Perché in Florida piovono iguane?

In Florida, ultimamente, è meglio uscire con l'ombrello. Uno grande e resistente. Dopo i giorni gelidi di Natale (i più freddi degli ultimi trent'anni!), anche questa settimana il termometro segnerà temperature molto basse. E quindi è meglio proteggersi. Non dalle precipitazioni nevose, ma dalle iguane che, quando fa molto freddo, tendono a cadere, mezze congelate, dagli alberi.

Piovono iguane
Il fronte freddo che sta attraversando in questi giorni la Florida ha messo in grave difficoltà, un po' come già successo a fine dicembre, gli animali a sangue freddo. Quando le temperature scendono al di sotto dei 7 gradi, questi rettili entrano in uno stato "vegetativo" che permette loro di sopravvivere finché il clima non torna ad essere più mite.
Il problema è che, spesso, le iguane trovano rifugio sugli alberi. È facile intuire, dunque, perché in questo momento la Florida stia facendo i conti con una vera e propria "pioggia di iguane". Nel loro stato letargico, questi grossi rettili (i maschi possono arrivare a pesare 9 chili) tendono a cadere dal loro luogo di riposo, colpendo automobili o persone che sostano sotto i rami. La cosa è tanto comune che i media locali e nazionali hanno messo in guardia la popolazione. Non solo: il Servizio meteorologico nazionale (National Weather Service) ha emesso avvisi non ufficiali (limitati ai social) di "caduta dell'iguana" per avvertire scherzosamente i residenti della minaccia di freddo intenso e istruirli, al contempo, su come reagire quando si trovano questi animali "paralizzati" a terra.
Non è la prima volta che centinaia, migliaia, di iguane vengono fotografate e filmate una volta cadute a terra. Anzi: la "caduta dell'iguana" è ormai divenuta una tradizione invernale. Ma il clima particolarmente freddo registrato fra fine 2022 e inizio 2023 mette in pericolo il rettile: se le temperature si mantengano al di sotto dei 4 gradi per 8 ore o più, le iguane (specialmente le più piccole) rischiano grosso.
Una specie invasiva
Le iguane di cui stiamo parlando, conosciute come iguane verdi o iguane dai tubercoli, non sono native della Florida. L’habitat naturale di questi animali si estende dall’America centrale alle zone tropicali del Sud America e ad alcune isole dei Caraibi orientali. Ma negli anni ‘60, i primi esemplari di iguana verde sono stati segnalati lungo la costa sud-orientale della penisola statunitense: sarebbero arrivate, si specula, “rubando” un passaggio a qualche nave cargo o tramite il commercio illegale di animali selvatici.
Comunque sia andata, la specie invasiva si è diffusa sin troppo rapidamente in Florida, ponendo ben più di qualche problema ai locali. Le iguane verdi causano infatti danni non solo alla vegetazione e alla piccola fauna autoctona di cui, saltuariamente, si cibano, ma anche alle infrastrutture. Questi rettili tendono infatti a scavare tane che erodono il terreno e fanno crollare marciapiedi, fondamenta, argini e rive dei canali. Di più: come altri rettili, possono trasmettere il batterio della Salmonella attraverso il contatto con l'acqua o le superfici contaminate dalle loro feci. Per questo, le iguane verdi (in quanto specie non autoctona) non è protetta dal diritto della Florida: a regolarne l'abbattimento esiste solamente una legge "anti-crudeltà".