09:45
09:45
All'università di Yale i manifestanti pro-Gaza lanciano bottiglie contro Ben-Gvir
Negli Stati Uniti l'ultrafalco israeliano Itamar Ben Gvir è stato bersagliato con bottiglie d'acqua da una folla di manifestanti pro-Gaza inferociti all'università di Yale, a New Haven, dove il ministro per la Sicurezza nazionale aveva provocatoriamente fatto il segno 'V' della vittoria a chi protestava e gridava slogan anti-israeliani.
Lo scrive Times of Israel, che mostra immagini dell'evento, ripreso anche da Al Jazeera. Nessuno è rimasto ferito.
Ben Gvir era a Yale per una visita alla Shabtai Society, un'associazione ebraica degli studenti di Yale ma non ufficialmente affiliata all'università.
09:15
09:15
«45 morti nei raid israeliani su Gaza in 24 ore»
Attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore hanno ucciso almeno 45 persone e ne hanno ferite oltre 100, secondo fonti mediche palestinesi citate dall'emittente qatarina Al Jazeera.
Nella sola giornata di ieri, scrive, il bilancio era di 39 uccisi, ma durante la notte è salito.
06:57
06:57
Il punto alle 7
L'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) ha avvertito che il blocco da parte di Israele delle forniture di aiuti che raggiungono Gaza ha privato la popolazione del territorio del «necessario per la sopravvivenza degli esseri umani». Una crisi umanitaria, quella generata da Tel Aviv, aggravata dai continui bombardamenti sulle tende degli sfollati, che «continuano a causare vittime di massa», ha dichiarato l'agenzia ONU.
Nella sua ultima valutazione della situazione, l'OCHA ha lanciato un duro messaggio: «La Striscia di Gaza sta probabilmente affrontando la peggiore crisi umanitaria dei 18 mesi trascorsi dall'escalation delle ostilità nell'ottobre 2023».
Secondo l'agenzia ONU, le operazioni di aiuto si sono arenate nel territorio a causa di una combinazione di fattori dettati da Israele: operazioni militari in espansione, blocco all'ingresso di aiuti umanitari e forniture commerciali per più di 50 giorni, uccisione di operatori umanitari da parte di Tel Aviv e attacchi alle sedi di organizzazioni umanitarie, oltre a severe restrizioni di movimento nell'enclave.
La situazione è stata descritta da un funzionario dell'OCHA, citato da al Jazeera, come un «deliberato smantellamento della vita palestinese» a Gaza.